Mondiale Strada in Linea Elite Prof di Ponferrada 2014 (28 settembre)

Promemoria primo messaggio :











Svelato il circuito mondiale di Ponferrada.
Ecco la grafica ufficiale:











ANALISI
Da una prima analisi si può dire che il circuito ha all'incirca lo stesso dislivello complessivo di Firenze, ma il tracciato è radicalmente diverso. E' un circuito abbastanza amico delle fughe per metà circa del tracciato,la seconda parte, perché tortuosa e perché non consente ampi spazi di visuale al gruppo. La prima parte invece prevede ampi rettilinei e stradoni dove il gruppo può recuperare, spendendo parecchio però. In questo circuito andrà tenuto conto e moltissimo dell'impatto del vento che muta direzione a seconda anche della morfologia del terreno, in particolare nella zona della diga e nel tratto tra l'Alto de Castro ed il traguardo. Ponferrada è in una zona molto battuta dal vento.
Le pendenze non sono per nulla impossibili, tranne qualche brevissimo tratto duro nella seconda, l'Alto de Compostilla.
Montearenas, la prima salita, è lunga su strada ampia e non ha mai pendenze in doppia cifra; solo nel finale prevede un aumento della pendenza dopo il bivio a sinistra dalla strada nazionale.
Il circuito, affrontato al contrario avrebbe avuto pendenze decisamente più dure, ma l'ultima salita sarebbe stata troppo lontana dal traguardo.
E' un circuito aperto a varie soluzioni e se dovessi fare un esempio vicino recente direi Salisburgo per il tipo di salite, con la differenza sostanziale che la seconda salita qua è più lunga ed il finale in discesa qua sarà su una strada più stretta con il traguardo più vicino.

BenoixRoberti ha scritto:

meazza ha scritto:Benoit ma come fai a dire gara stupenda?

L'attacco di Kwiatkowski è qualcosa che vale una corsa.
Un colpo di pennello.

Ps. Il fatto che non abbia fatto la Vuelta non c'entra nulla. Se lo dici per altre ragioni ... vabbeh andiamo avanti così.

Era riferito al duo rai x cui senza l vuelta era impossibile vincere il mondiale

Bugno ha scritto:Ma l'utilità di portare D.Caruso qual'è stata?
Grandissimo Kwiatkowski! Grande azione di un grande Campione. E pensare che al TOB Zardini se l'era messo dietro...

Assolutamente vero. Io avrei messo Formolo al posto di Damiano Caruso e, a mio avviso, uno fra Bennati e Quinziato bastava.

La Spagna non la capirò mai, corrono ancora come se avessero Freire. Godo, inesistenti nel mondiale casalingo, senza parole.

anche il Portogallo mi ha deluso, con fior di passisti e un gran corridore come da costa sempre nascosti.

Kwiatowski è scattato da davanti dopo aver messo l'uomo a tirare e mettendo già la squadra all'inizio a fare il ritmo, una vittoria senza fronzoli, da numero uno.

Nibali e Aru "dovevano" coprire, era il loro compito, evidentemente non ne avevano. Sia su Kwiatowski prima che su Gilbert dopo non si son mossi, le gambe non c'erano (son scalatori poi, mica scattisti, non mi han sorpreso troppo...)

colbrelli dietro degenkolp e buhanni (wow, questo ha un grande presente, e chissà dall'anno prossimo che è conscio dei mezzi che non ci faccia divertire al nord) hafatto quello che doveva, bravissimo perché giovane, al primo mondiale, in una corsa dura sotto la pioggia. comunque tra le ruote veloci Gerrans è quello che meglio è andato in salita, un grande 2014 il suo, gli è mancato qualcosina se no beccava il mondiale dopo la Liegi.

de marchi stupendo, sperava nella medaglia col fugone e non c'è andato lontano.

Cancellata e Sagan non pervenuti.

