RAI - RAISPORT - Curiosità, Critiche e Suggerimenti

Apro questo 3d per le discussioni sul servizio offerto dalla Rai e dalla "nostra" Raisport 2.

Stamane ho ricevuto notizie informali per niente buone sul nuovo piano editoriale di RaiSport. Sembra proprio che nel 2014 dovremo dire addio a tutte le produzioni minori delle gare del calendario italiano (quelle delle differite per intendersi).
Le spese che la Rai sostiene per produrle non sono compensate dai compensi versati dagli organizzatori e meno che meno dall'audience. Non è un problema che riguarda solo il ciclismo, ma ovviamente anche altre discipline.
Ovviamente non è ancora detta l'ultima parola, ma questo è il pericolosissimo (per la nostra passione) orientamento di base del Cda Rai e della redazione RaiSport.

Mi potete dare un indirizzo per vedere le fasi finali di due corse che, a priori, mi enteressavano poco o niente, perché ero sicuro che sarebbero finite con una volata di gruppo. Però l'ultimo Km. a posteriori mi stuzzica perché nel G.P. dello Schelda ha vinto Kittel e nella Parigi Bruxelles Greipel. Grazie.

Nella sezione "video-archivio" ci sono le schede complete di tutte le gare. Sono tutte corredate dai video disponibili. 
Ecco il link:
http://www.ciclopassione.com/f29-2013-video-archivio-ciclismo-su-strada

Era nell'aria da qualche tempo e la porcata sul finire della scorsa settimana si è consumata.
Il nostro Aurone Bulbarelli non è più il vice-direttore di Raisport.
Non voglio parlare di quanto avvenuto in termini opportunistici (e adesso il ciclismo che farà?, i nuovi avranno le stesse attenzioni, ecc.). Voglio proprio evitare qua un discorso da famelico ciclofilo. Voglio riflettere su questa faccenda dal punto di vista di cittadino italiano e per evidenziare l'assurdità di queste storie di ottimi professionisti che perdono l'incarico non per demerito ma per mancata protezione politica.
Tutti sappiamo che Aurone era appoggiato politicamente dalla Lega (in verità avrebbe anche la sorella in Regione Lombardia nell'area Pdl, ma probabilmente ininfluente come appoggio).
Avendo la Lega perso parecchio peso politico in ambito nazionale, il suo incarico è venuto meno. E' questa l'unica e vergognosa spiegazione del suo avvicendamento. La Rai continua giorno dopo giorno a suicidarsi di schifosa politica partitica. Il merito, il lavoro, la qualità non valgono NIENTE.
Perché volevo evitare di parlare da ciclofilo? Per non riprodurre in ambito sportivo le dinamiche politiche, non voglio scrivere a nome del "partito del ciclismo". Santo cielo! Per me uno bravo è bravo e basta. Viene fuori da sé, è come un campione nello sport. Per questo lo sport, nonostante i suoi mille difetti, continua a smuovere i nostri cuori, perché sappiamo che lui ci restituisce il migliore in una competizione. Di converso, siamo terribilmente anche spietati quando crediamo che il campione ci abbia tradito, perché nello sport riponiamo una totale fiducia genuina che nella politica ormai non riponiamo più. Però la politica ci invade coi suoi canoni assurdi, disumani, corrotti ed insensati, che distrugge arte, classe e merito.

Di Aurone potrà anche non piacere lo stile sempre molto pacato e bonario (per alcuni troppo "democristiano"), ma santa pazienza il lavoro da lui fatto in questi anni (CON QUATTRO LIRE!) è stato di una qualità e quantità che solo un idiota potrebbe deprezzare.
Non ho voluto scriverne subito di getto; per Auro ho litigato anche con amici giornalisti di ciclismo critici con lui (vorrei sapere ora la loro sensazione, sinceramente), e mi sono morso la lingua (la tastiera).
Mi fermo qua, sono troppo incazzato a pensarci ed avvilito da cittadino italiano perché mi spiace vedere la Rai perseverare, nonostante tutto, in queste luride dinamiche.

