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    Messaggio Da Lemond Ven Nov 15, 2013 5:10 pm

    Promemoria primo messaggio :

    Ho letto che Nino ha una notevole passione per la Commedia (come la mia amica Baccella, anche lei scrittrice) e allora gli propongo questo http://www.raistoria.rai.it/articoli-programma/testimoni-del-tempo-lezioni-sulla-divina-commedia-1-puntata/22082/default.aspx
    A me queste puntate sono piaciute molto, spero anche a qualcun altro.


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    Messaggio Da Lemond Mar Feb 04, 2014 10:13 am

    Nera luce parte seconda (III)

    Qualcuno potrebbe chiedere perché ho presentato due modelli così inattuali, come quelli di san'Alfonso e di Sade, potrei rispondere che, sul piano teorico, trovo gli estremi più interessanti delle mediazioni, ma vorrei anche mettere in dubbio, sul piano storico-sociologico, che questi due modelli siano davvero così inattuali. Per quanto riguarda il santo, ricordo che è tuttora dottore della chiesa in cose morali e che sembra meritare di rimanerlo anche in materia di sesto comandamento, se si considera dottrina attuale della chiesa un documento magisteriale come il catechismo del 1992, che mi limito a scorrere sui punti dell'inferno e dei peccati sessuali mortali.
    Sull'inferno: "Ogni uomo, fin dal momento della morte riceve nella sua anima immortale la retribuzione eterna in rapporto con Cristo, per cui o passerà attraverso una purificazione (purgatorio) o entrerà immediatamente nella beatitudine celeste, oppure si dannerà immediatamente per sempre".
    La chiesa nel suo insegnamento afferma l'esistenza dell'inferno e la sua eternità: "il fuoco eterno"! La prospettiva è spietata e orrenda: immediatamente dopo la morte si entra nel definitivo, è bloccata ogni possibilità di evoluzione!
    Sui peccati sessuali mortali: sono almeno 13 e precisamente: la masturbazione, la fornicazione, la pornografia, la prostituzione in chi paga (l'utilizzatore finale Wink ), la prostituzione in chi vende, lo stupro, l'omosessualità tradotta in atto, l'impedimento della procreazione nel matrimonio, l'adulterio, il divorzio, il contrarre un nuovo vincolo nuziale dopo il divorzio, l'incesto, la libera unione. In sintesi, al di fuori del matrimonio, qualsiasi atto è ... ed esclude dalla Comunione sacramentale.
    Ma ci sono peccati mortali anche nel matrimonio: la già accennata contraccezione e un eventuale non ripudio delle altre mogli di un poligamo, poi convertito al credo di Trento.
    Dunque a me sembra che il modello cattolico prospettato non sia inattuale.
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    Messaggio Da Lemond Mer Feb 05, 2014 9:03 am

    Che cos'è un idea? Un immagine che il cervello si proietta; ad es. pronuncio il termine infinito solo perché ho visto i limiti degli oggetti finiti e cerco di allontanare il più possibile questi limiti con la mia immaginazione e, anche grazie alla matematica, talvolta ci riesco. Ecco, e che cos'è la matematica? Secondo me si potrrebbe sintetizzare dicendo che è il contrario della religione: essa si pone domande banali, dandosi risposte intelligenti, mentre l'altra a domande complesse e profonde risponde sempre e soltanto con banalità ossessive! Le questioni che i grandi si pongono (non i matematici, che al massimo cercano di sapere perché è valido il teorema di Fermat) sono essenzialmente chi siamo, da dove veniamo, dove andremo, come nasce la vita etc. Le risposte dello scenziato sono che al momento non lo sappiamo, anche se ci sono diverse teorie, il che significa che qualche passo in avanti lo stiamo facendo. Wink La religione invece risponde con sicurezza che siamo figli di Dio, veniamo da Dio, andremo all'inferno o in paradiso con Dio, la vita nasce per opera di Dio etc. Il che è un altro modo per dire che non sanno nulla, ma che ci vogliono dare a bere tutto. Very Happy
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    Messaggio Da Lemond Mer Feb 05, 2014 9:19 am

    Nera luce, parte seconda (IV)