Albasini e Visconti generosi, ma Visconti me lo sarei giocato in un altro modo, era l'unico completo e veloce che potevamo mettere in campo.
Gilbert che lavora per VanAvermat è uno spettacolo

Ha vinto un corridore della nazionale che ha meritato di più.
Per i nostri colori, direi che abbiamo in qualche maniera giocato le nostre carte, con De Marchi. Non vedo chi poteva stare con i migliori nel finale.

ha vinto un corridore splendido, e uno dei massimi favoriti, se non IL favorito su questo percorso. tanto di cappello.

incredibile valverde, che gerrans a ruota ormai se lo sogna pure quando dorme. non vince ma prende la milionesima medaglia di una carriera mostruosa e di una stagione strepitosa. vincerá poco, ma ad averne di corridori così sempre presenti. velo d'or 2014.

delusione da sagan, con poca gamba. e - come d'abitudine- da cancellara, che come sempre al mondiale dimostra di avere molta piú lingua che gambe.

benino il belgio, stante la tattica di gara adottata. saró di parte, ma gilbert ha dimostrato ancora il grande che è. titolatissimo, capitano in partenza, eppure a testa bassa per 3km all'inseguimento di kwia per portar sotto van avermaet, che con valverde e gerrans partiva pure sconfitto. per vincere occorre dar tutto e soprattutto rischiare di perdere. in gruppo se lo dimenticano in troppi (pure tra le donne, direi).

l'italia non ha corso bene nel finale, ma le carte che aveva si sapevano. bettini oggi avrebbe mandato i corridori in gita premio nella pancia del gruppo, con cassani almeno si é vista una squadra che ci prova. fossi in voi mi accontenterei.
in fondo il vero capitano probabilmente era de marchi, che è stato tra i migliori di giornata, alla pari coi compagni di fuga.

no comment sul salottino rai. ogni riga in piú sarebbe una pallottola verso la croce rossa.

Assist per carlolemond :
nel gruppetto che ha inseguito KW mancava proprio il Sardino.

La cosa più impressionante di oggi, oltre al vuoto pneumatico tattico degli spagnoli, è stato che i bookmakers inglesi avevano dato KW come primo favorito.

Non comprendo Garzelli: davvero pensa che Visconti avrebbe potuto giocarsela con Kwiatkowski, Gerrans e Valverde?
Io credo invece che se avessero collaborato tutti nella fuga, sarebbero giunti al traguardo con 5 minuti.
E' questo che mi fa pensare, l'incapacità di imbastire attacchi e poi crederci: ormai i ct si credono tutti degli Sun Tzu e pretendono di inventarsi strategie di corsa sempre piu' attendiste e sempre piu' improbabili. Se i due belgi in fuga avessero tirato, un piazzamento, se non la vittoria, sarebbe arrivato di certo: pensare di poter vincere con Boonen o con Gilbert è da disperati ... e perdenti.

Garzelli mi sa che stia rosicando per qualche motivo ... non mi è sembrato elegante sparare cosi' su Cassani (ottimo, peraltro)

perobeach ha scritto:La cosa più impressionante di oggi, oltre al vuoto pneumatico tattico degli spagnoli, è stato che i bookmakers inglesi avevano dato KW come primo favorito.

Hai detto giusto, impressionante!!!

PAGELLONE ALLE NAZIONALI

Polonia - 10 e lode
La prima vera nazionale dell'est nel mondo professionistico dopo l'armata brancaleone dei mercenari russi degli scorsi anni. Da incorniciare. Hanno creduto, hanno combattuto e vinto alla faccia di BeppoKonto

Australia - 7 + nulla
Corrono come gli under 23, i canguri under 23, e finiscono come gli under 23. Scontati. Prevedibili e, un poco, presuntuosi.

Spagna - sv
Non è "senza voto", ma "sbocco e vomito"
Una nazionale che si può solo definire odiosa. Quanto mancano Oscarito e pure Astarloa, senza scomodare Lajarreta e Fernandez.

