cauz. ha scritto:su quanto la religione possa rendere rimbambiti non ho alcun dubbio... ma torno in argomento sul thread che per altre questioni c'è spazio altrove, e serve lemond
E' vero, è stato compiuto un sacrilegio derubando Lemondaccio di un suo vessillo
cauz. ha scritto:personalmente nella giustizia (giusta o ingiusta che sia) ho smesso di crederci da un paio di decenni...
Fa male questa frse, perché non è corretto generalizzare. Nella coscienza dei limiti delle cose umane, la giustizia è parte indispensabile di una società, con tutti i suoi difetti, ma deve esserne parte.
cauz. ha scritto:il caso in questione, peraltro, non è quello di un ferito da impatto ma forse è ancora peggio. le nostre strade sono diventate un terreno di guerra, e si è pronti ad usare anche le maniere forti per prevaricare quello che anzichè un semplice "coabitante" della strada è diventato un avversario da sconfiggere. un sorpasso, un rallentamento, una naturale e sacrosanta differenza di velocità diventa una provocazione. con il benestare, e talvolta addirittura l'incoraggiamento, di una classe dirigente che di questa follia è più che connivente.
Esattamente, andrebbe analizzata questa parte di malessere sociale.
Gli atti gravi di questo soggetto (solo in parte automobilista) sono due distinti:
- il tentato investimento, stando al comunicato stampa di GM Cycling
- l'aggressione da pedone al ciclista.
Cosa porta un soggetto a scaricare una violenza che certamente aveva dentro su un casuale altro cittadino a bordo di una bici?
Il suo essere automobilista è un particolare non significativo, se vogliamo, ma lo è per l'esercizio della giustizia, perché un cittadino che sclera ed utilizza l'auto come un'arma va fermato, gli va sospeso il permesso di guida ed analizzato il suo stato psicologico. A tutti capita di "impazzire" almeno una volta nella vita. Il problema, però, è che ultimamente capita più spesso, come sono aumentati i suicidi e gli omicidi, anche economici, all'interno delle famiglie.
Io trovo che rispetto a qualche anno fa si vada più piano in auto e che i freni agli eccessi siano efficaci. Purtroppo non è stato fatto nulla per omogeneizzare il traffico veicolare pesante con quello ciclistico e pedonale. E questo è un fatto culturale. E' un problema molto italiano e sud-europeo. Lo era anche in Uk, ma molto è stato fatto.
L'errore, in tempi recenti, è stato quello di militarizzare i ciclisti contro il bullismo automobilistico, quando invece questi due mondi, molto compenetrati nelle componenti, dovrebbero invece dialogare. O meglio andrebbero fatti dialogare senza che le cose prendano tangenti muscolari.
cauz. ha scritto:tra uomo nero e donna nera, be', quando si tratta di differenze tra i sessi al volante, l'esperienza in strada mi dice che un luogo comune non è mai stato così falso...
Ricordo un video di un paio di anni fa in Inghilterra, credo diffuso da British Cycling e da alcuni siti Uk.
Vi si vedeva un video di onboard-camera da un Suv che era bloccato lungo una stradina stretta da un ciclista (credo anziano) impegnato in salita. Ad un certo punto dall'auto scendeva una giovane bulletta bionda che affiancava il ciclista e lo buttava a terra.
Il bullismo è maschile in percentuale, ma gli uomini non ne hanno l'esclusiva, per non parlare dei bulli che sono aizzati da donne violente. Non esistono categorie predefinite per il peggio umano, neanche i nostri angeli diabolici che ci fanno perdere la testa (parlando da masculo).