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Maìno della Spinetta
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BenoixRoberti
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Tour de France 2014 - 11a tappa - Besançon / Oyonnax - 187,5 km (16 luglio 2014)
BenoixRoberti- Tour de France
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BenoixRoberti- Tour de France
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Les Planches - Fer à Cheval
Côte de Étival
Côte de Rogna
Côte de Choux
Côte de Désertin
Côte d'Échallon
Côte de Lac Genin (Grand Vallon)
Côte de Étival
Côte de Rogna
Côte de Choux
Côte de Désertin
Côte d'Échallon
Côte de Lac Genin (Grand Vallon)
Ultima modifica di BenoixRoberti il Mer Lug 16, 2014 11:51 am - modificato 1 volta.
cauz.- Clásica San Sebastián
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non partirà cancellara. autore di un (mezzo) tour insipido.
eliacodogno- Tirreno-Adriatico
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Penso che, al pari di Boonen, cominci a sentire pochi colpi in canna e voglia fare economiacauz. ha scritto:non partirà cancellara. autore di un (mezzo) tour insipido.
Maìno della Spinetta- Clásica San Sebastián
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peccato, non ha fatto il Giro per fare un allungo in Inghilterra e un piazzamento a Arenberg
BenoixRoberti- Tour de France
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Smaltita, si fa per dire, la giornata di riposo, è la volta di una nuova tappa che, ancora alla presentazione del Tour, alcuni ipotizzavano come tappa di trasferimento e quindi più o meno alla portata dei velocisti e degli scattisti. Il tracciato venne reso pubblico solo nel 2014, però chi conosceva il territorio fra Besançon e Oyonnax fra Giura francese ed Ain sapeva che la pianura la si trova col lanternino. Sembrava pertanto scritto che la tappa dovesse prevedere dei discreti dislivelli. Niente di paragonabile alle dure seghettature in bassa quota delle altimetrie dei Vosgi, ma comunque un cospicuo guadagno altimetrico (3238 metri).
Il finale è tutto sull'altopiano tipico del Tour de l'Ain ed è caratterizzato da strade strette ed estremamente tortuose, sino a soli 2 km dal traguardo.
L'altimetria della discesa finale non riesce a visualizzare infine una piccola sorpresa presente a 3,6 km dal traguardo, uno strappetto lungo una strettoia nell'abitato di Oyonnax, che potrebbe fare da trampolino per i finisseur. Chi si aspetta una discesa con gruppo che occupa un'ampia sede stradale nel finale si sbaglia di grosso. Lo stradone apparirà solo ai 2 km dal traguardo.
Il finale sarà tremendamente NERVOSO.
ANALISI VISUALE
Si parte da Besançon e di pianura se ne vedrà davvero poca, continui saliscendi alla francese sino ad Arbois, dove inizia la prima salita lunga (non valida per il gpm).
Si tratta di una salita molto scenografica e di grande bellezza paesaggistica, in località Les Planches - Fer à Cheval. Il ferro di cavallo è una salita di quasi 6 km al 5% di pendenza media con punte all'11% nella parte intermedia
L'inizio del tratto in trincea nella roccia della salita di Les Planches - Fer à Cheval
Lo spettacolare serpentone stradale scavato nelle rocce delle montagnole del Giura.
Dpo questa prima salita la strada prosegue il suo incedere vallonato restando in quota (attorno ai 500 metri) sino a Clairvaux-Les-Lacs, dove dopo aver costeggiato Le Grand Lac comincia una seconda salita che porta alla Côte de Étival, salita di quasi 8 km al 3,3% di media con punte del 9%, non valida per il gpm
In immagine uno dei lunghi rettilinei che caratterizzano questa facile scalata attraverso le foreste demaniali dell'altopiano giurassiano
Dopo questa seconda ascesa la strada prosegue in falsopiano sino agli 841 metri Les Crozets, dove inizia una discesa al 4-5% che porta dall'altopiano giurassiano verso la valle del fiume La Bienne a Chassal, dove al km 134,4 comincia il primo rilievo ufficiale della giornata, la Côte de Rogna di 7,6 km al 4,9% (punte all'11%), gpm di 3a categoria
La parte iniziale della Côte de Rogna su strada ampia e rettilinea, ma con buona pendenza (9-10%).