Danimarca - 9
Un paese piccolo, una grande nazionale, che sa sempre correre al meglio. Da Marcussen a Soerensen, oggi la certezza Breschel becca il legno (di più non poteva) ma c'era e prima di lui un gran bel Valgren Andersen.

Belgio - 7+ pirla
Un voto adattato per descrivere una nazionale che tremare il mondo fece.
Oggi è una nazionale bella come il suo CT. Hanno il merito di essere lì nel finale, ma la trenata di Gilbert per Van Avermaet, senza tentare a turno lo scatto è uno dei misteri che i vecchi belgi risolverebbero così: prendendoli a schiaffi.

Francia - 5+-
Il Gallo c'è, ma la squadra nel complesso è stata sciapa. Il migliore è stato Cirillo Gautier, a rompere le palle! Bouhanni voleva fare la cena con il pranzo, ma i mondiali non si corrono sempre a Copenhagen. Però a Richmond sì, e lì ...

Norvegia - 5--
Il novello torello ha pensato troppo presto alla fresca e si è dimenticato il suo core business ... vincere.
E' arrivato senza pile a Ponferrada. Pensava di comprare le Duracell coi nuovi dollari russi, dimenticandosi che il rublo dà alla testa. Per questo la volata per il titolo l'ha vista col Mirador.

Germania - 6 - Martin
Il sei meno Martin è un voto indefinibile. Può valere meno di zero con un Martin miracoloso o la sufficienza quando Martin vale meno di zero.
Detto questo il risultato è indeterminato. L'unica certezza è che Degenkolb è terminato ... dietro Kristoff. Il dubbio che la sua corsa fosse determinata dal Norvegese non è peregrino.
La corsa di Martin invece è stata ... una sgambata fuori le mura per non dare una mano ad avversari del suo collega John, del quale poco presumibilmente gli fregava.

Svizzera - 6
Eran solo Tre Briganti, ma di certo non Tre somari. Wyss impagabile ed Albasini sprecone non ripete la prestazione della Tre Valli. Male il leader, forse in fase rapidamente calante, che cicca di poco la top ten.
Quindi, bene due su Tre ed io gli raddoppio il Tre, sperando che glielo raddoppi anche l'Uci in futuro.

Gran Bretagna - Italia +1
Sono stati più swift di una tacca rispetto a noi.
A proposito di tacche, come la mettiamo con Froome ritirato fra i primi con il giovane Yates ...? Meteore albioniche o meteorismi improvvisi dopo la Vuelta? Corridore senza polso.

Italia - 9 alla partenza, 9 all'arrivo, 5--
I due "meno" si chiamano Quinziato e Caruso D
Per il coraggio e la bellezza della nobile decaduta la sufficienza ci sta ed è ampia. Per il velleitarismo il punteggio si abbassa radicalmente. Non si capisce perché De Marchi abbia lavorato in precedenza (poco ma lavorato) per la trenata di tre quarti di corsa prima dell'attacco di Visconti, Aru e GP Caruso.
A quel punto col gruppo esploso bisognava insistere, altrimenti non ci si spiega il perché di quell'attacco così anticipato. Un quesito però mi sorge feroce: visto il percorso, chi doveva essere il nostro preposto a stare sulle ruote degli scattisti all'ultimo giro?
Lì avevamo due formule possibili, uno sta nella Formulo-azione stessa, l'altro era un azZardino e lo so ma, come detto, al TOB si era messo dietro il fattore K, che non era un Caruso D padre polacco.
Colbrelli me gusta mucho. Ora Davide, mi raccomando, largo ai giovani e basta convocazioni honoris causa.

Portogallo - 4
Portano il gallo ma, nell'anno iridato, in linea è poco più di un cappone.

Paesi Bassi - sv
Troppo Bassi che quasi non li vedo più.

