Damiano Cunego

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vallelvo ha scritto:Ecco che Lemond torna ad essere pungente come nel passato. Dai Lemond se si ritirasse Cunego per chi dovrebbero tifare i suoi sostenitori se son rose fioriranno, altrimenti ....

A proposito come hai visto la performance di Bode Miller (se non sbaglio sei un suo sostenitore: veramente grande), è sempre lo stesso forte americano?

Non so proprio chi sia Bode Miller, ma è un ciclista? Quanto ai tifosi di Cunego, non posso certo dare consigli, ma di solito "morto un papa, se ne fa un altro"

Ecco, a proposito di Cunego, riporto un suo intervento ascoltato in una puntata di Giro ti amo, mandata in onda da Bike channel. In essa si rammentava Charly Gaul e la sua impresa sul Bondone e si domandava a Damiano, chi era stato per lui Charly Gaul. Risposta: "So che C. Gaul è stato un grande scalatore, ha vinto un sacco di Giri e di Tour, se non vado errato e quindi credo che è stato paragonato insieme a Pantani, forse gli scalatori più forti di sempre".

Ora, a parte la grammatica, quel che mi preme sottolineare è la profonda ignoranza del nostro che, evidentemente influenzato da Verdone, usa un sacco per nascondersi dietro a un dito. Gaul ha vinto un solo Tour, fra l'altro grazie alla tappa finale a cronometro, dove strappò la maglia gialla a Vito Favero e, del pari, avrebbe trionfato egualmente in un solo Giro, se non avessero permesso di correre quel giorno al Bondone in quelle condizioni. Lui, alla partenza, era XXIV a 16 minuti dalla maglia rosa. Con questo non voglio sminuire il lussemburghese, ma solo sottolineare che un bel tacere spesso è molto meglio di un brutto parlare.

Bello questo aneddoto e fondamentalmente triste.
Dobbiamo però dire che l' "ignoranza storica" (nel senso etimologico) è un grave comun denominatore dei ciclisti odierni. Non si può generalizzare, ma di certo la platea degli "ignoranti storici" è molto vasta. Coloro che sanno rimediare a questo gap o che dispongono dei mezzi culturali (della curiosità) per capire, interpretare e far bagaglio del passato se ne avvalgono in vari modi, dalla tecnica e tattica in corsa al post-attività quando possono rendersi utili come commentatori tecnici o comunque come esperti. Ecco spiegato il ruolo di Cassani, Martinello e di Rik Van Magren, ma pure di Savoldelli (l'ex più contemporaneo), che certamente in carriera si è giovato delle letture del ciclismo del passato.
E' un peccato che un over 30 non abbia saputo in tanti anni di professionismo trovare la curiosità per mettere assieme una cultura storica sul ciclismo. Non sa, il Damiano, che "armi" si sia perso con questo utilitarismo opportunista.
Sono in molti i ciclisti a credere che la storia, il passato, la cultura non servano a nulla. E le conseguenze le vediamo. Non di rado capita che parlando con i ciclisti di storia e di palmarés, questi ti guardino magari anche ammirati, ma quasi come se ti considerassero un feticista in cerca del particolare del passato, perché per loro ciò che conta è solo il presente.
E pensando al presente si incappa nel futuro.

Ps. Comunque sia all' "ignoranza" si può sempre rimediare.  

All'ignoranza si può certo rimediare, ma il punto è che di solito costui non se ne accorge, ad es. il mio nipote Sardino (sette anni) crede di sapere tutto (quello che gli serve).

Giusto, all'ignoranza si può rimediare. Non è da tutti però.
Ognuno di noi dovrebbe anche avere la curiosità di conoscere le proprie "radici". Così come uno sportivo, di qualsiasi disciplina, dovrebbe ricercare nel passato la storia dello sport che ha avuto la fortuna di farne la sua professione. Forse non c'è il tempo per tutto.
 
Purtroppo l'ignoranza è la madre dei nostri tempi.
A tanti giovani e non, non interessa la cultura, è più importante "l'avere".
Basterebbe andare nelle scuole e vedere come sono recepite le lezioni dagli studenti, partendo dai più piccoli, i quali peraltro non hanno colpe. 
 
Tra gli "ignoranti" mi ci metto anch'io, purtroppo nella vita non tutto è dovuto.

L'ultima notizia in casa Lampre: ingaggiati i giovani Bonifazio e Conti:quindi largo ai giovani.

Ben detto, purtroppo tutto vero. Ed è una vera emergenza per il nostro Paese in particolare.
E allora diciamo che dobbiamo distinguere fra ignoranti refrattari (e pure orgogliosi della propria ignoranza) e ignoranti curiosi.
Siamo tutti ignoranti, più o meno tutti ed in modo differente a seconda delle materie.
L'importante è in effetti essere curiosi.
Per mia esperienza personale, avendo seguito parecchie giovanili, molto dipende anche dalle guide tecniche. Se a guidarti trovi persone di cultura che ti incuriosiscono e ti affascinano con storie e narrazioni, nasce la passione, l'amore profondo per lo sport e la cultura sportiva. Se ti guidano solo ed esclusivamente per il risultato sportivo troverai atleti curiosi e sensibili come anziane meretrici incallite.
La base del nostro sport è molto in crisi e la scarsa cultura ne è il termometro. Ma volendo si potrebbero fare tante cose, anche senza particolari risorse. Volendo!

