vallelvo ha scritto:Di Facebook ormai non se ne può più fare a meno. Ahimè, quanti danni può fare la tecnologia se male usata...
Io amo la tecnologia, ma non sono un amante di Facebook che come mezzo si presta troppo a chi vuole trascendere.
Sono invece un amante di Twitter, che trovo un social molto più profondo, proprio nei suoi limiti di battitura e discrezione. Se uno vuole clicca i link e guarda le immagini, se no passa oltre. Non è un social che porta alla messa in piazza dei lati personali, non è invasivo. Al limite potrà sembrare troppo da suffragio di pensiero e non a caso è ampiamente utilizzato (anche male) dai politici.
La tecnologia comunque non è in sé né maligna né benigna. Il lato positivo resta immensamente maggiore di quello negativo, anche se questo riesce più facilmente a farsi notare.
E' grazie alla tecnologia che si è creata la nostra piccola community e che Ciclopassione sia diventata un piccolo punto di riferimento per le battaglie importanti che riguardano il ciclismo.
Quando c'è qualche problema, chissà perché, scrivono a noi.
Quando le battaglie sono ostiche, i ciclofili ed i ciclisti scrivono a Ciclopassione. E' un piccolo risultato di cui siamo fieri. E' avvenuto per le sentenze ingiuste verso qualche ciclista, per le segnalazioni sulle mostruosità dell'Uci di McQuaid o della Fci di Di Rocco, per lo scandalo dei Mondiali di Firenze (ne riparleremo) e questa mattina per questa indecente pagina web che incita alla violenza nei confronti dei ciclisti.
Ed è grazie alla tecnologia che abbiamo messo in rete la competenza di varie persone, ciascuno per la sua parte, con competenze, storiche, giornalistiche, legali, sportivo-regolamentari (come l'infallibile - solo nelle regole sportive - Francini
).
Scusa se non ti ho replicato alla mail, ma da stamattina, da quando ho ricevuto la private mail di Fizz, sono stato completamente preso da questa cosa, che avrei lasciato perdere se non avessi letto quegli espliciti inviti alla violenza.
Siamo stati tutti ragazzi e sappiamo come le menti bacate possano trovare porte aperte nella fascinazione mentale di chi è in preda alla splendida esplosione ormonale adolescenziale, splendida ma con tutti i pericoli ad essa connessi.