    Resterebbe da spiegare come due modelli teorici così manifestamente patologici abbiano potuto formarsi e soprattutto il secondo con ampiezza a caratteristiche addirittura istituzionali, in una cultura che dovrebbe essere evoluta. Io suggerisco una sola linea ermeneutica, anche se non certo esauriente. La duplice nevrosi ossessiva, quella sessuofila e quella sessuofobica ruota intorno all'estasi: Sade prescrive il sesso all'interno di un sistema il cui vertice è l'estasi orgasmica, sant'Alfonso danna il sesso all'interno di un sistema il cui vertice è l'estasi dell'unione divina. Ed allora, più che una risposta, sorge una domanda, perché l'uomo ha questo quasi terribile, compulsivo bisogno di estasi?
    La lotta mortale del cattolicesimo al sesso per il sesso si spiegherebbe comunque in una lotta fra concezioni rivali dell'estasi. 
    Se il centro è l'incandescenza mistica uomo-Dio, è chiaro che chi vive questo rapporto osserva automaticamente tutti i precetti antisesso, o meglio non li percepisce nemmeno, in quanto sono cose fredde per lui. Ma il disumano sta nel prescrivere qualcosa che ha senso come efflusso naturale di un fatto mistico, in assenza proprio del medesimo (il misticismo non è pane per tutti i denti). I baluardi della precettistica sessuofobica sono disposti tutto intorno all'estasi e diventano tanto più repressivi quanto più si è, appunto, distanti dall'estasi. L'innamorato di Dio o l'idiota (ad es. Binetti/Buttiglione) non si scontra mai con questa legge e gode anche del cilicio, mentre il "religioso" normale non conosce che questa legge ed il suo infernale terrore.
    Mi chiedo anche se gli accennati rapporti fra mistica e precettistica non si verifichino anche al di là del sesso, la conseguenza in questo caso sarebbe che ad es. il problema etico non potrebbe porsi separatamente dal problema mistico, anzi che forse il problema etico ultimo è il confronto fra le mistiche.
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    Messaggio Da Lemond Gio Feb 06, 2014 6:13 pm

    Nera luce, parte terza (I)

    Singolarità della salvezza cristiana e pluralità delle religioni

    "L'extra ecclesiam nulla salus nec remissio peccatorum" è una nuvola nera non ancora completamente dissolta nei nostri cieli.
    Devo subito fare una correzione al mio titolo, perché per noi italiani il termine cristiano in effetti deve tradursi in cattolico, è la chiesa cattolica la nostra realtà avvolgente dall'infanzia fino a ... e quindi leggerò e commenterò una scelta di proclamazioni magisteriali del dogma dal quale sono partito nella prima riga di questa parte.

    a) Una sola è la Chiesa universale dei fedeli, fuori della quale assolutamente nessuno si salva.
    b) Crediamo col cuore e professiamo con la parola che c'è un'unica Chiesa non di eretici, la santa Chiesa romana, cattolica e apostolica, fuori della quale è nostra fede che nessuno si salva. (modo indicativo, non congiuntivo)
    c) Nessuno fuori della Chiesa e dell'obbedienza ai pontefici romani potrà salvarsi nell'ultimo giorno.

    potrei continuare per innumerevoli punti, ma mi limito ad aggiungerne un quarto che poi esaminerò più a fondo.
    d) La sacrosanta Chiesa romana fermamente crede, professa e predica che nessuno di coloro i quali si trovano fuori della Chiesa Cattolica, non solo i pagani, ma nemmeno gli ebrei o gli eretici o gli scismatici, può aver parte alla vita eterna, ma essi andranno nel fuoco eterno ... se non si riuniranno ad essa prima della fine della vita ... E che nessuno, per quante opere di misericordia compia, anche se sparge il suo sangue per il nome di Cristo, può salvarsi, se non rimane nel grembo e nell'unità della Chiesa Cattolica. (Concilio ecumenico XVII di Firenze, approvato da Eugenio IV)

    Questo dogma mi fa venire in mente le voci dei bambini che nelle sacrestie di paese scandiscono le risposte che indicano chi saranno i dannati ed alla voce più grossa del prete che completa se qualcosa manca e a Dio Padre, a Dio Gesù Cristo e a Dio Spirito Santo che approvano: tutti i non cattolici equiparati ai dannati!!!
    Del resto tutti i bambini del mondo, anche i figlii di cristiani e di cattolici erano, per dottrina antica e costantissima, destinati all'inferno se non battezzati. Se aggiungiamo alle ipotesi di perdizione, quelle dei cattolici per peccato mortale, otteniamo una visione della storia dell'Essere quanto meno ... Dio lancia nell'infinito la rete delle galassie per riportare alle rive eterne un magro bottino di umani di religione cattolica, il resto si danna! Evil or Very Mad
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    Messaggio Da Lemond Ven Feb 07, 2014 8:55 am