Dopo circa 3 km il tracciato svolta a destra per l'abitato di Rogna, e non è per voler portar rogna , ma da qui sino a due km dal traguardo il percorso prevederà strade abbastanza strette e tortuose
Il tornantone ad 1,5 km dalla vetta della Côte de Rogna
Il culmine della Côte de Rogna a quota 766 metri
Dopo lo scollinamento niente discesa, solo un falsopiano di 4 km seguito da una brevissima discesa di 500 metri e si torna a salire verso la Côte de Choux, strappo di 1,7 km al 6.5% con punte all'11%, valido anch'esso come gpm di 3a categoria
Come predetto, le strade sono strette e tortuose, scavate lungo la campagna collinare o attraverso le bellissime foreste fra Giura ed Ain.
Anche dopo la Côte de Choux, niente discesa e si prosegue dopo poco, al km 149,4 di corsa, con una nuova salita, quasi senza soluzione di continuità. Siamo alla Côte de Désertin di 3,1 km al 5,2%, gpm di 4a categoria
La parte intermedia della Côte de Désertin è abbastanza impegnativa con un drittone lungo una stretta stradina nel bosco al 9-10%
ma tutta la seconda parte della Désertin è invece molto pedalabile, fatto per il quale forse l'organizzazione le ha attribuito il 4° rango di difficoltà
Dopo il Désertin si lascia il Giura e si entra nell'Ain e stavolta una discesa c'è, di circa 3 km seguita da un breve strappo di 500 metri al 3% e nuovamente da un tratto di leggerissima discesa di 7 km sino ad Échallon, dove comincia la relativa côte, appunto la Côte d'Échallon, ultima asperità "ufficiale" della giornata, di 3 km al 6,6% (punte all'11%), valida come gpm di 3a categoria
Questo è uno dei due tornantoni che contraddistinguono la Côte d'Échallon
Di seguito il culmine della Côte d'Échallon
Dopo l'ultimo gpm, solo un km di discesa che porta ad un punto delicatissimo del percorso, una svolta ad U verso la stretta stradina che porta al Lac Genin. Questo bivio potrebbe essere stato però "sistemato" per il passaggio del Tour.
La strada scende poi dolcemente verso la riva del delizioso ed incantevole Lac Genin, un vero gioiellino.
Ed ecco la sorpresa una volta lasciato il lago in direzione del Grand Vallon, la Côte de Lac Genin, salita non ufficiale ma non meno impegnativa di uno o due dei gpm che la precedono. Si tratta di uno strappo lungo una strettissima stradina di 1,9 km al 5,8% con punte all'11% nella fase iniziale.
In immagine la prima parte della salita, quella più impegnativa della Côte de Lac Genin
L'impegnativo tornante a metà dello strappo della Côte de Lac Genin
Il culmine della ascesa con la pendenza che si è fatta più dolce
Dopo l'ultimo vero scollinamento, la strada prende a scendere dolcemente sino all'abitato di Grand Vallon lungo una strada che resta stretta.
Da Grand Vallon la strada si fa leggermente più ampia e la discesa diventa nella rettilinea parte finale più veloce.
A fine discesa ed entrati nell'abitato di Oyonnax, l'altimetria ufficiale non riesce ad evidenziare uno strappetto qui esplicitato di seguito, attraverso il particolare estrapolato degli ultimi 3,6 km, lo strappo di Rue Renan, molto particolare perché si tratta di una strettoia percorsa all'interno dell'abitato di Oyonnax
Di seguito l'immagine dello strappo di Rue Renan, trampolino di lancio ideale per l'attacco di finisseur. In cima allo strappo mancano esattamente 3 km. Peccato che Cancellara abbia deciso di andare a casa
La corsa ritrova uno stradone giusto ai -2 km, ovvero dopo aver imboccato questa rotonda svoltando a sinistra in immagine.
E questo è il rettilineo finale posto di fronte alla cittadella sportiva ed allo stadio di Oyonnax.
CONCLUSIONE:
Non è una tappa per velocisti, nemmeno per i velocisti alla Greipel, perché è difficile che gli scattisti si facciano soffiare una occasione come questa di selezionare un gruppetto almeno sull'ultima Côte de Lac Genin o forse anche prima. Fuga iniziale a parte, ci vedo un gruppetto di 30-40 in avanscoperta con qualche scatto ben assestato lungo lo strappetto di Rue Renan, giochi di squadra permettendo.
