Da Lemond Gio Mag 07, 2015 9:26 am
Vita di Romolo XIII
Subito dopo questi avvenimenti si abbatté su Roma una pestilenza e i Cameri, supponendo che la città non fosse in grado di reagire, l'assalirono; Romolo affrontò i nemici in una battaglia campale, mettendoli in rotta e colonizzò anche Cameria; tanto si poté fare, perché ad appena sedici anni dalla fondazione, già Roma rigurgitava di abitanti. Tale conquista rafforzò le sue fortune, perché i vicini si sottomettevano a lui, paghi della sicurezza che garantiva loro. Gli Etruschi, invece, decisero di non poter tollerare l'ingrandimento continuo di Roma/Romolo. I Vei, per primi, chiesero la restituzione di Fidene, richiesta ridicola, fatta solo per creare un "casus belli". Dopo la risposta negativa, i Vei divisero le forze: una colonna assalì Fidene, mentre l'altra marciava su Roma. Romolo ebbe la meglio su entrambi i campi di battaglia e, lasciando che i superstiti fuggissero, puntò direttamente su Vei/o. Gli abitanti non opposero alcune resistenza e si piegarono a sottoscrivere un'alleanza della durata di cento anni e la concessione di una vasto territorio, chiamato "Septempagium". Alle Idi di ottobre fu celebrato il trionfo dell'ultima guerra combattuta da Romolo, perché neppure a lui riuscì di evitare quel che accade a chi sale troppo in alto: abbandonò i modi democratici e instaurò una monarchia che divenne odiosa dopo poco tempo e, non si sa quando, non si sa come, alle None di luglio dell'anno dopo la conquista di Vei/o, il re scomparve. Naturalmente i sospetti caddero sul Senato.