Tour de France 2014 - 8a tappa - Tomblaine-Gérardmer La Mauselaine - 161,0 km (12 luglio 2014)

Finale moolto interessante, peccato che con Nibali in giallo non vedo chi potrebbe rischiare qualcosina già sull'interessantissima penultima cote. Forse il solo Contador. 

Favoriti: Rui Costa, Valverde, ed in terza battuta Nibali (iniziamo ad alzare l'asticella   )

Vuole certamente la tappa, ma la vuole ogni giorno e poi ... vuole la maglia verde e poi ... vuole la maglia bianca per più tempo possibile.
Sagan sta correndo una corsa dispendiosa come raramente mi è capitato di vedere in passato.
Non ricordo nessuno in passato così attivo in tutte le tappe.
Il dilemma riguarda soprattutto la tappa di domani, in cui razionalmente i più (anch'io) escludono la sua presenza, forse per le pendenze del Grosse Pierre.
Ma non è che questo, una volta salvatosi dopo il primo colle, ci fa la sorpresa di provarci anche domani?
E' vero che punta forte su Strasburgo, ma là sarà la sua squadra a lavorare forte lontano dal traguardo, poi lui dovrà metterci la ciliegina nel capoluogo politico europeo.

Le scommesse sono aperte. Adesso guardo il tracciato con street view.

Domani è possibile che già dalla prima cote ci provi Contador, sicuramente dopo un lavoro preparatorio di Roche. Contador non può attendere altri due tappe per saggiare Nibali e magari subire un'altra sconfitta. Deve farsi una idea di com'è la gamba di Nibali in salita per poi pensare la tattica giusta.
Ad ogni modo se lo spagnolo vuole vincere il Tour, a Nibali lo deve distaccare in salita perché non penso che potrà inventarsi qualcosa come a Fuente De. Il siciliano non è uno che aspetta gli ultimi metri per muoversi e non gli mollerebbe un metro.
Domani farei attenzione ai francesi, Rolland certamente e anche quel Bardet che senza dar nell'occhio è sempre lì, un prospetto notevole.

E Voeckler farà uno dei suoi numeri...

numeri che mi paiono ormai appartenere al passato.
quest'anno voeckler pare la caricatura di se stesso. anche centrasse la fuga buona, cosa tutt'altro che probabile, ritengo ce ne siano parecchi che vanno più forte di lui.

Ad ogni buon conto, credo che domani arriverà la fuga; non vedo squadre che possano assumersi l'onere di tener chiusa la corsa.
Navardauskas potrebbe essere un papabile, ma non ho idea se sia rimasto coinvolto in qualche caduta.
Ci sarebbe Purito, ma forse non ha la condizione ne' l'abitudine ad entrare nelle fughe del mattino.
Tra gli italiani de Marchi e Visconti.

Ovviamente l'analisi visiva si limita agli ultimi 28 km, quelli delle 3 (in realtà 4) salite finali.


Il primo colle, il Col de la Croix des Moinats (891 m) è lungo 8,8 km (per il Tour, che non considera il km iniziale in leggerissima ascesa, sono 7,6 al 6%).


In immagine la parte iniziale del Croix des Moinats


La salita nei primi 5 km è attorno al 5-6% con brevi punte all'11%.


Nella parte intermedia vi sono le pendenze maggiori, con medie attorno all'8-9% e punte al 12%


Nella parte finale la salita si fa dolce e con un tratto di 800 metri pianeggiante, salvo impennarsi brevemente prima del culmine


La discesa dal Col de la Croix des Moinats è decisamente rettilinea con poche curve facilissime e veloci


Nella parte finale è solo leggermente più veloce


La discesa termina nell'abitato di La Bresse e subito comincia la scalata verso il Col de Grosse Pierre (901 m), lungo 4,2 Km (ma il Tour considera solo i 3 km della scalata da Les Champions, ovvero il tratto di salita più duro, con una pendenza media del 7.5% e con punte del 17%.


Il Col de Grosse Pierre nell'attraversamento di La Bresse


Dopo Les Champions la strada si fa arcigna con 5 tornanti molto esigenti, quelli dove certamente la corsa esploderà


Di seguito il tratto più impegnativo un po' a gradoni con pendenze considerevoli attorno al 17%. Il tratto duro, caratterizzato dai 5 tornanti è lungo poco più di 1 km


L'ultimo km e mezzo si fa più abbordabile e rettilineo


E questo è il culmine del Col de Grosse Pierre dopo aver svoltato a sinistra


Rettilinea è anche la successiva discesa dopo il Grosse Pierre di circa tre km, una discesa velocissima anche perché la pendenza lo consente


Dopo una esse sinistra-destra la strada ricomincia a salire per gli 800 metri circa del Col du Haut de la Côte


La parte iniziale del Col du Haut de la Côte (non valido per il gpm)


Lo scollinamento del brevissimo colle prima della picchiata finale


Discesa finale che porta al Lac de Gérardmer, dove inizierà la rampa del traguardo


A Gérardmer breve tratto di strada in falsopiano o pianeggiante lungo il lago e poi attraversamento del caratteristico centro cittadino


A Gérardmer comincia la salita finale, la Côte de La Mauselaine di circa 2 km (per il Tour solo 1,8 km al 10.3%).


