Retroscena dell'esclusione di Selvaggi e Rebellin dal Campionato Italiano

Cosa ne pensate di questa vicenda?
Dite la vostra e poi andiamo ad analizzare i regolamenti.

Quando uno sta sulle balle, la scusa si trova.
Quando escludere solo lui puzza troppo, se ne esclude un altro.

Non sei lontano dalla realtà, ma vedrai che anche stavolta il baffo rimedierà la figura di merda.

C'è una cosa che non ho capito.
Questo regolamento c'era già l'anno scorso o è nuovo?
In caso ci fosse già, Davide ha dimenticato, o l'anno scorso non fu applicato?

La cosa buffa è che questo regolamento è in contrasto con il regolamento Coni e Uci.
Rinvio la faccenda a dopo perchè c'è da ridere.
Stavolta la Federazione di incapaci rischia una sontuosa causa risarcitoria.
Dobbiamo spingere Rebellin e Selvaggi a fargli un bel paiolo.

Dal sito della Federazione Ciclistica Italiana
http://www.federciclismo.it/notizie/ntzstrada.asp?mcodice=19262&pg=1&riga=
Comunicato stampa del 20/06/2014 ore 20.27.39
CONSIGLIO FEDERALE: Temi e delibere della riunione odierna

Parte A - CRITERI DI INCLUSIONE DEGLI ATLETI NEL REGISTERED TESTING POOL (RTP)

Grande Francio. Ennesima figura da cioccolatai dei soloni federali.

BenoixRoberti ha scritto:Non sei lontano dalla realtà, ma vedrai che anche stavolta il baffo rimedierà la figura di merda.

Già, continua a fare figure di merda, ma continua imperterrito come niente fosse. 

Spero anche io che gli atleti facciano una bella causa risarcitoria contro questa Federazione di forcaioli.

Dove i forcaioli hanno anche due condanne penali e giudicano gli altri.

Non si sa più cosa pensare. Sembra che l'obiettivo del vertice federale sia la distruzione del ciclismo, per come il 90% di noi lo ha conosciuto ed amato.
Sembra che il buono del ciclismo sia l'attività amatoriale e le granfondo.
Siamo ormai alla follia più totale.
Sono quasi tre anni che in molti abbiamo avvertito questo rischio, ma la massa degli sportivi e delle società si accorge solo ora del significato di quelle denunce.

CI STANNO DISTRUGGENDO IL CICLISMO.

Ma in ogni caso non è Di Rocco chi mi fa arrabbiare o i suoi sodali del club romano.
Chi mi fa arrabbiare sono i vicepresidenti ed i consiglieri federali del Nord Italia che hanno appoggiato questa dirigenza romana di marchio Coni.

Ormai sono delle marionette adibite al sollevamento del braccino per avallare decisioni già prese in altri luoghi. Il loro peso politico è nullo.
Io non mi capacito di come una Isetti, che è persona intelligente e di impronta amministrativa si possa essere ridotta a tale umiliante ruolo, per non dire del bergamasco Gamba, praticamente inesistente ed inutile per le istanze del territorio lombardo che rappresenta.
Mi chiedo come un Michieletto, viste le problematiche enormi, potrà un giorno presentarsi di fronte ai suoi colleghi delle società venete?!
Mi chiedo come la brava e sicuramente genuina Noemi Cantele potrà replicare alle richieste delle sue colleghe.
Queste persone devono mostrare un po' di orgoglio e lasciare solo questo prepotente, interessato e nulla facente (per il movimento ciclistico) vertice federale.

Adesso cari consiglieri non avete più alibi. O ve ne andate e siete complici ed assimilabili ai sostanziali responsabili di questo immenso degrado.

Altro nome di spicco escluso domenica dal Campionato Italiano.
Aspetto gli eventi e spero che tutto si risolva in una bolla di sapone, poi.

vallelvo ha scritto:Altro nome di spicco escluso domenica dal Campionato Italiano.
Aspetto gli eventi e spero che tutto si risolva in una bolla di sapone, poi.

Di chi si tratta?

Eh no, purtroppo la positività di Ulissi non è risolvibile in pochi giorni.
Il Campionato Italiano sta perdendo un po' troppi protagonisti importanti.
La faccenda di Ulissi potrebbe anche avere risvolti ulteriori per via della prescrizione.
Vedremo di capire meglio.

Sembra che la vicenda dei due corridori esclusi arbitrariamente possa rientrare.
Sembrerebbe che la Federazione abbia fatto un passo indietro.
Sembra che all'interno dello stesso CF della Fci il dibattito sia stato accesissimo e che le analisi di un esperto di Regolamenti abbiano dissuaso qualche testa di legno dal perseguire una strategia illegittima ed irrispettosa dei regolamenti.

Personalmente mi sento di ringraziare pubblicamente Angelo Francini per avere sollevato ogni possibile velo su quella che era SOLO E SOLTANTO una IMMANE CAROGNATA, spacciata per regola e basata su norme non in vigore e quindi illegittime.
Se la faccenda si chiudesse come sembra, per una volta potremmo dire che il diritto ha vinto sull'arbitrio.

