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Tour de France 2014 - 18a tappa - Pau-Hautacam - 145,5 km (24 luglio 2014)
BenoixRoberti- Tour de France
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Promemoria primo messaggio :
meazza- E3 Harelbeke
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1) Vayer ha probabilmente calcolato il tempo a 410 watt sulla salita in base alla sua solita formulaBenoixRoberti ha scritto:La tua è una affermazione gratuita se è seria, ma la leggo come una battuta, perché in tal caso lo spirito almeno lo condividerei.
I miei dubbi (e sottolineo dubbi) su Froome sono legati alla sua capacità di esprimere grandi potenze con quel modo di pedalare nemico di ogni principio fisico, e con quella palese dissipazione di lavoro (nell'accezione dinamica), cosa che porta a sottostimare la reale potenza erogata.
Però, ripeto, i miei sono dubbi. Vayer esprime invece certezze.
Nibali è probabilmente andato sotto a quel tempo
2) Dubbi.. Tremendo
Il tempo è bassino , non incredibile (almeno secondo me)
BenoixRoberti- Tour de France
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Certo che si può fare, basterebbe far fuori il WT.meazza ha scritto:Pero' se prima la lunghezza era oltre i 4000.. e c'erano anche 6-7 tappe di fila oltre i 240
Vuol dire che le norme son state introdotte dopo..
si puo' tornare alle precedenti
L'Uci ha livellato verso il basso il ciclismo di eccellenza per dilatare il nuovo calendario di vertice.
Il risultato sportivo è sotto gli occhi di tutti. Il risultato economico vero lo conoscono solo ad Aigle:
un board strapagato ed i dipendenti che hanno stipendi base di 100.000 franchi annui.
Sono loro che hanno vinto veramente il Tour, ma anche il Giro, la Vuelta ed il mondiale.
vallelvo- Giro di Lombardia
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Alex Carera ha twittato alla De Stefano & co. che i giornalisti italiani dovrebbero vestirsi tutti di giallo.
Ho suggerito che oltre al giallo dovrebbero mettere anche il tricolore.
Ho suggerito che oltre al giallo dovrebbero mettere anche il tricolore.
angelo francini- Paris-Nice
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Sai é molto difficile cambiare le regole UCI, perché ormai il calendario come scrive Benoix é zeppo!meazza ha scritto:Pero' se prima la lunghezza era oltre i 4000.. e c'erano anche 6-7 tappe di fila oltre i 240angelo francini ha scritto:- durata massima 23 giorni (inclusi i riposi): il prologo vale come giornata di garaPosso concordare con te su quello che scrivi, ma bisogna tenere presente le norme regolamentari della UCI, che per i tre Grandi Giri sono le seguenti:
- lunghezza massima 3500 km (il Tour quest'anno ne fa in deroga 3655 km quest'anno)
- due sole tappe sopra i 240 km, con una media delle tappe di 180 km nei quali non si conteggia il prologo.
Ecco perché oggi bisogna introdurre le tappette di 125 km: per rientrare nella media regolamentare.....
Spero di essere stato esauriente...
Sul fatto di fare due Giri oggi é più difficle: una volta nel giro di 50 giorni ne facevi due, oggi per come sono disposti in calendario li fai in 90 giorni. Diventa più difficile programmare e mantenere la forma per un cosi lungo tempo: naturalmente parlo per puntare a vincerli, non per correrli, perché é dimostrato che anche ora vi sono corridori che fanno nello stesso anno tutti e tre i grandi giri ......
Vuol dire che le norme son state introdotte dopo..
si puo' tornare alle precedenti
E questo argomento é stato uno dei motivi che nel 2000 mi portarono ad uscire dal Consiglio Federale, oltre alla bega sul doping (Acquacetosa/Coni) in cui ero l'unico che contestava l'azione del CONI solo sul ciclismo: era uno dei cavalli di battaglia che portò avanti Ceruti in campo internazionale. Secondo lui, e la maggioranza del Consiglio Federale di allora, bisognava proporre la riduzione della durata ed del chilometraggio delle tappe dei grandi giri, perché ciò avrebbe escluso il ricorso al doping da parte dei corridori!
Oggi di fatto i corridori, a parte i big che hanno/godono di certi privilegi, corrono 11 mesi l'anno!
Andando avanti sarà più difficile per la FCI far sentire la sua voce in campo internazionale: rispetto al 2000 il nostro peso nel ciclismo prof é cambiato e stiamo scomparendo dal calendario (se levi le gare RCS cosa resta?) e dalle squadre di vertice!
Per questo bisogna invertire la tendenza cambiando la politica federale in ambito internazionale, cercando di riportare il ciclismo europeo al centro del mondo ciclistico, con l'appoggio delle altre federazioni europee!
