apache ha scritto:Questo articolo mi era sfuggito, non so se qui era passato:
http://www.gazzetta.it/Ciclismo/30-07-2015/doping-taborre-farmaco-commercio-epo-fg-4592-120758564566.shtml
Ma come può un ciclista da solo avere accesso a farmaci sperimentali?
Non è la "fiala comprata con il viaggio in Turchia tramite internet".
In pochissimi hanno prestato attenzione a questo aspetto.
Io l'avevo scritto in questo post senza riferimento diretto.
http://www.ciclopassione.com/t1851-i-team-manager-fra-marketing-doping-e-procuratori#19823
I dubbi sono davvero molti, perché per arrivare a simili prodotti devi arrivare ad organizzazioni di elevato livello scientifico. O i ciclisti sono fenomeni nascosti con preparazione universitaria in ambito medico, o non ce la raccontano giusta.
http://cyclingtips.com.au/2015/08/tour-de-france-samples-to-be-tested-for-epo-booster-fg-4592/
Nessuno ne ha parlato o scritto al riguardo, ma tutti i campioni prelevati al Tour de France saranno analizzati specificamente per la ricerca di questo prodotto:
http://cyclingtips.com.au/2015/08/tour-de-france-samples-to-be-tested-for-epo-booster-fg-4592/
Infine, ma non so se questo rientri nel caso in questione, risulta che il farmaco venga già commercializzato online sulle numerose piattaforme più o meno borderline che "spacciano" prodotti farmaceutici.
http://www.activebiopharma.com/index.php?route=product/search&search=FG-4592
Il rischio di una incerata tipo 2008 è decisamente oggettivo.
Con un Cookson molto debole e con risicatissimo ormai appoggio politico (l'est da Tinkoff a Makarov, passando per il Kazakistan gli è ormai nemico), questa cosa potrebbe essere una occasione di rilancio.
Ps. La storia anche penale di AstraZeneca e di alcuni dirigenti del passato lascia molti dubbi su questi mercati che hanno come principali clienti i servizi sanitari nazionali, ma che nella "sostanza" hanno parecchi lati grigi.