Tour de France 2014 - Notizie, anticipazioni e ipotesi sul percorso - DISCUSSIONE GENERALE

Promemoria primo messaggio :

Sul sito di Velowire, ci sono le prime indiscrezioni sul Tour...qui però siamo già al 2014. E' in francese.

prof ha scritto:Beh, insomma, so già che domenica mi commuoverò un pochino

Io invece sono certo che non perderò l'aplomb ...

seeeeee   

       

Io non dico nulla, vorrei essere la...

BenoixRoberti ha scritto:Che Dante mi perdoni.  

1.  1    Nel mezzo del cammin di nostro Tour
1.  2    mi ritrovai gli avversari dal duttur
1.  3    ché la diritta via avean smarrito.

1.  4      Ahi quanto a dir qual Tour è cosa dura
1.  5    esta maglia ciofeka fa cacare ma va forte
1.  6    magari il kazako ne rinovi la figura!

1.  7      Tant'è amara che poco è più morte;
1.  8    ma per trattar del ben ch'i' vi trovai,
1.  9    dirò de l'altre tappe ch'i' v'ho vinte.

1. 10      Io non so ben ridir com'i' vi provai,
1. 11    tant'era pien di fatica a quel punto
1. 12    che la verace maglia abbandonai.

1. 13      Ma poi ch'i' fui al piè d'un colle giunto,
1. 14    là dove terminava quella valle
1. 15    che m'avea di paura il cor compunto,

1. 16      guardai in alto, e vidi le sue gialle spalle
1. 17    vestite già de' raggi della bicicletta
1. 18    che mena dritta altri per ogne calle.

Ho letto solo stasera questa tua poesia. 
Allora faccio anch'io il poeta dialettale:


'd solit i pueta pi matt cuma ti, as tiru 'n krep 'n testa, kuanda 'l to' turno?
prova a intre' a Rakunis ke 't tenu sikur! At tenu anke a Cullegn .....

Io invece penso già all'anno prossimo e con una squadra così ... teste e lische.

Prof ti devo una birra
adesso vediamo logisticamente.. dove trovarci 

meazza ha scritto:Prof ti devo una birra
adesso vediamo logisticamente.. dove trovarci 

Wow, non mi ricordavo proprio ... Ottimo, non vedo l'ora di venire a riscuotere!
Fammi sapere quando e poi ci accorderemo sul dove.

3 settimane fa era un sogno, adesso è realtà.      

Su RAI ! mattina, la Deste......Avete visto come titola l'Equipe ...."ENTUSIAsmante"...

Una personalissima e parzialissima descrizione dei protagonisti di questo Tour, scoppiettante nella prima parte, a senso unico nella seconda, ma comunque ben disegnato, al netto della mancanza di qualche altro chilometro contro il tempo. Nel complesso una corsa divertente, al di là dell'epilogo che è certamente il migliore che potessi augurarmi   



FELICI & VINCE...NTI

NIBALI: Che gli vuoi dire a uno che parte leader, consolida giorno dopo giorno e vince quattro tappe? In mezzo a tutti i "se" del caso, almeno un "bravo" se lo merita va :p

BARDET: Per l'andatura in salita e la fisionomia mi ricorda Riccò, forse è la più grande rivelazione di questo Tour, soprattutto per il modo di correre

BOOM: Doveva andare sul pavé a luglio per trovare una giornata da Nord e staccarli tutti... ok ok, è solo una tappa del Tour, la Roubaix è un altro sport, però...

GALLOPIN: Parte importantissima del trionfo francese, prima si veste di giallo il 14 luglio, poi sgravato da ogni responsabilità, va a uccellare Sagan da grande tempista.

KITTEL: In caso di gara "facile" vince senza problemi, però presta il fianco quando l'altimetria o il clima rendono la corsa più dura; rimane l'uomo da battere degli sprint, con un certo margine mi pare.

KRISTOFF: Forse il primo vincitore della Sanremo degli ultimi anni che riesce a confermare di avere qualcosa di speciale; prima riesce quasi a fregare Kittel anticipando la volata, poi si prende un paio di tappe... Vi basta? No, e allora mette ancora paura a Marcellino sui Campi Elisi.

MAJKA: Il polacco ha fatto esattamente quanto mi aspettavo da Purito; credo che questo Tour all'attacco, boccheggiando e strizzando l'occhio alle telecamere, lo faccia crescere il triplo rispetto ai precedenti GT in cui cercava il piazzamento senza quasi farsi vedere.

MARTIN: Probabilmente colui che si deve rallegrare di più per l'abbandono del Bussolotto, così oltre a dominare la solita cronometro ha anche dato spettacolo nelle tappe di media montagna, rivelando un potenziale perlopiù inutilizzato da spendere in qualunque classica.