Ossia facendo il contrario di quello che si fa oggi, ove conta solo l'appoggio del presidente di quelle federazioni ........................
prof- E3 Harelbeke
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Devo una risposta a Benoix sul tema resistenza aerodinamica su di un corridore che procede a 20 km/hr. Non ho avutio molto tempo tra ieri ed oggi ma possiamo usare la solita formula canonica, senza fare ricorso a calcolo piu' complicati, assolutamente non necessari in questa sede:
D ; resistenza aerodinamica
ro (lettera greca) : densità dell'aria : 1,11 kg/m3 a h= 1,000m
V ; velocitù del corridore 20 km/hr (5,5 m/sec)
Cd : Coefficiente di resistenza aerodinamica corridore + bicicletta
S : Superficie frontale corridore + bici
Per il Cd, dobbiamo considerare che, per un'automobile (considerata aerodinamicamente assai efficiente) questo vale mediamente 0,25. Secondo una mia approssimazione dovremmo collocarci, nel ns. caso, tra 0.15 e 0,20, ad essere generosi.
S, la superficie, considerando una larghezza spalle di 0,40m e h=1,5m con un coefficiente di riempimento di 0,65, potrebbe essere 0,4
Calcolando la Potenza dissipata, Pd come:
Pd=DxV (V è sempre la velocità)
Abbiamo che, alla massima potenza espressa di 400 watt, la potenza dissipata per effetto della resistenza aerodinamica è 1,8%.
Potremmo giocare sui valori di S e di Cd, assumendo un migliore assetto aerodinamico per bici e corridore, ma penso proprio di essere già stato molto generoso.
Come vedete siamo su valori assolutamente trascurabili.
D ; resistenza aerodinamica
ro (lettera greca) : densità dell'aria : 1,11 kg/m3 a h= 1,000m
V ; velocitù del corridore 20 km/hr (5,5 m/sec)
Cd : Coefficiente di resistenza aerodinamica corridore + bicicletta
S : Superficie frontale corridore + bici
Per il Cd, dobbiamo considerare che, per un'automobile (considerata aerodinamicamente assai efficiente) questo vale mediamente 0,25. Secondo una mia approssimazione dovremmo collocarci, nel ns. caso, tra 0.15 e 0,20, ad essere generosi.
S, la superficie, considerando una larghezza spalle di 0,40m e h=1,5m con un coefficiente di riempimento di 0,65, potrebbe essere 0,4
Calcolando la Potenza dissipata, Pd come:
Pd=DxV (V è sempre la velocità)
Abbiamo che, alla massima potenza espressa di 400 watt, la potenza dissipata per effetto della resistenza aerodinamica è 1,8%.
Potremmo giocare sui valori di S e di Cd, assumendo un migliore assetto aerodinamico per bici e corridore, ma penso proprio di essere già stato molto generoso.
Come vedete siamo su valori assolutamente trascurabili.
Lemond- Giro di Lombardia
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angelo francini ha scritto: Scusa Lemond leggiamo i fatti.
Certo che poteva anche partire lui, ma perché avrebbe dovuto farlo. E se fosse partito lui non poteva temporeggiare, come ha fatto restando con Horner per un paio di km.
E, se non temporeggiava, che succedeva?
angelo francini ha scritto:
L'attacco di ieri era su una discesa difficile e il francese ha fatto bene perché era poca la pianura prima dell'inizio dell'altra salita.
Oggi sai, Valverde, (perché conosci i percorsi direttamente visto che ci hai già corso o li hai fatti in perlustrazione) che nella discesa del Tourmalet, dopo i primi km. il gruppetto che ti insegue ti mangia 2/3 minuti in meno di 20 km.: quindi é stata un'azione stupida ...
Ex post è facile dirlo, ma per riprenderti la prima cosa è che ci deve essere qualcuno che insegue e, come ho scritto, se Pinot non fosse stato all'altezza e, inutile che ripeta.
angelo francini ha scritto:
Non parliamo di Nencini 1960, altri modi di correre e prima di tutto altre strade: più strette di quelle di oggi!
Che vuol dire che oggi si casca di meno in discesa? Oppure che sulle strade larghe non c'è pericolo? Quando uno in discesa ha paura, secondo me, è opportuno attaccarlo e, a maggior ragione, se non ti costa niente farlo, perché i due Movistar all'inizio di Hautacam sarebbero stati subito staccati.
angelo francini- Paris-Nice
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Cosa devo rispondere? Il risultato dell'intelligente azione di Valverde nella discesa del Tourmalet, si é visto nell'ascesa ad Hautacam!