Come squadre protagoniste vedo la Europcar e la OPQS. Inutile dire, poi, che dovrebbe essere una tappa per uno slovacco, non uno qualsiasi, ma sarà il più veloce ed il più osteggiato. Fondamentale sarà per lui il lavoro della squadra, sperando che non facciano la trenata velleitaria sulla Côte de Lac Genin.
Gran bel tracciato, copiato nella sua filosofia (stradine e salitine) dal trend avviato dal Giro d'Italia.
Il finale è tutto sull'altopiano tipico del Tour de l'Ain ed è caratterizzato da strade strette ed estremamente tortuose, sino a soli 2 km dal traguardo.
L'altimetria della discesa finale non riesce a visualizzare infine una piccola sorpresa presente a 3,6 km dal traguardo, uno strappetto lungo una strettoia nell'abitato di Oyonnax, che potrebbe fare da trampolino per i finisseur. Chi si aspetta una discesa con gruppo che occupa un'ampia sede stradale nel finale si sbaglia di grosso. Lo stradone apparirà solo ai 2 km dal traguardo.
Il finale sarà tremendamente NERVOSO.
ANALISI VISUALE
Si parte da Besançon e di pianura se ne vedrà davvero poca, continui saliscendi alla francese sino ad Arbois, dove inizia la prima salita lunga (non valida per il gpm).
Si tratta di una salita molto scenografica e di grande bellezza paesaggistica, in località Les Planches - Fer à Cheval. Il ferro di cavallo è una salita di quasi 6 km al 5% di pendenza media con punte all'11% nella parte intermedia
L'inizio del tratto in trincea nella roccia della salita di Les Planches - Fer à Cheval
Lo spettacolare serpentone stradale scavato nelle rocce delle montagnole del Giura.
Dpo questa prima salita la strada prosegue il suo incedere vallonato restando in quota (attorno ai 500 metri) sino a Clairvaux-Les-Lacs, dove dopo aver costeggiato Le Grand Lac comincia una seconda salita che porta alla Côte de Étival, salita di quasi 8 km al 3,3% di media con punte del 9%, non valida per il gpm
In immagine uno dei lunghi rettilinei che caratterizzano questa facile scalata attraverso le foreste demaniali dell'altopiano giurassiano
Dopo questa seconda ascesa la strada prosegue in falsopiano sino agli 841 metri Les Crozets, dove inizia una discesa al 4-5% che porta dall'altopiano giurassiano verso la valle del fiume La Bienne a Chassal, dove al km 134,4 comincia il primo rilievo ufficiale della giornata, la Côte de Rogna di 7,6 km al 4,9% (punte all'11%), gpm di 3a categoria
La parte iniziale della Côte de Rogna su strada ampia e rettilinea, ma con buona pendenza (9-10%).
Dopo circa 3 km il tracciato svolta a destra per l'abitato di Rogna, e non è per voler portar rogna , ma da qui sino a due km dal traguardo il percorso prevederà strade abbastanza strette e tortuose
Il tornantone ad 1,5 km dalla vetta della Côte de Rogna
Il culmine della Côte de Rogna a quota 766 metri
Dopo lo scollinamento niente discesa, solo un falsopiano di 4 km seguito da una brevissima discesa di 500 metri e si torna a salire verso la Côte de Choux, strappo di 1,7 km al 6.5% con punte all'11%, valido anch'esso come gpm di 3a categoria
Come predetto, le strade sono strette e tortuose, scavate lungo la campagna collinare o attraverso le bellissime foreste fra Giura ed Ain.
