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Ciclismo italiano
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Ciclismo italiano
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- Messaggio n°151
Re: Ciclismo italiano
i numeri del 2013 sono quelli: e non vanno riferiti ai soli stradisti.
BenoixRoberti- Tour de France
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- Messaggio n°152
Re: Ciclismo italiano
E per fortuna che gli appestati erano il duo della Neri ...
Da qual pulpito principesco giungeva la predica?
Da stasera possiamo dichiarare morto il MPCC.
L'Uci non è in attesa solo di notizie circa l'Astana, la cui licenza è a mio avviso andata (persa da giorni) per via delle carte padovane (Montecatini a parte), ma anche per altri team che la licenza già ce l'hanno.
Situazione nera, nerissima.
Edit. Smentito dall'Uci dopo pochi minuti. Ma da questa vicenda il ciclismo italiano esce con le ossa rotte, lacerato ...
L'Uci ha cantato il de profundis per Rcs.
Da qual pulpito principesco giungeva la predica?
Da stasera possiamo dichiarare morto il MPCC.
L'Uci non è in attesa solo di notizie circa l'Astana, la cui licenza è a mio avviso andata (persa da giorni) per via delle carte padovane (Montecatini a parte), ma anche per altri team che la licenza già ce l'hanno.
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Edit. Smentito dall'Uci dopo pochi minuti. Ma da questa vicenda il ciclismo italiano esce con le ossa rotte, lacerato ...
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- Messaggio n°153
Re: Ciclismo italiano
Adesso è ufficiale, anche se le voci si rincorrono da settembre.
Il Campionato Italiano su Strada, in Linea e Crono, sarà organizzato dalla AC Arona.
Secondo alcuni bene informati le gare dovrebbero svolgersi in quel di Torino, ma di questo non ho conferma.
Lo ha deciso oggi il Consiglio Federale riunito a Roma.
Ecco il comunicato ufficiale della FCI.
In relazione alle richieste pervenute, è stata decisa l’assegnazione dei seguenti Campionati Italiani 2015 :
JUNIORES MASCHILE : 21 Giugno 2015 a Padova ( org. G.S.Work Service Brenta)
UNDER 23 : 28 Giugno 2015 a Badia Agnano (AR) ( org. U.S. Fracor)
ELITE s.c. : 6 Giugno 2015 in Toscana (loc. da definire) ( org. U.S. Fracor )
ESORDIENTI e ALLIEVI (Maschili e Femminili ) 11/12 Luglio 2015 a Boario Terme (BS) (org. A.S. Boario)
PRO STRADA + DONNE ELITE e DONNE JUNIORES 27 Giugno 2015
PRO CRONO giovedì 25 giugno (Piemonte) Società Org. A.C. Arona
CRONOSQUADRE (non professionisti) 4 Luglio 2015 a Villadose (RO) Soc Org. V.C.Gabriele Sella
Il Campionato Italiano su Strada, in Linea e Crono, sarà organizzato dalla AC Arona.
Secondo alcuni bene informati le gare dovrebbero svolgersi in quel di Torino, ma di questo non ho conferma.
Lo ha deciso oggi il Consiglio Federale riunito a Roma.
Ecco il comunicato ufficiale della FCI.
In relazione alle richieste pervenute, è stata decisa l’assegnazione dei seguenti Campionati Italiani 2015 :
JUNIORES MASCHILE : 21 Giugno 2015 a Padova ( org. G.S.Work Service Brenta)
UNDER 23 : 28 Giugno 2015 a Badia Agnano (AR) ( org. U.S. Fracor)
ELITE s.c. : 6 Giugno 2015 in Toscana (loc. da definire) ( org. U.S. Fracor )
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- Messaggio n°154
Re: Ciclismo italiano
hanno anche annunciato novità per quanto riguarda le gare elite uomini, donne e donne juniores, che si svolgeranno nella stessa giornata (tre gare in un giorno sono tantine).
BenoixRoberti- Tour de France
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- Messaggio n°155
Re: Ciclismo italiano
Ieri il nostro collega forumista Angelo Francini era ospite di "Ultimo Chilometro", il programma radiofonico di ElleRadio condotto da Carlo Gugliotta:
https://www.youtube.com/channel/UCMMmKGrhw9J6aayF9-6ZzYw
Angelo non si è smentito, parlando senza peli sulla lingua di molti argomenti spinosi.
Ospiti della puntata: Francesco Pelosi (Nippo-Vini Fantini), Angelo Francini, Claudio Castellaccio
https://www.youtube.com/channel/UCMMmKGrhw9J6aayF9-6ZzYw
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- Messaggio n°156
Re: Ciclismo italiano
Silvio Martinello è tornare a scrivere con assiduità sul suo blog.
Inutile dire che ha infilato tre post in fila da standing ovation.
Segnalo:
http://smartinello.wordpress.com/2014/12/19/84/
http://smartinello.wordpress.com/2014/12/19/io-tifo-per-davide-e-per-il-ciclismo-italiano/
ma soprattutto è da leggere quello che ha postato oggi:
http://smartinello.wordpress.com/2014/12/26/una-nuova-politica-antidoping-e-possibile/
Mi inchino al coraggio di Silvio. Un grande in bici, al microfono e ...
Questo sport ha bisogno dell'orgoglio che Silvio incarna.
Inutile dire che ha infilato tre post in fila da standing ovation.
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ma soprattutto è da leggere quello che ha postato oggi:
http://smartinello.wordpress.com/2014/12/26/una-nuova-politica-antidoping-e-possibile/
Mi inchino al coraggio di Silvio. Un grande in bici, al microfono e ...
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- Messaggio n°157
Dopo Melinda e Camaiore, salta anche la Roma Maxima: che fare per salvare il ciclismo?
Interessante editoriale di Ciclismo Online sulla situazione tragica del ciclismo prof italiano ed in particolare del calendario prof.
Nell'articolo si auspica l'intervento della Fci all'Uci per salvaguardare un minimo le gare storiche.