Vedo che forse non hai colto la differenza sull'attacco in discesa. Quando parlo del francese mi riferisco alla tappa del giorno precedente, non a quello di ieri di Valverde: hai visto lo stradone, dalla metà discesa del Tourmalet all'inizio dell'Hautacam, il gruppo che inseguiva viaggiava a 20 kmh orari più di dei tre in fuga .... Ed un corridore come Valverde deve sapere che in quella discesa se gli va bene, può arrivare in fondo con un massimo di 20/30 secondi di vantaggio!
Ed infatti il suo tentativo é naufragato prima di arrivare in fondo.
Se vogliamo valutare le discese da questi storici passi, basta andare a rivedere i filmati di una trentina di anni fa: oggi su molti di quei passi sono state create stazioni turistiche e le strade di accesso, come le nostre, sono state tutte allargate per consentire un facile accesso anche agli autobus.....
Certo se scendi dallo Stelvio nelle condizioni di quest'anno, alla fine puoi avere anche tre e magari più minuti di vantaggio, se hai il pelo: ma ieri in quella tipologia di discesa, che conoscono tutti, no.
Dici che dopo é facile dirlo ed é tipico di noi: come nel calcio, siamo 60.000.000 di C.T.
Quello che succedeva ieri l'ho scritto alle 10.45 del mattino: ho sbagliato solo su Majka, che ha tenuto il passo degli altri e meritatamente ha vinto la classifica degli scalatori!
Vedo che forse non hai colto la differenza sull'attacco in discesa. Quando parlo del francese mi riferisco alla tappa del giorno precedente, non a quello di ieri di Valverde: hai visto lo stradone, dalla metà discesa del Tourmalet all'inizio dell'Hautacam, il gruppo che inseguiva viaggiava a 20 kmh orari più di dei tre in fuga .... Ed un corridore come Valverde deve sapere che in quella discesa se gli va bene, può arrivare in fondo con un massimo di 20/30 secondi di vantaggio!
Ed infatti il suo tentativo é naufragato prima di arrivare in fondo.
Se vogliamo valutare le discese da questi storici passi, basta andare a rivedere i filmati di una trentina di anni fa: oggi su molti di quei passi sono state create stazioni turistiche e le strade di accesso, come le nostre, sono state tutte allargate per consentire un facile accesso anche agli autobus.....
Certo se scendi dallo Stelvio nelle condizioni di quest'anno, alla fine puoi avere anche tre e magari più minuti di vantaggio, se hai il pelo: ma ieri in quella tipologia di discesa, che conoscono tutti, no.
Dici che dopo é facile dirlo ed é tipico di noi: come nel calcio, siamo 60.000.000 di C.T.
Quello che succedeva ieri l'ho scritto alle 10.45 del mattino: ho sbagliato solo su Majka, che ha tenuto il passo degli altri e meritatamente ha vinto la classifica degli scalatori!
Lemond- Giro di Lombardia
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angelo francini ha scritto: Cosa devo rispondere? Il risultato dell'intelligente azione di Valverde nella discesa del Tourmalet, si é visto nell'ascesa ad Hautacam!
Che è stata quella prevista sulla base degli ultimi giorni, solo che per l'azione degli uomini Astanà, e nonostante la stupidità dei FdJ e Ag2r questa volta Valverde non poteva avere nessuno dei suoi ad aiutarlo. Scritto a più riprese non solo da me, ma anche da Galliano.
angelo francini ha scritto:
Vedo che forse non hai colto la differenza sull'attacco in discesa. Quando parlo del francese mi riferisco alla tappa del giorno precedente, non a quello di ieri di Valverde: hai visto lo stradone, dalla metà discesa del Tourmalet all'inizio dell'Hautacam, il gruppo che inseguiva viaggiava a 20 kmh orari più di dei tre in fuga .... Ed un corridore come Valverde deve sapere che in quella discesa se gli va bene, può arrivare in fondo con un massimo di 20/30 secondi di vantaggio!
Ed infatti il suo tentativo é naufragato prima di arrivare in fondo.
No, no, avevo compreso benissimo il tuo scritto, mi pare che sia invece tu che non voglia capire che se non si tenta qualcosa laddove l'avversario (Tibot) è più debole, non ci resta che aspettare di essere staccato da lui (dove è più forte). Che poi sia naufragato non ha nessuna importanza "a priori". Già si critica la gente perché attacca poco, figuriamoci se poi, si dovesse farlo solo quando siamo sicuri.
angelo francini- Paris-Nice
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Appunto allora vuol dire che ha fatto lui una stupidata, non gli altri!
Perché come dice il proverbio per fottere bisogna essere almeno in due .....
Quello che forse non capisci é che è ridicola un'azione del genere, che NON HA NESSUNA POSSIBILITA' di riuscire, quando invece poteva (se ritiene di essere così forte in discesa) farla in altre discese ben più impegnative!
In questo Tour se mi permetti ha corso un po alla Voeckler, vorrei ma non posso, che non é il modo di correre che ti attendi da un corridore del suo calibro!