    Il secondo comandamento

    Così come si trova in originale proibiva al popolo eletto di farsi immagini sacre e infatti gli ebrei, così come i maomettani, lo hanno seguito, mentre i cattolici, dopo un periodo di guerre legate alla iconoclastia, hanno deciso di togliere addirittura quel comandamento dal decalogo, scorporando l'ultimo in due: a) non desiderare la roba b) non d. la donna d'altri. Wink E però il termine idolatra (adoratore di immagini sacre), come ingiuria, lo rivolgono agli altri.  Twisted Evil  Addirittura, secondo nostra madre chiesa, idolatri sono gli abitanti dell'Indostan, dove la religione è quella islamica, la quale è implacabile nemica delle immagini.  Twisted Evil Stesso discorso vale per i c.d. *pagani*, mentre greci e romani non sapevano neppure che cosa volesse dire adorare le immagini; quando ad es. il console Plinio rivolge le sue preghiere "agli dei immortali" non fa riferimento di sicuro a delle immagini, che oltre tutto non sono immortali, ma cadùche. Very Happy
    Ma le donne "pagane" in tempo di siccità, portavano in giro le statue degli dei ... e subito si metteva a piovere. Very Happy Certo, ma che cosa sono queste manifestazioni, se non ... processioni.  Twisted Evil  Evil or Very Mad  Twisted Evil
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    Messaggio Da Lemond Ven Feb 07, 2014 9:00 am

    Nera luce, parte terza (II)

    Il dogma dell'extra ecclesia nulla salus ha poi subìto, da Pio IX al Vaticano II, violente oscillazioni, connesse all'elemento soggettivo della colpevolezza. Chi è fuori della chiesa non per sua colpa, per esempio i nati prima di Cristo, possono salvarsi? Mentre fino a Pio IX tutto era chiarissimo, oggi si ha l'imbarazzo della scelta fra varie formule con tutte le relative mediazioni ermeneutiche. Resta la solennità delle formule esclusiviste, senza attenuazioni per secoli e resta nel mondo di oggi, caratterizzato dalle informazioni su base planetaria, la difficoltà di ignorare la pretesa della chiesa cattolica di essere la vera Chiesa e quindi la difficoltà di salvarsi attraveso l'ignoranza non colpevole.
    E infine resta la spiegabile riluttanza della chiesa a smentire tutto un passato durante il quale si è autocompresa come unica area in grado di salvare l'umanità dal diluvio della perdizione, ma soprattutto il problema logico di quanto valga come arrgomento a favore dell'indispensabilità della chiesa quello autoreferenziale consistente nell'affermazione della propria indispensabilità da parte della chiesa medesima???
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    Messaggio Da Lemond Ven Feb 07, 2014 5:12 pm

    da non perdere quando parla Oddifreddi, se non vi interessa il Buddismo

    https://www.youtube.com/watch?v=ERO8sOki7aY
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    Messaggio Da Lemond Sab Feb 08, 2014 7:44 am

    8 Febbraio 1600 Il tribunale dell’*inquisizione *romana emette contro
    l’eretico *Giordano Bruno la sentenza definitiva di condanna a morire
    bruciato vivo sul rogo.*


    Lui, a differenza du Galileo, non abiurò.
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    Messaggio Da Lemond Sab Feb 08, 2014 8:34 am

    Le immagini sacre dei politeisti (pagani) in ultima analisi (che poi sarebbe la prima Very Happy) si possono ricondurre al fatto che da quando l'homo sapiens ebbe coscienza di sé stesso e si sentì capace di ragione e di paura, riconobbe la propria debolezza e la provvisorietà del proprio stato. Ha visto che esiste qualcosa più potente di lui (nubigragi, fulmini, neve, ghiaccio, fuoco etc.) ed era naturalissimo, in uomini ignoranti, immaginare degli esseri che governassero questi elementi e quando vollero formarsi un'idea di quelle potenze superiori venne loro naturale figurarsele sotto parvenze sensibili, "point et à la ligne!" :DIddio stesso mostra agli ebrei i suoi spiriti celesti in forma sensibile quando dona al popolo le tavole della legge, poi però si accorge del suo errore e nel secondo comandamento proibisce di dipingere o scolpire qualsiasi immagine di lui. Ma anche qui poi ci sono contraddizioni, perché Isaia, nel cap. VI del suo libro, vede il Signore seduto su di un trono, sempre Lui stende la Sua mano per toccare la bocca di Geremia nel cap. I etc. Very Happy
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    Messaggio Da Lemond Sab Feb 08, 2014 8:37 am

    Nera luce, parte terza (III)

