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BenoixRoberti
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Tour de France 2014 - 6a tappa - Arras-Reims - 194,0 km (10 luglio 2014)
Admin- E3 Harelbeke
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BenoixRoberti- Tour de France
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Oggi grandi possibilità che arrivi la fuga. L'Astana lascerà partire tutti gli uomini fuori classifica e magari anche più (tanto mancano solo due tappe alla prima tappa di media montagna).
Oggi dovranno lavorare le squadre dei velocisti, anzi forse la Giant sarà lasciata sola.
Ottime possibilità per gli impavidi. Forti sospetti su Voeckler.
Ps. Anche oggi pioggia e discreto vento.
Oggi dovranno lavorare le squadre dei velocisti, anzi forse la Giant sarà lasciata sola.
Ottime possibilità per gli impavidi. Forti sospetti su Voeckler.
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vallelvo- Giro di Lombardia
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Partita la fuga di 4, con 4'15": Pineau, Leezer, Arnaud e Mate.
BenoixRoberti- Tour de France
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Per fortuna le idee politiche di Henry Desgrange sono rimaste sepolte nel novecento, mi compiaccio di salvare quelle ciclistiche.
Più che quelle di un patriota le sue parole mi sembravano quelle di un razzista sciovinista anti-tedesco.
I tedeschi avranno avuto le loro colpe, ma il nazionalismo criminale non è stato solo una loro esclusiva.
Per fortuna almeno la follia degli anni testosteronici dell'interventismo pre-bellico di 100 anni fa è lontano e la Germania, culona a parte, è altra cosa.
L'Europa del Tour è una gran bella cosa e vera, più di quei palazzacci di vetro dove si ritrovano i ladroni che la comandano.
Più che quelle di un patriota le sue parole mi sembravano quelle di un razzista sciovinista anti-tedesco.
I tedeschi avranno avuto le loro colpe, ma il nazionalismo criminale non è stato solo una loro esclusiva.
Per fortuna almeno la follia degli anni testosteronici dell'interventismo pre-bellico di 100 anni fa è lontano e la Germania, culona a parte, è altra cosa.
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eliacodogno- Tirreno-Adriatico
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Tappa insidiosa anche oggi, c'è poco da fare, sta venendo fuori una corsa davvero tosta
BenoixRoberti- Tour de France
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Adesso non c'è stata battaglia perché mancava il pesce grosso.eliacodogno ha scritto:Tappa insidiosa anche oggi, c'è poco da fare, sta venendo fuori una corsa davvero tosta
Ma non penso che sia finita, anche perché adesso c'è lo iettatore monsiò le presidont do la frans Franzoso Olandese
Il vento però è calato a 15 km/h.
prof- E3 Harelbeke
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Ben, sei un inguaribile ottimista, mai sottovalutare la Germania !
Adesso che hanno suonato il Brasile, quelli ci impiegano un attimo ad invadere la Polonia !
Adesso che hanno suonato il Brasile, quelli ci impiegano un attimo ad invadere la Polonia !
vallelvo- Giro di Lombardia
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Povera, è una così simpatica Signora......eri di parte forse....
BenoixRoberti- Tour de France
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prof ha scritto:Ben, sei un inguaribile ottimista, mai sottovalutare la Germania !
Adesso che hanno suonato il Brasile, quelli ci impiegano un attimo ad invadere la Polonia !
Non sottovaluto la culona e ciò che lei rappresenta.
Ma nel contempo, se hai sentito prima le parole degli editoriali di Desgrande, non si può non notare come il nazionalismo non fosse esclusivamente tedesco o pangermanico.
Quelle del boss del Tour erano parole che facevano accaponare la pelle.
Noi italiani dobbiamo tacere per Mussolini, i tedeschi per Hitler, ma perché i francesi possono permettersi di intestare vie a criminali di guerra come Alphonse Juin?
OT calcio
Vorrei che Morris spiegasse come l'Argentina affronterà la Germania, che tremare il mondo fa.
L'Argentina non gioca benissimo, è noiosa, è italianamente difensiva, e in difesa ha CannAMPAGNARO. **
La fussball-wermacht quando incontra le armate brancaleone italiane che non sanno attaccare, si squaglia poi di fronte alle difese. Loro impazziscono matematicamente di fronte alle difese latine.
Tornando al ciclismo io sono molto filo-krukko, se non si fosse capito. I corridori tedeschi mi piacciono parecchio.
E mi piacerebbe vedere Tony Martin finalmente alla Roubaix cosa che, grazie a ieri, il prossimo anno sarà possibile.
