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BenoixRoberti
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Tour de France 2014 - 6a tappa - Arras-Reims - 194,0 km (10 luglio 2014)
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BenoixRoberti- Tour de France
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Ho trovato il racconto della "smerdata" (etimologica) di Moser a Sercu, ma la storia è leggermente diversa, anzi ancor più tragicamente comica ed eroicamente sportiva.
Una volta smerdato, forse per arrivare prima al traguardo Sercu è andato in fuga e per un pelo non li smerda tutti lui (filosoficamente).
Aneddoto straziante ma agonisticamente notevole.
Questione di pancia
CERTE volte dici il destino. Qual è l'argomento del giorno? La dissenteria di Basso. Dov' è che è stato effettuato il rifornimento della tappa di ieri? A Colico. Si consoli, comunque, Ivan. Un altro Ivan (Gotti) perse il Giro 1998 - aveva vinto quello del 1997, avrebbe vinto quello del 1999 - per disastrosi effetti collaterali del proprio apparato intestinale. Un attacco furibondo di diarrea lo costrinse sulla salitella della Rosina, durante la sedicesima tappa, a salutare il gruppo. Qualcosa di simile successe a Moser, solo che Francesco cercò di risolvere l' improvviso e irrefrenabile problema in modo un poco pittoresco: «Era il Giro del 1976. Avevo vinto la tappa a cronometro di Ostuni e conquistato la maglia rosa. La sera mangiai qualcosa che mi fece male. Il giorno dopo, tra Selva di Fasano e il Lago Laceno, non resistevo più. Scivolai in fondo al plotone. La feci nel cappellino e poi lo lanciai via, lontano. Purtroppo centrai in pieno Patrick Sercu». Nessuno vuol stare nella scia del belga: «Vattene», gli gridano. Schizza via. Lo riacchiappano soltanto a 3 km dall' arrivo. In volata, De Vlaeminck batte Merckx. Terzo è Gimondi che strappa la maglia a Moser. Vincerà il Giro.
Gianni Brera ricorre a tutta la sua abilità retorica per evitare di dissacrare la figura del campione in crisi ma per niente domo: “Moser è maglia rosa dalla cintola in su. Lungo le sue gambe avventurate si consumano drammi odiosi”. E ancora: “E’ pieno di vergogna e di altro che non dico”. Sul traguardo di Lago Laceno Moser perse il simbolo del primato in favore di Felice Gimondi. Qualche chilometro prima si era liberato pure del berrettino “letteralmente allagato di liquame colitico”, dice sempre Brera, e con cui “si era pulito in preda al suo disastroso torcibudella”. Il vento aveva fatto volare il disgustoso copricapo proprio in faccia a Patrick Sercu. Il velocista belga voleva succhiare la ruota al campione trentino ma si trovò ad assaporare ben altri aromi. Vicende del genere rientrano sotto un’altra fondamentale regola del decalogo del corridore: chi la fa l’aspetti.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/05/24/questione-di-pancia.html
http://news.sirotti.it/23-02-2012/chi-non-la-fa-in-compagnia-330.html
Una volta smerdato, forse per arrivare prima al traguardo Sercu è andato in fuga e per un pelo non li smerda tutti lui (filosoficamente).
Aneddoto straziante ma agonisticamente notevole.
Questione di pancia
CERTE volte dici il destino. Qual è l'argomento del giorno? La dissenteria di Basso. Dov' è che è stato effettuato il rifornimento della tappa di ieri? A Colico. Si consoli, comunque, Ivan. Un altro Ivan (Gotti) perse il Giro 1998 - aveva vinto quello del 1997, avrebbe vinto quello del 1999 - per disastrosi effetti collaterali del proprio apparato intestinale. Un attacco furibondo di diarrea lo costrinse sulla salitella della Rosina, durante la sedicesima tappa, a salutare il gruppo. Qualcosa di simile successe a Moser, solo che Francesco cercò di risolvere l' improvviso e irrefrenabile problema in modo un poco pittoresco: «Era il Giro del 1976. Avevo vinto la tappa a cronometro di Ostuni e conquistato la maglia rosa. La sera mangiai qualcosa che mi fece male. Il giorno dopo, tra Selva di Fasano e il Lago Laceno, non resistevo più. Scivolai in fondo al plotone. La feci nel cappellino e poi lo lanciai via, lontano. Purtroppo centrai in pieno Patrick Sercu». Nessuno vuol stare nella scia del belga: «Vattene», gli gridano. Schizza via. Lo riacchiappano soltanto a 3 km dall' arrivo. In volata, De Vlaeminck batte Merckx. Terzo è Gimondi che strappa la maglia a Moser. Vincerà il Giro.
Gianni Brera ricorre a tutta la sua abilità retorica per evitare di dissacrare la figura del campione in crisi ma per niente domo: “Moser è maglia rosa dalla cintola in su. Lungo le sue gambe avventurate si consumano drammi odiosi”. E ancora: “E’ pieno di vergogna e di altro che non dico”. Sul traguardo di Lago Laceno Moser perse il simbolo del primato in favore di Felice Gimondi. Qualche chilometro prima si era liberato pure del berrettino “letteralmente allagato di liquame colitico”, dice sempre Brera, e con cui “si era pulito in preda al suo disastroso torcibudella”. Il vento aveva fatto volare il disgustoso copricapo proprio in faccia a Patrick Sercu. Il velocista belga voleva succhiare la ruota al campione trentino ma si trovò ad assaporare ben altri aromi. Vicende del genere rientrano sotto un’altra fondamentale regola del decalogo del corridore: chi la fa l’aspetti.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/05/24/questione-di-pancia.html
http://news.sirotti.it/23-02-2012/chi-non-la-fa-in-compagnia-330.html
angelo francini- Paris-Nice
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Manco per questo fatto ammetti che ti ho dato un'informazione su un fatto che ricordavo!BenoixRoberti ha scritto:Ho trovato il racconto della "smerdata" (etimologica) di Moser a Sercu, ma la storia è leggermente diversa, anzi ancor più tragicamente comica ed eroicamente sportiva.
Una volta smerdato, forse per arrivare prima al traguardo Sercu è andato in fuga e per un pelo non li smerda tutti lui (filosoficamente).
Aneddoto straziante ma agonisticamente notevole.
Ma tu ti ricordi cosa hai mangiato ieri a mezzogiorno?
E comunque questo é un fatto riportato, per quel che mi ricordo io la storia non é così, ma accadde nel finale della tappa.
Chiederò a Morris di fare la ricerca sui quotidiani del 1976.....
BenoixRoberti- Tour de France
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No, commentavo solo l'articolo. Può essere benissimo in effetti che la storia fosse come da te narrata.
Probabilmente non se la ricorda puntualmente nemmeno il Cecco in imbarazzo e defaillance.
Bisognerebbe chiedere a Sercu come successe, anzi come arrivò la tempesta ...
Probabilmente non se la ricorda puntualmente nemmeno il Cecco in imbarazzo e defaillance.
Bisognerebbe chiedere a Sercu come successe, anzi come arrivò la tempesta ...
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