    Per me, filosofo del diritto, il punto più interessante è capire quali motivi possono indurre un "Dio di giustizia" a giudicare oggettivamente meritevoli di morte eterna i non cattolici? Sembra infatti evidente che il motivo non può essere la non-cattolicità in quanto tale, e sembrerebbe invece che ci dovrebbe essere un male intrinseco di natura più universale, altrimenti Dio cadrebbe in una sorta di razzismo o specismo clericale, come (più o meno) coloro i quali ritengono i neri o gli anaimali privi di diritti, proprio perché neri e perché animali!  capa sul muro Cerchiamo allora quale privazione ontologica o quale male morale affligga agli occhi di Dio i non cattolici.
    In primo luogo, essere non cattolici può significare essere non battezzati, ma questa spiegazione è imperfetta perché esistono cristiani battezzati anche fuori dalla chiesa cattolica (per esempio gli ortodossi e i protestanti) e poi c'è da dire che non sembra giusto che il peccato di Adamo, che ha contagiato per nascita tutti gli uomini, possa essere emendato solo con il battesimo.
    In secondo luogo, essere non cattolici può significare essere privi dei sacramenti penitenziali attraverso i quali si può avere la remissione dei peccati mortali compiuti dopo il battesimo. Questa spiegazione serve effettivamente a discriminare i cattolici dai non cattolici, perché il sacramento della penitenza è riservato solo ai sacerdoti cattolici. Anche questa spiegazione però vale esattamente quanto i dogmi che presuppone e quindi per chi mette in dubbio che solo il sacramento cattolico può togliere i peccati mortali troverà molto debole anche questo tipo di giustizia divina.
    Proviamo con una terza spiegazione, attinente piuttosto all'ambito della ragione teoretica, potrebbe essere la seguente: i non cattolici commettono un reato, non tanto di comportamento, quanto di opinione. Questa sembra di gran lunga la più calzante.
    La domanda filosofico-giuridica si trasforma allora in quella se sia giusto che chi pensa erroneamente venga condannato alla morte eterna?
    Ed a questo riguardo l'ipotesi più interessante è quella dell' "eretico-santo" il cui unico peccato mortale, in una vita cristiana altrimenti esemplare, è l'eresia in teologia dogmatica.
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    Messaggio Da Lemond Dom Feb 09, 2014 8:09 am

    Come mai, fra i tanti dèi e tante teogonie differenti non ci fu mai *guerra di religione* fra i popoli c.d. pagani e idolatri? La risposta è facile, perché fra i tanti che ognuno risconosceva, non ci trovava niente di strano che i suoi vicini/rivali avessero i loro ("unicuique suum"). ;)Certo in alcune religioni si praticavano sacrifici umani e non è possibile leggere la storia, senza provare orrore per il genere umano e per quasi tutte le sue religioni, ma si sa che "lupus non est lupum, sed homo est hominem"  Evil or Very Mad
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    Messaggio Da Lemond Dom Feb 09, 2014 8:20 am

    Nera luce, parte terza (IV)

    Si noti che il peccato/reato di eresia e la sua feroce repressione, è sostanzialmente un'invenzione cristiana: l'eretico deve essere bruciato vivo, mutilato, espropriato, condotto ad abiurare, perché incrina la compattezza di un organismo storico e assetato di potere temporale. Pertanto si capisce bene il reato, ma un po' meno, sul piano dottrinale, asserire che è un peccato meritevole di morte eterna secondo dio stesso
    Se infatti si colloca il momento decisivo per il destino eterno di un'anima in questa vita, allora l'errore in buona fede dovrebbe essere scusabile, data l'oscurità in cui è immersa la mente umana riguardo ai misteri divini. Se invece il momento decisivo si colloca subito dopo la morte, quando l'anima ricapitola tutta la sua vita in un atto spirituale di scelta di sé, supremamente lucido, alla presenza di dio. Allora l'errore in materia teologica sembra semplicemente impossibile: l'anima vede come stanno le cose e non potrà negare l'evidenza. Ci sarà probabilmente dannazione per chi ad es. abbia amato il sesso e non potrebbe di certo smentire (in buona fede) questo fatto anche davanti alla richiesta divina. Ma chi, per ipotesi, abbia negato dogmi come l'immacolata concezione, la verginità e/o la divinità di Maria, non può certo rifiutare di ammettere la "VERITA' " che gli mostra direttamente (con una visione divina) Maria concepita senza peccato originale di Anna e poi, vergine e madre di dio.
    La convinzione erronea dell'eretico sembra dunque scusabile in questa vita, impossibile nell'altra e lo stesso sembra valere per l'ebreo, il musulmano, l'apostata, lo scismatico; ma allora, anche assumendo che la chiesa cattolica detenga la verità assoluta, anche Extra Ecclesiam Salus.  Very Happy
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    Messaggio Da Lemond Lun Feb 10, 2014 8:37 am