Anche dopo la Côte de Choux, niente discesa e si prosegue dopo poco, al km 149,4 di corsa, con una nuova salita, quasi senza soluzione di continuità. Siamo alla Côte de Désertin di 3,1 km al 5,2%, gpm di 4a categoria
La parte intermedia della Côte de Désertin è abbastanza impegnativa con un drittone lungo una stretta stradina nel bosco al 9-10%
ma tutta la seconda parte della Désertin è invece molto pedalabile, fatto per il quale forse l'organizzazione le ha attribuito il 4° rango di difficoltà
Dopo il Désertin si lascia il Giura e si entra nell'Ain e stavolta una discesa c'è, di circa 3 km seguita da un breve strappo di 500 metri al 3% e nuovamente da un tratto di leggerissima discesa di 7 km sino ad Échallon, dove comincia la relativa côte, appunto la Côte d'Échallon, ultima asperità "ufficiale" della giornata, di 3 km al 6,6% (punte all'11%), valida come gpm di 3a categoria
Questo è uno dei due tornantoni che contraddistinguono la Côte d'Échallon
Di seguito il culmine della Côte d'Échallon
Dopo l'ultimo gpm, solo un km di discesa che porta ad un punto delicatissimo del percorso, una svolta ad U verso la stretta stradina che porta al Lac Genin. Questo bivio potrebbe essere stato però "sistemato" per il passaggio del Tour.
La strada scende poi dolcemente verso la riva del delizioso ed incantevole Lac Genin, un vero gioiellino.
Ed ecco la sorpresa una volta lasciato il lago in direzione del Grand Vallon, la Côte de Lac Genin, salita non ufficiale ma non meno impegnativa di uno o due dei gpm che la precedono. Si tratta di uno strappo lungo una strettissima stradina di 1,9 km al 5,8% con punte all'11% nella fase iniziale.
In immagine la prima parte della salita, quella più impegnativa della Côte de Lac Genin
L'impegnativo tornante a metà dello strappo della Côte de Lac Genin
Il culmine della ascesa con la pendenza che si è fatta più dolce
Dopo l'ultimo vero scollinamento, la strada prende a scendere dolcemente sino all'abitato di Grand Vallon lungo una strada che resta stretta.
Da Grand Vallon la strada si fa leggermente più ampia e la discesa diventa nella rettilinea parte finale più veloce.
A fine discesa ed entrati nell'abitato di Oyonnax, l'altimetria ufficiale non riesce ad evidenziare uno strappetto qui esplicitato di seguito, attraverso il particolare estrapolato degli ultimi 3,6 km, lo strappo di Rue Renan, molto particolare perché si tratta di una strettoia percorsa all'interno dell'abitato di Oyonnax
Di seguito l'immagine dello strappo di Rue Renan, trampolino di lancio ideale per l'attacco di finisseur. In cima allo strappo mancano esattamente 3 km. Peccato che Cancellara abbia deciso di andare a casa
La corsa ritrova uno stradone giusto ai -2 km, ovvero dopo aver imboccato questa rotonda svoltando a sinistra in immagine.
E questo è il rettilineo finale posto di fronte alla cittadella sportiva ed allo stadio di Oyonnax.
CONCLUSIONE:
Non è una tappa per velocisti, nemmeno per i velocisti alla Greipel, perché è difficile che gli scattisti si facciano soffiare una occasione come questa di selezionare un gruppetto almeno sull'ultima Côte de Lac Genin o forse anche prima. Fuga iniziale a parte, ci vedo un gruppetto di 30-40 in avanscoperta con qualche scatto ben assestato lungo lo strappetto di Rue Renan, giochi di squadra permettendo.
Come squadre protagoniste vedo la Europcar e la OPQS. Inutile dire, poi, che dovrebbe essere una tappa per uno slovacco, non uno qualsiasi, ma sarà il più veloce ed il più osteggiato. Fondamentale sarà per lui il lavoro della squadra, sperando che non facciano la trenata velleitaria sulla Côte de Lac Genin.
Gran bel tracciato, copiato nella sua filosofia (stradine e salitine) dal trend avviato dal Giro d'Italia.
BenoixRoberti- Tour de France
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Della tappa odierna voglio fare notare, gli ultimi 4 km, di cui la metà da percorrere su strada stretta.
I corridori arriveranno dal toboga finale ricco di medie salite attraverso una discesa di circa 6-7 km, ma all'entrata di Oyonnax, invece di percorrere stradoni come tradizione del Tour, imboccheranno una serpentina di strade strette nell'abitato, roba più da Giro d'Italia.
Non c'è dubbio che il Tour abbia quest'anno cambiato mano nel disegnare le tappe puntando forte sulla ricerca di spettacolarità e ben sappiamo come gli stradoni siano nemici dello spettacolo.
