meazza ha scritto:Addirittura pagliaccio..
ti credevo molto piu' sportivo. Chissa cosa ti avra' fatta di male ?
Sì addirittura pagliaccio, perché lui fa questo con uno specifico interesse.
E la mia sportività la dovrei spendere per un soggetto come Vayer che lo sport lo vorrebbe distruggere a suo uso e e consumo?!
Io modestamente mi auguro solo che cambi (lo sport).
meazza ha scritto:2) Quelli come me ? io non ho mai fischiato un corridore. Abbiamo idee diverse di ciclismo
Non mi piaccion i dopati pero' se il regolamento gli permette di correre , di sicuro non li fischio. Poi ci pensera' l'antidoping a ribeccarli
Ti ho offerto in effetti l'escamotage per diventare vittima. Quelli come te, con il tuo pensiero intendevo.
Quelli che fischiano sono la massa, secondo il pensiero che questa percepisce e che più stuzzica.
Io ho fischiato una sola volta ad una partita di hockey e venni pure redarguito (giustamente!) da una signora.
Quando dici che non fischieresti mai un ciclista, ti credo assolutamente e non l'ho mai dubitato.
meazza ha scritto:3) Wiggins era un inseguitore , non certo uno scalatore
Prima dei 29 anni.. aveva come miglior risultato un 121 posto al Tour e un 123 al Giro..
altro che Froome
Non nego eventuali perplessità, ma aveva avuto una sua evoluzione. Non era il primo inseguitore che maturava su strada, certo era il primo a fare una evoluzione così ampia. La classe però c'è, c'è quell'ARTE di cui parla Morris nella sua splendida prefazione postata ieri sera (che consiglio a chi ama lo SPORT).
meazza ha scritto:cmq a volte sembra che tu non sia mai andato al Tour (o comunque non negli ultimi ventanni). Chiede a Vallelvo come è l'ambiente ? Dei Froome , Contador ecc alla maggioranza della gente frega poco. Il Tour va oltre
Io quell'atmosfera l'ho provata alla cronoscalata all'Alpe d'Huez di fronte al passaggio di Lance Armstrong.
C'erano decine di tifosi che sogghignavano dicendo che "aveva sotto un motore Ferrari".
Lance fu infatti il primo a fare prestazioni "mirabili" con inconsuete frequenze di pedalata.
Il Tour va oltre? Sì, forse sì, ma il Tour deve essere raccontato, narrato, sviscerato.
Se manca la poesia ed i poeti si allontanano, a chi lo fai raccontare? Ai miei colleghi markettari o ai bimbominkia?!
Se vuoi convincermi su Froome e la bontà di questo Tour, sai bene che Ciclopassione è aperta.
Fallo liberamente e, come sai, leggerò attentamente ciò che scriverai.
Ma per far ciò non intervenire solo facendo le pulci a ciò che scrivo io.
Esponiti, fornisci motivi per credere in questo spettacolo d'arte sportiva, che qua tutti vorremmo come tale.