    Diluvio? C'è stato un tempo (in epoca umana) in cui il globo fu completamente inondato? Gli strati di conchiglie scoperti a molta distanza dal mare, sono una prova incontestabile che quei terrnei un rempo erano ricoperti dalle acque, ma che tutto il globo fosse sommerso è una chimera assurda in fisica e quindi a quel che riferisce il Pentateuco dobbiamo credere come a un miracolo dell'ONNIPOTENTE contro la legge di gravitazione universale, il moto dei pianeti e l'insufficienza della quantita di acque. Very Happy Tutto è un miracolo nella storia del Diluvio, non fosse altro che per tutti gli animali che da ogni dove, senza treni e aerei, si son ritrovati dalle parti della palestina per acquistare il biglietto di soggiorno sull'Arca di Noè.  Twisted Evil E poi, dopo, c'era cibo per tutti e chissà quali e quante provviste si erano portati dietro sull'arca. Ma possiamo anche finirla qui, dicendo a conclusione che alla Bibbia si deve credere per forza di fede e appunto essa consiste proprio nel concedere ciò che è impossibile per la ragione il che è in sé ... un altro MIRACOLO. angel-emoticon
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    Messaggio Da Lemond Lun Feb 10, 2014 8:50 am

    Nera luce, parte terza (V)


    E' appena necessario aggiungere che il ragionamento vale allo stesso modo per ogni religione esclusivista, che cioè neghi la salvezza agli altri da sé. A questo proposito, posso testimoniare per me stesso di essere passato dalla convinzione secondo la quale tutte le religioni salvavano a quella che nessuna religione, in quanto tale, salva. Ho fatto alcuni viaggi nel Terzo Mondo, ho visto luoghi sacri, riti di molte religioni esclusiviste e sembra proprio impensabile che dio salvi in base a quelle credenze, a quei riti. Ricordo per es. il quartiere delle chiese a Brasilia, una serie tutte di diversa estrazione, ma una accanto all'altra ed ognuna con i loro stendardi che sembrava una voliera di uccelli del paradiso. Le religioni poi si sono fatte la guerra sempre, perché guadagnano ad essere viste una per una e come dicevo prima il peccato peggiore per loro è l'eresia 
    E allora, se ci fosse un dio, non sarebbero certo per lui le religioni e le ortodossie che salvano, ma la condizione umana del vivere.
    Resta infine da osservare su un piano decisamente più orizzontale che "extra ecclesia nulla salus" e la connessa persecuzione dei non ... contrasta con la vera religione, quella civile dei diritti dell'uomo, non a caso tenacemente combattuta anche in linea di principio e solo tardivamente recepita.
    Termino con una battuta. Si può essere d'accordo con un Misantropo che trova detestabile l'umanità in genere, ma è duro esserlo con un altro Misantropo che fa eccezione per i cattolici.  Twisted Evil
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    Messaggio Da Lemond Lun Feb 10, 2014 12:13 pm

    Pane quotidiano

    https://www.youtube.com/watch?v=HPYICsPd-ec
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    Messaggio Da Lemond Lun Feb 10, 2014 3:16 pm

    Chi era conto il concorsato? https://www.youtube.com/watch?v=0BD7rSL-ZHg&feature=player_detailpage#t=1640

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    Messaggio Da Lemond Lun Feb 10, 2014 3:48 pm

    Qui è da "morire dal ridere" con il cardinal Bertone, Togliatti e D'Alema.   cheers 
    https://www.youtube.com/watch?v=0BD7rSL-ZHg&feature=player_detailpage#t=3040
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    Messaggio Da Lemond Mar Feb 11, 2014 10:27 am

    Inquisizione

    Essa, si sa, è un'invenzione, meravigliosa ed esclusivamente cristiana, per rendere più potenti il papa, i monaci etc. e per elevare all'ennesima potenza l'ipocrisia dell'intiera cristianità. Sad San Domenico è considerato l'ideatore di questa santa istituzione, anche se, riferisce uno scrittore fra i più rispettabili (Luigi di Parano) che il primo inquisitore fu Iddio stesso con Adamo. Infatti costui fu da prima citato "Adam, ubi es?" perché il difetto di citazione avrebbe reso nulla la procedura, poi fu privato di tutti i beni che possedeva etc. Altro intervento Divino si ebbe a Sodoma dove gli abitanti furono bruciati tutti come eretici, perché la sodomia è un'eresia formale. Dallo stesso autore si conosce che i "morituri" furono più di centomila. Il libro con tutto questo fu stampato nel 1598 a Madrid e ricevette l'approvazione di tutti i dottori della chiesa e il "privilegium" del re. In effetti bisogna proprio ammirare questo Parano, uomo semplice, ma esattissimo nei particolari. Wink
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    Messaggio Da Lemond Mar Feb 11, 2014 10:36 am

    Nera luce, parte terza (VI)