Slovacchia - sv
Slovacchia o stravacchia? Peterone fa contratti, fa soldi, ma non fa più vedere il perché quei soldi gli sono arrivati.
Atterra prima possibile astronauta, perché se sbagli orbita la Citroen ti lascia là nello spazio infinito con un pacchetto di Sun Roots. Vedo all'orizzonte tanti tweet e tante bottiglie di vodka spaccate.
Quello Ti Gonffia se non torni a pedalare.

Raisport - 10 loda e s'imbroda
10 in diplomazia pescante nel mazzo dirigenziale, 10 nelle arti fugurative di cacca (per la preside e Beppokonto). La Rai da studio è "gli occhiali della De Stefano".
Demodè, anzi proprio smodata.
Per fortuna regge come sempre la coppia di conduzione. Piacciano o non piacciano, sono solidi e funzionano, senza prendersi troppo sul serio, anzi scherzando anche nei limiti della sobrietà ottenibile in un contesto istituzionale Rai.
Non infieriamo sulle lodi esagerate alla nazionale di Pancani. Quelle sono obbligatorie, da contratto.
Francesco non è così stupido da crederci veramente in toto, semmai noi babbei a credergli.
E comunque sulla buona volontà si può essere d'accordo con lui, anzi si dovrebbe proprio.
Eppoi facciamole noi 7 ore di diretta senza sparare una sola minchiata.
Beninteso, quella di Beppokonto non è una minchiata, quella è una vera castroneria.
BeppoKonto sa anche essere moderno, ma un giorno ha indossato gli occhiali della De Stefano e non c'è stato più niente da fare. Adesso vive negli anni 70 e quando va bene nel settembre 1989 ed il muro sta solo cadendo adesso, come la De Stefano che ormai sta squarando.
Per BeppoK (K come Kwiatkowski) il presidente della Polonia è Jaruzelski, che è morto (lo so), ma non diteglielo che potrebbe subire un trauma.

Oggi Sagan ha mostrato di essere probabilmente finito. Non si nascondeva, semplicemente non ne ha piu'. Prevedibile e previsto.
Quanto suggerisce Winter (lui dice, senza volerlo ... e sarà anche vero ...) è degno di essere considerato e valutato con maggior attenzione: credo che a ciò serva un Forum. Non dobbiamo metterci dei begli occhialoni neri e far sempre finta di niente.

I belgi: polli. Oggi avevano un uomo in fuga che avrebbe anche potuto vincere il mondiale, parlo di Vanmarcke, e non hanno tirato. Ignominioso quanto ho visto in quella fuga: nessuno che tirava in gruppo e i fuggitivi (tranne gli italiani) che parevano aver paura a proseguire. E' possibile che avessero istruzioni dai Von Clausewitz dell'ammiraglia e questo dovrebbe fare riflettere chi ha gettato la croce addosso a Cassani. Di gran lunga il piu' intelligente dell'ambiente.

Kwiatkowsky: onestamente non l'avevo manco preso in considerazione e credo proprio che su di lui peserà la maledizione della maglia iridata. Mi chiedo come abbiano fatto i bookmakers inglesi a darlo cosi' favorito; è un mistero per me assoluto.
A questo punto mi sento di dire che il mondiale di oggi avrebbe potuto vincerlo chiunque (tranne Visconti, ovviamente ...); tanto era solo una lotteria ...

Prof guarda i video del Tour of Britain e capirai il perché dei bookmakers.
http://www.ciclopassione.com/t1572-tour-of-britain-2014-7-14-settembre-2014
Comunque Kwiatkowski è andato fortissimo ad inizio stagione (prima vittoria alla tappa montagnosa della Challenge maiorchina l'11 febbraio!), poi è andato forte al Tour prima di calare sulle montagne, ed è tornato ad andare forte adesso a fine stagione.
http://www.procyclingstats.com/rider.php?=&id=140821&season=2014

A parte questo, sembra che Michal non abbia perso tempo per i $.
Lefevere parla già di impegnativo adeguamento contrattuale per il 2015 e di un gravoso rinnovo per il 2015-2016.
http://sporza.be/cm/sporza/wielrennen/13_40928_WK-lefevere-over-kwiatkowski
Nell'articolo dice Lefevere: "Non è stupido (Kwiatkowski), viene dal blocco orientale e quelli amano i dollari."