Grazie Auro per l'enorme lavoro fatto e mi sento di dire: "Come nello sport, il lavoro alla fine paga sempre. Anche in quella inqualificabile logica Rai".
Con stima, riconoscenza ed immenso affetto.

C'è una brutta notizia che riguarda la Rai ed il servizio che verrà offerto nel 2014.
Dal prossimo anno gran parte degli eventi (le classiche ad esempio) dovranno fare a meno del commento tecnico. E' una decisione che lascia a dir poco senza parole.
Se i risparmi devono partire dal taglio nella qualità del servizio, la Rai è davvero sulla cattiva strada.
C'è da sperare che le proteste degli utenti possano fare cambiare idea ai dirigenti, spingendoli a tagliare dove c'è veramente da tagliare.

BenoixRoberti ha scritto:C'è una brutta notizia che riguarda la Rai ed il servizio che verrà offerto nel 2014.
Dal prossimo anno gran parte degli eventi (le classiche ad esempio) dovranno fare a meno del commento tecnico. E' una decisione che lascia a dir poco senza parole.
Se i risparmi devono partire dal taglio nella qualità del servizio, la Rai è davvero sulla cattiva strada.
C'è da sperare che le proteste degli utenti possano fare cambiare idea ai dirigenti, spingendoli a tagliare dove c'è veramente da tagliare.

Fammi capire, vorrebbero togliere, dopo Savoldelli, anche Cassani? Se fosse così, sarebbero pazzi furiosi; se invece per commento tecnico si intende quello di Conti e Sgarbozza, allora il divertimento è minore, ma le informazioni giuste rimangono le stesse.

Sì, proprio il ruolo di Cassani sembra quello più a rischio.
Follia Rai, si torna agli anni 60  

BenoixRoberti ha scritto:Sì, proprio il ruolo di Cassani sembra quello più a rischio.
Follia Rai, si torna agli anni 60  

Questo non credo sia possibile per una mente ragionevole: Cassani è indispensabile per far comprendere lo sviluppo delle corse e per riconoscere i corridori. Anche se a me non piace la sua "calata" e preferisco il dialetto "ignorante" del Magro, ma per la conoscenza del ciclismo in generale tanto di cappello e credo che non sia inferiore a nessuno.

Come si può trasmettere una gara di ore, con tanti spazi vuoti (per la natura del ciclismo), senza una seconda voce?
Se, come suppongo, le voci saranno comunque due, perché un giornalista e non un "commentatore tecnico"?
Cosa cambierebbe a livello di costi?

robot1 ha scritto:Come si può trasmettere una gara di ore, con tanti spazi vuoti (per la natura del ciclismo), senza una seconda voce?
Se, come suppongo, le voci saranno comunque due, perché un giornalista e non un "commentatore tecnico"?
Cosa cambierebbe a livello di costi?

Argomentazione interessante e intelligente, ma di sicuro nei loro riguardi poco pertinente, perché non c'è peggio sordo di chi ... e si risponderebbero che le ore passano nello stesso tempo con una voce o con due.

Lemond ha scritto:

BenoixRoberti ha scritto:C'è una brutta notizia che riguarda la Rai ed il servizio che verrà offerto nel 2014.
Dal prossimo anno gran parte degli eventi (le classiche ad esempio) dovranno fare a meno del commento tecnico. E' una decisione che lascia a dir poco senza parole.
Se i risparmi devono partire dal taglio nella qualità del servizio, la Rai è davvero sulla cattiva strada.
C'è da sperare che le proteste degli utenti possano fare cambiare idea ai dirigenti, spingendoli a tagliare dove c'è veramente da tagliare.

Fammi capire, vorrebbero togliere, dopo Savoldelli, anche Cassani? Se fosse così, sarebbero pazzi furiosi; se invece per commento tecnico si intende quello di Conti e Sgarbozza, allora il divertimento è minore, ma le informazioni giuste rimangono le stesse.

Infatti più che per il ruolo di seconda voce dispiace soprattutto per Cassani in sé, come già per Savoldelli un anno fa. Soprattutto se a dispetto dei tagli ci ritrovassimo ancora intorno Giggi (la linea comica nelle trasmissioni ciclistiche è un optional rinunciabile )

Questi sono i rumours che ho raccolto attorno a casa Raisport.