@Vall
Simpatica di 'ulo, ma di faccia la farei morella
** Edit: Come scritto nel 3d calcio intendevo Mascherano (non Campagnaro).
angelo francini- Paris-Nice
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A Benoix
Se vuoi ti trovo io la moto per fare tutta la Roubaix l'anno prossimo!
Ovviamente solo per te e con servizio speciale: sella senza molle, così ogni sasso lo senti bene, bene, bene..... TUTTO.
in modo che finisci la Roubaix così: molto somigliante al reale!
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vallelvo- Giro di Lombardia
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Benoix accetta la sfida.
BenoixRoberti- Tour de France
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vallelvo ha scritto:Benoix accetta la sfida.
Accetto. Accetto.
Francio, mettiti a ruota.
BenoixRoberti- Tour de France
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Comunque io avrei più paura a fare questi ultimi 5 km di Reims che il pavé di ieri.
Sbandate assassine a go go.
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BenoixRoberti- Tour de France
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Finalmente arriva el gurilaaaaaa.
Sagan oggi è andato male
Male alla Sagan.
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eliacodogno- Tirreno-Adriatico
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Sagan aveva una faccia all'arrivo...quasi da Sanremo 2013...
Oggi l'hanno sofferta tutti, in fondo mi aspettavo il Gorilla, al massimo contrastabile da un altro duro come Kristoff...
Oggi l'hanno sofferta tutti, in fondo mi aspettavo il Gorilla, al massimo contrastabile da un altro duro come Kristoff...
BenoixRoberti- Tour de France
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Analisi da 10, anche per la sintesi.eliacodogno ha scritto:Sagan aveva una faccia all'arrivo...quasi da Sanremo 2013...
Oggi l'hanno sofferta tutti, in fondo mi aspettavo il Gorilla, al massimo contrastabile da un altro duro come Kristoff...
E pensare che questa era la seconda tappa più facile del Tour (dopo Nimes).
Il gorillone ha vinto di forza e di esperienza.
Per rientrare Sagan ha speso molto più di quello che è apparso. Il vento era forte e hanno fatto una gran media per evitare i ventagli. Abbiamo avuto treni paralleli delle squadre per più di 80 km.
Oggi voto 0 per Démare, che sarà anche un ottimo velocista completo, ma è preoccupantemente un pessimo limatore.
Bouhanni lasciato a casa è una delle più grosse castronerie di questo ciclismo WT.
cauz.- Clásica San Sebastián
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reza idolo di giornata.
... e se coquard non si fosse perso la ruota sua reza probabilmente avremmo visto un finale diverso.
reza fa la tirata del millennio, talmente energica che forse avrebbe potuto pure tirar dritto verso il traguardo, poi d'un tratto si gira e scopre che coquard è disperso 10 posizioni più indietro, inizia a guardarsi intorno completamente disperso. un momento di solitudine e smarrimento nel mezzo di una volata. momento di poesia assoluta.
:clap: :clap:
... e se coquard non si fosse perso la ruota sua reza probabilmente avremmo visto un finale diverso.
reza fa la tirata del millennio, talmente energica che forse avrebbe potuto pure tirar dritto verso il traguardo, poi d'un tratto si gira e scopre che coquard è disperso 10 posizioni più indietro, inizia a guardarsi intorno completamente disperso. un momento di solitudine e smarrimento nel mezzo di una volata. momento di poesia assoluta.
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eliacodogno- Tirreno-Adriatico
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In effetti Reza è l'idolo di giornata, ad un certo punto credevo volesse proseguire
Quanto a Demare mi sembra che al pari di Viviani abbia davvero poco istinto, è sempre costretto a partire dalle retrovie. Insomma, l'esatto contrario di Bouhanni in cui la componente di istinto e temerarietà è su livelli forse paragonabili solo al Bussolotto (insomma, quello che Lemond definirebbe l'aspetto "criminale"
Quanto a Demare mi sembra che al pari di Viviani abbia davvero poco istinto, è sempre costretto a partire dalle retrovie. Insomma, l'esatto contrario di Bouhanni in cui la componente di istinto e temerarietà è su livelli forse paragonabili solo al Bussolotto (insomma, quello che Lemond definirebbe l'aspetto "criminale"
BenoixRoberti- Tour de France
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Però Bouhanni, per ora, si è sempre fermato all'istinto, a qualche gomito largo ed a qualche sguardo da pugile.
Il bussolotto, invece, ha la fedina penale lunga un km, anche se le giurie hanno poi sempre dato il colpo di spugna.
Il bussolotto, invece, ha la fedina penale lunga un km, anche se le giurie hanno poi sempre dato il colpo di spugna.
Lemond- Giro di Lombardia
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Bene André, dopo che non aveva mai potuto fare la volata fra i primi; ancora senza compagni ha fatto da solo, approfittando dell'assenza di Kittel.
