angelo francini ha scritto:
Ironia a parte.
Perché il ciclismo di una volta era cosi bello ed entusiasmava la gente.
Oggi invece vogliamo vedere quello che scoppia sulla salita, una caduta in volata o come quella dell'altro giorno (massimo per i curiosi), ed un dopato al giorno. Tornare all'antico per affrontare il futuro: il ciclismo é quello di una volta. Non quello di oggi.
Basta ProTour che da il diritto a quelle squadre di correre anche se si presentano al via con Sgarbozza, Lelli o Malabrocca. Ti prendo a correre in base alla squadra che mi garantisci di portare altrimenti stai a casa. Ed allora si che vedrai i corridori tornare a correre tutta la stagione o buona parte della stessa e non puntare solo su un obbiettivo all'anno. Oggi possono farlo solo perché hanno la certezza che al Tour andranno solo perché sono in una delle 17 squadre Protour e non perché la squadra lo meriti per quello che ha fatto in quella stagione..... Ricordiamoci come era la situazione prima dell'avvento del ProTour: i corridori facevano due giri a stagione e correvano metà delle classiche ogni anno. Oggi Nibali, credo all'8° anno di professionismo, non ha mai partecipato ad una Roubaix.....
I buchi si formano solo per mancanza di gambe al 90% e solo al 10% per casualità o errori del corridore.
Al solito non mi viene il "quote" per rispondere punto per punto e allora mi arrangio!
1) Sei corridori per squadra, intanto porterebbero il totale a 132 e una salita a dividere, farebbe 66, e cadere in queste condizioni, sarebbe meno facile, ma non solo, perché chi potrebbe controllare la corsa? Le fughe dopo sarebbero pane quotidiano e la suspense ci sarebbe in ogni tappa.
Poi che il ciclismo di Saronni e Moser fosse entusiasmante o quello di prima, dove si compravano le corse a tutto spiano, ne sei convito? Meglio per te, ma d'altra parte che si stava meglio prima (anche quando si stava peggio) lo dicono quasi tutti.
Poi vorrei sapere quale grande squadra è stata lasciata a casa in questo Tour, semmai è il contrario ce ne sono alcune (non W.Tour) che sono qui solo per farsi vedere in TV, ma non vinceranno nulla, nonostante le tappe e le classifiche siano molte, c'è anche quella per il più combattivo finale, ma probabilmente Quemeneur (grande corridore?) non la vincerà.
Quando Lemond cominciò a fare il Giro solo per allenamento e poi solo Tour e mondiali il pro-tour non esisteva e mi pare che Saronni non abbia mai partecipato né a Roubaix, né al Fiandre e credo che nemmeno Bitossi abbia mai brillato fuori di Italia e Svizzera, benché ne avesse tutte le capacità!
Ed è andato poco anche al Tour, anche se, a parere di Anquetil l'avrebbe potuto vincere, mentre si è limitato alla classifica a punti.