La stagione ciclistica 2014 dovrebbe riservare buone sorprese rispetto a fine 2013, quando si temevano tagli considerevoli alla produzione.
Bene, la Rai ha iniziato bene con l'acquisizione dei diritti sul Tour Down Under, ma sembra anche vicina alla definizione per l'acquisizione dei diritti delle gare belghe di Flanders Classics gestite da Img, con l'eccezione della Gand Wevelgem che andrà in esclusiva su Eurosport come pure l'E3 Harelbeke.
Fuori dalle classiche, Eurosport avrà in esclusiva anche la Tre Giorni di La Panne.

Quindi dovremmo avere a disposizione su Raisport quasi tutto il meglio delle pietre fiamminghe (Het Volk (Nieuwsblad ok), Dwaars Door Vlaanderen, Scheldeprijs) oltre la bellissima Freccia del Brabante, la Brabantse Pijl, e la Parigi-Bruxelles (ok Brussels Classic).
In predicato e sempre dal pacchetto della solita agenzia potrebbe arrivare il Romandia.
Tra le gare a tappe WT si attendono lumi anche per il Paesi Baschi. Dobbiamo essere fiduciosi. 

*****
Tra le novità potrebbe esservi la copertura Rai dei mondiali su pista, speriamo commentati direttamente dalla nuova "voice" ufficiale, ovvero Silvio Martinello, in modo da offrire una voce esperta e capace per questa specialità maltrattata e nobilissima.
Il commento tecnico su strada è importante ma collaterale, su pista possiamo invece definirlo parte essenziale del prodotto. Se ben commentato, e commentato con passione e trasporto, il ciclismo su pista è un vero spettacolo. Dal vivo ha bisogno di un ottimo speaker (Guadalajara insegna) ed in tv è lo stesso.
Lo spettatore va servito, incentivato, gli va spiegato l'alfabeto, senza avere vergogna di spiegare le regole basilari e le tecniche. Non basta portare il piatto in tavola, va guarnito e spiegato con cultura culinaria e ... magari innaffiato con gran vino (le medagliette olimpiche e gli aneddoti di chi ha vissuto quel mondo da dentro).
*****

Torniamo alla strada.
La vera grande novità assoluta potrebbe essere ... udite udite ... il Tour de Suisse!!!    
La Rai sarebbe così impegnata su due fronti in parziale contemporanea (sperando che sparisca in futuro questa insensata contemporaneità): Delfinato e Suisse. Roba da leccarsi i baffi.

Note dolenti: le corse italiane. Manca un reale coordinamento federale per fare sistema, per ottimizzare i costi, per ottimizzare calendari e trasferte, per fare economie di scala riducendo i costi consorziabili. Non c'è niente da fare e mi spiace battere sempre la lingua su quel dente, ma la realtà è quella. Il nostro sport nazionale è gestito da interessati incapaci. Stop.
Al momento è difficile capire che fine faranno la gran parte delle corse nazionali e di questo sfascio non possiamo scaricare responsabilità future alla Rai; questo alibi non è più possibile.

Per il fine stagione, quasi nessuna possibilità per avere la Vuelta, ma ... udite udite ... si sono spalancate le porte perché la Rai la acquisisca per il 2015.
Insomma, non è tutto oro, ma c'è parecchio vero luccichio e va bene così.
Ad ottobre le cose sembravano andare decisamente peggio. Cari Siori, il bicchiere è mezzo pieno.
E dove non arriva mamma Rai c'è lo streaming.
Io personalmente un altro abbonamento a Premium non lo faccio.
Mi spiace davvero per il Magro, Berton e Aiello ma Eurosport ha tirato la corda e Sky, ahinoi, l'ha rotta.
Follia totale di cui godrà la cara vecchia mamma Rai che vedrà aumentare gli ascolti di molte grandi corse.

 

Da non abbonato a Sky riesco solo a vedere il bicchiere mezzo pieno, ossia la possibile crescita delle corse trasmesse da Raisport: Vuelta e TdS sarebbero da.... 

