Glisso sulle paturnie socio-mental-regolamental-dirigenziali che fanno un minestrone indigesto e illeggibile.
Alla sera con Prof avevamo previsto semplicemente la difesa di Paolini da parte della federazione e della "nomenklatura" del ciclismo italiano. Quella dei tuoi amici tanto per intendersi.
E ciò è successo.
About Acida Zitellona:
era chiaro a tutti ma l'ego smisurato porta a ribadire anche l'ovvio pensando che la platea sia fatta da duri di comprendonio (perché l'esperto invece è sullo scranno).
Stile e classe, poi, sono quelle dei politici che la fanno molle e poi ci finiscono pure dentro impastati.
Angelo datti pace, continua la tua vendetta da altre parti, ma molla un po' l'osso qua.
La corda dopo un po' si spezza. La mia pazienza è uguale.
Capisco il rosicamento, ma a me di regolamenti interpretati, di politica parlata (alla casa di riposo ciclistica), di grovigli psico-regolamentari NON ME NE FREGA PIU' UNA CIPPA. Era una perdita di tempo.
Non mi frega nulla, non ho mai avuto ambizioni politiche, prima perché avevo una ottima attività che fatturava qualche centinaia di migliaia di euro e adesso perché voglio tornare a farlo in altri lidi.
Prof dice che il ciclismo è morto ed ha ragione. Non ha più una dirigenza, solo mezze figure.
Un dirigente capace, sano di mente, sufficientemente onesto (mica tantissimo) scappa all'istante.
Mille discorsi e pippe mentali, negoziazioni per ruoli marginali, rosicamento per riconoscimenti miserabili... tutte robette legate ad una dirigenza pietosa che barcolla assieme al bimbominkia del consiglio.
Anche il tuo presidente coi baffi è uno di quelli con le "palle a Firenze".
Quando la procura della città del giglio troverà il coraggio di aprire il cassetto..., vedremo
e comunque lo scemo di Rignano ha i giorni contati, come il baffo del foro italico, nani e ballerine (o balenine).
Per tale ragione non mi interessa più nulla della misera federciclismo. Sono zombie ravvivati da oppositori prevedibibili e previsti (come il Pd con Forza Italia e/o viceversa).
Datte pace.