PERAUD: Ciò che resterà di più nel suo Tour per me è il suo correre nella ruota della maglia gialla tentando di sorprenderlo in vista del traguardo... però il podio è arrivato, direi più che meritatamente.

PINOT: Dopo un 2013 in cui sembrava disperso ritorna alla grande, dimostrando di aver lavorato per spostare i propri limiti (discesa e cronometro), migliorando anche in salita.

TRENTIN: Alla fine la riconferma passa quasi inosservata rispetto all'anno scorso, quando aveva in pratica salvato la spedizione italiana in terra di Francia.



FORTI & INCROLLABILI

DE MARCHI: Emblema della cattiveria agonostica sulla bicicletta, fosse francese gli avrebbero già tirato su un monumento

GREIPEL: Alla fine non era tempo sprecato andare a cercare il pavé durante l'anno...infatti nessuno tra i velocisti recupera meglio di lui dalla tappa di Arenberg, e la vittoria arriva facile

HORNER: Solo per la tappa di Hautacam, dove ripropone uno scontro stile Angliru 2013...dura poco ma almeno ci prova

KIRYENKA: Ma sì, la gamba non era monumentale, però intanto sui Pirenei ha provato quel centinaio di km da solo, tanto per vedere l'effetto che faceva.

KONIG: Oltre a farsi una rimonta non da poco nella discesa del Bales, sempre lontano dalle telecamere, patisce un incidente meccanico che gli costa un bel po' nella tappa di Gerardmer, altrimenti potrebbe forse anche giocarsi una top 5.

NAVARDAUSKAS: Se si parla di fughe è difficilissimo che il lituano torni a mani vuote...e infatti...

ROLLAND: Con il Giro corso all'assalto nelle gambe si spara ancora chilometri in fuga e nonostante tutto raccoglie in classifica un risultato lusinghiero.

VISCONTI: Gran bel Tour, è mancata di poco la vittoria, a completamento del trionfo del conterraneo, che guarda caso vestiva il Tricolore...

ZUBELDIA: Riesce nella grande impresa di centrare un'altra top 10 (ancora una volta in una squadra dove sono inesistenti gli Schleck e dove Cancellara si ritira senza lasciare segni della propria partecipazione) senza mai farsi inquadrare dalle telecamere, nemmeno per sbaglio



DELUSI & DISILLUSI

DEMARE: Dalla maglia tricolore ci si aspettava onestamente di più, specie dopo che l'abbandono di Cavendish aveva aperto qualche spazio interessante. Ho idea che, come Viviani e Modolo, abbia qualche difficoltà a destreggiarsi negli sprint.

JRO: Sinceramente credevo che Purito potesse vincere la maglia bianca a pois rossi con il sigaro in bocca e intanto vincere una tappa di montagna; probabilmente avevo sopravvalutato il suo recupero.

KWIATKOWSKI: Difficile dire cosa non andasse, semplicemente credo sia arrivato al Tour peggio dell'anno passato

MOLLEMA: Insieme agli altri tulipani, da sempre annunciati in pompa magna e sempre attesi all'esplosione. Tutti, salvo Ten Dam, che sembra una lumaca, ma non per la lentezza :p

PORTE: Onestamente su di lui mi pare eccessivo calcare la mano dato che sembra abbia precisi limiti tecnici, particolarmente per quanto riguarda il recupero.

SAGAN: Sebbene abbia portato a casa ancora una volta la maglia verde, pesa la mancanza di vittorie. Soprattutto in prospettiva futura, questo Tour ha messo a nudo la scarsa freddezza di Peter nei finali. Ironia della sorte si ritrova nelle condizioni di Cancellara, ai danni del quale da debuttante lo slovacco ha ottenuto qualche vittoria (e come Fabian dovrà al più presto trovare contromisure efficaci o continuerà a collezionare piazzamenti spendendo tante energie fisiche e mentali)

VALVERDE: Diciamo che l'illusione è stato bravo a crearla, mascherando alla perfezione le difficoltà e salvando la piazza d'onore quasi fino alla fine (e dire che viene sempre criticato per le scelte tattiche). Penso che la parentesi, almeno relativamente ai GT sia chiusa, nelle Classiche potrebbe invece fare buone cose.

VDB: A parte i malanni s'era visto un calo sensibile rispetto al Delfinato.

TJVG: Alla fine il piazzamento non è deludente, però ci sono state alcune giornate a vuoto e soprattutto, rispetto a due anni fa, Pinot l'ha superato in tromba (su questo incide certamente anche il percorso)

VOECKLER: Diciamo che rispetto al passato restano solo più tante boccacce e poca sostanza.



