Da BenoixRoberti Sab Lug 11, 2015 5:07 pm
Meazza non ripetere quello che leggi sulla Gazzetta, sui soliti siti moralisti, perché la cocaina per dimagrire è una fesseria. Ci sono mille prodotti non pericolosi (all'antidoping), e quindi non vietati, per dimagrire.
Ho parlato della cocaina.
Poi c'è invece il metabolita della cocaina, che è cosa diversa.
Io non ho parlato di complotti e neanche lontanamente ventilato. Sono leggermente irritabile da questi termini se usati ad minchiam.
Problema Politico
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ll c.t. dell'Italia di ciclismo, Davide Cassani, commenta così la positività alla cocaina di Luca Paolini: "La cocaina non è doping, semmai è un vizio. Non serve per andare più forte, e allora perché? Usare in gara la cocaina... non mi do una risposta. Mi piacerebbe avere di fronte Luca, che ho sempre considerato generoso e leale. Un faro delle Nazionali, un esempio. Sì, vorrei averlo qui davanti, e parlargli, “dimmi qualcosa, Luca, fammi capire”. Non lo voglio lasciare solo, dobbiamo aiutarlo".
E’ un Davide Cassani affranto quello che interviene al telefono su Rai Sport, in diretta telefonica con Alessandra De Stefano, durante la diretta del Tour de France.
Il ct della Nazionale italiana di ciclismo è rimasto scottato dalle tracce di cocaina trovate nel campione d’urina di Luca Paolini, nonostante inviti ad attendere l’esito delle controanalisi (già richieste dal passista del Team Katusha: “Parlo come se anche le controanalisi dovessero rivelarsi positive, come se fosse colpevole (e non è scontato che lo sia, aspettiamo): perché? Cosa lo ha spinto a farlo?”.
Cassani puntava sul 38enne lombardo anche per i Mondiali 2015 di Richmond, negli Stati Uniti: “Mi ha colpito molto la vicenda, io chiesto sua collaborazione perché è esperto, pensavo potesse essere un consigliere utile, mi serviva la sua mentalità oltre alle sue gambe. Ricordiamo che è un’icona per il ciclismo italiano: ha vestito la maglia azzurra in 10 Mondiali e addirittura 2 Olimpiadi (Atene 2004 e Londra 2012, ndr)”.
“Luca è un ragazzo intelligente, perché è successo? Presumo che non c’entri nulla col ciclismo, non si parla del corridore, ma dell’uomo, la situazione è più complicata. Se uno viene trovato con l’Epos viene rabbia, con la cocaina invece tristezza e malinconia, è una cosa diversa”, conclude l’ex ciclista ora selezionatore.
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C'è un intero pezzo del mondo ciclistico, anche ufficiale ed istituzionale, che sta fomentando questa cosa della debolezza umana. Aiutiamo l'uomo. Ok, tutto bello e condivisibile.
Luca ha detto che collaborerà con le autorità e con l'Uci.
Immaginiamo che tutti si accalorino e si appassionino alla giusta salvaguardia umana dell'atleta e che costui, anche spinto dal sistema mediatico, ammetta di avere assunto cocaina per un vizio personale, per un problema familiare, per un dolore insopportabile o perchè era morto il gatto.
Interverrà la Fci chiedendo "giustamente" una limitazione della squalifica, vista la quasi certa non assunzione a scopo di alterare la prestazione.
Un bel giorno viene chiamato ad Aigle e gli viene intimato di sottoporsi all'esame del capello.
In caso di assunzione di cocaina con la classica pippata, la cocaina resta nel capello per mesi.
Analizzato il capello non sarà trovata traccia di cocaina ...
Come la si metterà a quel punto?
A quel punto le cose certe saranno che:
1 - il metabolita della cocaina (e sottolineo metabolita) sarà stato presente il 7 luglio
2 - lo stesso non era presente nell'esame prima del Tour
3 - la cocaina (e sottolineo cocaina) nel capello (e nel naso) non c'è mai stata, come pure l'uomo in difficoltà creato dai media e propagandato da Cassani.
Cosa dirà a quel punto Paolini?
Una figuraccia condivisa e "nazionale".
Perché Cassani deve spendersi per questa storia mentre non l'ha fatto (nemmeno per solo aiuto morale) in altre?
Questo è il problema politico.