Da prof Sab Lug 11, 2015 10:49 pm
galliano ha scritto:Ma infatti, pare che Froome incarni tutto il male, mentre abbiamo visto di peggio.
Poi parlando di declino mi pare che la situazione fosse peggiore qualche anno fa.
Beh, di peggio ho visto proprio poco, pur con tutta la mia buona volontà.
Persino Pollentier aveva una sua dignità e, soprattutto, si inseriva perfettamente nella cultura di questo sport, si piazzava dalla Sanremo al Tour e fino al Lombardia.
Non riusciva proprio a fare Giro e Tour e questo era un suo limite, forse dettato dalla sua infelice posizione in bici, che gli faceva spendere un 20/30% in più' di chiunque altro.
Ma, a parte la piatta concezione armstronghiana del ciclismo (lui e il nostro tonno gli osseravanti più' stretti), ciò che più' colpisce in Froome è il fatto che, con i suoi limiti di potenza e tenuta, ridicolizza tutti i suoi avversari. Non è semplicemente possibile prenderle da uno così'. E siamo, per l'appunto, alla cifra del ciclismo moderno.
Qualcuno ha citato Pereiro e Wiggins: Pereiro e Wiggins sono stati incidenti, nella storia del tour: Froome è protagonista da anni.
Farei un'eccezione per Wiggo che, forse, si fosse scoperto un po' prima, avrebbe potuto farci vedere cose migliori.
Questo è quanto vedo.