Dopo l'attraversamento cittadino, svolta a destra per cominciare i due km finali della Côte de La Mauselaine, la salita più regolare, ma con la maggior pendenza media caratterizzata da tre drittoni interminabili e mozzafiato.




L'asfissiante ed interminabile rettilineo della Rayée (luogo perfetto per fuori-giri)


Il rettilineo dello Chémin de La Mauselaine che porta al rettilineo finale di fianco agli impianti.


L'area del traguardo vicino agli impianti sciistici di La Mauselaine


Conclusione:
Non sono tre montagne, ma ci sono tratti di grande pendenza e molto esigenti.
Mi sentirei di escludere dal pronostico Sagan, anche se la fame e la rabbia dello slovacco sono notevoli.
Potrebbe essere una tappa per Kwiatkowski, come pure per uno Spilak primaverile o un Durasek formato Tre Valli.
Certamente vedremo all'opera gli uomini di classifica da Porte a Contador, intenti a sondare (anzi saggiare, cit. Bolt Ecchia) la resistenza di Nibali.
Per un attacco da lontano faccio un nome: Christophe Riblon, che da domani inaugura il suo terreno d'interesse.
In second'ordine direi il portoghese Tiago Machado.

Ps. Per tutto il weekend tempo infame: pioggia, pioggia, pioggia. E domenica in particolare pioggia ... temporali e vento.   

Il tempo infame favorisce Nibali (oltre al Bamboccio, ma lui non c'è  ), per Riblon scordatelo, è grassa se non arriva f.t.m. così come per P'tit blanc concordo con Galliano, in questo Tour non è in condizione (in salita) e lo dimostra anche la fuga in una tappa di pianura, dove ebbe anche la sfortuna di perdere Mate. Per i favoriti, se è troppo dura per Sagan, allora potrebbe subentrare il signor K che dovrebbe regolare un gruppetto con i migliori in classifica (i soliti 20?). 

P.S.

Se arriva la fuga, allora penso a un francese, con esclusione dei due citati. I più forti sarebbero Rolland, Bardet e Pinot, ma sono più probabili i compagni di squadra: Gautier, Peraud e Vichot. Io vedo bene anche Horner che se è riuscito a non perdere troppo sul pavé, è segno che la gamba risponde bene.

Lemond ha scritto:Se arriva la fuga, allora penso a un francese, con esclusione dei due citati. I più forti sarebbero Rolland, Bardet e Pinot, ma sono più probabili i compagni di squadra: Gautier, Peraud e Vichot. Io vedo bene anche Horner che se è riuscito a non perdere troppo sul pavé, è segno che la gamba risponde bene.

Per una fuga escludo che gran parte dei francesi che hai citato, ovvero Rolland, Bardet (lui 9° proprio no) e anche Pinot e Peraud li lascino andare. La classifica è ancora troppo corta e non si conoscono ancora i valori in salita.
Sarebbe una follia per l'Astana lasciarli andare. Io non credo molto alla fuga in generale oggi.
Aggiungo però un nome: Jensie Voigt. Tiene famiglia e ... non vuole tornare a casa.  
C'è ancora troppo nervosismo.
Domani, invece, a quadro meno fosco, si potrebbero già vedere i fuori classifica a tentare una sortita, ma penso che la Cannondale domani farà il forcing per portare lo slovacco a sprintare con minori fastidi possibile (facendo fuori anche un Trentin); il dubbio è su quanti uomini la Cannondale riuscirà a portare a Strasburgo lavorando a fondo.

Ps. Se i big dovessero darsi battaglia sul Grosse Pierre (molto probabile), per i fuggitivi non basterebbero 3 minuti di vantaggio, e forse nemmeno 4.

Infatti i primi tre li avevo esclusi, proprio in quanto più forti. Gli altri tre invece, potrebbero ... ma forse hai ragione tu anche su Peraud. Voigt mi pare che in salita ormai abbia già dato.

Faccio notare una chicca divertente. Premetto che analizzando le tappe col gps, mi è già capitato spesso di rilevare errori nel chilometraggio delle tappe, che infatti l'organizzazione non approssima mai al decimo di km, ma approssima sempre all'unità o al mezzo km, N,0 o N,5.
Spesso i chilometraggi delle località sono molto approssimativi.
Al contrario va detto che al Giro le tabelle e le altimetrie erano enormemente più precise, come precisissime sono ad esempio quelle della gran parte delle corse del calendario, in particolare quelle belghe ed olandesi.

Errori ne ho rilevati nelle lunghezze effettive delle salite, ma questa della salita odierna è ancora più vistosa. Evidentemente l'errore è dovuto ad uno spostamento recente del traguardo (e quindi della planimetria tracciata col gps), mentre l'altimetria era già stata redatta.