SFORTUNATI & DISPERSI

CAVENDISH: Per una volta l'istinto da killer gli ha portato malissimo; peccato per lui, un Tour come questo, ad un Bussolotto nelle condizioni di fine Giro 2013, poteva anche aprire qualche spiraglio interessante contro il solito Kittel

CONTADOR: La vera ossessione di questo Tour è: cosa sarebbe successo se...? Io invece sono fermo all'immagine del ciclista che pedala quasi 10 km con una frattura della tibia. Mi pare di capire che comunque rientrerà l'anno prossimo

FROOME: Quest'anno c'era qualcosa che non funzionava benissimo fin dalla primavera, nonostante le vittorie... Poi la grande sfortuna di questo Tour e ora che farà? La Vuelta? O ci vediamo l'anno prossimo?

RUI COSTA: Un altro favorito (si fa per dire, diciamo candidato alla top10) che ha lasciato; a parziale giustificazione la maledizione dell'iride.

TALANSKY: Forse il vero mistero di questo Tour, non ti ritiri e finisci la tappa da solo, forse dovevano insegnargli quanto è ingiusta la vita (cit.) :p

Mi torna quasi tutto di quello che hai scritto, ma forse, rileggendo, qualcosa da dire ci trovo.

eliacodogno ha scritto:


FELICI & VINCE...NTI


BOOM: Doveva andare sul pavé a luglio per trovare una giornata da Nord e staccarli tutti... ok ok, è solo una tappa del Tour, la Roubaix è un altro sport, però...

In diverse Roubaix ha avuto incidenti meccanici.

eliacodogno ha scritto:


KRISTOFF: Forse il primo vincitore della Sanremo degli ultimi anni che riesce a confermare di avere qualcosa di speciale; prima riesce quasi a fregare Kittel anticipando la volata, poi si prende un paio di tappe... Vi basta? No, e allora mette ancora paura a Marcellino sui Campi Elisi.

Mi aveva già impressionato al Fiandre, lui è quasi come Sagan (meno forte in salita e più in volata)

eliacodogno ha scritto:

MARTIN: Probabilmente colui che si deve rallegrare di più per l'abbandono del Bussolotto, così oltre a dominare la solita cronometro ha anche dato spettacolo nelle tappe di media montagna, rivelando un potenziale perlopiù inutilizzato da spendere in qualunque classica.

Per me il tedesco è il secondo protagonista di questo Tour.

eliacodogno ha scritto:



FORTI & INCROLLABILI

ZUBELDIA: Riesce nella grande impresa di centrare un'altra top 10 (ancora una volta in una squadra dove sono inesistenti gli Schleck e dove Cancellara si ritira senza lasciare segni della propria partecipazione) senza mai farsi inquadrare dalle telecamere, nemmeno per sbaglio

Per me lui e Frank hanno fatto lo stesso tipo di corsa e, anche in classifica sono finiti vicini. Credo che la differenza l'abbia fatta la tappa di Aremberg, dove il lussemburghese si è rammentato che sul pavé aveva finito una stagione.

eliacodogno ha scritto:


SFORTUNATI & DISPERSI

CAVENDISH: Per una volta l'istinto da killer gli ha portato malissimo; peccato per lui, un Tour come questo, ad un Bussolotto nelle condizioni di fine Giro 2013, poteva anche aprire qualche spiraglio interessante contro il solito Kittel

Ehehe, mandove,   Contro Kittel nelle tappe di pianura-pianura non avrebbe retto nemmeno la ruota, poteva solo sperare che il treno Q.S. non facesse avvicinare i Giant, altrimenti niente da fare, perché poi nel 2014 era inferiore, come condizione e come età (considerandola a rovescio) al 2013.

Belle analisi. 

Per Zubeldia credo che la differenza rispetto a Frank l'abbia fatta anche la cronometro, ma quello che volevo rimarcare è che la maglia di campione lussemburghese di quando in quando l'ho addocchiata, mentre il gessato di Haimar, proprio come era accaduto 2 anni orsono, non l'ho mai visto  

Lemond ha scritto:Ehehe, mandove,   Contro Kittel nelle tappe di pianura-pianura non avrebbe retto nemmeno la ruota, poteva solo sperare che il treno Q.S. non facesse avvicinare i Giant, altrimenti niente da fare, perché poi nel 2014 era inferiore, come condizione e come età (considerandola a rovescio) al 2013.

