Da prof Mar Set 16, 2014 10:56 am
Attenzione, ragazzi, il tempo passato in bicicletta è un fattore di grande, primaria importanza nell'economia di una gara. Indipendentemente dal fatto che sia pianura o salita, passare 4 ore in bici e passarne 6 e passa, fa un'enorme differenza. Il tempo di corsa è comunque dispendio di energie fisiche ma anche, e direi soprattutto, nervose. Non si consumano tanto gli pneumatici quanto le resistenze del corridore. Quando parti al mattino, rasato di fresco e finisci la tappa con la barba di nuovo lunga, ti accorgi che c'è rimasto poco dentro e questo indipendentemente dalla velocità, dalle salite, dalla battaglia (cit. Vito Taccone). Provare per credere.
Tutto questo sproloquiare che si fa su altro sito sulle differenze tra i campioni del ciclismo del passato e quelli (vabbè ... campioni ...) del ciclismo moderno, non tiene conto che si tratta di due sport completamente diversi, non confrontabili e proprio per i motivi di cui sopra. Questo consente uno sfoggio di ignoranza, di arroganza e di incompetenza che induce a ritenere che il ciclismo sia davvero finito, per sempre.