Perché come dice il proverbio per fottere bisogna essere almeno in due .....
Quello che forse non capisci é che è ridicola un'azione del genere, che NON HA NESSUNA POSSIBILITA' di riuscire, quando invece poteva (se ritiene di essere così forte in discesa) farla in altre discese ben più impegnative!
In questo Tour se mi permetti ha corso un po alla Voeckler, vorrei ma non posso, che non é il modo di correre che ti attendi da un corridore del suo calibro!
BenoixRoberti- Tour de France
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Concordo con Francio, anch'io ex ante, perché sulla discesa del Tourmalet mi ero già espresso nella analisi postata prima della tappa. La discesa del Tourmalet non è una discesa ove attaccare, a differenza di quella del Col d'Azet, dove avevo segnalato (sempre nell'analisi) la forte pericolosità proprio nel tratto dove attaccò Bardet.
Attaccare sul Tourmalet e a maggior ragione dopo il Tourmalet da questo versante è sempre stato un suicidio per un uomo di classifica, anche quando l'arrivo era posto a Luz Ardiden. A maggior ragione con il traguardo posto quasi sopra Lourdes con ulteriori 16 km di pianura. Ahinoi, attaccare in quella discesa è assolutamente velleitario.
E' vero che la corsa la fanno i corridori, ma ci sono punti in cui le cose sono possibili ed altri in cui sono proprio impossibili. Quello, per me, è uno di quelli.
La discesa del Tourmalet, inoltre, una volta almeno era più difficile per le punte di velocità che si raggiungevano. Ma adesso fanno la variante di Super-Baréges che è più guidabile e sicura e il Pinot in miglioramento in discesa di questo Tour non può andare lì in difficoltà.
Thibaut, se andrà sul podio, ci andrà proprio per la discesa fatta dal Port de Balés, dove sì ha dovuto aggredire le sue paure.
Tornando alla discesa del Tourmalet, ieri Stagi ha scritto che gli organizzatori hanno mancato di rispetto al Tourmalet. E' una affermazione ad effetto e senza grande senso geografico, perché quel versante di salita sarebbe valorizzato solo con un arrivo in quota o, forse (ma molto forse) con un arrivo a Luz-Saint-Sauveur. Non ci sono salite per un valido arrivo vicino al Tourmalet, se non proprio quelle di Luz. C'è una piccolissima stazione sciistica a metà di discesa, ma non è nemmeno lontanamente una località con capacità di spesa per una tappa di Tour.
Attaccare sul Tourmalet e a maggior ragione dopo il Tourmalet da questo versante è sempre stato un suicidio per un uomo di classifica, anche quando l'arrivo era posto a Luz Ardiden. A maggior ragione con il traguardo posto quasi sopra Lourdes con ulteriori 16 km di pianura. Ahinoi, attaccare in quella discesa è assolutamente velleitario.
E' vero che la corsa la fanno i corridori, ma ci sono punti in cui le cose sono possibili ed altri in cui sono proprio impossibili. Quello, per me, è uno di quelli.
La discesa del Tourmalet, inoltre, una volta almeno era più difficile per le punte di velocità che si raggiungevano. Ma adesso fanno la variante di Super-Baréges che è più guidabile e sicura e il Pinot in miglioramento in discesa di questo Tour non può andare lì in difficoltà.
Thibaut, se andrà sul podio, ci andrà proprio per la discesa fatta dal Port de Balés, dove sì ha dovuto aggredire le sue paure.
Tornando alla discesa del Tourmalet, ieri Stagi ha scritto che gli organizzatori hanno mancato di rispetto al Tourmalet. E' una affermazione ad effetto e senza grande senso geografico, perché quel versante di salita sarebbe valorizzato solo con un arrivo in quota o, forse (ma molto forse) con un arrivo a Luz-Saint-Sauveur. Non ci sono salite per un valido arrivo vicino al Tourmalet, se non proprio quelle di Luz. C'è una piccolissima stazione sciistica a metà di discesa, ma non è nemmeno lontanamente una località con capacità di spesa per una tappa di Tour.
prof- E3 Harelbeke
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Questo, abbiamo visto, è vero in una tappa di 145 km; se i km fossero stati 240, con altre 4 o 5 salite ? Se il Tour fosse stato un Tour della tradizione, con 4200 e passa km ?
Si possono fare ipotesi ma io credo che qualcosa potrebbe cambiare, e non di poco.