E' un concetto che vale per l'architettura in tutto il mondo ed in fondo una vecchia gara è come un monumento storico, un palazzo rinascimentale per la cultura del nostro sport.
Ma alla nostra Fci non interessa, molto meglio avere la certezza della assegnazione dell'ennesimo mondiale di ciclismo a Vicenza per il 2020, voluto da alcuni privati (i soliti del celeberrimo clan romano), che promettono risorse e ritorni enormi sul territorio ... poi il tutto lo pagherà il pubblico, con spese fuori dalla media dei mondiali esteri e con ritorni ... come quelli di Toscana 2013. Ritorni a chi?
Intanto il calendario italiano muore ...
____________________________________________
Dopo la cancellazione già ufficializzata del Trofeo Melinda e del GP Camaiore, anche la Roma Maxima nel 2015 non si correrà e altre gare professionistiche sembrano in grande difficoltà.
Tutte queste defezioni non sono dei castighi divini, ma una logica conseguenza di una politica (non solo federale) scellerata.
Oggi, per organizzare una corsa per professionisti servono circa 100.000 € che per 5 ore di corsa fanno 20.000 € all’ora da reperire attraverso amministrazioni pubbliche e aziende sponsor. Con tagli ai comuni e aziende in crisi diventa dunque sempre più difficile riuscire ad ottenere questa somma.
Se le cause sono da ricercare nella crisi, quali sono le colpe del governo del ciclismo ? Semplice, perché non è stata presa nessuna contromisura proprio per fronteggiare questa situazione globale.
CONTINUA AL LINK:
http://www.ciclismo-online.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2155:dopo-melinda-e-camaiore-salta-anche-la-roma-maxima-che-fare-per-salvare-il-ciclismo&catid=37&Itemid=55
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Nell'articolo si auspica l'intervento della Fci all'Uci per salvaguardare un minimo le gare storiche.
E' un concetto che vale per l'architettura in tutto il mondo ed in fondo una vecchia gara è come un monumento storico, un palazzo rinascimentale per la cultura del nostro sport.
Ma alla nostra Fci non interessa, molto meglio avere la certezza della assegnazione dell'ennesimo mondiale di ciclismo a Vicenza per il 2020, voluto da alcuni privati (i soliti del celeberrimo clan romano), che promettono risorse e ritorni enormi sul territorio ... poi il tutto lo pagherà il pubblico, con spese fuori dalla media dei mondiali esteri e con ritorni ... come quelli di Toscana 2013. Ritorni a chi?
Intanto il calendario italiano muore ...
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Dopo Melinda e Camaiore, salta anche la Roma Maxima:
che fare per salvare il ciclismo?
Pubblicato Giovedì, 15 Gennaio 2015 09:19Dopo la cancellazione già ufficializzata del Trofeo Melinda e del GP Camaiore, anche la Roma Maxima nel 2015 non si correrà e altre gare professionistiche sembrano in grande difficoltà.
Tutte queste defezioni non sono dei castighi divini, ma una logica conseguenza di una politica (non solo federale) scellerata.
Oggi, per organizzare una corsa per professionisti servono circa 100.000 € che per 5 ore di corsa fanno 20.000 € all’ora da reperire attraverso amministrazioni pubbliche e aziende sponsor. Con tagli ai comuni e aziende in crisi diventa dunque sempre più difficile riuscire ad ottenere questa somma.
Se le cause sono da ricercare nella crisi, quali sono le colpe del governo del ciclismo ? Semplice, perché non è stata presa nessuna contromisura proprio per fronteggiare questa situazione globale.
CONTINUA AL LINK:
http://www.ciclismo-online.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2155:dopo-melinda-e-camaiore-salta-anche-la-roma-maxima-che-fare-per-salvare-il-ciclismo&catid=37&Itemid=55
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- Messaggio n°158
Re: Ciclismo italiano
Andrea Fin su Ciclismoweb parla di "Emergenza Italia". Secondo me sbaglia quando dice che " è doveroso fermarsi e riflettere, prima che il nostro ciclismo giunga al punto di non ritorno".
Per me il punto di non ritorno è stato già abbondantemente passato e questo passaggio è stata la rielezione a Levico della peggior disgrazia per il ciclismo italiano. Da lì abbiamo capito che non potremo più tornare ad essere una nazione vincente ma solo una delle tante e nemmeno tra le migliori. E' stata la scelta della mediocrità e della resa dello storico ciclismo al peggio della Roma magnona. Ora pagheremo e caro quella infausta e disgraziata scelta con un vuoto politico progettuale enorme.
Nel contempo invece la Federazione si scalda per la squalifica di un autoritario e "interessato" medico della nazionale e capo della Commissione Medica. Avremo sempre mille commissioni per un ciclismo ormai inesistente. Nella Fci ci sono un centinaio di membri di commissione a fronte di poche migliaia di agonisti, esattamente come in Calabria ci sono più forestali che contadini.
http://www.ciclismoweb.net/index.php?option=com_content&view=article&id=13319:emergenza-italia&catid=43:editoriali&Itemid=110
Alessandro Brambilla snocciola invece numeri sulle gare prof italiane ... e mi fa venire un magone
http://www.ciclismoweb.net/index.php?option=com_content&view=article&id=13269:emergenza-italia-70-gare-perse-in-20-anni&catid=91:i-numeri-di-sandro&Itemid=169
Il ciclismo italiano muore ed il nostro maledetto baffo si preoccupa degli uomini impresentabili della sua schifosa corte reale con ormai pochi sudditi. Io rivendico lo status di cittadino ... suddito mai. Men che meno di questo lestofante dai giorni contati, che sputtana soldi pubblici e delle società ciclistiche portando i controlli dal laboratorio di Roma a quello più oneroso (e chiacchierato, leggasi copertura positività Armstrong) di Losanna (Svizzera).
Perché il pResidente ha deciso questo? E perché il Consiglio Federale ha avallato la decisione?