Ben, Kwiatkowski non ha vinto assolutamente nulla che avesse un po' di importanza, nulla che avesse a che fare con classiche di qualche rilievo e nulla che lo potesse iscrivere al club dei vincitori di peso.
Oggi avrebbe potuto vincere chiunque (sempre tranne Visconti) perchè questo è il livello dei concorrenti odierni; la media è stata di 39 km/hr, roba che si faceva 40/50 anni fa, con percorsi molto piu' duri, distanze superiori e, soprattutto, biciclette che pesavano il doppio. No, Ben, non ci siamo.
C'è solo da sperare che il ciclismo rinasca in Italia perchè piu' giovani vi si avvicinano, altrimenti avremo sempre meno corridori: come accadde nel pugilato.
L'unica speranza è che si costruiscano tantissime piste ciclabili affinchè chi abita in provincia vada a scuola e/o al lavoro in bici. Allora accadrà quanto accaduto in Norvegia. Altrimenti, addio ciclismo!

Michal è un talento. Anche in passato è capitato che uno vincesse il mondiale e poi si confermasse nelle classiche "che contano". Per Michal sono molto confidente.

Invece devo PURTROPPO darti ragione sulla comparazione delle medie orarie e dei percorsi tra oggi e 40 anni fa. Merckx, ma anche Moser restando in Italia, vincevano su percorsi più duri a medie superiori.
Non ti nascondo che trovo un fondo di verità in ciò che dici, ovvero nelle ragioni di fondo alla ricerca di cause. E quando sento "pugilato" mi si rizzano i capelli per il terrore, vista la fine di quello sport.

Ci voglio vedere però il bicchiere mezzo pieno perché il bicchiere mezzo pieno c'è ed è questo:
che c'azzecca questa tua osservazione statistica indiscutibile (perché i numeri sono numeri) con tutta la mole di fango sul doping nel ciclismo (innegabile, sia il doping che il fango)?

Il doping serve solo a fare andare forte come 40 anni fa una massa di ciclisti di scarsissimo valore, mentre i calciatori corrono una mezza maratona a partita, nell'atletica hanno messo il turbo, nel nuoto hanno incorporato i siluri (la Pellegrini metterebbe dietro Spitz) e nel tennis la Williams potrebbe spaccare la racchetta con un dritto al Roscoe Tanner del 1979?

C'è qualcosa che non mi torna in tutto questo.

D'altra parte il livello attuale del ciclismo è questo,i tre sul podio oggi sono gli stessi (a posizioni invertite) che sono andati sul podio nell'ultima Liegi, e anche lì la media è stata di 39,66 Km/h (che comunque per la Doyenne è una buona media).

Per prof:
sei stato ingeneroso con Mr K.
Quest'anno ha fatto un bel salto qualitativo, come hanno dimostrato anche i piazzamenti nelle classiche (e la vittoria alle Strade Bianche, che per me vale quasi una classica, distruggendo Sagan).
Io il giudizio su Cassani lo voglio dare non con il senno di poi. Premesso che ho criticato (prima) qualche scelta, devo dire che durante la gara ho apprezzato la tattica. Che poi il materiale umano fosse (quasi) nullo, mi pare evidente. 
Io spero che l'anno prossimo, per prendere un 13mo posto, si punti direttamente sui giovani.
Poi dobbiamo dire che se Mr K si fa tutte le classiche, e i nostri giovani non ne provano nessuna, è difficile essere competitivi.
Ultimo pensiero a Moser. Se manteneva le promesse di 2 anni fa, oggi magari non avremmo parlato di disfatta.