Si possono fare ipotesi ma io credo che qualcosa potrebbe cambiare, e non di poco.
cauz.- Clásica San Sebastián
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BenoixRoberti ha scritto:Tornando alla discesa del Tourmalet, ieri Stagi ha scritto che gli organizzatori hanno mancato di rispetto al Tourmalet. E' una affermazione ad effetto e senza grande senso geografico, perché quel versante di salita sarebbe valorizzato solo con un arrivo in quota o, forse (ma molto forse) con un arrivo a Luz-Saint-Sauveur. Non ci sono salite per un valido arrivo vicino al Tourmalet, se non proprio quelle di Luz. C'è una piccolissima stazione sciistica a metà di discesa, ma non è nemmeno lontanamente una località con capacità di spesa per una tappa di Tour.
nello stesso articolo ha parlato anche di mortificazione dello stelvio al giro d'italia.
il che mi significa come minimo che quest'anno durante la tappa dello stelvio era in trattoria.
Lemond- Giro di Lombardia
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A parte quell' *appunto* di Angelo, che non c'entra nulla con quanto avevo scritto io, per il resto uno attacca dove si trova in quel momento, non poteva mica tornare indietro di un giorno! Ma forse voi non avete ben compreso la "mia" alternativa di partenza, che mi tocca ripetere:
a) non attaccando era di sicuro di essere staccato in salita e senza compagni
b) attaccando, come "ultima spes" qualcosa poteva accadere e, se no, pazienza, si ritorna la punto a, ma meglio comunque provare; fra l'altro a costo zero, perché Valverde non ha speso niente in discesa e i suoi gregari sarebbero stati in ogni modo inutilizzabili in salita.
a) non attaccando era di sicuro di essere staccato in salita e senza compagni
b) attaccando, come "ultima spes" qualcosa poteva accadere e, se no, pazienza, si ritorna la punto a, ma meglio comunque provare; fra l'altro a costo zero, perché Valverde non ha speso niente in discesa e i suoi gregari sarebbero stati in ogni modo inutilizzabili in salita.
prof- E3 Harelbeke
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C'è però da dire anche che la brevità della tappa è stata compensata dalle difficilissime condizioni meteo. Direi che la tappa è risultata dura quasi esclusivamente per questo.cauz. ha scritto:BenoixRoberti ha scritto:Tornando alla discesa del Tourmalet, ieri Stagi ha scritto che gli organizzatori hanno mancato di rispetto al Tourmalet. E' una affermazione ad effetto e senza grande senso geografico, perché quel versante di salita sarebbe valorizzato solo con un arrivo in quota o, forse (ma molto forse) con un arrivo a Luz-Saint-Sauveur. Non ci sono salite per un valido arrivo vicino al Tourmalet, se non proprio quelle di Luz. C'è una piccolissima stazione sciistica a metà di discesa, ma non è nemmeno lontanamente una località con capacità di spesa per una tappa di Tour.
nello stesso articolo ha parlato anche di mortificazione dello stelvio al giro d'italia.
il che mi significa come minimo che quest'anno durante la tappa dello stelvio era in trattoria.
Ripeto, per me, tappe cosi' brevi, anche se infarcite di scalate, dicono poco, mi viene da assimilarle ad una sorta di festival dello scalatore. In una frazione di 240 km, oltre che sentire i km, come giustamente dice Peppino Meazza, senti anche (e forse principalmente) il numero delle ore passate in bicicletta.
Per affrontare un GG della tradizione, vanno a farsi friggere anche tutte le alchimie di questi sedicenti preparatori e l'approccio viene ad essere del tutto diverso: meno Teide è piu' corse.
Vorrei anche tornare su di una affermazione di Angelo: vero è che si corre 11 mesi all'anno ma è pure vero che un corridore ne corre, si' e no, 3 o 4. Il risultao (voluto) è una proliferazione insensata del numero di corridori ed una conseguente progressiva dequalificazione di questi e delle corse. Sempre piu' brocchi e sempre meno pubblico alle gare, molto semplice.
angelo francini- Paris-Nice
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@cauz
il riferimento alla "mortificazione" dello Stelvio è diretto a me?
Non mi pare di aver mai scritto una cosa del genere: semmai ho scritto, il giorno di quei fatti al Giro, della mortificazione delle regole e dell'incapacità di gestione della corsa, in quel frangente, da parte di Direzione, Giuria e D.S. ..... (se non era diretto a me, scusa).
@prof
Il tuo riferimento ai Tour della tradizione é paragonabile, nel discutere di calcio, parlare del libro che é 40 anni che non si usa più! Se oggi le regole sono quelle bisogna rispettarle!
Altrimenti diventa una discussione non tecnica, ma accademica.
Il mio riferimento al fatto che si corre 11 mesi é relativo ai corridori diciamo "inferiori", poiché i big invece scelgono gli appuntamenti ed i periodi (Nibali e Froome docet).
E' più facile trovare la forma per fare le classiche di aprile, poi quelle di agosto, che trovare la forma e mantenerla per Giro e Tour: ovviamente se corri per vincere!