Ne parleremo a tempo debito.
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Nel contempo invece la Federazione si scalda per la squalifica di un autoritario e "interessato" medico della nazionale e capo della Commissione Medica. Avremo sempre mille commissioni per un ciclismo ormai inesistente. Nella Fci ci sono un centinaio di membri di commissione a fronte di poche migliaia di agonisti, esattamente come in Calabria ci sono più forestali che contadini.
http://www.ciclismoweb.net/index.php?option=com_content&view=article&id=13319:emergenza-italia&catid=43:editoriali&Itemid=110
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http://www.ciclismoweb.net/index.php?option=com_content&view=article&id=13269:emergenza-italia-70-gare-perse-in-20-anni&catid=91:i-numeri-di-sandro&Itemid=169
Il ciclismo italiano muore ed il nostro maledetto baffo si preoccupa degli uomini impresentabili della sua schifosa corte reale con ormai pochi sudditi. Io rivendico lo status di cittadino ... suddito mai. Men che meno di questo lestofante dai giorni contati, che sputtana soldi pubblici e delle società ciclistiche portando i controlli dal laboratorio di Roma a quello più oneroso (e chiacchierato, leggasi copertura positività Armstrong) di Losanna (Svizzera).
Perché il pResidente ha deciso questo? E perché il Consiglio Federale ha avallato la decisione?
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BenoixRoberti- Tour de France
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Re: Ciclismo italiano
Anche se in termini pratici dovremmo parlare di "ciclismo elvetico" (copyright: Francini), parliamo della Lampre Merida, la notizia di oggi è che la Lampre ha lasciato l'emmepiciccì, il famigerato ed ipocrita MPCC, il movimento per il ciuccismo incredibile, una associazione di fantocci autoreferenziati che si sono inventati questa panzana nel momento di massima debolezza di questo sport e nel momento più basso dell'Uci (leggermente di più di quello odierno).
Un gruppo di ex dopatori e di ipocriti aveva pensato bene di rifarsi una verginità con questa ciarlatanata mostruosa.
Speriamo che piano piano anche altri si liberino da questa buffonata immensa, falsa, spillasoldi e culturalmente disonesta sul piano sportivo.
Notizia molto positiva!
Un gruppo di ex dopatori e di ipocriti aveva pensato bene di rifarsi una verginità con questa ciarlatanata mostruosa.
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vallelvo- Giro di Lombardia
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- Messaggio n°160
Re: Ciclismo italiano
D'accordo con te. Sempre pensato che "il mondo del ciclismo" si condannasse da solo, per "ingrassare" chissà chi. C'è da sperare che sia solo l'inizio...
BenoixRoberti- Tour de France
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Re: Ciclismo italiano
Questa sera posso finalmente dire che la prima fase (di critica, difesa dello sport ed opposizione al regime) di vita di Ciclopassione sta volgendo al termine.
Finalmente qualcosa di importante sembra che stia per succedere e che persone importanti abbiano preso in esame quanto abbiamo denunciato in questi anni.
Adesso speriamo di passare quanto prima alla fase di proposta per ridare vita a questo nostro disgraziato ciclismo e porre fine anche nella sostanza ad un lungo periodo buio.
La speranza è che l'industria di settore ed i veri appassionati tutti si pongano l'obiettivo di fare ripartire questo movimento finito per troppi anni nelle mani della peggiore politica e di loschi speculatori, vestiti da moralizzatori.
Se guardiamo bene e ne notiamo le grandi potenzialità ... IL CICLISMO HA UN GRANDE FUTURO.
Aspettiamo fiduciosi, FINALMENTE!
Finalmente qualcosa di importante sembra che stia per succedere e che persone importanti abbiano preso in esame quanto abbiamo denunciato in questi anni.
Adesso speriamo di passare quanto prima alla fase di proposta per ridare vita a questo nostro disgraziato ciclismo e porre fine anche nella sostanza ad un lungo periodo buio.
La speranza è che l'industria di settore ed i veri appassionati tutti si pongano l'obiettivo di fare ripartire questo movimento finito per troppi anni nelle mani della peggiore politica e di loschi speculatori, vestiti da moralizzatori.
Se guardiamo bene e ne notiamo le grandi potenzialità ... IL CICLISMO HA UN GRANDE FUTURO.
Aspettiamo fiduciosi, FINALMENTE!
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Re: Ciclismo italiano
Ci mancano ancora i controlli notturni ai ciclisti: ma che vergogna!
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- Messaggio n°163
Re: Ciclismo italiano
A volte Benoit non ti capisco..
Ma l Lampre lo sapeva ben il regolamento del MPCC..
fino al caso Ulissi..
Finche' le regole valgon per gli altri.. son giuste
Quando t toccano non vanno piu' bene..
Purtroppo il ciclismo non ha nessuna voglia di cambiare
Andando avanti cosi' non lo seguira' piu' nessuno (e sta gia' succedendo..) poi restera' il tour e poche altre gare.. contenti voi
Per ora , non ho ancora visto una corsa
Leggo il risultato.. quasi sempre volata in pianura o in salita.. tiro avanti all'ultimo km e spengo dopo la volata
Questo non è il mio ciclismo
Guarda caso le squadre del MPCC son quelle che non vogliono gli auricolari ecc..
Parigi - Nizza solo volate..
Tirreno idem..
che spettacolo
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BenoixRoberti- Tour de France
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- Messaggio n°164
Re: Ciclismo italiano
Non capisci perché non sono stato chiaro o perché sei di diversa opinione?
C'è una bella differenza.
Allora, andiamo per gradi e scindiamo un po' le cose per focalizzare meglio.
1) Uscita della Lampre dal MPCC
E' per me una cosa estremamente positiva.
Le ragioni addotte dalla Lampre:
- contrasto con le leggi sul professionismo e sul lavoro
- contrasto con le regole Uci che sono le uniche che dovrebbero essere vigenti
sono più che sufficienti. Penso che qua lo si sia scritto da parecchio tempo.
