angelo francini ha scritto: leonzi ha scritto: BenoixRoberti ha scritto: prof ha scritto:E' successo anche al di là di quanto mai avremmo osato pensare ...
E Cassani, che è uomo molto accorto ed intelligente, con aria affranta si è spinto a dire che sarebbe stato molto deluso se si fosse trattato di epo, significando che, invece e per fortuna, si trattava di sola cocaina ...
Lo andasse a dire ad un padre di famiglia ...
Se ormai anche il buon Cassani ha perso ogni collegamento con la realtà al punto da pronunciare simili sciocchezza senza vergogna e solo per difendere "il caro Paolini", che cosa altro ci vogliamo aspettare da questo ciclismo e dai suoi "federali" tutto chiacchiera e distintivo e senza cervello?
Ho vissuto una esperienza dura a fianco di un genitore di un amico col vizio e ciò che dici è tristemente giusto.
Il messaggio che passa è assurdo.
E Leonzi ha scritto lucidamente che è socialmente meglio passare per tossico che per dopato. Questo è il messaggio mediatico che passa.
solo una precisazione riguardo alla parte che ho evidenziato in grassetto: quel
socialmente si deve intendere limitatamente al micromondo del ciclismo, o al più dello sport.
E semplicemente pensare che forse le sciocchezze sono quelle che dite e scrivete voi?
Siete voi che volete leggere un significato "meglio tossico che dopato" che Cassani non ha pronunciato......
Cassani ha fatto una dichiarazione logica al 1000% nella sua veste di CT della nazionale italiana di ciclismo.
Per i seguenti motivi:
1) "era meglio si trattasse di Epo" vuol dire nel caso Paolini, che pur essendo una cosa grave, restava comunque una possibilità derivante dal mondo sportivo, quindi seppure non giustificabile era plausibile poiché il doping lo fanno gli atleti....
2) "la positività per cocaina", che nel caso Paolini nessun motivo può giustificare l'assunzione in gara specialmente quando sei solo alla 4^ tappa del Tour, comporta possibile varianti che esulano dalla sfera dello sport che pratichi ed entrano in quella privata dell'uomo.
E Cassani non bisogna dimenticare che é colui che ha voluto PAOLINI al suo fianco, quasi un braccio destro, per il mondiale di Richmond: una scelta tutta sua e non imposta dalla FCI.
Allora si capisce che Cassani sentisse la responsabilità e in quel momento poteva rispondere da C.T. solo in quel modo: deluso dall'atleta PAOLINI, tradito dall'uomo PAOLINI.
[...]
Poi se sia meglio il tossico o il dopato?
Sul piano puramente relativo alle conseguenze cui sei sottoposto e devi pagare é meglio tossico sicuramente.
Non ho mai visto cantanti, attori, politici, uomini pubblici, industriali, grandi dirigenti che sono "tossici conclamati" essere sospesi dalla loro attività professionale: la legge italiani li tutela.
Il dopato: quale tutela ha? nessuna, anzi per lui non valgono neppure le leggi che valgono per tutti gli altri cittadini: deve comunicare ove si trova in ogni istante della sua vita di sportiva, possono mandargli a fare i prelievi gli stregoni dell'Africa centrale e deve tacere, e molte altre cose.
Da sempre sostengo che gli atleti (tutti non solo i ciclisti) italiani debbono fare qualcosa per ottenere lo status di tossici: avrebbero una legge più favorevole...............
Altre valutazioni se dovessimo parlare solo dei problemi che pesano su un tossico ed il suo entourage, ma qui parliamo di sport.... Tenendo però sempre presente che un tossico non viene mai sputtanato sui media nazionali come un dopato, anzi se é un artista lo sputtanamento gli fa accrescere la notorietà, ed anche questo é un problema "socialmente" rilevante!
Ognuno ha le sue paranoie! Le mie sono riferite alle leggi ed ai regolamenti: perché su questi si basano le sentenze.