Concludendo i discorsi vanno fatti sulla realtà dell'oggi!
Quando guardo mia moglie (!!!) penso a com'era quando l'ho conosciuta! Io non mi vedo allo specchio poiché uso il rasoio elettrico, così non mi impressiono!
il riferimento alla "mortificazione" dello Stelvio è diretto a me?
Non mi pare di aver mai scritto una cosa del genere: semmai ho scritto, il giorno di quei fatti al Giro, della mortificazione delle regole e dell'incapacità di gestione della corsa, in quel frangente, da parte di Direzione, Giuria e D.S. ..... (se non era diretto a me, scusa).
@prof
Il tuo riferimento ai Tour della tradizione é paragonabile, nel discutere di calcio, parlare del libro che é 40 anni che non si usa più! Se oggi le regole sono quelle bisogna rispettarle!
Altrimenti diventa una discussione non tecnica, ma accademica.
Il mio riferimento al fatto che si corre 11 mesi é relativo ai corridori diciamo "inferiori", poiché i big invece scelgono gli appuntamenti ed i periodi (Nibali e Froome docet).
E' più facile trovare la forma per fare le classiche di aprile, poi quelle di agosto, che trovare la forma e mantenerla per Giro e Tour: ovviamente se corri per vincere!
Concludendo i discorsi vanno fatti sulla realtà dell'oggi!
Quando guardo mia moglie (!!!) penso a com'era quando l'ho conosciuta! Io non mi vedo allo specchio poiché uso il rasoio elettrico, così non mi impressiono!
prof- E3 Harelbeke
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Sono decisamente all'opposto di questo modo di guardare alle cose: la critica, quando motivata razionalmente, è la base di ogni processo di miglioramento. Se, per dogma, dobbiamo ritenere che questo è il migliore dei Tour possibili (o dei Giri possibili), allora ti dico che conosco altri e piu' credibili dogmi.
Questi GG, disegnati a questa maniera, stanno creando un altro sport, che non è ciclismo inteso come sport di fondo e di resistenza. Se per migliorarlo occorre cambiare delle regole, che si cambino: e che sono, le tavole di Mosè?
Lo si voglia o meno, lo si creda o meno, anche un forum è un piccolo movimento di opinione: se questa opinione è sacrosanta ed è condivisa da tanti, acquisisce "ipso facto" una sua forza intrinseca. Non vi è nulla di piu' forte delle idee quando queste sono giuste e, a forza di scaldare e battere sull'incudine, anche il metallo piu' duro diviene duttile. In fondo il ciclismo siamo noi, siamo noi che lo seguiamo e che ne discutiamo tutti i giorni. A chi altri è indirizzato questo spettacolo ?
Questi GG, disegnati a questa maniera, stanno creando un altro sport, che non è ciclismo inteso come sport di fondo e di resistenza. Se per migliorarlo occorre cambiare delle regole, che si cambino: e che sono, le tavole di Mosè?
Lo si voglia o meno, lo si creda o meno, anche un forum è un piccolo movimento di opinione: se questa opinione è sacrosanta ed è condivisa da tanti, acquisisce "ipso facto" una sua forza intrinseca. Non vi è nulla di piu' forte delle idee quando queste sono giuste e, a forza di scaldare e battere sull'incudine, anche il metallo piu' duro diviene duttile. In fondo il ciclismo siamo noi, siamo noi che lo seguiamo e che ne discutiamo tutti i giorni. A chi altri è indirizzato questo spettacolo ?
BenoixRoberti- Tour de France
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Francio sie un egocentrico, leggi beneangelo francini ha scritto:@cauz
il riferimento alla "mortificazione" dello Stelvio è diretto a me?
Non mi pare di aver mai scritto una cosa del genere: semmai ho scritto, il giorno di quei fatti al Giro, della mortificazione delle regole e dell'incapacità di gestione della corsa, in quel frangente, da parte di Direzione, Giuria e D.S. ..... (se non era diretto a me, scusa).
Parlavamo di Stagi. A meno che tu e Stagi siate la stessa persona. In tal caso consiglierei a Stagi le pratiche di un esorcista
Il discorso che fa Prof potrebbe anche apparire come quello degli elettori italiani che si lamentano di qualche diritto che hanno perso e poi votano sempre per gli stessi.angelo francini ha scritto:@prof
Il tuo riferimento ai Tour della tradizione é paragonabile, nel discutere di calcio, parlare del libro che é 40 anni che non si usa più! Se oggi le regole sono quelle bisogna rispettarle!
Altrimenti diventa una discussione non tecnica, ma accademica.
Ok, ma gli appassionati (io, Prof e gli altri siamo solo tali) non abbiamo mai votato per le "riforme" o deforme dell'Uci e della Fci. Capisco il tuo realismo, ma non puoi pretendere che non si discuta anche sull'accademico, ovvero non puoi imporre agli altri il tuo essere addentro, quindi le regole sono quelle e con quelle bisogna convivere, punto.