    Mi rendo conto di aver chiuso in chiave quasi solo "destruens" sia sul cattolicesimo che in generale sulle religioni ed in effetti credo proprio che l'esodo dalle religioni possa assomigliare ad una morte del seme nella terra per produrre frutti o all'abbandono del carapace da parte di un insetto per accedere ad una vita diversa, anche se penso sia difficile arrischiare previsioni.
    Quindi è meglio lasciare le previsioni ai futurologi e cercare di additare invece quello che ci sembrerebbe invece più desiderabile.
    Un'evoluzione delle religioni verso l'etica universalistica dei diritti/doveri dell'uomo sul piano della ragione pratica verso un radicale, anche se non per questo riduttivo, apofatismo fondato sulla grande scienza della meraviglia "laic(a)/ista", nel senso che tale meraviglia apofatica non ha bisogno di fede.
    Penso in ogni caso che una leale, ma drastica "pars destruens" sia, oltre che un dovere di ragione, una premessa imprescindibile perché nel crepuscolo (per sempre, credo) delle certezze dogmatiche inaccettabili, l'uomo possa accendere *fuochi veri* Wink
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    Messaggio Da Lemond Mer Feb 12, 2014 9:23 am

    Inquisizione II

    Quest'uomo semplice ma rigorosissimo racconta, con la più grande ingenuità, come fu istituita l'inquisizione in Portogallo e concorda con altri quattro storici che si sono occupati dell'argomento. Fin dal principio del XV secolo papa Bonificacio IX aveva incaricato i frati domenicani di far bruciare gli eretici, i musulmani e gli ebrei, ma questi frati erano ambulanti e ciò creava certe difficoltà. Papa Clemente VII volle dar loro uno stabilimento fisso, come già si era fatto in Aragone e in Castiglia. Ma il tempo passava e le cose non si aggiustavano, allorché arrivò a Lisbona un legato del papa (allora Paolo III) che mostrò tutti i poteri ricevuti per stanziare la Santa Inquisizione colà.
    Il re Giovanni III del Portogallo non sapeva però che questo legato (tal Saavedra) era in realtà un truffatore, che aveva falsificato tutti i documenti e non osò replicare alcunché, benche gli sembrasse strano che il papa non lo avesse informato prima di questo arrivo. Il "legato" il giorno stesso nominò un Grande Inquisitore, mandò i suoi accoliti a raccogliere le decime ovunque e, prima che la Corte potesse aver risposta da Roma (per conferma), aveva già fatto bruciare duecento persone e raccolto più di duecentomila scudi. Ma la cosa più sorprendente fu che il nuovo papa (Paolo IV) confermò in seguito tutto quello che aveva stabilito quel geniale uomo di chiesa. Very Happy   Ecco come l'inquisizione divenne stabile a Lisbona.  angel-emoticon
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    Messaggio Da Lemond Mer Feb 12, 2014 9:35 am

    Nera luce, parte quarta (I)

    L'inferno: problemi di esistenza e di oggetto.



    Esso, come il paradiso ed ogni altro sito escatologico, ha il guaio di non essere stato visto, in modo da poterlo additare a qualcun altro ed è quindi gravato dai problemi di concepibilità ontologica. E' almeno possibile, se proprio vogliamo andar cauti e non usare verosimile, che enti immateriali come dio, gli angeli, i diavoli non esistano. E' inoltre verosimile (questa volta possiamo usare la parola) che strumenti di tortura escatologica (come il fuoco) non esistano. Ma anche volendo presumere che invece abbiano esistenza, sono comunque così irrappresentabili da giustificare il precetto (buddista, empirista, kantiano, wittgensteiniano) di mantenere su di essi un nobile silenzio.
    Io mi occuperò dell'inferno solo sotto il profilo diceologico, attinente cioè alla valutazione, tralasciando se ...
    Ho preparato io stesso l'obiezione: perché occuparsi del valore di qualcosa di irrapresentabile che verosimilmente non esiste di fatto?
    Risposte:
    a) L'inferno esiste in molte menti umane che ne hanno terrore ... a prescindere
    b) L'inferno irrobustisce il potere dei capi di molti sistemi religiosi sugli animi, sui portafogli e talvolta sui corpi degli uomini e seconde me è bene che questo potere sia controllato.
    c) Molte discipline che si occupano di enti ipotetici sono feconde di risultati utili alla conoscenza e quindi la critica all'inferno potrebbe essere utile alla critica di istituzioni giuridiche terrene che presentassero tratti infernali (ad es. la pena di morte)
    Quanto all'oggetto, il mio inferno sarà principalmente quello cattolico, sia perché è il più spaventoso, ma soprattutto perché è il solo ad essere definito eterno dal dogma.
    Ci sono inferni blandi, come l'Ade (greco-romano) o lo sheol ebraico: inferi, piuttosto che inferni e ci sono anche inferni spaventosi, come alcuni induisti o buddisti, ma temporanei ed evolutorii, funzionali cioè alla purificazione. Anche gli inferni cristiani (non cattolici) si consumano alla fine del tempo nell'apokatàstasis, la grande reintegrazione di tutte le creature all'originaria intenzione di dio: "essere tutto in tutti".
    L'apokatàstasis è stata condannata già nel VI secolo e il Papa-boy (per me (Carlo) boia) ha definitivamente chiuso quella porta nel 1992.
    Concentriamoci ordunque sull'inferno agostiniano-romano.
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    Messaggio Da Lemond Mer Feb 12, 2014 5:39 pm