Bene, questo di seguito è il dettaglio del finale. In linea di massima ci sono sue possibilità:
- fuga di un gruppetto
- gruppo di 30-40 corridori "migliori" che scende dal Grand Vallon verso Oyonnaz.
Di seguito l'immagine dello strappo di Rue Renan, trampolino di lancio ideale per l'attacco di finisseur. In cima allo strappo mancano esattamente 3 km.
Non è difficile immaginare che a 4 km dal traguardo una squadra ben attrezzata nel gruppo (di fuga o selezionato) possa sfruttare lo stretto dentello per fare il colpaccio.
I corridori arriveranno dal toboga finale ricco di medie salite attraverso una discesa di circa 6-7 km, ma all'entrata di Oyonnax, invece di percorrere stradoni come tradizione del Tour, imboccheranno una serpentina di strade strette nell'abitato, roba più da Giro d'Italia.
Non c'è dubbio che il Tour abbia quest'anno cambiato mano nel disegnare le tappe puntando forte sulla ricerca di spettacolarità e ben sappiamo come gli stradoni siano nemici dello spettacolo.
Bene, questo di seguito è il dettaglio del finale. In linea di massima ci sono sue possibilità:
- fuga di un gruppetto
- gruppo di 30-40 corridori "migliori" che scende dal Grand Vallon verso Oyonnaz.
Di seguito l'immagine dello strappo di Rue Renan, trampolino di lancio ideale per l'attacco di finisseur. In cima allo strappo mancano esattamente 3 km.
Non è difficile immaginare che a 4 km dal traguardo una squadra ben attrezzata nel gruppo (di fuga o selezionato) possa sfruttare lo stretto dentello per fare il colpaccio.
UribeZubia- E3 Harelbeke
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Nel Giro del Delfinato 2013, la seconda tappa arrivò ad Oyonnax, e si impose Elia Viviani davanti a Meersman e Gallopin.
BenoixRoberti- Tour de France
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Però arrivavano da un'altra parte. Prima del traguardo c'era una breve salita ed un falsopiano se non ricordo male.UribeZubia ha scritto:Nel Giro del Delfinato 2013, la seconda tappa arrivò ad Oyonnax, e si impose Elia Viviani davanti a Meersman e Gallopin.
provo a cercare l'altimetria. Dovrei averla.
Edit: ecco qua
vallelvo- Giro di Lombardia
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Posto qui, almeno mi arrivano i messaggi, anche se riguarda Nibali.
Pascal mi manda questo messaggio:
"Concernant le Tour de France, toutes mes félicitations à Nibali. Hier soir à parlè a BFMTV. La maman de Marco lui avait donnè un maillot jaune du Tour de France, il a dit, si je gagne j'offriai a mon tour le maillot jaune Astana du Tour de France. J'avais les larmes aux yeux d'entendre Nibali parler de Marco".
No comment.
Pascal mi manda questo messaggio:
"Concernant le Tour de France, toutes mes félicitations à Nibali. Hier soir à parlè a BFMTV. La maman de Marco lui avait donnè un maillot jaune du Tour de France, il a dit, si je gagne j'offriai a mon tour le maillot jaune Astana du Tour de France. J'avais les larmes aux yeux d'entendre Nibali parler de Marco".
No comment.
BenoixRoberti- Tour de France
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Bel colpo Uribe.
Da Grand Vallon, quindi da dopo 3 km dell'ultimo vero scollinamento il tracciato è lo stesso di oggi.
Le salite sono invece differenti, più a sud di quelle odierne.
Cerco un video.
Da Grand Vallon, quindi da dopo 3 km dell'ultimo vero scollinamento il tracciato è lo stesso di oggi.
Le salite sono invece differenti, più a sud di quelle odierne.
Cerco un video.
UribeZubia- E3 Harelbeke
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Viviani approfittò delle difficoltà che c'erano verso la fine del percorso per staccare tra gli altri Hushovd
e Bouhanni, cha altrimenti sarebbero stati suoi rivali in caso di arrivo allo sprint.
e Bouhanni, cha altrimenti sarebbero stati suoi rivali in caso di arrivo allo sprint.
