prof ha scritto:Sono andato su Cicloweb (questa volta il nome del sito va fatto) per trovare traccia dello scambio, al fine di ricostruirne la storia in quanto il tutto mi sembrava surreale ed era giusto, secondo me, approfondire. Stranamente (...), era stato tutto rimosso e non rimane proprio più' traccia alcuna.
So di rischiare l'accusa di ipocrisia, per la quale me ne sbatto sonoramente, ma io non avevo capito a cosa infatti vi riferivate. Come sapete io ho avuto in passato un forte scazzo con il responsabile di quel sito (e per totale umano disprezzo di un suo collaboratore), non per le ragioni di forum che lui a suo tempo utilizzò, ma per altro.
Tenete conto che ciascuno gestisca un forum ha il diritto (sacrosanto) di definirne la linea, come pure chi entra a parteciparvi di potersene andare se tale indirizzo non gli va.
Per chi ha in mano un prodotto editoriale è difficilissimo stabilire una demarcazione netta e cacciare gli immancabili flamer, anche violenti, questo per paura di perdere lettorato e/o subire le vendette virtuali (non meno dolorose) degli inevitabili psicopatici che frequentano il web.
Quando io ho provato disagio, sentendomi usato come un animale da circo (e consumo di pagine viste) ho deciso di lasciare il grande bar sport con l'obiettivo di creare un piccolo club di poche teste diversissime, dove poter anche discutere pesantemente ma senza perdere il rispetto, come ad esempio recentemente mi è capitato di litigare con il re dei ciclo-polemisti Angelo Francini (per la cronaca non è esiliato, o cacciato, ma ha solo rotto il suo laptop e per fortuna/purtroppo "tornerà qua a rompere i cog..."
).
Lo so, sono un elitario e qualcuno potrebbe prendere questo mio lato per presunzione, ma io sono fatto così e per me la regola "pochi ma buoni" è un fattore di vita di qualità.
Quando qualcuno dei bimbominkia smaniosi di rompere i maroni ha tentato qua più volte l'iscrizione l'ho immediatamente cancellato. Purtroppo non ci sono alternative per tenere un forum sereno ed onesto intellettualmente.
In ogni caso, devo essere sincero ad ammettere che non so se avrei cacciato questa gente, nel caso che Ciclopassione fosse stata abbinata ad un sito editoriale di ciclismo. Probabilmente no.
Infine c'è un aspetto importante che va salvaguardato: quel sito (a prescindere dai tanti eventi spiacevoli che lo hanno interessato e mi hanno interessato anche personalmente) è un patrimonio dell'informazione per questo sport.
Rappresenta una colonna di un pensiero e di un modo di vedere il ciclismo che io ho largamente condiviso e, sebbene mi capiti di leggerlo meno spesso per mancanza di tempo (come anche altri siti e la stessa CicloPassione peraltro), penso di condividerlo ancora abbastanza largamente.
Valgiosimo, che ringrazio per questo, mi aveva segnalato il post sulle difficoltà che quel sito vive, e c'è da preoccuparsi quando un media, fuori dal controllo della mafietta federale, entra in una crisi di quel tipo e per quelle ragioni.
Per la persona autolesionista del direttore mi verrebbe da dire che "ognuno del suo mal pianga se stesso", ma per ciò che ha creato e per i validissimi collaboratori che ha coagulato attorno a sé (a parte una serpe) non posso esprimermi in questi termini, perché il merito ed il contributo offerto in questi anni è stato inestimabile.
Il ciclismo italiano, e non solo, ha bisogno di Cicloweb.
Che poi l'eroico direttore si "pulisca il culo" della mia solidarietà (così si espresse qualche tempo fa) poco mi frega.
Il bisogno di onestà intellettuale mi fa dire questo.
prof ha scritto:Perché parlo di rigurgito di vergogna e non, che so, di giusta indignazione da parte dei responsabili del forum? Molto semplice; non ho trovato un solo commento, dico uno, di riprovazione da parte di alcuno, moderatori, utenti che fossero, per la patente violenza squadristica che era contenuta in quel post. Ho cercato dappertutto, niente ...
Prof, Carlo, voi non vi accorgete, ma a volte anche voi eccedete (e pure IO) nell'ostilità di genere, anche se non difettate di capacità di argomentazione, cosa che stempera le eventuali contrapposizioni ideali possibili.
Non tutti i progressisti sono politicamente corretti e squadristi, come non tutti i cattolici sono credini ... ecc. ecc.
I parto da un assunto che di recente ha riaffermato una mente lucida, politicamente scorretta e tagliente come Carlo Freccero. Ciascuno di noi ha un nucleo squadrista di fascismo antropologico, che emerge quando abbiamo pochi argomenti e poca idealità, affidandoci pertanto all'alterco violento (reale o virtuale poco cambia).
Un mio professore di destra diceva invece che il comunismo antropologico era una forma di debolezza umana che trovava nel male comune la propria ragione di esistere, e che di questa debolezza erano comunque in pochi ad esercitarne il potere. Vogliamo poi parlare del politicamente corretto cattolico/democristiano? O del laicismo esclusivo e non inclusivo? E via così.
Sono tutte frasi un po' fatte, ma qualcosa di veritiero, qualcosa che fa riflettere, credo proprio che vi sia.
L'essere uomini comporta la capacità di canalizzare la nostra splendida animalità e capire così i difetti che sono insiti nel nostro pensiero e nelle nostre azioni. Per capirlo c'è solo il confronto, a testa alta.
prof ha scritto:Cosa analoga o, se vogliamo, di analoga schifezza, era accaduta alcune settimane fa al sottoscritto. Un povero mentecatto, anche in questo caso, aveva fatto riferimento alla mia età come all'età in cui si appalesano i problemi cognitivi ben noti e che, pertanto, ogni cosa io dicessi era da soppesarsi in quest'ottica.
La mancanza di argomenti è peggio della fame. Per fortuna sono cresciuto a mio agio coi miei nonni, ascoltando in silenzio le loro storie. Non avere avuto nonni interessanti deve essere stato brutto per quel tipo. Devi comprenderlo.
prof ha scritto:Io non ho mai avuto bisogno di maestri che m'insegnassero il rispetto (anzi, l'amore, fino a prova contraria) per gli esseri umani di qualunque razza, credo, colore o portatori di qualsivoglia perfezione o imperfezione fisica, psichiatrica, neurologica. Questa cosa, ne vado fiero, l'ho succhiata nel latte di mia madre.
Non sottovalutare il latte, non tutte le mamme ce l'hanno. Quelle degli imbecilli (di mamme) sono sempre incinta e dopo un po' lo finiscono (il latte)
Ps, Carlo, mi sono letto quel post e diciamo che mi pare firmato.
La forma espressiva è la stessa di uno puro che più puro non si può.
Costui ebbe a dirmi che io ero certamente uno con la mano sudaticcia e fuggente quando salutavo. Io?!
E' il comunista, talmente comunista, che probabilmente vedendolo all'opera sembrerà più fascista.
E peccato perché quel ragazzo avrebbe anche una bella testa (ma è mancato il latte).
Carlo tu sei un gran rompipalle, come il sottoscritto peraltro, e questa gente quando ti prende di mira pensa solo all'odio che li anima. E' il loro bisogno di vivere contro.
Pensaci anche quando ti accanisci per partito preso contro Bagnino, Bussolotto e ... Buzzurro
Conta, Cav e Peterone.
E non parlo ovviamente degli sfottò.