    Questo, secondo me, è un esempio perfetto di manicheismo intellettuale

    https://www.youtube.com/watch?v=Q5xX5Ez_ngQ

    da una parte Umberto Galimberti che rappresenta l'intelligenza ... contro tutti: Augias e le altre, che sono proprio il simbolo della stupidità umana e, non a caso, cattoliche. Anche qui l'intervento di Augias si fa apprezzare, lodando la fede ingenua, senza, purtroppo, ironia, Wink

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    Messaggio Da Lemond Gio Feb 13, 2014 11:04 am

    Nel Libro dei Giudici si legge che Jefte promise di sacrificare la prima persona che, al suo ritorno, uscisse dalla sua casa per felicitarlo della sua vittoria contro gli Ammoniti. E chi gli venne incontro per prima fu la sua unica figlia. Egli si strappò le vesti per la disperazione, ma mantenne fede alla promessa e le fanciulle ebree celebrarono per anni quel fatto, piangendo la figlia di Jefte per quattro giorni ad ogni nuova stagione. Probabilmente è una storia copiata da Efigenia, ma non è importante, perché qui si vuol sottolineare che i sacrifici umani facevano parte della legge ebraica! Sad Fu in "virtù" di essa che Samuele tagliò a pezzettini il re Agag, che invece Saul aveva perdonato. Ma proprio per questo il Signore (vendicativo) tolse il regno a Saul.Ne consegue che non possiamo dubitare che gli ebrei facessero sacrifici umani: nessun punto della storia è forse meglio accertato e non ci sono revisionisti che tengano, perché "scripta manent". Wink
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    Messaggio Da Lemond Ven Feb 14, 2014 7:20 am

    Repubblica 13.2.14
    L’animale viene citato diverse volte nella Genesi, ma fu introdotto in Terrasanta solo centinaia di anni dopo La scoperta di un team di archeologi rafforza l’ipotesi che l’Antico Testamento sia stato “corretto” nei secoli
    “Troppi cammelli così la Bibbia è stata riscritta”
    di Fabio Scuto


    Gerusalemme. Percorrere le strade della Terrasanta con le Sacre Scritture in mano cercando riferimenti geografici e tracce degli elementi che ne hanno fatto il crogiuolo delle tre grandi religioni monoteiste, rischia di essere una grande delusione. Per questo storici e ricercatori che operano in questa terra si muovono con grande cautela. Adesso grazie alla datazione con il carbonio 14, una ricerca di due archeologi israeliani della Tel Aviv University è in grado di dimostrare che nella Bibbia, ci sono troppi riferimenti ai cammelli in un’epoca in cui questo animale, era forse presente in Terrasanta, ma certamente non era addomesticato, anzi era ancora cacciato per le sue carni e l’uso del pellame.
    Secondo la ricerca dei professori Erez Ben-Yosef e Lidar Sapir- Hen - riportata da Haaretz - che hanno a lungo effettuato scavi nella valle di Arava (sud di Israele) e in Giordania, si dimostra che i cammelli probabilmente fecero la loro comparsa più di 300 anni dopo di quanto si sia ritenuto finora, quindi molto tempo dopo i regni di Davide e Salomone e che nella vita dei primi Patriarchi ebrei come Abramo, Giacobbe e Giuseppe, questi animali avevano poca o nessuna importanza. Ma nella Bibbia i cammelli sono ampiamente citati: nella Genesi 24 si racconta di un servo di Abramo che a dorso di cammello parte per una missione destinata a trovare una moglie per Isacco, oppure (Genesi, 32) Giacobbe invia come doni a suo fratello Esaù «insieme a duecento capre e venti caproni, trenta cammelle da latte con i loro piccoli». La menzione dei cammelli nella Genesi è un anacronismo ben noto all’archeologia. Si tratta per lo stesso motivo di una delle prove giudicate decisive per dimostrare che la Bibbia è stata scritta, o corretta, centinaia di anni dopo gli eventi che narra. Tutte le prove archeologiche raccolte a Arava e Wadi Finan in Giordania rafforzano la teoria che il cammello non venne addomesticato in questa regione fino al 930 aC.
    Stando allo studio della Tel Aviv University le ossa di cammello più antiche finora trovate in Israele sono quelle rinvenute nei pressi delle miniere di rame di Timna, che si trova poco a nord dell’odierna Eilat, sul Mar Rosso, e risalgono all’ultimo terzo del 10° secolo aC., quindi secoli dopo la vita dei Patriarchi e decenni dopo il Regno di Davide. Gli egiziani, dopo la campagna militare del Faraone Shoshenq I, presero il controllo di queste miniere ed è probabilmente allora che il cammello - addomesticato secoli prima ma fuori dalla Penisola Araba - venne introdotto come bestia da soma. «L’introduzione del cammello nella nostra regione ha costituito un importante sviluppo economico e sociale», ha spiegato Ben-Yosef che ha guidato gli scavi a Timna per anni, «ed è stato grazie al cammello che si è potuto commerciare con l’India e l’Arabia. Muli e asini non ce l’avrebbero fatta a sopportare la traversata del deserto, il cammello ha accelerato lo sviluppo di queste rotte commerciali che iniziano ad essere praticate infatti nel IX° secolo aC. E sono proseguite per più di 1.500 anni».
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    Messaggio Da Lemond Ven Feb 14, 2014 7:59 am