Ps.
Su Sardino sono molto fiducioso sul ruolo di pungolo del prestigioso e certamente "pretenziosissimo" avo

BenoixRoberti ha scritto:Bello questo aneddoto e fondamentalmente triste.
Dobbiamo però dire che l' "ignoranza storica" (nel senso etimologico) è un grave comun denominatore dei ciclisti odierni.

problema decisamente accentuato per gli italiani, perchè quando senti parlare i francesi, i belgi, gli americani... talvolta pure i "ciclisticamente acerbi" inglesi (pensa a wiggo), l'impressione è ben diversa: si nota una cultura ciclistica assai piu' profonda, e oserei dire pure una cultura generale maggiore.

su questo, i media sportivi (mamma rai e gazzetta in primis) dovrebbero farsi un paio di domande, se avessero la testa per farsele.

C'è anche da dire, mi riferisco ai francesi che conosco, culturalmente sono molto più avanti di noi.
I nostri ragazzi, non tutti, la scuola la ritengono un perditempo. Pensare che da qui inizia l'evoluzione di un paese e la sua ricchezza. In Italia a tutti deve essere garantito il diploma. 

Penso, magari sbagliando, che lo sportivo di mestiere per i tanti impegni di lavoro, tralasci il suo percorso formativo. Evidentemente non leggono e di conseguenza non conoscono la carriera dei campioni del passato. E' anche vero che tanti strafalcioni si sentono in TV, si leggono sui giornali e non è di aiuto.

Solo per sgravare un po' Cunego, mi pare che il ciclisticamente acerbissimo norvegese Boasson Hagen confessò il suo pieno disinteresse per la storia ciclistica (forse dopo aver vinto la Gand, non ricordo).
Per carità, era giovane e con il passare del tempo potrà anche cambiare idea, ma è naturale che oltre che un fatto culturale, questo interesse storico sia un aspetto molto soggettivo.

vallelvo ha scritto:A proposito come hai visto la performance di Bode Miller (se non sbaglio sei un suo sostenitore: veramente grande), è sempre lo stesso forte americano?

OT: Ma dai, mi sono perso l'apertura di coppa del mondo ed è tornato Bode? Ciò che mi sfugge è il collegamento tra l'americano e il veronese però  

BenoixRoberti ha scritto:Ps.
Su Sardino sono molto fiducioso sul ruolo di pungolo del prestigioso e certamente "pretenziosissimo" avo

Se "il buon giorno si vede dal mattino" ...  per ora tutte le volte che gli chiedo qualcosa, la risposta che gli viene automatica è "uff".

P.S.

Ho visto che tal Bode Miller è uno sciatore, sport che non vedo da dopo i tempi di G: Thoeni.

Per ritornare in tema, io mi domando, ma quelli della Gazzetta dello Sport (credo siano loro gli autori del documentario sul Giro) Cunego lo conoscono oppure, sanno solo che ha vinto un Giro nel 2004? Se vuoi un parere su qualcuno domandalo a chi può risponderti, ad es, come hanno fatto dopo, a Chioccioli o Chiappucci o Garzelli, tutta gente che sa esprimere qualche idea e convinzione. Altro esempio, sempre da quella trasmissione, sul tema dell'ultima tappa (Colle delle Finestre, con la parte di strada sterrata) si sono sentiti i pareri di molti; Un firma storica della Gazzetta, di cui non rammento il nome, ma che, in maniera aulica, riesce a dire soprattutto banalità e in quel caso anche peggio, poi Martini, anche lui è andato per la tangente, sostenendo che si fecero grandi distacchi in salita, ma anche in discesa, dove andavano a 100 Kmh (probabilmente entrambe le cose non vere e poi, se fosse giusta l'una, eliminerebbe la seconda, perché i distacchi in discesa si possono fare se ci sono parecchi tornanti) e poi Simoni e Di Luca, che hanno espresso pareri originali (Gipo) e sensati (Danilo). Infine Damiano che ha solo saputo dire che quella salita lui se la ricordava e che aveva fatto fatica.

E' tornato Bode, non mi è parso in perfetta forma però.

Mi ricordavo, erroneamente forse, che su questo forum parlando di tifoseria, fosse venuto fuori il nome di Miller, tutto qui.

"Cunego se ci sei batti un colpo", questo l'invito dell'Arena di Verona al suo campione.

Risposta di Damiano "Anno da dimenticare, ora vi dimostro che volto pagina".

Lo aspettiamo sulle strade del ciclismo.

Leggo questa notizia.

Damiano  Cunego potrebbe essere ingaggiato nel 2015 dal  nuovo team di Alonso.

Lemond ha scritto:E in Algarve, purtroppo, ha vinto anche ... un'accoppiata di *B*, per me, molto indigesta: Bussolotto/Bagnino.   

P.S.

Se qualcuno potesse suggerirmi un soprannome appropriato, con la B iniziale, per Cuneghin, gli/le sarei grato.  