Purtroppo è proprio cosi' e per un motivo molto semplice, gia' spiegato in modo piu' che esauriente da Meazza: la leva giovanile nel ciclismo è ormai morente. Non abbiamo piu' giovani, non abbiamo piu' corse, abbiamo poche squadre (e tecnici) stra-sputtanate. Anche qui si possono fornire numeri e statistiche inequivocabili e che parlano da soli (vedi Meazza).
Ad Aigle lo sanno, ed ecco eritrei, cinesi e marocchini spuntare come funghi: un po' come accade anche in Italia.
La mamme (e i papà) difficilmente permetteranno ad un figlio di avvicinarsi allo sport della bici: troppo pericoloso allenarsi sulle strade di oggi. Chi può dar loro torto?

Il trend è invece totalmente rovesciato in Norvegia ed Olanda, dove spuntano giovani sempre piu' interessanti. Se abiti in Norvegia e risiedi a 15/20 km dal posto di lavoro o di studio, ti muovi in bici. E bada bene, in un paese buio metà dell'anno e, sulla costa, flagellato quotidianamente da pioggia e vento. Tutto perchè esistono piste ciclabili ovunque, illuminate a giorno. Non ci si crede se non si vede: teorie ininterrotte di ciclisti con bici ed attrezzature di primordine, zainetto con il cambio, casco e lampada da 1000 lumen che si danno battaglia sia all'andata che al ritorno. Non solo ragazzi, ma anche uomini e donne di 40/50 anni e piu'.

Lasciamo perdere la Pellegrini: ma hai guardato che spalle? Ti sembrano normali? Calcio, Nuoto, atletica e tennis sono riserve protette e li' la leva giovanile non manca di certo ...

Ero d'accordo su tutto con prof, finché non ha tirato fuori che Mister K. non ... Come giustamente ha replicato prima di me Apache che è più qualificante, vincere le Strade bianche (contro l'unico Sagan decente della stagione) o la Sanremo, oppure la F. Vallone? Per il resto, come dicevo prof ha ragione: Sagan è finito (probabilmente) e la tattica sarebbe stata giusta se gli italiani ci avessero creduto e avessero spedito ivi anche la coppia Quinziato/Bennati che è stata tutto il giorno a consumare gli pneumatici.

prof ha scritto:

I belgi: polli. Oggi avevano un uomo in fuga che avrebbe anche potuto vincere il mondiale, parlo di Vanmarcke, e non hanno tirato. Ignominioso quanto ho visto in quella fuga: nessuno che tirava in gruppo e i fuggitivi (tranne gli italiani) che parevano aver paura a proseguire.

Kwiatkowsky: onestamente non l'avevo manco preso in considerazione e credo proprio che su di lui peserà la maledizione della maglia iridata.

Per i belgi hai ragioni da vendere, ma per quanto riguarda l'altra tua osservazione, essa è una frase fatta che è perfetta per un bEPPO/dESTE, ma detta da una persona intelligente fa pensare che ...
La "maledizione" è ovvio che colpisce chi ha vinto il mondiale per caso ed è chiaro che l'anno dopo farà la sua solita figura, però più appariscente in negativo, perché ha la maglia iridata. Il caso emblematico è Rui Costa che nel 2013 aveva vinto il Giro di Svizzera, prima del mondiale il duo bEPPO/dESTE ha cominciato dopo la Sanremo a dire che ... Mister K è uno che ha corso da Gennaio (battendo il Bagnino a San Luis) fino ad ora e, in tutte le corse, ha sempre cercato di essere protagonista, anche nelle corse a tappe dure, tipo T.A, perché dentro di sé pensa di poter ambire anche a quelle.

meazza ha scritto:

prof ha scritto:Non capisco chi sia il genio che le h consigliao quegli occhialoni...
Oggi avrei dovuto andare su in Appennino da un amico, ma ho dimenticato di acquistare il cartone del mio Lambrusco preferito e dovrò, giocoforza, guardarmi un po' di mondiale. Non mi piace andare a casa della gente a mani vuote ... specialmente quando mi invitano per tagliatelle ai funghi e costine di maiale alla cacciatora ... il tutto in mezzo al sole a 1400 mt.
Spero faccia bello anche domenica prossima.