Ora finalmente anche altri se ne accorgono.
2) Assurda adesione del Team Lampre al MPCC, che poi lo lascia dopo il Caso Ulissi
Questa è un'altra faccenda sulla quale mi puoi trovare d'accordo, anche se la maggior parte delle aziende affrontano le conseguenze di scelte errate solo dopo averne provato le conseguenze.
Se pensi che sia stata una adesione ipocrita, potrebbe esserlo. Io lo penso anche per tutte le altre.
E questa era la parte ufficiale. Ce ne sarebbe un'altra ufficiosa legata al fatto di sapere come operano certi etici dirigenti del MPCC, ma questa la risparmio.
Il MPCC è come una autocertificazione, una medaglia, una onoreficenza che ti compri e ti metti al petto. Nulla di più.
Le cose serie le deve fare l'Uci e solo lei, cose serie però, lasciando dormire normalmente la notte i corridori.
Riguardo al fatto che il MPCC possa permettere di rendere più credibile il ciclismo e favorire lo spettacolo ... lasciami esprimere il più ampio dubbio.
Per eliminare radioline ed auricolari non serve il MPCC.
C'è una bella differenza.
Allora, andiamo per gradi e scindiamo un po' le cose per focalizzare meglio.
1) Uscita della Lampre dal MPCC
E' per me una cosa estremamente positiva.
Le ragioni addotte dalla Lampre:
- contrasto con le leggi sul professionismo e sul lavoro
- contrasto con le regole Uci che sono le uniche che dovrebbero essere vigenti
sono più che sufficienti. Penso che qua lo si sia scritto da parecchio tempo.
Ora finalmente anche altri se ne accorgono.
2) Assurda adesione del Team Lampre al MPCC, che poi lo lascia dopo il Caso Ulissi
Questa è un'altra faccenda sulla quale mi puoi trovare d'accordo, anche se la maggior parte delle aziende affrontano le conseguenze di scelte errate solo dopo averne provato le conseguenze.
Se pensi che sia stata una adesione ipocrita, potrebbe esserlo. Io lo penso anche per tutte le altre.
E questa era la parte ufficiale. Ce ne sarebbe un'altra ufficiosa legata al fatto di sapere come operano certi etici dirigenti del MPCC, ma questa la risparmio.
Il MPCC è come una autocertificazione, una medaglia, una onoreficenza che ti compri e ti metti al petto. Nulla di più.
Le cose serie le deve fare l'Uci e solo lei, cose serie però, lasciando dormire normalmente la notte i corridori.
Riguardo al fatto che il MPCC possa permettere di rendere più credibile il ciclismo e favorire lo spettacolo ... lasciami esprimere il più ampio dubbio.
Per eliminare radioline ed auricolari non serve il MPCC.
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- Messaggio n°165
Re: Ciclismo italiano
MPCC a me pare una farsa. Serve solo a "gozzovigliare" la pancia già piena di alcuni.
Ieri alla Paris-Nice, un po' di movimento c'è stato, anche l'altro giorno alla Tirreno. Poca cosa d'accordo, ci vuole ben altro ad entusiasmare. A inizio tappa parte la fuga poi ripresa verso la fine come al solito.
E' la "globalizzazione" anche nel ciclismo.
Ieri alla Paris-Nice, un po' di movimento c'è stato, anche l'altro giorno alla Tirreno. Poca cosa d'accordo, ci vuole ben altro ad entusiasmare. A inizio tappa parte la fuga poi ripresa verso la fine come al solito.
E' la "globalizzazione" anche nel ciclismo.
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- Messaggio n°166
Re: Ciclismo italiano
l'MPCC è come il doping: se lo pratica qualcuno, gli altri sono portati a fare altrettanto, poi quando ti beccano, si nega/rinnega tutto.meazza ha scritto:A volte Benoit non ti capisco..
Ma l Lampre lo sapeva ben il regolamento del MPCC..
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Purtroppo il ciclismo non ha nessuna voglia di cambiare
Andando avanti cosi' non lo seguira' piu' nessuno (e sta gia' succedendo..) poi restera' il tour e poche altre gare.. contenti voi
Per ora , non ho ancora visto una corsa
Leggo il risultato.. quasi sempre volata in pianura o in salita.. tiro avanti all'ultimo km e spengo dopo la volata
Questo non è il mio ciclismo
Guarda caso le squadre del MPCC son quelle che non vogliono gli auricolari ecc..
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che spettacolo
Il fatto che sia stato alla base di alcune innovazioni in materia di antidoping poi anche "incamerate" a livello UCI non significa granché: 7/8 anni fa, l'azione dell'UCI su questo piano era nulla quando non deleteria, ci voleva poco a intraprendere qualche azione che, almeno sul piano della comunicazione, funzionasse.
Per quanto riguarda le radioline, loro dicono, dicono, ma vedo che ancora si usano e non mi pare che stiano facendo chissà quale battaglia su questo, giusto un po' di fumo.
Sul discorso volate te la devi prendere con gli organizzatori: se fanno le tappe piatte, e/o su strade larghe e comode...
BenoixRoberti- Tour de France
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- Messaggio n°167
Re: Ciclismo italiano
Questa osservazione è semplicemente geniale.leonzi ha scritto:l'MPCC è come il doping: se lo pratica qualcuno, gli altri sono portati a fare altrettanto, poi quando ti beccano, si nega/rinnega tutto.
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Re: Ciclismo italiano
C'è maretta nel ciclismo italiano. C'è maretta sulla "nuova" Lega e c'è maretta sulle controllate federali (associazione corridori, organizzatori, ecc.).
Il solito diavolo di angioletto ha messo in luce una serie di magagne gigantesche che riguardano il ciclismo italiano e potrebbero esserci novità clamorose nelle prossime settimane.
In tanti si stanno chiedendo perché nella Coppa Italia competano la colombiana Colombia Coldeportes e la sudafricana Mtn Qhubeka.