    Buongiono, Carissimo Giobbe, tu sei uno dei più antichi originali di cui parlino le storie/lle. Non eri nemmeno ebreo e il libro che porta il tuo nome è più antico del Pentateuco. Abitavi ai confini della Caldea ed eri un gran chiacchierone, anche se i tuoi amici lo erano più di te. Wink Si dice che tu abbia perso le tue ricchezze e sia stato anche molto malato ed è proprio allora che in genere gli uomini si rivolgono a Dio. Very Happy Tua moglie era un'impertinente, ma i tuoi presunti amici lo erano ancora di più, se ti esortavano alla pazienza con parole capaci di farla perdere al più sereno degli uomini. Wink E' vero che anche tu non sapevi troppo quel che dicevi, quando esclamasti: "Oh mio Dio! Sono forse un mare o una balena, per essere stato rinchiuso da voi, come in una prigione?" E infine dio, che tipo è quando condanna i tuoi amici perché noiosi, mentre trascura del tutto il fatto che nessuno di loro ha cercato di aiutarti? :(Infine, per ora, mi piacerebbe sapere se è vero che sei vissuto ancora centoquarant'anni dopo la tua avventura? Wink
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    Messaggio Da Lemond Ven Feb 14, 2014 8:13 am

    Nera luce, parte Quarta (II)

    Critiche in termini di princìpi generali del diritto all'inferno cattolico

    a) Peccato originale: è antigiuridico; la responsabilità penale riguarda i comportamenti, non i modi di essere, ed è personale. Punire con l'inferno gli esseri umani in quanto tali, perché discendenti da un criminale antichissimo, vìola il principio per cui nessuno risponde per fatto altrui. Nel caso di neonati e dei bambini, c'è anche il difetto di capacità. E' quindi antigiuridico anche il sacramento del battesimo degli infanti.
    Inoltre nessun autentico reato può essere tolto versando acqua sulla testa del reo e pronunciando formule liberatorie; occorrerebbe o un risarcimento, o un pena o un ravvedimento operoso

    b) Peccato di non cattolicesimo: una comunità (il paradiso) che discriminasse tra i cittadini in base alla religione, sarebbe antigiuridica sotto più profili e punirlo con l'inferno è antigiuridico per violazione del principio di proporzionalità della pena, rispetto al reato.

    c) Peccati attuali: di comportamento e di opinione, nessuno degli atti elencati dai papi oggettivamente meritevoli dell'inferno, è colpito da una qualsiasi pena negli ordinamenti contemporanei. L'adulterio, la prostituzione, l'omosessualità sono stati anche gravemente puniti in passato, a causa anche dell'enorme influenza della chiesa. In ogni caso la pena dell'inferno costituisce una violazione macroscopica del principio di proporzionalità. Il danno che si può causare a qualunque numero di soggetti è necessariamente finito (anche quello derivato dagli atti di Stalin e Hitler), irrogargli l'inferno "ignis" equivale a causare infiniti danni di atroce sofferenza umana.
    L'inferno è ... anche sotto il profilo della natura della pena; nemmeno per i reati più gravi sarebbe consentito dal diritto umanitario moderno il ricorrere al tormento prolungato del fuoco, previsto da Gesù in numerosi passi evangelici, per esempio Matteo 25 "Andate maledetti nel fuoco eterno".
    L'I. è antigiuridico anche perché totalmente privo di effetti rieducanti ed infatti la definitività, ribadita dogmaticamente con l'esclusione dell'apocatàstasi, impedisce per sempre lo sviluppo della persona.

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