Che sfortuna
ti tocca la destefano..io aspetto dopo le 1600..
ieri festa dell uva

BenoixRoberti ha scritto:

meazza ha scritto:come mai tira l polonia?

Ufficialmente per Kwiatkowski, ma i corridori dell'est mitteleuropeo oggi per me correranno come un unico blocco.

meazza ha scritto:Ufficiosamente per chi?

Sorry Meazza, vedo solo ora la tua domanda.
Non hai seguito la De Stefano e BeppoKonto e così ti sei perso la più divertente situazione del mondiale di ieri.
Però ora lo avrai saputo anche tu, perché le battute di ieri sulla Polonia (con Garzelli che cercava disperatamente di far desistere gli altri due del salottino dal loro baratro) passeranno alla storia degli epic failure giornalistico-televisivi.

Riguardo alla mia frase, è risaputo da tempo che tra cechi-slovacchi-polacchi vige la non belligeranza come minimo e mi sembra che la cosa abbia un senso.

Si', sono stato un po' troppo tranchant su Kwiatkowski ma l'esperienza mi induce a sospettare che d'ora in avanti possa passare piu' tempo ad occuparsi del suo portafoglio piu' che di corse; alla Sagan per capirci.
Ripeto, non sono ottimissta: in fondo la gara di ieri è sembrata molto simile ad una lotteria, come da qualche tempo accade un po' per tutte le classiche. Corsa chiusa, nessuno che osa attaccare e se lo si fa vi è subito un ds pronto a fermare tutto; infine, scattino che consente di fare uscire uno di quei 10/12 numeri.

Ieri la cosa è stata scandalosa ed ha rivelato che non esistono nemmanco piu' corridori come siamo abituati a concepirli. La fuga con Visconti, i belgi, i due tedeschi, EBH e gli altri poteva tranquillamente andare al traguardo, con buona pace di K e di tutti i polacchi. Le radioline li hanno abituati ad essere dei semplici "attuatori" (dispositivi meccanici atti a trasmettere un'azione quando comandati a distanza da un impulso elettronico trasmesso da "cervello" che presiede al funzionamento del sistema) che quando si trovano disconnessi non sono piu' in grado di compiere alcuna azione. Anche questo contribuisce follemente al declino di questo sport.

Poi accade che qualche bello spirito, un po' ingenuo, scambi tutto ciò per thrilling ed incertezza delle gare nel ciclismo moderno.
Tornando a Kwitkowski, tendo a rimanere un po' sulle mie idee: la prossima stagione ci dirà che aveva ragione.

Il salottino me lo sono perso anche io,per fortuna, ma grazie al forum posso immaginarmelo.

Stile, "Polonia, ma da dove cazzo viene fuori?"

DeSte, errare è umano, perseverare è ignoranza.

OK con prof sullo squallore della fugona che non tira, assolutamente non d'accordo su Kwiatkowski, non solo per le sue vittorie e la Liegi corsa bene quest'anno, ma perché mi sembra proprio uno di quei corridori che lui stesso lamenta non esserci più, è uno che vuole vincere e che sa come correre senza radiolina. Non un Wellens spaurito per intenderci...

Ma la cosa più Buffa è stata quando Garzelli ha detto che i polacchi tiravano per Mister K, perché bEPPO si è messo a sorridere, come per sottolineare la castroneria detta da Stefano; era impensabile che tirassero per un simile "Carneade", semmai ha aggiunto per che squadra corre il polacco, per la Q.S. allora lo so io per chi tirano, (sorriso intelligente, se fosse possibile) e poi ha aggiunto Boonen.