Benoit tu che sei informato ma il Giro d'Italia sara' solo su RaisportSat2 o anche su Rai2 ?
Perche' Rai2 la si vede in tutta Italia , RaisportSat 2 purtroppo non dappertutto

meazza ha scritto:Benoit tu che sei informato ma il Giro d'Italia sara' solo su RaisportSat2 o anche su Rai2 ?
Perche' Rai2 la si vede in tutta Italia , RaisportSat 2 purtroppo non dappertutto

No, sarà anche su una generalista per forza. E per fortuna 
Lo prevede espressamente il contratto con Rcs.

Ottima notizia

Buon lavoro Raisport Ciclismo 2014
"Molto bellissima" presentazione con quel video di un Nibali bimbo.
Tutti su Raisport2!

Sono giorni di grandi novità televisive questi.
Tutti parlano naturalmente di Bike Channel, in molti siamo ovviamente felici per la conferma di Eurosport nel pacchetto Sky.

Ma di novità ce n'è un'altra, che ha risvolti enormi sia positivi che negativi.

Domani a Lugano (territorio straniero ed extracomunitario) la Rai produrrà il Gran Premio di Lugano.
Si tratta di una gara con un tracciato che, a dir poco, adoro.
Lo so, sono un po' di parte e fazioso, ma il tracciato del Lugano è davvero unico (neve permettendo).
La novità positiva è evidente e logica, avremo una gara in più di ciclismo in tv. E qua basta un  

Qual è il lato negativo?
Nessuno ovviamente legato al Lugano. Ci mancherebbe.
Il lato negativo è il possibile riflesso che riguarda Raisport.
Raisport va a produrre una gara estera e sono risorse che entrano nelle casse nostrane. Gol! Ottimo.
Nel contempo sappiamo che le piccole gare italiane non hanno le risorse di un GP Lugano per perseguire un analogo risultato (la diretta tv).
Come Sistema Paese la notizia negativa sta nel fatto che gare estere potranno farsi produrre anche dalla "nostra" emittente, mentre le nostre, sul NOSTRO territorio, no.
La Rai è giustamente una azienda che deve fare il bilancio e non può fare elemosina.
Ma è in questo piccolo aspetto che andrebbe recuperato un minimo di concetto di servizio pubblico, inteso come promozione del territorio, del NOSTRO territorio.
Ora auguro alla Rai di estendere la sua presenza all'estero, magari andando a produrre altre gare in Svizzera, Slovenia o più lontano ancora. Ottimo, fantastico!
Ma andrà trovato un modo per inserire in questo pacchetto anche la produzione delle nostre boccheggianti gare del NOSTRO CALENDARIO.
Per fare ciò non serve ovviamente solo un atteggiamento lungimirante della Rai, serve anche una classe politica sportiva e non sportiva illuminata ... Già, e qua lasciamo ogni speranza.

Massimiliano Lelli dalla moto è una cosa imbarazzante.    
La Rai dei raccomandati colpisce ancora.

Ma come si fa a mettere uno che non sa nemmeno parlare?!

Max Lelli si è inventato Teklemon, che è un pokemon eritreo che corre in bici. 
Ma come si fa a prendere (ma anche a raccomandare) un soggetto così?!
Non si può prendere un buttero e mandarlo in onda.  
Ne basta uno per rovinare l'ottimo lavoro di Pancani e Martinello.

Ps. Se poi penso a chi lo raccomanda, mi va il sangue al cervello. Il nuovo che avanza.

Straquoto
Oggi ho seguito poco (giocava l'Inter..) pero' era di un noioso..
poi l'inviato in moto dovrebbe indicarci i corridori dei vari gruppetti ecc..

Io salvo solo Martinello
L'ideale è De Luca - Martinello con Savoldelli in moto

Dobbiamo purtroppo rimettere in discussione tutte le discrete notizie che giravano sulle possibili acquisizioni di diritti riguardo al ciclismo da parte della Rai.
Il ministro Padoan ha imposto un prelievo di 170 milioni di euro (girati ai famosi 80 euro in busta paga) alla Rai nella persona del DG Gubitosi.
Di questi 170 milioni di taglio, ben 100 saranno trovati attraverso la decurtazione dei diritti sportivi.
Inutile dire che anche il ciclismo pagherà il suo dazio, sebbene al momento non sia dato sapere come e quanto. La paura principale riguarda il Tour de France, ma va detto che entro due anni vi saranno anche importanti rinnovi contrattuali per altre gare importanti.
Adesso la paura di perdere tanto ciclismo Rai è grande.