BenoixRoberti- Tour de France
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Ho visto il video, e gli ultimi 3 km mi sembrano diversi. L'anno scorso la strada era più ampia.
Mi è sembrato proprio di vedere anche la strada in cui oggi svolteranno a destra, ovvero Rue du Château, dove inizia lo strappetto.
E se poi confronti l'immagine del traguardo con il video, vedrai che il Delfinato arrivava nello stesso posto ma in senso inverso, da Rue Castellion per poi imboccare in senso inverso Cours de Verdun ed arrivare allo stadio.
Però è un dato indicativo il gruppetto selezionato.
Mi è sembrato proprio di vedere anche la strada in cui oggi svolteranno a destra, ovvero Rue du Château, dove inizia lo strappetto.
E se poi confronti l'immagine del traguardo con il video, vedrai che il Delfinato arrivava nello stesso posto ma in senso inverso, da Rue Castellion per poi imboccare in senso inverso Cours de Verdun ed arrivare allo stadio.
Però è un dato indicativo il gruppetto selezionato.
Lemond- Giro di Lombardia
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eliacodogno ha scritto:Penso che, al pari di Boonen, cominci a sentire pochi colpi in canna e voglia fare economiacauz. ha scritto:non partirà cancellara. autore di un (mezzo) tour insipido.
Si è accorto che non può vincere una tappa e alla squadra serve poco o niente, quindi meglio fare come dici tu. Certo, farsi staccare sul pavè da Fuglsang (non si scrive così) deve essere stato un colpo molto duro!
BenoixRoberti- Tour de France
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Splendido Martinello.
E' un vero leader carismatico.
In questi giorni né lui né Pancani si sono lasciati andare ai commenti gridati e nazionalistici.
Si sono sempre focalizzati con misura sui gesti sportivi.
Oggi, proprio con l'autorevolezza derivata da ciò, ha spiegato con parole semplici l'importanza di supportare Nibali, come patrimonio del nostro movimento, aldilà del tifo personale.
Questo fa la differenza fondamentale con gli sport di squadra, è una differenza culturale, anzi, una specificità culturale.
E' un vero leader carismatico.
In questi giorni né lui né Pancani si sono lasciati andare ai commenti gridati e nazionalistici.
Si sono sempre focalizzati con misura sui gesti sportivi.
Oggi, proprio con l'autorevolezza derivata da ciò, ha spiegato con parole semplici l'importanza di supportare Nibali, come patrimonio del nostro movimento, aldilà del tifo personale.
Questo fa la differenza fondamentale con gli sport di squadra, è una differenza culturale, anzi, una specificità culturale.
vallelvo- Giro di Lombardia
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Talansky tornato in sella, i ciclisti sono dei duri.
BenoixRoberti- Tour de France
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Andrew mi ha fatto tanta tenerezza. Ha tutta la mia ammirazione ed affetto.
BenoixRoberti- Tour de France
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Che tappa!
Peccato che questa è l'ultima tappa disegnata con arte. Crono a parte.
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BenoixRoberti- Tour de France
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Marion avrà un'altra notte difficile
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ENORMISSIMO TONY!
che vittoria eccezionale.
ultimi 10 km di corsa bellissimi, grazie a un gran bel disegno, grazie a degli ottimi protagonisti, e a un superbo vincitore.
sagan furiosissimo pare abbia scagliato la bici per la rabbia dopo esser arrivato in zona podio.
che vittoria eccezionale.
ultimi 10 km di corsa bellissimi, grazie a un gran bel disegno, grazie a degli ottimi protagonisti, e a un superbo vincitore.
sagan furiosissimo pare abbia scagliato la bici per la rabbia dopo esser arrivato in zona podio.
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vallelvo ha scritto:Talansky tornato in sella, i ciclisti sono dei duri.
Io direi il d.s. che lo ha spinto in tutti i modi a risalire.
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vallelvo ha scritto:Talansky tornato in sella, i ciclisti sono dei duri.
Io direi il d.s. che lo ha spinto in tutti i modi a risalire.
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Ma Sagan la vincerà una tappa? Bravo Tonì.
vallelvo- Giro di Lombardia
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Bella vittoria "al galoppo" di Gallopin. Complimenti.
Se è vero, Peter ne ha fatta un'altra delle sue....
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Lemond- Giro di Lombardia
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