BenoixRoberti ha scritto:

PAGELLONE ALLE NAZIONALI

Belgio - 7+ pirla
Un voto adattato per descrivere una nazionale che tremare il mondo fece.
Oggi è una nazionale bella come il suo CT. Hanno il merito di essere lì nel finale, ma la trenata di Gilbert per Van Avermaet, senza tentare a turno lo scatto è uno dei misteri che i vecchi belgi risolverebbero così: prendendoli a schiaffi.

sono d'accordo su tante delle valutazioni di ben, ma questa non mi torna.
io la gara del belgio la leggo esattamente all'opposto: hanno corso male fino al finale, non insistendo nei tentativi di fuga e non affacciandosi quasi mai in testa pur avendo un numero sufficiente di carte nel mazzo. una volta lanciatisi all'inseguimento di kwiatkowski pero' quella era la mossa da fare, se si voleva provare a vincere.
una strategia a scatti alternati tra gilbert e GvA avrebbe potuto portare un argento. un riassorbimento del polacco avrebbe significato giocarsi l'oro. con pochissime probabilità, ma hanno puntato sul bersaglio grosso, e questo secondo me gli rende merito, e rende merito a un campione come gilbert che nel finale di un mondiale si mette a testa bassa al servizio del più veloce compagno di squadra.

Gigi ha scritto:Il salottino me lo sono perso anche io,per fortuna, ma grazie al forum posso immaginarmelo.

Stile, "Polonia, ma da dove cazzo viene fuori?"

DeSte, errare è umano, perseverare è ignoranza.

il salottino, gigi, è stato infinitamente peggiore. la deste ha raggiunto l'apice quando ha tirato fuori un foglio e si è messa a snocciolare i nomi di tutti i corridori in maglia polacca, sottolineando come poteva essere una strategia per favorire bodnar (!) e ribadendo che alcuni fossero a lei sconosciuti.

il tutto in mezzo alla dietrologia beppecontiana e all'imbarazzo di garzelli.

ma tutto cio' non è il problema.
non esisterà nel mondo un commentatore che conosce vita, morte e miracoli dei gregari della polonia, e nessuno lo chiede ai giornalisti rai. così come nessuno chiede di non dire mai castronerie, specie di questi tempi quando gli tocca riempire 7 ore di diretta, che sarebbero una sfida per chiunque. le cazzate le diciamo tutti, sia che siamo più o meno preparati. io vado al ritmo di un migliaio di cazzate al minuto, probabilmente
il problema è che a fine gara da nessuno in quello studio si è levato una mezza ammissione dell'errore.

Sì avevo letto la tua analisi e sul finale non concordo con te solo per una osservazione: per me Kwiatkowski era andato. Il resto delle differenze proviene da questo.

Sono d'accordo con te che sono stati ignavi in precedenza e responsabili del fallimento di un'ottima fuga (e perché Wellens non dava garanzie, come visto), ma su quello non mi ero soffermato oltre perché condividevano con altri (tranne l'Italia) quelle responsabilità.

Sul finale io avrei badato al massimo raggiungibile. Una medaglia per loro sarebbe stato un trionfo e con la volata era irraggiungibile.
Posso concordare con te fino a che Gilbert tira nel tratto fra le due rotonde, ma dopo la sua è stata una pura interpretazione di un ruolo di immagine per sfatare alcuni dubbi sul suo altruismo. Sinceramente non capisco il suo tirare nell'ultimo km. Per me è stato insensato.
E ci si sarebbe divertiti perché nessuno avrebbe tirato in quel gruppetto provocando scatti e controscatti (con i belgi presenti con una bella coppia assortita).
I belgi sono sempre stati storicamente bastardi, pragmatici, e se si trovavano in fuga con elementi più veloci o antipatici non si facevano problemi a tirare i freni.

Mi manca quel ciclismo cattivo (agonisticamente) e ormai non sopporto più le interpretazioni di ruoli politicamente corretti, ma di mera cecità tattica e strategica.
Le gare sono troppo scontate e piatte.