Da Lemond Dom Ago 04, 2013 9:05 am
Dalla guarigione al trionfo nella "Grande Boucle", Lance Armstrong ha suscitato un fascino malsano, nel senso che ha diviso le parti senza "nuances": o adorato o detestato. Insomma, da una parte troppi onori e dall'altra troppa indignazione. L'epoca era maledetta e il ciclismo viveva i suoi anni di EPO e, per forza di cose, il settevolte vincitore del Tour è stato l'incarnazione stessa del dilemma sul doping in questo periodo. Tutti presumevano e il giornale "L'Equipe" riusci a quasi a dimostrarlo (almeno in parte), ma al momento nessuno è riuscito a provarlo. (nota mia ovvio che C.G. ha terminato il libro prima dei noti fatti e, mentre ci sono, mi domando perché tutta quella presunzione non si è mai avuta nei confronti del cinque volte vincitore: M. Indurain?)
Ho spesso sentito dire che il cancro era legato al doping, ma io rispondo in maniera negativa, perché altrimenti ciò potrebbe significare che tutti i giovani che hanno un tumore sono dopati. D'altra parte le interviste dell'epoca lo testimoniano; fin da quando Lance ha terminato quarto alla Vuelta, dissi a tutti che il favorito per il Tour del 1999 era lui e alcuni mesi dopo ho trovato la sua prestazione normale, direi logica, tanto più che i cancerologhi che avevamo contattato erano stati formali: quando qualcuno sopravvive a un cancro e che le metastasi sono state eliminate, recupera completamente il suo potenziale fisico. Ed essi aggiungevano che, di solito, chi ha subito questo tipo di prova, si è indurito mentalmente e adotta anche un regime di vita più stretto. E in effetti egli è ritornato più forte nella testa e, per chi conosceva il suo temperamento iniziale ... Lance è diventato professionista al momento che sappiamo e l'uomo è sempre stato un soggetto senza fioriture, in più ha fatto del professionismo un'arte anche se i suo metodi sosta stati giudicati forse troppo meccanici e laddove altri si accontentavano della testa e delle gambe, lui si serviva anche dei medici, degli informatici e specialisti di tutti i generi, compresi gli avvocati. Concludendo Lance Armstrong è stato solo il prodotto della sua epoca e secondo me, non ci sono ne angeli, né diavoli, ma solo degli uomini che svolgono una professione. (Fine)