Prossimamente sapremo il perché.
http://www.ciclismo-online.it/2015/04/28/la-coppa-italia-e-il-suo-bizzarro-regolamento/
Lo scandalo delle grigie elezioni "carbonare" della Lega Prof:
http://www.ciclismoweb.net/index.php?option=com_content&view=article&id=14332:lega-ciclismo-si-va-verso-il-commissariamento&catid=16:tutte-le-notizie&Itemid=107
http://www.ciclismoweb.net/index.php?option=com_content&view=article&id=14331:lega-ciclismo-elezioni-bulgare&catid=16:tutte-le-notizie&Itemid=107
http://www.ciclismo-online.it/2015/04/23/lega-candidature-blindate-e-contro-lo-statuto-per-accontentare-i-soliti-noti/
http://www.ciclismo-online.it/2015/04/23/lega-candidature-irregolari-assemblea-da-annullare/
http://blog.cyclingpro.it/2015/04/29/ex-deputati-politici-avvocati-il-ciclismo-italiano-non-si-fa-mai-rappresentare-da-ciclisti/
Nei vari articoli si leggano i commenti di Angelo Francini.
Intanto continua l'ecatombe di gare italiane e toscane in particolare. Sono morte il Giro della Toscana ed il GP Larciano.
Qualcuno ha pensato bene ai diritti tv e gli organizzatori passeranno dalla padella alla brace.
http://www.ciclismoweb.net/index.php?option=com_content&view=article&id=14492:lega-ciclismo-ghigo-al-primo-posto-i-diritti-tv&catid=17&Itemid=108
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?page=news&cod=78910&tp=n
Intanto la Federciclismo chiama Ghigo, politico trombato con esperienza nella comunicazione televisiva, per mettere in piedi il suo canale tv (modello Supertennis). Il bilancio Fci è un disastro e serviva un diversivo.
Alle dittature serve sempre un megafono. Soprattutto alle peggiori. Ma c'è chi delle dittature non ha la minima paura.
Il solito diavolo di angioletto ha messo in luce una serie di magagne gigantesche che riguardano il ciclismo italiano e potrebbero esserci novità clamorose nelle prossime settimane.
In tanti si stanno chiedendo perché nella Coppa Italia competano la colombiana Colombia Coldeportes e la sudafricana Mtn Qhubeka.
Prossimamente sapremo il perché.
http://www.ciclismo-online.it/2015/04/28/la-coppa-italia-e-il-suo-bizzarro-regolamento/
Lo scandalo delle grigie elezioni "carbonare" della Lega Prof:
http://www.ciclismoweb.net/index.php?option=com_content&view=article&id=14332:lega-ciclismo-si-va-verso-il-commissariamento&catid=16:tutte-le-notizie&Itemid=107
http://www.ciclismoweb.net/index.php?option=com_content&view=article&id=14331:lega-ciclismo-elezioni-bulgare&catid=16:tutte-le-notizie&Itemid=107
http://www.ciclismo-online.it/2015/04/23/lega-candidature-blindate-e-contro-lo-statuto-per-accontentare-i-soliti-noti/
http://www.ciclismo-online.it/2015/04/23/lega-candidature-irregolari-assemblea-da-annullare/
http://blog.cyclingpro.it/2015/04/29/ex-deputati-politici-avvocati-il-ciclismo-italiano-non-si-fa-mai-rappresentare-da-ciclisti/
Nei vari articoli si leggano i commenti di Angelo Francini.
Intanto continua l'ecatombe di gare italiane e toscane in particolare. Sono morte il Giro della Toscana ed il GP Larciano.
Qualcuno ha pensato bene ai diritti tv e gli organizzatori passeranno dalla padella alla brace.
http://www.ciclismoweb.net/index.php?option=com_content&view=article&id=14492:lega-ciclismo-ghigo-al-primo-posto-i-diritti-tv&catid=17&Itemid=108
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?page=news&cod=78910&tp=n
Intanto la Federciclismo chiama Ghigo, politico trombato con esperienza nella comunicazione televisiva, per mettere in piedi il suo canale tv (modello Supertennis). Il bilancio Fci è un disastro e serviva un diversivo.
Alle dittature serve sempre un megafono. Soprattutto alle peggiori. Ma c'è chi delle dittature non ha la minima paura.
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Re: Ciclismo italiano
Maglia Azzurra Gran Bazaar
Vestire la maglia azzurra è sempre stato un onore, il massimo onore per un atleta italiano a prescindere dal risultato.
Ebbene dopo qualche settimana dall'inizio della stagione sono uscite alcune indiscrezioni e confessioni di delusione e sconcerto da parte di alcuni organizzatori.
Qual è l'argomento del contendere?
Dall'inizio dell'anno, anche con la nobile motivazione di permettere ai giovani azzurri di partecipare a gare internazionali e fare esperienza, a tutte le gare professionistiche italiane (ed anche a qualche gara estera a tappe di paesi confinanti) stanno prendendo il via formazioni in maglia azzurra della nazionale.
Di primo acchito queste iniziative come anche il ritorno di nostre formazioni alle prove di Nation's Cup Under 23 o la presenza in classiche giovanili juniores (vedi Parigi-Roubaix) sono da accogliere con estremo interesse.
C'è però un però.
Da alcune voci raccolte nell'ambito di alcune organizzazioni professionistiche non solo italiane si è scoperto che queste partecipazioni sembra siano avvenute dietro pagamento di gettoni di presenza/rimborsi spese.
Insomma si sarebbe avviato un discutibilissimo commercio della maglia azzurra che solo in parte ha a che vedere con la formazione e l'esperienza internazionale per gli atleti, anche perché alcune scelte delle formazioni sono apparse ai più molto opinabili. Ad esempio la presenza del vincente Paolini al Giro del Trentino cosa poteva avere di importante per l'esperienza? Certo, si è sistemata la cosa con l'esperienza che Paolini poteva fornire ai giovani compagni di formazione alla gara trentina.
