Da Lemond Dom Feb 02, 2014 11:56 am
Nera luce seconda parte (I)
Modelli speculari di sessualità: libertinismo sadico, cattolicesimo
Riesco sempre meno ad usare le parole dei filosofi, anche se spesso mi ci costringo, perché il mio ruolo sociale e il mio stipendio lo richiede. Però il mio corpo-mente preferisce il sentire al filosofare, il parlare allo scrivere, il fantasticare al teorizzare; tanto più in materia di sesso.
Non descriverò i due modelli di sessualità, perché il primo è già stato sviluppato in precedenti lavori, il secondo invece lo esporrò con qualche completezza, ma per raggiungere anche il massimo di brevità, in stile molto sintetico.
1) Modernità: il modello destrutturazione-estasi e i suoi inquietanti bagliori (il testo originale sempre di L.L.Vallauri è "Terre" 1989: Il pensiero moderno sulla sessualità umana e Per una filosofia del piacere.)
2) Cattolicesimo: il modello monogamia-verginità ed i suoi inquietanti baluardi
L'antagonista del modello libertino (praticato forse da sempre, ma reso teorizzabile forse solo dal moderno) è il modello sessuofobico cattolico, vigente almeno fino alla prima metà del Novecento, di cui può considerarsi "summa" la Teologia morale di sant'Alfonso de' Liguori, pubblicata nel 1753-5, una trentina d'anni prima di Sade; modello senza il quale l'universo di Sade è difficilmente pensabile.
Tutto l'edificio poggia su di un assioma fondamentale, che tutti i moralisti cattolici dànno per certo: La polluzione volontaria è peccato mortale.
Da questo assioma deriva il teorema che in materia venerea non esistono peccati veniali e venereo va definito insieme a sensibile, sensuale ed orgasmico.
Il sensibile (non sensuale) è la pura e semplice percezione cognitiva: di una donna guardo ed ascolto quel tanto che mi basta per capire che non è un uomo.
Il sensuale (non venereo) è il piacere prodotto dal guardare, toccare, odorare un corpo sessuato come se non fosse tale; per esempio nell'accarezzare una donna provo e accetto un piacere simile a quello che possono dare un cuscino di seta o un petalo di rosa.
Il venereo (non orgasmico) è quel piacere sensuale che, pur senza orgasmo, produce emozioni sessuali.
Dunque "l'escalation", in ordine di gravità crescente, è: sensibile, sensuale, venereo, orgasmico in base al seguente sillogismo.
Premessa maggiore: la polluzione volontaria è peccato mortale
Premessa minore: qualunque emozione, anche incoata, è un inizio di polluzione.
Conclusione: il piacere venereo volontario, comportando un inizio di polluzione, è peccato mortale.
Conseguenze il procurarsi una polluzione non è lecito, nemmeno per evitare la morte, guardare un qualunque oggetto erotico per diletto è peccato mortale, toccare per lo stesso motivo è p.m. ad es. premere anche leggerissimamente il piede della donna.
Tutto questo vale anche per i fidanzati; sono concessi loro solo baci superficiali ed istantanei, non sono concessi altri atti, perché vi è sempre il pericolo di cadere nella polluzione