GRAZIE ANGELO  

Ps.
Alla Fci, al suo Consiglio Federale piegato a 90° ed al suo reale presidente ombra, avv. azzeccagarbugli, rivolgo un sentito e commosso:
   

Mi fa piacere!

Il mio pensiero è per Marco...

Riceviamo e Pubblichiamo questa lettera aperta di Angelo Francini al Presidente Federale Renato Di Rocco.

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LETTERA APERTA A RENATO DI ROCCO

Caro Renato,
mi riferisco alla vicenda Rebellin/Selvaggi e chiedo: perché permetti che succedano queste cose?

Le vicende legate alle precedenti sanzioni per doping non possono per nessun motivo giustificare decisioni arbitrarie prive di qualsiasi valido supporto normativo, che mediaticamente vengono percepiti come ritorsioni.
La FCI, di cui mi onoro da sempre di appartenere nonostante tutto e tutti, ha il dovere di basare ogni suo atto sul diritto e non sull’arbitrio.

Ti inoltro, poiché sicuramente ai “saggi” é come al solito sfuggita, una norma contenuta nello stesso regolamento Tutela della Salute approvato dal Consiglio Federale del 28/09/2013:

Titolo V - MONITORAGGIO DEGLI ATLETI INSERITI IN APPOSITO RANKING FEDERALE
ART. 15
1 - La Commissione Tutela della Salute, relativamente alla stagione agonistica in corso, redige la lista degli atleti, denominata ranking federale, che sono sottoposti a specifico monitoraggio.
2 - Di tale lista fanno parte tutti gli atleti di interesse nazionale appartenenti alle categorie junior, under 23, elite, professionisti, donna junior e donna elite, individuati in base alle convocazioni dei tecnici di squadra nazionale.
3 - Di tale lista fanno parte gli atleti paralimpici di interesse nazionale.
4 - Di tale lista possono farne parte tutti gli atleti appartenenti alle categorie junior, under 23, elite, professionisti, donna junior e donna elite che ne fanno espressa e formale richiesta alla Commissione Tutela della Salute.

Quindi é evidente che Rebellin, tesserato della Federazione Ciclistica della Polonia, non abbia alcun obbligo per correre di registrarsi al Ranking FCI previsto da tale programma che la stessa FCI riconosce, con il "possono farne parte", come non obbligatorio!

Inoltre, non va scordato, il Regolamento UCI prescrive:
§ 7 Campionati nazionali
1.2.027 I campionati nazionali si corrono nel rispetto del Regolamento dell’UCI.

E tutti sappiamo che Rebellin, correndo per una Professional, é iscritto al RTP dell'UCI, che la stessa normativa CONI riconosce come unico riferimento al quale un atleta debba rispondere, escludendo quindi RTP del CONI o Tutela della Salute FCI:
B4 1. Gli Atleti inseriti anche nell’RTP della rispettiva Organizzazione Internazionale sono tenuti ad espletare tutti gli adempimenti regolamentari solo nei confronti di quest’ultima, secondo le indicazioni e le modalità previste dalla normativa internazionale di riferimento, salvo diversi accordi tra il CONI-NADO e l’Organizzazione Internazionale, che saranno, comunque, tempestivamente comunicati.

Infine la delibera, del Consiglio Federale con la quale si vieta la partecipazione al Campionato Italiano a Rebellin e Selvaggi, che trovo molto strana ed incompleta.
Nel momento che si contesta la mancata iscrizione alla Tutela della Salute a Rebellin e Selvaggi, bisognerebbe spiegare perché la stessa regola non venga applicata per altri 26 atleti professionisti iscritti all’Italiano che risultano non essere iscritti alla Tutela della Salute, pur essendo tesserati FCI, e come si possa convocare al raduno della nazionale un atleta che, neppure lui, é iscritto alla Tutela della Salute.

Sia chiaro che tutti i professionisti di nazionalità italiana, tesserati per qualsivoglia federazione nazionale, hanno il diritto di correre il Campionato Italiano per il solo fatto di essere inseriti nel RTP dell’UCI.

La speranza è dura a morire: io ci spero sempre!

Ciao

Angelo
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Caro Angelo, chi vive sperando ...

Di questa gente non c'è più da fidarsi.
Delle regole e della legge loro se ne fregano totalmente. E in più utilizzano la retorica del doping per apparire splendidi e moralizzatori.
Loro hanno un'etica, quella dei loro interessi privati.