Non è così. Gli appassionati sono a tutti gli effetti stakeholders (cit. prof) e hanno diritto ad esprimere le proprie volontà. L'Uci ha utilizzato a suo piacere le più nobili motivazioni (riduzione delle tentazioni del doping, corse più umane e spettacolari, ecc.) per infiocchettare una inchiappettata che serviva a loro per aumentare le corse ed attingere più risorse, alla faccia di valori sportivi, tradizione e anche lungimiranza (si è preferito il malloppo tutto e subito).
Poi, che sia tu, ribelle della prima ora di quelle tendenze, a dire "le regole sono queste" lo trovo quanto meno masochistico.
Le riforme del ciclismo sono state delle chiaviche e va detto e ricordato sempre.
Cosa c'entra? Tu devi morire Tua moglie ed il ciclismo no!angelo francini ha scritto:Concludendo i discorsi vanno fatti sulla realtà dell'oggi!
Quando guardo mia moglie (!!!) penso a com'era quando l'ho conosciuta! Io non mi vedo allo specchio poiché uso il rasoio elettrico, così non mi impressiono!
BenoixRoberti- Tour de France
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Il tuo ragionamento era chiarissimo. Non pensare che io lo abbia sminuito o che ti abbia accomunato nella "stupidità" presunta di Valverde. Parliamo di scelte e non v'è dubbio che le scelte folli sono sempre piacevoli e ogni tanto paghino pure. Ma quella azione era palesemente troppo velleitaria.Lemond ha scritto:Ma forse voi non avete ben compreso la "mia" alternativa di partenza, che mi tocca ripetere:
a) non attaccando era di sicuro di essere staccato in salita e senza compagni
b) attaccando, come "ultima spes" qualcosa poteva accadere e, se no, pazienza, si ritorna la punto a, ma meglio comunque provare; fra l'altro a costo zero, perché Valverde non ha speso niente in discesa e i suoi gregari sarebbero stati in ogni modo inutilizzabili in salita.
Permettimi un dubbio anche sui gregari inutilizzabili, perché Nibali è partito ai -10, quindi con ancora due km pedalabili in cui gli ottimi gregari di Valverde (Pla d'Adet docet) potevano aiutarlo. I km che lui ha più pagato sono stati proprio i primi dell'attacco di Pinot, Péraud e Van Garderen. Avesse avuto una mano più cospicua avrebbe salvato una miglior posizione per la crono, a prescindere dai distacchi.
E non si pensi che sto cercando pelo e contropelo ad Alejandro. Dopo la sua reazione a Pla d'Adet lo avevo rivalutato e cancellato dalla mente le "succhiate" indecenti di Vosgi e Alpi.
BenoixRoberti- Tour de France
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Fuga partita con Tom-Jelte Slagter (Garmin), Cyrille Gautier (Europcar), Martin Elmiger (IAM), e Arnaud Gérard (Bretagne), raggiunti poi dall'estone Rein Taaramäe (Cofidis), ma la fuga per ora non decolla.
Dietro, a sorpresa, tira la Cannondale. Battuta a parte, alla Cannondale dà una mano (ed è vera piacevole sorpresa) la Giant di Kittel. Forse sperano in uno scambio di favori anche per Parigi.
Dietro, a sorpresa, tira la Cannondale. Battuta a parte, alla Cannondale dà una mano (ed è vera piacevole sorpresa) la Giant di Kittel. Forse sperano in uno scambio di favori anche per Parigi.
BenoixRoberti- Tour de France
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In verità le illusioni di attacco sono state disilluse dalla discesa del Tourmalet anche in tappe lunghe come quelle che tu indichi. (es. Blagnac-Luz Ardiden 1990, Lourdes-Luz Ardiden 1994, ecc.).prof ha scritto:Questo, abbiamo visto, è vero in una tappa di 145 km; se i km fossero stati 240, con altre 4 o 5 salite ? Se il Tour fosse stato un Tour della tradizione, con 4200 e passa km ?
Si possono fare ipotesi ma io credo che qualcosa potrebbe cambiare, e non di poco.
angelo francini- Paris-Nice
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@Benoix!
che io debba morire lo so da quando ho iniziato a capire qualcosa! So che lei é una santa, ma lei non sa che io sono un martire.....
E ciò perché, da quando ho iniziato a capire qualcosa, so che da quando sono nato (venuto alla luce!) é iniziato un conto cronometrico alla rovescia: ogni secondo che passa è un secondo in meno che debbo restare sulla terra!
Però se trovo i soldi magari faccio come qualcuno e trovo un posto per starci solo 3 giorni, e poi torno magari a rompervi le palle!
