Se vogliamo fare una analisi scrupolosa delle parole di Cassani prendiamo i virgolettati. Ascoltando le parole dal video ci sarebbe pure altro da mettere in luce, ma limitiamoci ai testi pubblicati.
"La cocaina non è doping, semmai è un vizio. Non serve per andare più forte, e allora perché? Usare in gara la cocaina... non mi do una risposta. Mi piacerebbe avere di fronte Luca, che ho sempre considerato generoso e leale. Un faro delle Nazionali, un esempio. Sì, vorrei averlo qui davanti, e parlargli, “dimmi qualcosa, Luca, fammi capire”. Non lo voglio lasciare solo, dobbiamo aiutarlo".
“Parlo come se anche le controanalisi dovessero rivelarsi positive, come se fosse colpevole (e non è scontato che lo sia, aspettiamo): perché? Cosa lo ha spinto a farlo?”.
“Mi ha colpito molto la vicenda, io ho chiesto la sua collaborazione perché è esperto, pensavo potesse essere un consigliere utile, mi serviva la sua mentalità oltre alle sue gambe. Ricordiamo che è un’icona per il ciclismo italiano: ha vestito la maglia azzurra in 10 Mondiali e addirittura 2 Olimpiadi (Atene 2004 e Londra 2012, ndr)”.
“Luca è un ragazzo intelligente, perché è successo? Presumo che non c’entri nulla col ciclismo, non si parla del corridore, ma dell’uomo, la situazione è più complicata. Se uno viene trovato con l’Epo viene rabbia, con la cocaina invece tristezza e malinconia, è una cosa diversa”La cocaina non è doping, semmai è un vizio.Non è vero. C'era una pratica, antica e superata perché apparteneva al ciclismo contemporaneo di Cassani, ma la cocaina era in un mix doping. Ai giorni nostri no.
Cosa ne sa Cassani del fatto che sia la cocaina (sottolineo cocaina) la ragione del doping visto che nell'intervista fa intendere chiaramente di voler parlare con Paolini e di non averlo ancora fatto?
E io prendo per buone le sue parole.
"Non lo voglio lasciare solo, dobbiamo aiutarlo"Perché questa volta sì e per altri ragazzi no? E perché lui va aiutato mentre per altri non si pensò mai di fare altrettanto? Le risposte possibili sono multiple.
Non serve per andare più forte, e allora perché? Usare in gara la cocaina... non mi do una risposta.Cosa ne sa Cassani che Paolini abbia usato la cocaina in gara? (ovvero dalle 24 ore precedenti il Tour). L'affermazione potrebbe essere comunque corretta perché nell'esame prima della partenza Paolini era a posto. Ma da dove viene questa conferma della assunzione di cocaina (sottolineo cocaina) in gara?
"Mi piacerebbe avere di fronte Luca, che ho sempre considerato generoso e leale. Un faro delle Nazionali, un esempio."Piccolo non senso. Perché scatta il pregiudizio della cocaina e del vizio,
senza averne alcuna conferma al riguardo, se Cassani sta parlando di un "faro delle nazionali" e di un "esempio".
Per gli esempi e le persone modello non scatta il retropensiero. Questa è una contraddizione maggiore di quanto potrebbe sembrare ad un primo ascolto.
Poi questa mattina saltano fuori alcuni comaschi su Facebook che scrivono che Paolini era stato fermato dalla Polizia e che in passato gli era stata ritirata la patente perché ... Non so se sia vero, perché qua si entra nell'imponderabile, sia essa maldicenza, realtà o versioni confezionate ad hoc.
“Parlo come se anche le controanalisi dovessero rivelarsi positive, come se fosse colpevole (e non è scontato che lo sia, aspettiamo)"L'intervista di Cassani è della tappa del giorno successivo alla notizia. La sera della notizia Paolini aveva già twittato ammettendo un non meglio precisato "errore", forse una colpevolezza di positività antidoping o forse di una debolezza umana.