Per Nino: altro sprint regolare
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angelo francini- Paris-Nice
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Questa é la dimostrazione del mio discorso!BenoixRoberti ha scritto:Comunque io avrei più paura a fare questi ultimi 5 km di Reims che il pavé di ieri.
Sbandate assassine a go go.
Hai mai provato a girare in pista, nella parte alta: ho girato e qualche corsa l'ho fatta in pista.
Al Motovelodromo a Torino, all'Eur a Roma, al Vigorelli, a Masnago a Varese , a Dalmine: quando sei in alto sulla curva sai che la legge fisica impone ti avere un'inclinazione che ti mette in una posizione che è quasi orizzontale al terreno: lo sai perché sei in pista.
Lo stesso succede nelle volate di gruppo, ma è qui che tu dimentichi un particolare. Ai tre km. la corsa è neutralizzata proprio per non far rischiare coloro che, non essendo capaci di far le volate o a chi punta alla classifica generale, è meglio stiano via dai treni dei velocisti.
Allora da un lato si preserva e tutela il corridore non "velocista" e dall'altra invece si espone, per lo show, il corridore non "da pavé" a fare una cosa che non è nelle sue corde?
Io in pista non ho mai fatto la velocità o la corsa a punti, facevo l'inseguimento, come su strada ho fatto volate solo se arrivavamo in cinque o sei altrimenti giravo alla larga: non era il mio pane.
Ma uno lo sa che le volate sono così: non solo nelle corse di un giorno, ma in tutte le gare.
E lo stesso vale per le salite o per le discese.
Questi sono "rischi naturali" di tutte le corse su strada e che, tutti i corridori, conoscono e sanno affrontare.
Quindi nessuna paura per quelle volate che hai visto: dal 2° anno degli allievi ai professionisti sono tutte simili.........
Il problema delle volate è che i velocisti possano trovarsi un paracarro, come lo ero io nelle volate di gruppo, che credendo di essere un velocista si impianta in mezzo al gruppo a 150 metri dall'arrivo perché prende paura non sapendo fare le volate!
eliacodogno- Tirreno-Adriatico
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Vero, il bussolotto oltre a quell'istinto ha una certa cattiveria particolarmente quando percepisce un margine tra sé e l'avversario, che lo rende altamente pericoloso. Infatti nelle condizioni di grazia in cui Kittel ha affrontato le prime tappe penso si siano evitate situazioni molto complicate...l'unico motivo di sollievo a quel punto sarebbe stata la mancanza di un "Processo alla Tappa" che viene trasformato in "Processo agli avversari del Bisula"
angelo francini- Paris-Nice
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Non so se eri già nato: ma questo é veramente accaduto in una tappa del Giro al sud Italia (Basilicata o Campania): Moser a 2/3 km. dall'arrivo riempi il povero Sercù che, si trovava dietro di lui, ed arrivò proprio con una faccia di m.......!BenoixRoberti ha scritto:vallelvo ha scritto:Benoix accetta la sfida.
Accetto. Accetto.
Francio, mettiti a ruota.
BenoixRoberti- Tour de France
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Non lo sapevo.angelo francini ha scritto:Non so se eri già nato: ma questo é veramente accaduto in una tappa del Giro al sud Italia (Basilicata o Campania): Moser a 2/3 km. dall'arrivo riempi il povero Sercù che, si trovava dietro di lui, ed arrivò proprio con una faccia di m.......!BenoixRoberti ha scritto:vallelvo ha scritto:Benoix accetta la sfida.
Accetto. Accetto.
Francio, mettiti a ruota.
Bella questa, adesso capisco anche il suo cognome ... in nome omen "Ser Cu!".
Adesso capisco perché alle Seigiorni quando scattava teneva la testa bassissima andando in caccia.
Come diceva Rezzonico: "Pensavo di rimanere offeso, invece sono rimasto smerdato".
Ovviamente si scherza, povero Sercu, che è stato davvero un grande seigiornista.
BenoixRoberti- Tour de France
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Ho trovato il racconto della "smerdata" (etimologica) di Moser a Sercu, ma la storia è leggermente diversa, anzi ancor più tragicamente comica ed eroicamente sportiva.
Una volta smerdato, forse per arrivare prima al traguardo Sercu è andato in fuga e per un pelo non li smerda tutti lui (filosoficamente).
Aneddoto straziante ma agonisticamente notevole.
