Promemoria primo messaggio :
Ben, non fare il battifiacca e presenta il Fiandre come sai fare tu...
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Spiegami le "sagome" di Berzin (portato da 4 pirla in Italia da juniores) e di Dmitri: due grandi amici.....! perché non l'ho capita.....BenoixRoberti ha scritto:Vall guarda che Prof parlava del ceco (Stybar). Tu hai risposto con lo slovacco, portando indietro le lancette della storia a prima del 1993. Sarebbe stato bello vedere una unica nazionale slovacca oggi. Potentissima. Erano i miei preferiti dei paesi dell'est. Zingari, simpatici e alla buona, l'esatto opposto degli odiosi, alteri, sprezzanti e troppo sostenuti sovietici (esclusi gli ultimi che erano invece delle sagome, come Berzin e Konishev ed altri ancora).
1 - i piazzamente uno se li tiene stretti quando comunque ha cercato di far tutto per vincere e non è riuscito a fare di più. In cuor tuo sai che hai dato il massimo e quindi anche secondo va bene. In caso contrario, in pubblico puoi anche dire di esser contento, ma in realtà lo fai per non ammettere il rimpianto di non aver nemmeno provato a vincere, che è quello che io contesto nella scelta di Terpstra.prof ha scritto:Inutile dire che non sono d'accordo su nulla:sono tutti luoghi comuni, tutte frasi da vecchi rimbambiti, ubriacati di televisione e con la fregola del Von Clausewitz. A un ragazzo di 20/30 anni che corre in bicicletta interessa il suo piazzamento e quei lavori li' non gli passano neanche per l'anticamera del cervello. Quando correvo io, chi non tirava, casualmente finiva in una buca o, sempre casualmente, andava a cozzare sulla ruota di chi lo precedeva.BenoixRoberti ha scritto:Uno dei post più belli che abbia mai letto. Cinicamente lucido dal mio punto di vista.leonzi ha scritto:sarei curioso di vedere quanto riuscite ad andare avanti .
Ma torniamo in argomento: Terpstra ha sbagliato. Punto. E ho ragione io. Ri-punto.
Se sei in fuga con uno più veloce di te,e anche in forma, tiri fino a un certo punto per consolidare un minimo il vantaggio e non far storcere troppo il naso all'altro, dopodiché (domenica lo poteva fare ai meno 8) ti metti a ruota, ognun per sé e Dio per tutti. Quando vedi che l'altro comincia a sentire la fatica di dover tirare da solo, lo infili. Non c'è niente di disonorevole, è la corsa, è fatta per essere vinta, non per portare in carrozza qualcun altro.
Purtroppo il ciclismo sconta l'immagine che gli è stata appioppata addosso dai giornalisti di un tempo, quel tempo in cui le gare non si vedevano in tv, le si leggevano il giorno dopo sui giornali o al massimo le si sentivano (sentivano, ma non si vedevano, nel senso che sentivi quello che il cronista voleva farti sentire) per radio. E allora giù con l'epica e la retorica della fatica, e della fratellanza nella fatica, e dell'unità di intenti nella sofferenza...
In realtà il ciclismo è, ed è sempre stato, uno sport di/da carogne, dove è fondamentale avere l'innata capacità di sodomizzare l'avversario, di mentire, di nascondergli il tuo stato e le tue intenzioni. E lo devi fare per ore, a volte, quindi con piena consapevolezza e metodo, non si tratta di cedere alla debolezza di un momento.
Ma poi: qualcuno ha mai condannato Baggio o Maradona perché con una finta facevano credere di andare da una parte per poi andare dall'altra?
Hai detto splendidamente tutto sulla retorica della fatica.
La fatica esiste e va raccontata, ma è la "retorica della fatica", come tutte le retoriche ritrite, che con le sue muffe inquina e contagia. Ben detto!
Questa frase è violentissima, ma è VERA. E' da incorniciare.
In realtà il ciclismo è, ed è sempre stato, uno sport di/da carogne, dove è fondamentale avere l'innata capacità di sodomizzare l'avversario, di mentire, di nascondergli il tuo stato e le tue intenzioni.
L'uomo è un animale, è come un lupo, e deve canalizzare la sua aggressività, surrogarla in forme non negative. Cosa c'è di meglio dello sport?
Nel migliore dei casi interveniva il più' esperto che lo "catechizzava" in modo che il tapino si allineava bello e coperto.
Nemmeno Catalano sarebbe arrivato a dire che che 4° è meglio che 2° ... in un Fiandre ! Mamma mia ...