Come fa a non essere genericamente colpevole visto che lo ha twittato il diretto interessato?
Questa colpevolezza per Cassani è riconducibile al solo essere positivo all'antidoping!
Se il campione B si rivelasse negativo tutto si risolverebbe? Resterebbe sì il tossico non positivo, ma a quel punto ritornerebbe l'esempio ed il faro della nazionale come d'incanto (magari con un rito magico per il ritorno del figliol prodigo dopo una settimana da Don Mazzi o a San Patrignano dove da poco opera l'eminenza grigia della Federciclismo)?
E dico che questo era il motivo principale per tacere in assenza di conferme chiare.
Era meglio: "Per adesso taccio come se le controanalisi dovessero rivelarsi negative".
“Mi ha colpito molto la vicenda, io ho chiesto la sua collaborazione perché è esperto, pensavo potesse essere un consigliere utile, mi serviva la sua mentalità oltre alle sue gambe. Ricordiamo che è un’icona per il ciclismo italiano: ha vestito la maglia azzurra in 10 Mondiali e addirittura 2 Olimpiadi (Atene 2004 e Londra 2012, ndr)”Questa è la parte più paracula, che mi piace meno dal punto di vista umano. E qua Cassani sembra volere quasi giustificarsi per la scelta di Paolini in Nazionale. Non è stato un bel sentire (lo si coglie dall'ascolto diretto).
Gli uomini non sono un palmarés ed un elenco di convocazioni in maglia azzurra, ma neppure burattini a cui si attribuiscono le storie romanzate ed "ufficiali" (senza sondare gli interessati)?
Questa è ipocrisia, imbellettamento.
“Luca è un ragazzo intelligente, perché è successo?Un tossico è un non intelligente, o forse un dopato è un non intelligente? O forse un non furbo?
E' difficile dare una connotazione alla "intelligenza" chiamata in causa in questo passaggio del discorso.
Presumo che non c’entri nulla col ciclismoE qua sembra una "rassicurazione" al mondo martoriato del ciclismo. Tranquilli, qua solo un vizio. Anche per questo usa e bene il collegamento "umanitario" successivo.
non si parla del corridore, ma dell’uomo, la situazione è più complicata.Il pericolo sfiorato per il ciclismo richiede una pezza, che Cassani piazza benissimo.
Ma la pezza è corta. Sulla base di cosa presume che il problema sia l'uomo (senza conferme), visto che si parla di un faro della nazionale, di un esempio?
Se uno viene trovato con l’Epo viene rabbia, con la cocaina invece tristezza e malinconia, è una cosa diversa”Questa frase è già stata interpretata. A ciascuno la propria valutazione. Se il punto di vista è la tutela della salute (e non dell'immagine) differenze non dovrebbero esservene. Poi c'è l'aspetto sportivo, ma la premessa era "non si parla del corridore, ma dell’uomo".
C'è nel complesso una eccessiva volontà di indirizzare tutto sulla cocaina, sul vizio e sulla debolezza umana. Insomma lontano dal ciclismo. E quindi, davvero interessa l'uomo Luca Paolini?
Poi capisco bene che Cassani sia un generoso e debba reggere il fardello della comunicazione di una federazione allo sbando più totale. Ma perché portarsi tutta la croce da solo?
vallelvo ha scritto:Ho letto una dichiarazione di Ivano Fanini a proposito di Paolini.
""......questi problemi esistono in gruppo, coi tanti festini che vengono fatti dopo i successi.....""
Roba vecchia. In un libro, non ricordo adesso se di Roussel o Voet, era stato raccontato di una festa per una vittoria col piatto innevato e le cannucce che giravano. Ma è roba vecchia.
Pensare cose simili vuole dire considerare i medici interni del team come degli idioti o dei nullafacenti.
E non devo spiegare il perché. Fanini ama un po' esercitare la visibilità.