Ma dove sta anche il problema?
Il chiacchiericcio rumoroso narra che il CT Davide Cassani faccia il tour di tutte le presentazioni di gare internazionali (prof e non) perorando la causa della singola gara e parlando della storicità di ogni prova, concludendo il tutto con un rincuorante consiglio ad invitare la Federazione ad inviare una selezione alla prova.
A quel punto l'organizzatore del XXX Trofeo di Roccacannuccia, lusingato dal prestigioso ed amato CT, ringrazia lo stesso e naturalmente dà seguito all'incentivante consiglio.
E' a quel punto che dalla Segreteria della Fci arriva una bella letterina con il "listino commerciale".
Sembra che il "listino" parta dalle 500 euro per le gare di un giorno fino alle 1500-2000 per le brevi gare a tappe (con piccole difformità a seconda delle distanze e dei giorni gara), oltre ovviamente ai normali costi di ospitalità delle squadre in gara.
Non è dato sapere se queste voci siano reali e se queste spese siano state sostenute davvero dagli organizzatori, ma sembra proprio di sì per almeno un paio di essi che hanno confermato a chi chiedeva loro conto di questo strano commercio della maglia azzurra.
Non è questa una bella notizia per l'operato del CT Davide Cassani, che andrebbe invitato a non farsi complice di questa bassa mercificazione della maglia azzurra che ha una chiara matrice in quegli squallidi uffici romani che stanno distruggendo il ciclismo, lo sport ed il suo fascino.
Non vogliamo che la mercificazione degli speculatori delle granfondo inquini anche lo sport federale giovanile e si appropri della SACRA maglia azzurra.
Questo non lo può fare nemmeno il boss della Federazione perché E' UNA COSA INFAME.
Si vuole infine sperare che Davide Cassani abbia agito in buona fede ed all'oscuro di questo mercato, ovvero che il "listino commerciale" sia una deprecabile iniziativa della sola Segreteria Generale della Fci.
Non c'è limite allo squallore di questa Federciclismo.
Vestire la maglia azzurra è sempre stato un onore, il massimo onore per un atleta italiano a prescindere dal risultato.
Ebbene dopo qualche settimana dall'inizio della stagione sono uscite alcune indiscrezioni e confessioni di delusione e sconcerto da parte di alcuni organizzatori.
Qual è l'argomento del contendere?
Dall'inizio dell'anno, anche con la nobile motivazione di permettere ai giovani azzurri di partecipare a gare internazionali e fare esperienza, a tutte le gare professionistiche italiane (ed anche a qualche gara estera a tappe di paesi confinanti) stanno prendendo il via formazioni in maglia azzurra della nazionale.
Di primo acchito queste iniziative come anche il ritorno di nostre formazioni alle prove di Nation's Cup Under 23 o la presenza in classiche giovanili juniores (vedi Parigi-Roubaix) sono da accogliere con estremo interesse.
C'è però un però.
Da alcune voci raccolte nell'ambito di alcune organizzazioni professionistiche non solo italiane si è scoperto che queste partecipazioni sembra siano avvenute dietro pagamento di gettoni di presenza/rimborsi spese.
Insomma si sarebbe avviato un discutibilissimo commercio della maglia azzurra che solo in parte ha a che vedere con la formazione e l'esperienza internazionale per gli atleti, anche perché alcune scelte delle formazioni sono apparse ai più molto opinabili. Ad esempio la presenza del vincente Paolini al Giro del Trentino cosa poteva avere di importante per l'esperienza? Certo, si è sistemata la cosa con l'esperienza che Paolini poteva fornire ai giovani compagni di formazione alla gara trentina.
Ma dove sta anche il problema?
Il chiacchiericcio rumoroso narra che il CT Davide Cassani faccia il tour di tutte le presentazioni di gare internazionali (prof e non) perorando la causa della singola gara e parlando della storicità di ogni prova, concludendo il tutto con un rincuorante consiglio ad invitare la Federazione ad inviare una selezione alla prova.
A quel punto l'organizzatore del XXX Trofeo di Roccacannuccia, lusingato dal prestigioso ed amato CT, ringrazia lo stesso e naturalmente dà seguito all'incentivante consiglio.
E' a quel punto che dalla Segreteria della Fci arriva una bella letterina con il "listino commerciale".
Sembra che il "listino" parta dalle 500 euro per le gare di un giorno fino alle 1500-2000 per le brevi gare a tappe (con piccole difformità a seconda delle distanze e dei giorni gara), oltre ovviamente ai normali costi di ospitalità delle squadre in gara.
Non è dato sapere se queste voci siano reali e se queste spese siano state sostenute davvero dagli organizzatori, ma sembra proprio di sì per almeno un paio di essi che hanno confermato a chi chiedeva loro conto di questo strano commercio della maglia azzurra.
Non è questa una bella notizia per l'operato del CT Davide Cassani, che andrebbe invitato a non farsi complice di questa bassa mercificazione della maglia azzurra che ha una chiara matrice in quegli squallidi uffici romani che stanno distruggendo il ciclismo, lo sport ed il suo fascino.
Non vogliamo che la mercificazione degli speculatori delle granfondo inquini anche lo sport federale giovanile e si appropri della SACRA maglia azzurra.
Questo non lo può fare nemmeno il boss della Federazione perché E' UNA COSA INFAME.
Si vuole infine sperare che Davide Cassani abbia agito in buona fede ed all'oscuro di questo mercato, ovvero che il "listino commerciale" sia una deprecabile iniziativa della sola Segreteria Generale della Fci.
Non c'è limite allo squallore di questa Federciclismo.
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- Messaggio n°170
Re: Ciclismo italiano
soprattutto, quella di Cassani suona un po' come "un'offerta che non si può rifiutare". Ci provi, l'organizzatore, a dire a quel punto:"Ah, se devo pagare, allora non la invito la nazionale". Vediamo che succede.BenoixRoberti ha scritto:Maglia Azzurra Gran Bazaar
...Il chiacchiericcio rumoroso narra che il CT Davide Cassani faccia il tour di tutte le presentazioni di gare internazionali (prof e non) perorando la causa della singola gara e parlando della storicità di ogni prova, concludendo il tutto con un rincuorante consiglio ad invitare la Federazione ad inviare una selezione alla prova.