Questione di pancia
CERTE volte dici il destino. Qual è l'argomento del giorno? La dissenteria di Basso. Dov' è che è stato effettuato il rifornimento della tappa di ieri? A Colico. Si consoli, comunque, Ivan. Un altro Ivan (Gotti) perse il Giro 1998 - aveva vinto quello del 1997, avrebbe vinto quello del 1999 - per disastrosi effetti collaterali del proprio apparato intestinale. Un attacco furibondo di diarrea lo costrinse sulla salitella della Rosina, durante la sedicesima tappa, a salutare il gruppo. Qualcosa di simile successe a Moser, solo che Francesco cercò di risolvere l' improvviso e irrefrenabile problema in modo un poco pittoresco: «Era il Giro del 1976. Avevo vinto la tappa a cronometro di Ostuni e conquistato la maglia rosa. La sera mangiai qualcosa che mi fece male. Il giorno dopo, tra Selva di Fasano e il Lago Laceno, non resistevo più. Scivolai in fondo al plotone. La feci nel cappellino e poi lo lanciai via, lontano. Purtroppo centrai in pieno Patrick Sercu». Nessuno vuol stare nella scia del belga: «Vattene», gli gridano. Schizza via. Lo riacchiappano soltanto a 3 km dall' arrivo. In volata, De Vlaeminck batte Merckx. Terzo è Gimondi che strappa la maglia a Moser. Vincerà il Giro.
Gianni Brera ricorre a tutta la sua abilità retorica per evitare di dissacrare la figura del campione in crisi ma per niente domo: “Moser è maglia rosa dalla cintola in su. Lungo le sue gambe avventurate si consumano drammi odiosi”. E ancora: “E’ pieno di vergogna e di altro che non dico”. Sul traguardo di Lago Laceno Moser perse il simbolo del primato in favore di Felice Gimondi. Qualche chilometro prima si era liberato pure del berrettino “letteralmente allagato di liquame colitico”, dice sempre Brera, e con cui “si era pulito in preda al suo disastroso torcibudella”. Il vento aveva fatto volare il disgustoso copricapo proprio in faccia a Patrick Sercu. Il velocista belga voleva succhiare la ruota al campione trentino ma si trovò ad assaporare ben altri aromi. Vicende del genere rientrano sotto un’altra fondamentale regola del decalogo del corridore: chi la fa l’aspetti.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/05/24/questione-di-pancia.html
http://news.sirotti.it/23-02-2012/chi-non-la-fa-in-compagnia-330.html
Una volta smerdato, forse per arrivare prima al traguardo Sercu è andato in fuga e per un pelo non li smerda tutti lui (filosoficamente).
Aneddoto straziante ma agonisticamente notevole.
Questione di pancia
CERTE volte dici il destino. Qual è l'argomento del giorno? La dissenteria di Basso. Dov' è che è stato effettuato il rifornimento della tappa di ieri? A Colico. Si consoli, comunque, Ivan. Un altro Ivan (Gotti) perse il Giro 1998 - aveva vinto quello del 1997, avrebbe vinto quello del 1999 - per disastrosi effetti collaterali del proprio apparato intestinale. Un attacco furibondo di diarrea lo costrinse sulla salitella della Rosina, durante la sedicesima tappa, a salutare il gruppo. Qualcosa di simile successe a Moser, solo che Francesco cercò di risolvere l' improvviso e irrefrenabile problema in modo un poco pittoresco: «Era il Giro del 1976. Avevo vinto la tappa a cronometro di Ostuni e conquistato la maglia rosa. La sera mangiai qualcosa che mi fece male. Il giorno dopo, tra Selva di Fasano e il Lago Laceno, non resistevo più. Scivolai in fondo al plotone. La feci nel cappellino e poi lo lanciai via, lontano. Purtroppo centrai in pieno Patrick Sercu». Nessuno vuol stare nella scia del belga: «Vattene», gli gridano. Schizza via. Lo riacchiappano soltanto a 3 km dall' arrivo. In volata, De Vlaeminck batte Merckx. Terzo è Gimondi che strappa la maglia a Moser. Vincerà il Giro.
Gianni Brera ricorre a tutta la sua abilità retorica per evitare di dissacrare la figura del campione in crisi ma per niente domo: “Moser è maglia rosa dalla cintola in su. Lungo le sue gambe avventurate si consumano drammi odiosi”. E ancora: “E’ pieno di vergogna e di altro che non dico”. Sul traguardo di Lago Laceno Moser perse il simbolo del primato in favore di Felice Gimondi. Qualche chilometro prima si era liberato pure del berrettino “letteralmente allagato di liquame colitico”, dice sempre Brera, e con cui “si era pulito in preda al suo disastroso torcibudella”. Il vento aveva fatto volare il disgustoso copricapo proprio in faccia a Patrick Sercu. Il velocista belga voleva succhiare la ruota al campione trentino ma si trovò ad assaporare ben altri aromi. Vicende del genere rientrano sotto un’altra fondamentale regola del decalogo del corridore: chi la fa l’aspetti.
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