Però una bella vittoria del bagnino dopo oltre un anno di digiuno; non so cosa potrà fare contro Froome, penso comunque che a luglio possa andare meglio che allo scorso Tour (ci va anche poco), e per lo spettacolo ciò non è male.

Per l'altra tra le tue C preferite come soprannome in B Roata aveva coniato il "bocia", ma mi sa che siamo fuori tempo massimo per quel soprannome...vincerà anche lui, tranquillo 

eliacodogno ha scritto:Però una bella vittoria del bagnino dopo oltre un anno di digiuno; non so cosa potrà fare contro Froome, penso comunque che a luglio possa andare meglio che allo scorso Tour (ci va anche poco), e per lo spettacolo ciò non è male.

Per l'altra tra le tue C preferite come soprannome in B Roata aveva coniato il "bocia", ma mi sa che siamo fuori tempo massimo per quel soprannome...vincerà anche lui, tranquillo  

A me pare piuttosto difficile, perché dovrà fare se non proprio il gregario, quasi sempre la seconda o terza punta, perché quest'anno la Lampre è diventata una mezza corrazzata.

In lingua barbara per il biskero di Empoli direi: bambulòt! In milanes si dice anche per i bam-boccioni, così ci mettiamo anche il bocia. Però il povero Padoa-Schioppa non c'è più.

Bamboccione mi piace.

Mentre pensavo a bocia è venuto anche a me ma poi mi sembrava eccessivo...   
Difficile che vinca, vero, ma se ce l'ha fatta nel 2013 che andava a piedi perché no? Basta scegliere le occasioni giuste, tendenzialmente fra le corse citate in questa discussione  

Una  curiosità, perchè un nome con la B, forse perchè lo reputi un ciclista di serie....B?

Dai, un po' di "savoir Faire".

vallelvo ha scritto:Una  curiosità, perchè un nome con la B, forse perchè lo reputi un ciclista di serie....B?

Dai, un po' di "savoir Faire".

Sì, ma anche tu che gli dài certi suggerimenti su un piatto d'argento ...  
Guarda che manco lo aveva pensato, ma adesso ti dirà che ovviamente era così

Dopo Bagnino e Bussolotto, non c'era il due senza il tre. Tu c'hai messo la ciliegina 

vallelvo ha scritto:Una  curiosità, perchè un nome con la B, forse perchè lo reputi un ciclista di serie....B?

Dai, un po' di "savoir Faire".

Se fosse così, lo eleverei di una categoria, visto che. come Contador e Cavendish comincia con la *C*.   Invece il motivo è un altro, dato che i corridori che mi stanno più antipatici sono tre (con la *C*) e siccome li chiamo con un soprannome che comincia con la B, volevo fare la tersiglia anche per questa lettera.  

vallelvo ha scritto:Una  curiosità, perchè un nome con la B, forse perchè lo reputi un ciclista di serie....B?

Dai, un po' di "savoir Faire".

Ma no dai, noi si è kattivi con Dammià, ma sono convinto che anche lemond gli vuole bene. Io poi tifo per lui, l'ironia sull'argomento per me è nata leggendo le difese a oltranza di alcuni fan  

Caro Davide, è vero quel che dici e cioè che l'antipatia nasce soprattutto dai tifosi, ma anche lui ci mette del suo, ad es. quella camera piena di immagini ...  

Stavo scrivendo il post e Lemond mi ha preceduto. Quindi avevo capito bene.  
Confesso però di non avere mai visto la sua camera: ma come hai fatto tu ad entrare in casa Cunego? Dove a Cerro o aLugana, sei stato? Dicci i segreti. 
Invio così come avevo scritto poco fa. 

Solo antipatia, o di......... credo.

A me Contador e Cavendish sono simpatici e ahimè anche Dami!

Davide, non ho ben capito tu tifi per......... Lemond, o per  Cunego?

Ho conosciuto negli anni tanti fans di Damiano (quelli veri) e ti assicuro che son tutte persone equilibrate e per bene. Coloro a cui ti riferisci, sono gli ultras del ....ciclismo: ce ne sono, pochi però.

Mi stanno divertendo questi post, un po' di leggerezza non guasta, in  attesa delle  discussioni sul grande ciclismo. Non so   utilizzare le fac  cine o forse si. Però non so bene i significati. 

Ciò che mi da tanto fastidio sono le discussioni  in TV ecc., dove finiremo?

vallelvo ha scritto:Stavo scrivendo il post e Lemond mi ha preceduto. Quindi avevo capito bene.  
Confesso però di non avere mai visto la sua camera: ma come hai fatto tu ad entrare in casa Cunego? Dove a Cerro o aLugana, sei stato? Dicci i segreti. 

Direi che il riferimento è questo  


Comunque l'ironia nasce da quella minoranza moooolto risicata (hai perfettamente ragione) che io trovo molto spassosa. Detto ciò Cunego può fare come crede, anche dire messa tutti i giorni  
Ah, e comunque io tifo entrambi, sia Lemond con la sua ironia pungente, che Damiano con il suo andamento altalenante...