Due o tre persone a Roma, alla curva nord, magari si augurano che accada qualcosa di diverso:.... ...... ..... !
Infine sulle riforme citate da Ben: posso concordare con te, ma bisogna ricordare che le REGOLE sono quelle! O tu credi che alla FCI prima e all'UCI dopo ascoltano quello che dice il pubblico: vi é uno che decide senza ascoltare il suo Consiglio d'Amministrazione!
che io debba morire lo so da quando ho iniziato a capire qualcosa! So che lei é una santa, ma lei non sa che io sono un martire.....
E ciò perché, da quando ho iniziato a capire qualcosa, so che da quando sono nato (venuto alla luce!) é iniziato un conto cronometrico alla rovescia: ogni secondo che passa è un secondo in meno che debbo restare sulla terra!
Però se trovo i soldi magari faccio come qualcuno e trovo un posto per starci solo 3 giorni, e poi torno magari a rompervi le palle!
Due o tre persone a Roma, alla curva nord, magari si augurano che accada qualcosa di diverso:.... ...... ..... !
Infine sulle riforme citate da Ben: posso concordare con te, ma bisogna ricordare che le REGOLE sono quelle! O tu credi che alla FCI prima e all'UCI dopo ascoltano quello che dice il pubblico: vi é uno che decide senza ascoltare il suo Consiglio d'Amministrazione!
BenoixRoberti- Tour de France
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Facci sapere come fai a tornare allora
Tornando alla tappa
Bella pioggia, ma se toccano i freni in discesa ...
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Prima di Berluschinho, il suo alter ego Bettinoix cercava un posto degno di accogliere la sua salma nel momento del suo trapasso.BenoixRoberti ha scritto:Facci sapere come fai a tornare allora
L'incarico fu affidato al fido imbalsamo che, dopo molte ricerche in tutto il mondo, trovò la disponibilità della tomba ove era stato sepolto nostro Signore, alla cifra di 3 miliardi dell'epoca.
Il leader Bettionoix rifiutò tale proposta, pur considerandola comunque adatta al suo lignaggio, ma eccessivamente onerosa dovendo restarci soli tre giorni.....
Io devo trovare ancora i soldi, poi vi farò sapere il seguito.......
Ultima modifica di angelo francini il Sab Lug 26, 2014 7:45 am - modificato 1 volta.
Lemond- Giro di Lombardia
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prof ha scritto: Sono decisamente all'opposto di questo modo di guardare alle cose: la critica, quando motivata razionalmente, è la base di ogni processo di miglioramento. Se, per dogma, dobbiamo ritenere che questo è il migliore dei Tour possibili (o dei Giri possibili), allora ti dico che conosco altri e piu' credibili dogmi.
Potresti fare qualche esempio?
prof ha scritto:
Questi GG, disegnati a questa maniera, stanno creando un altro sport, che non è ciclismo inteso come sport di fondo e di resistenza. Se per migliorarlo occorre cambiare delle regole, che si cambino: e che sono, le tavole di Mosè?
Quelle invece andrebbero tenute? Quando invece sono state cambiate da tempo nella tradizione cattolica, perché "non farti immagine di Dio è stato cancellato e per farli restare dieci, hanno scomposto l'ultimo in due, del quale uno (se non entrambi) sono ridicoli: non desiderare la donna d'altri o la roba
P.S.
Per me, a parte quelli copiati dai codici precedenti, del tipo non uccidere, non rubare e non pronunciare falsa testimonianza, sono tutti ridicoli o peggio, perché ad es. il figlo/a di Stalin e Hitler dovrebbero onorare il proprio padre?
e sempre a proposito di dogmi ...
Tutte le religioni teiste si proclamano *rivelate* da dio stesso e quindi
detentrici di un'etica valida autoritativamente (al di là degli argomenti).
Ma, possiamo rispondere che:
a) Occorrono argomenti di ragione (comunque) a favore dell'origine divina di
questa o quella *asserita rivelazione* e tra gli argomenti non può certo
mancare il valore universale della loro etica. (nota mia: è un po' il gatto
che si morde la coda).
b) Tutte le religioni teiste asseriscono che il loro dio è quello eticamente
perfetto e che quindi proprio la loro etica rivelata è *QUELLA*. E allora
sarà facile, per loro, trovare argomenti di ragione che la confermino.
In definitiva il filosofo morale, credente o no, può tenere in
considerazione le etiche "rivelate", ma come insieme di suggerimenti, perché
neppure il credente (nota mia: pena altrimenti trasformarsi in credino) può
accettarle in virtù del principio di autorità.
La fede, se è un atto umano, è sempre "sub iudice" e giudice ultimo, anche
secondo la volontà di dio, non può essere che l'uomo.
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