A quel punto l'organizzatore del XXX Trofeo di Roccacannuccia, lusingato dal prestigioso ed amato CT, ringrazia lo stesso e naturalmente dà seguito all'incentivante consiglio.
E' a quel punto che dalla Segreteria della Fci arriva una bella letterina con il "listino commerciale".
Sembra che il "listino" parta dalle 500 euro per le gare di un giorno fino alle 1500-2000 per le brevi gare a tappe (con piccole difformità a seconda delle distanze e dei giorni gara), oltre ovviamente ai normali costi di ospitalità delle squadre in gara...
Posto che sia vero, e pur volendo credere nella buona fede di un Cassani, non riesco comunque a capire non si riesca a comprendere almeno l'inopportunità di un simile meccanismo
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Re: Ciclismo italiano
Scusatemi ma la lettura dell'articolo di Ghisalberti sui motorini mi fa sentire meno solo di quanto potessi pensare. Era ovvio che, come ho sempre pensato, si giungesse infine anche collegare il cardiofrequenzimetro con l'azionamento del motorino. Tutto sommato non era così' difficile arrivarci.
Il problema a questo punto è: da quanto tempo siamo presi per il culo da tutta questa gente? C'è ancora qualcuno che crede che questa generazione di corridori abbia qualcosa in comune con le passate generazioni in termini di preparazione e capacità prestazionali?
Qundo dicevo che questi corridori non si allenano proprio più', non era una sensazione, era quel che mi appariva davanti agli occhi vedendoli in corsa e, specialmente, in salita. Per chi non l'ha letto, posto l'articolo della Gazzetta dello Sport del 29.04 scorso:
Il mistero è nella bici Usi il motorino? 1 milione di multa, 6 mesi di squalifica
Doveva venire fuori ed eccosi qui.
Il problema a questo punto è: da quanto tempo siamo presi per il culo da tutta questa gente? C'è ancora qualcuno che crede che questa generazione di corridori abbia qualcosa in comune con le passate generazioni in termini di preparazione e capacità prestazionali?
Qundo dicevo che questi corridori non si allenano proprio più', non era una sensazione, era quel che mi appariva davanti agli occhi vedendoli in corsa e, specialmente, in salita. Per chi non l'ha letto, posto l'articolo della Gazzetta dello Sport del 29.04 scorso:
Il mistero è nella bici Usi il motorino? 1 milione di multa, 6 mesi di squalifica
Pubblicato nell'edizione del 29 aprile 2015
fine testata articolo inizio prima colonna
Girano. Girano eccome e non sono chiacchiere. Sprigionano dai 30 ai 500 watt. Sono i motorini elettrici per le biciclette da corsa di alta gamma. Anche l?Uci, la federciclo mondiale, su spinta della Circ (Commissione indipendente di riforma del ciclismo), comincia a prendere sul serio il problema del doping tecnologico, tanto che a stagione in corso ha modificato il regolamento. Ora, nella parte 12 «Disciplina e procedure», ha introdotto un nuovo paragrafo: 12.1.013.bis, «Frode tecnologica». Le sanzioni per il corridore sono l?esclusione dall?ordine d?arrivo, la squalifica per un periodo minimo di 6 mesi, una multa dai 19.265 ai 192.230 euro. Sanzione pecuniaria più dura per i team: da 96.135 a 963.160 euro, un milione di franchi svizzeri. Per scovarli, abbandonato la scanner a causa dei costi eccessivi (60mila euro l?affitto), si farà ricorso alle sonde. «Possono anche fare a pezzi una bici, tanto non lo trovano. anche perché spesso sono bici che non usano nel finale», dice uno dei più grandi esperti mondiali del settore. Il blitz Infatti alla Parigi-Nizza, su due bici per squadra, e alla Milano-Sanremo, su 37 tra gara e scorta di Trek, Etixx, Astana e Tinkoff, i commissari Uci hanno usato proprio le sonde per cercare il marchingegno. Alla Classicissima, e la cosa non è secondaria, a guidare le operazioni anche un magistrato di Imperia e sei carabinieri. «La fortuna è stata che non hanno controllato i mezzi al seguito», svela la nostra fonte. Ma che cosa successe quella sera, dopo l?arrivo? Di sicuro ci furono animate discussioni tra manager dei team e Commissari. Tanto che qualcuno disse: «Possono controllare tutte le bici che vogliono, ma non hanno nessun diritto di salire sui nostri mezzi». Di biciclette truccate si cominciò a parlare nel 2010, quando Fabian Cancellara fu accusato da molti di avere utilizzato il motorino a Fiandre e Roubaix. Ricordate gli allunghi terrificanti sul Grammont e in pianura per togliersi di ruota Boonen? Ma non sono quelli gli unici episodi sospetti. Daniel Martin, irlandese della Garmin, cadde in modo strano all?ultima curva della Liegi-Bastogne-Liegi 2014, ma il caso più clamoroso riguarda il canadese Ryder Hesjedal, suo compagno di squadra, nella 7a tappa della Vuelta dello scorso anno. Ricordate come girava la sua bici dopo la caduta? non solo i pro? Ma come sono e come funzionano i motorini? Ce ne sono di molto potenti, arrivano fino a 500 watt. Li utilizzano gente che si vuole divertire e fare meno fatica, ma anche principi e sceicchi. Non i professionisti. Una bici così attrezzata può costare anche 20mila euro. Ai pro? bastano motori più piccoli, di minore potenza, dai 30 ai 70 watt. Possono sembrare poco, ma sono tantissimo, un?enormità. A uno scalatore di 60-65 chili garantiscono un incremento di potenza da 0,45 a oltre 1 watt/kg. «La differenza, però, non la fa la potenza, ma la silenziosità. Comunque lo usano già in tanti, anche nelle granfondo. In Italia negli ultimi anni sono stati venduti 1.200 kit