Segnalo questo post di Davide Rebellin su Facebook, dove vedo anche Angelo Francini presente 

https://www.facebook.com/d.rebellin/posts/311612279001486

Per rispondere a tutti i messaggi dei tifosi che mi chiedono se partecipero' al campionato italiano, confermo che non ci saro', precisando che ho avuto nuovamente la conferma dalla Commissione della Tutela della Salute che la mia documentazione per partecipare alla gara è apposto e che il divieto viene dalla federazione italiana. Quest' ultima dice che un documento (dichiarazione sulla tutela della Salute) non è stato inviato nei termini previsti cioé entro il 28 febbraio, ma questo documento è stato inviato in Gennaio dalla Spagna durante il mio stage con la squadra. Communque la Commissione della Tutela della Salute dopo avergli rinviato questo documento aveva dato il via libera per la mia partecipazione, ma nonostante questo la fci non ha voluto che prendessi il via .. probabilmente non sono gradito, ma non è una novità  ! Adesso mi concentro e mi alleno per i prossimi appuntamenti con ancora piu' determinazione  ! Grazie a tutti per i vostri simpatici messaggi !

e segnalo questo audio tutto da ascoltare e per il quale il disgusto ...
http://www.ciclopassione.com/t767-bollettino-delle-positivita-all-antidoping#9475

Come si suol dire: il tempo è galantuomo!
Oggi ho postato sul mio profilo personale di Facebook il seguente post:
https://www.facebook.com/angelo.francini.3/posts/854300327921841

A Davide REBELLIN
A Mirko SELVAGGI

Quando le bugie della FEDERAZIONE CICLISTICA ITALIANA hanno le gambe corte!

Tutti ricorderete la querelle che, lo scorso giugno, mi ha visto protagonista:
http://www.ciclopassione.com/t1427-retroscena-dell-esclusione-di-selvaggi-e-rebellin-dal-campionato-italiano#9338
in merito al divieto di partecipazione al Campionato Italiano Professionisti imposto dalla FCI a Davide REBELLIN e Mirko SELVAGGI, italiano tesserato alla federazione ciclistica polacca per la CCC Polsat.
Sostenevo che non vi fosse nessuna regola, allo data di svolgimento del campionato italiano (fine giugno 2014), che permettesse l'applicazione di quel divieto!
In tutti i modi che sa usare, la FCI dichiarò che tutto era legittimo!
Ebbene allora cara Federazione mi spieghi perché, prendendo spunto dalle mie osservazioni, hai modificato per il 2015 il Regolamento Tutela della Salute per introdurre le REGOLE che hai applicato illegittimamente lo scorso giugno con Rebellin?
Questo comunicato é la dimostrazione e l'ammissione che allora hai sbagliato!
Un caso può starci: tutti possiamo sbagliarci! Ma ormai siamo al decimo caso che, dopo le mie osservazioni che dichiarate "pazzie", correte ai ripari modificando i Regolamenti.
Invece, non sarebbe opportuno prima rispettarli e poi modificarli: é una cosa così difficile?

Questo il Comunicato dal sito federale che dimostra la grave ingiustizia perpetrata ai danni di Davide Rebellin:
http://www.federciclismo.it/notizie/index.asp?mcodice=19628&pg=31&riga
06/08/2014 20.40.35
CONSIGLIO FEDERALE: Decisioni e delibere della riunione odierna tenutasi a Roma.
Il Consiglio Federale ha approvato le modifiche di alcune disposizioni delle Norme della Tutela della Salute tra cui quelle relative agli atleti italiani residenti all’estero e tesserati per le Federazioni straniere: per iscriversi ai Campionati Italiani e poter essere inseriti nelle squadre nazionali dovranno accettare le Norme della Tutela della Salute e indicare il proprio medico di fiducia entro il 31 gennaio di ogni anno. Sempre entro la stessa data tutti gli atleti inseriti nel ranking, per loro richiesta, dovranno riconfermare la loro adesione al ranking.

Con molto piacere ed orgoglio per una battaglia contro l'inciviltà giuridica (che piano piano stiamo vincendo e di cui Ciclopassione è orgogliosa) imposta con la scusa dell'etica nel ciclismo, da persone che di etico non hanno nemmeno l'ombra, prendo dall'account FB di Angelo Francini questo messaggio di un grande atleta (che abbia sbagliato o no).

La convenienza mediatica ci imporrebbe di evitare questi "imbarazzanti" ringraziamenti, ma sempre più, conoscendo lo sport "dirigenziale", mi sento di dire che tra Coni e Federazioni dovrebbero tutti chinare il capo di fronte ad un atleta come Davide. Chi è senza peccato scagli la prima pietra ... adesso (dopo l'inchiesta di Bolzano) le pietre restano lì come macigni (aspettando di conoscere tutta, ma proprio tutta, la storia su Schwazer, colleghi, ma soprattutto DIRIGENTI FEDERALI E CONI).
Raramente un atleta esprime così chiaramente la propria opinione su come sia lo sport e su come i dirigenti usino fare con gli atleti.

Un giorno capiremo di più e meglio chi e perché scatena la caccia alle streghe.


Ps. In queste battaglie il solco del diritto è la cosa più gratificante per chi pretende una vera giustizia, anche nell'ambito sportivo.
E' gratificante anche sapere che i ragazzi leggono delle nostre battaglie e aver verificato, seppur nella paura di esprimersi, come parecchi dell'ambiente abbiano colto le mostruosità perpetrate in questi anni alla faccia dei regolamenti "deliranti" imposti dai boss alla faccia dei disposti statutari e costitutivi (oltre che del buon senso civico).