Non è proprio un argomento collegato a Raisport, ma mi sono chiesto spesso come mai eurosport (de) è visibile in chiaro in tutta europa. Ho cercato un po' sul web ma non ho trovato molto.
Forse Benoix mi avevi già detto qualcosa in merito su altri lidi, ma sinceramente ne ho perso la memoria.
C'è qualche tipo di accordo tra proprietari di eurosport e la tv pubblica tedesca?

Lo chiedo perché visto che in RAI non c'è più un euro da spendere per gli eventi, mi chiedevo se non sarebbe meglio proporre anche in italia un accordo simile (se esiste) piuttosto che tenere in vita due tv tematiche che rischiano di diventare contenitori vuoti.

galliano ha scritto:Non è proprio un argomento collegato a Raisport, ma mi sono chiesto spesso come mai eurosport (de) è visibile in chiaro in tutta europa. Ho cercato un po' sul web ma non ho trovato molto.
Forse Benoix mi avevi già detto qualcosa in merito su altri lidi, ma sinceramente ne ho perso la memoria.
C'è qualche tipo di accordo tra proprietari di eurosport e la tv pubblica tedesca?

Sì esatto. Si tratta di un accordo antico peraltro che i nuovi proprietari di Discovery hanno ereditato.
La Germania, o meglio la Germanolandia (Ger, Aut, Sui, Lic), è importantissima per il mercato pubblicitario di Eurosport proprio perché va in chiaro.
Quindi possiamo dire che Eurosport ha una doppia convenienza in questo.
Storicamente lo sviluppo di Eurosport lo trovo un modello, perché hanno sperimentato tutte le strade possibili.
E il loro successo è lì a dimostrarlo. Adesso aspettiamo un anno per la finalizzazione dell'acquisto anche di Eurosport France e poi vedremo cosa ne farà il board di Discovery.

galliano ha scritto:Lo chiedo perché visto che in RAI non c'è più un euro da spendere per gli eventi, mi chiedevo se non sarebbe meglio proporre anche in italia un accordo simile (se esiste) piuttosto che tenere in vita due tv tematiche che rischiano di diventare contenitori vuoti.

I costi dei due canali non sono esorbitanti, perché il grosso del costo è rappresentato dalla struttura giornalistica e dal personale, che ovviamente rimarrebbe.
Pertanto non ha senso rinunciare ad una possibilità in più, a mio avviso.

D'altro canto in Smart, la concessionaria di Discovery ed Eurosport, girava anche voce di un possibile trasferimento in chiaro di Eurosport. Ovviamente lo faranno semmai quando il mercato pubblicitario si sarà ripreso.
Con queste premesse non vedo possibile un incontro fra le sfere di interesse di Rai e Discovery.
La Rai deve, una volta per tutte, mettere a fuoco il concetto di servizio pubblico e poi, definito quello, pensare ad un ruolo aziendale in concorrenza con gli altri operatori. Un po' come per le ferrovie, dividerei la rete televisiva con servizio pubblico dall'attività aziendale commerciale, con due budget distinti nettamente.
Nella prima attività ci metterei la cultura sportiva e lo spazio per la promozione sportiva, oltre alla promozione degli eventi sportivi di interesse nazionale e per la promozione del territorio (e quindi le nostre gare).
Nella seconda farei vivere la struttura solo con proventi commerciali, mettendola in sana concorrenza coi privati per l'acquisizione di diritti tv e la miglior produzione possibile, perché indipendenza economica significherebbe maggiore autonomia anche politica e produttiva
Ma sarà mai possibile?

Al momento mi terrei stretto come uno scigno sacro la nostra Raisport 2, difendendola anche con i denti e senza offrire il minimo appiglio ai tagliatori di budget, che non tagliano mai gli sprechi.
RAISPORT FOREVER