e tra gli amatori vedo spesso che nei primi 10 ci sono 5-6 corridori che lo usano. I motorini sono la nuova epo. Anche il sistema che ruota attorno, talvolta, è occulto. Capita che persone di un metro e sessanta comprino telai che vanno bene a gente di un metro e ottanta. Chiaramente quella bici non è per loro», prosegue il nostro interlocutore. LO START L?accensione del motore può essere fatta con tre sistemi differenti. Quasi più nessuno usa il bottone, comunque microscopico e nascosto. Un sistema in voga dal 2011 è legato al cardiofrequenzimetro. Si mappa al computer a quale frequenza cardiaca farlo partire: raggiunto questo livello, si accende, sotto si spegne. Il terzo sistema, quello più innovativo, è legato al Bluetooth. Il motorino può così venire acceso a distanza, per esempio dall?ammiraglia. «Con una specie di kers le batterie durano anche 4-5 ore». Neanche il peso è un problema. «Per farli leggeri si usano anche ingranaggi conici in plastica, tanto per un pro? non conta la durata. In totale pesano 200-300 grammi. Cosa volete che siano per bici talmente leggere che spesso devono essere zavorrate per rientrare nei regolamenti?». I NASCONDIGLI C?è chi dice vengano nascosti nel tubo verticale, altri nell?obliquo o nel movimento centrale. Si parla di mozzi delle ruote. «Si può fare di tutto, le possibilità sono immense, da fantascienza. Sono convinto che molte aziende abbiano costruito telai con tubi grandi proprio per potere alloggiare il motore». Un?altra strada, che stavolta coinvolge i telaisti, sarebbe quella di una camera interna ai tubi per l?alloggiamento. La sonda, al momento delle verifiche, scenderebbe nei tubi «guidata», senza cioè trovare l?ostacolo. passaporto biologico Ammesso che non siano rintracciabili, come si possono combattere? «C?è un sistema abbastanza semplice. Nel passaporto biologico bisognerebbe inserire anche i dati di potenza alla soglia che emergono dai test. Poi si fanno delle verifiche durante le gare. In pianura il calcolo non è facilissimo, in salita invece le formule funzionano alla perfezione. La fisica è fisica, non è questione di crederci o meno. Se per esempio un atleta nei test ha 420 watt, non può scalare una montagna a 430-440. Altrimenti ha il motore. Se non si fa nulla, assisteremo a gare di MotoGP». L?ideatore dei motorini è stato un ingegnere ungherese, Istvan Varjas, che brevettò il primo 17 anni fa e li mise in commercio 8-9 anni più tardi. Per non farsi copiare e per non svelare i propri segreti industriali, comprava i vari componenti da aziende diverse. Ora, invece, la produzione è più ampia e coinvolge anche aziende di modellismo tedesche e austriache. ANCHE LE RUOTE Novità tecnologiche riguardano anche le ruote, soprattutto quelle a profilo alto in carbonio. C?è chi pratica dei taglietti nel cerchio e passa all?interno un filo speciale. Dicono che questa pratica, comunque vietata perché modifica un componente omologato, serva per «diminuire gli hertz», ovvero ridurre quell?effetto «rumore» che secondo alcuni studi agirebbe negativamente sull?aerodinamica
Ghisalberti Claudio (La gazzetta dello Sport 29.04.2015)
Doveva venire fuori ed eccosi qui.
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Re: Ciclismo italiano
Prof ne ha parlato qua Leonzi:
http://www.ciclopassione.com/t1194-doping-nuove-frontiere#17520
Se fosse vero, il problema non sarebbe comunque un problema del Ciclismo Italiano, anzi forse più di quello estero.
Ad oggi non c'è niente che confermi questa versione, a parte il fatto che anche molti in gruppo pensino che qualche uso ci sia.
Ti consiglio comunque di essere molto critico ed "accorto" sugli articoli della Gazza e del Ghisalberti, come pure sull'Uci.
Ho espresso una mia opinione al riguardo in quel 3d.
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Se fosse vero, il problema non sarebbe comunque un problema del Ciclismo Italiano, anzi forse più di quello estero.
Ad oggi non c'è niente che confermi questa versione, a parte il fatto che anche molti in gruppo pensino che qualche uso ci sia.
Ti consiglio comunque di essere molto critico ed "accorto" sugli articoli della Gazza e del Ghisalberti, come pure sull'Uci.
Ho espresso una mia opinione al riguardo in quel 3d.
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Re: Ciclismo italiano
.....i tempi sono cambiati!
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Re: Ciclismo italiano
La tragedia è che è vero ... purtroppo. E' vero!BenoixRoberti ha scritto:Prof ne ha parlato qua Leonzi:
http://www.ciclopassione.com/t1194-doping-nuove-frontiere#17520
Se fosse vero ...
Meglio per tutti aprire gli occhi.
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Ciclismo Italiano
Bella notizia:
RCS Sport: a ottobre si correrà il Trittico delle Classiche d'Autunno.
Giovedì 1 Ottobre, Milano-Torino
Venerdì 2 Ottobre, Gran Piemonte
Domenica 4 Ottobre, Lombardia.
RCS Sport: a ottobre si correrà il Trittico delle Classiche d'Autunno.
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Re: Ciclismo italiano
Sono rare le belle notizie per il ciclismo italiano ... questa è BELLISSIMAvallelvo ha scritto:Bella notizia:
RCS Sport: a ottobre si correrà il Trittico delle Classiche d'Autunno.
Giovedì 1 Ottobre, Milano-Torino
Venerdì 2 Ottobre, Gran Piemonte
Domenica 4 Ottobre, Lombardia.
» Campionato Italiano Ciclismo su Strada in Linea 2014 (28 giugno 2014)
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