Si noti che la salita finale viene indicata con un % media del 10% sui primi materiali. Nel contempo è composta da due tratti, uno leggermente più lungo al 9,9% ed uno finale al 10,8%. La media dovrebbe essere attorno al 10,3-10,4% e non al 10%. La salita viene infatti considerata di 1,8 km, ma la sua lunghezza effettiva è di 2 km con i primi 200 metri più facili. La media è giusta al 10%, perché la lunghezza è variata. Comunque di questi casi ve ne sono parecchi.
In genere le altimetrie tengono conto solo dei tratti più duri e non di quelli iniziali di minor pendenza.
Valeva ieri per le due salite di Nancy e vale oggi in particolare per il Grosse Pierre, dove il tratto fra La Bresse e Les Champions non viene considerato parte della salita, ma la salita (ancorché più facile) c'è.
Tutto questo per dire che la cartografia del Tour è meno precisa di quella del Giro.
Anche la grafica, parere soggettivo, è migliore al Giro.

Se attaccano Nibali, risponderà o lascerà fare, andando su col suo passo?
Bel percorso da quel che vedo.

vallelvo ha scritto:Se attaccano Nibali, risponderà o lascerà fare, andando su col suo passo?
Bel percorso da quel che vedo.

Oggi ci faremo una idea. Dipende anche dalla risposta della sua squadra in salita.
La potenza espressa a Sheffield da Nibali
http://www.ciclopassione.com/t120-vincenzo-nibali#10015
potrebbe anche far ben sperare.

In generale credo che Nibali risponderà nel solito modo a Contador, ovvero cercando il passo regolare.
Oggi è una ottima occasione per capire se Contador ha margini sul siciliano in chiave Planches des Belles Filles, dove il finale sarà ricco di grandi pendenze. Per Nibali direi che sono più pericolosi i Vosgi che non le Alpi, dove il suo motore potrebbe trovarsi a suo agio su lunghe salite di pendenza umana e regolari.
Ma qua siamo alle mie sensazioni personali.

Talanski in forte difficoltà dopo la tappa di ieri.
Cinque in fuga.
Chavanel e Terpstra avanti. A 23" Kadri, Petit and Yates.
Gruppo in due tronconi a 3'23" e 3'32".
Nel secondo anche pesci grossi sorpresi dalla bagarre.
Media 48,3 km/h.
Altra giornata alla baionetta.

Cinque di testa raggruppati

Gruppo di testa con 6'19". Prima ora di gara corsa alla media di 51,2 km/h
A questo punto potrebbero anche andare.
Yates per la vittoria inglese della bandiera?
Anche Kadri è da tenere d'occhio. Già in Inghilterra aveva fatto una splendida seconda tappa.

Certo Terpstra che non si vede nella piccola Roubaix e cerca la vittoria oggi è piuttosto buffo.

Oggi sarebbe stata la tappa per David Moncoutié.

Lemond ha scritto:Certo Terpstra che non si vede nella piccola Roubaix e cerca la vittoria oggi è piuttosto buffo.

Vogliamo dire folle. Oggi non ha la benché minima speranza. E non capisco la sua utilità per la squadra.
  

BenoixRoberti ha scritto:Gruppo di testa con 6'19". Prima ora di gara corsa alla media di 51,2 km/h
A questo punto potrebbero anche andare.
Yates per la vittoria inglese della bandiera?
Anche Kadri è da tenere d'occhio. Già in Inghilterra aveva fatto una splendida seconda tappa.

Kadri cerca, e probabilmente prenderà, la maglia a Pois.

A parte Froome, caduto nella tappa del pavé ma non per colpa del pavé, son caduti ad oggi i seguenti leaders:
Richie Porte, Valverde, Van Den Broeck, Talansky, Van Garderen, Tiago Machado, Mollema, Haimar Zubeldia, Konig.
Il rischio è connaturato a tutte le prime settimane di un GG.
Bene per Nibali la fuga oggi, evita le resse per la vittoria, e per me può anche provare qsa

Impressionante il forcing del gruppo.
La Tinkoff fa sul serio.Mi aspettavo un attacco sul Grosse Pierre esplorativo, per capire cosa poi succederá sulla Mauselaine.
Deludente Yates oggi e velleitario Chavanel.

Che bella la vittoria di Kadri.

Cardiopalma il finale del fantastico Nibali, anche per Contador si è mantenuto bene guadagnando qualcosina alla maglia Gialla.

G I G A N T E S C O    K A D R I !
       
              


nel finale è scomparso costa, finito a 50" dai due big in quella che per me era la tappa buona per lui.

benissimo contador e nibali, bene anche valverde che smolla qualcosa solo nelle ultime centinaia di metri.
direi che in chiave generale i nomi sono solo questi, considerando che VdB è già in difficoltà qui e talansky cade più di emanuele sella.

ma intanto oggi godiamoci questa perla di kadri, sperando che basti a scacciare il fantasma di pozzato.

A me questi 3 secondi non sono piaciuti per nulla. Li ha persi in 40 metri.  
In proiezione Planches non è rassicurante.