Nelle tappe di pianura-pianura non ci piove che Kittel sia inavvicinabile, pure se il treno deraglia o lui rimane un po' chiuso, nelle altre non so, anche se contro questo Kristoff c'era poco da fare

eliacodogno ha scritto: ... nelle altre non so, anche se contro questo Kristoff c'era poco da fare

Secondo me, nelle altre non ci arrivava proprio, perché lui in salita è superiore a Kittel (anche se non sempre, per es. Marcel ha vinto una tappa al T. dell'Oman con l'arrivo che tirava molto e il Bussolotto mi pare sia arrivato 20°), ma inferiore e tutti gli altri.

Lemond ha scritto:

eliacodogno ha scritto: ... nelle altre non so, anche se contro questo Kristoff c'era poco da fare

Secondo me, nelle altre non ci arrivava proprio, perché lui in salita è superiore a Kittel (anche se non sempre, per es. Marcel ha vinto una tappa al T. dell'Oman con l'arrivo che tirava molto e il Bussolotto mi pare sia arrivato 20°), ma inferiore e tutti gli altri.

Penso anche io, in particolare comunque Kristoff ha mostrato, anche contro lo stesso Cav ad esempio alla Sanremo, che se la corsa è dura non c'è trippa per gatti. Hai ragione, forse alla fine sarebbe stato più facile sperare di far deragliare il treno Giant per provare a vincere qualcosa, piuttosto che cercare di vincere una tappa più dura.

Ciò che rimane per me indiscutibile è che Martin e Trentin abbiano sfruttato alla grande l'assenza del velocista della squadra e probabilmente in questo ne ha guadagnato l'intera squadra il cui bottino è andato oltre lo sperabile

eliacodogno ha scritto:
Ciò che rimane per me indiscutibile è che Martin e Trentin abbiano sfruttato alla grande l'assenza del velocista della squadra e probabilmente in questo ne ha guadagnato l'intera squadra il cui bottino è andato oltre lo sperabile

"Vere dignum et iustum est" quello che scrivi e a me fa proprio rabbia che un campione come T. Martin abbia firmato per altri due anni con una squadra che lo usa solo per fare il gregario! Ma poi a chi?   

Lemond ha scritto:

eliacodogno ha scritto:
Ciò che rimane per me indiscutibile è che Martin e Trentin abbiano sfruttato alla grande l'assenza del velocista della squadra e probabilmente in questo ne ha guadagnato l'intera squadra il cui bottino è andato oltre lo sperabile

"Vere dignum et iustum est" quello che scrivi e a me fa proprio rabbia che un campione come T. Martin abbia firmato per altri due anni con una squadra che lo usa solo per fare il gregario! Ma poi a chi?  

CarLemond anch'io lo pensavo però, se ha accettato e molto volentieri il prolungamento, una ragione ci sarà pure.
Ha fatto un Tour (anzi due, col Suisse) da urlo, da favola ... e la squadra lo ha valorizzato.
Penso che abbia ottenuto un cospicuo adeguamento.
Da questo Tour spero che abbia tratto il coraggio per andare ad affrontare l'Inferno lasciando almeno nel 2015 il Paesi Baschi. Quella gara è nelle sue corde. Si può fare. E soprattutto in un team come quello.
Lo spero.

BenoixRoberti ha scritto:

Lemond ha scritto:

eliacodogno ha scritto:
Ciò che rimane per me indiscutibile è che Martin e Trentin abbiano sfruttato alla grande l'assenza del velocista della squadra e probabilmente in questo ne ha guadagnato l'intera squadra il cui bottino è andato oltre lo sperabile

"Vere dignum et iustum est" quello che scrivi e a me fa proprio rabbia che un campione come T. Martin abbia firmato per altri due anni con una squadra che lo usa solo per fare il gregario! Ma poi a chi?  

CarLemond anch'io lo pensavo però, se ha accettato e molto volentieri il prolungamento, una ragione ci sarà pure.
Ha fatto un Tour (anzi due, col Suisse) da urlo, da favola ... e la squadra lo ha valorizzato.
Penso che abbia ottenuto un cospicuo adeguamento.
Da questo Tour spero che abbia tratto il coraggio per andare ad affrontare l'Inferno lasciando almeno nel 2015 il Paesi Baschi. Quella gara è nelle sue corde. Si può fare. E soprattutto in un team come quello.
Lo spero.

Con "la squadra lo ha valorizzato" che intendi? Se è nel senso che lo paga di più, d'accordo, altrimenti no, perché la Q.S. ha fatto di tutto per svalorizzarlo, solo che non c'è riuscita, perché ad es. il diamante è difficile scalfirlo! Quanto alla Roubaix, finché c'è Boonen, stai tranquillo che dovrà stare un passo indietro, però, vedi i casi di Terpstra (e Pozzato alla Sanremo), anche una seconda linea può trarre vantaggio; sempre meglio comunque che andare in Basconia, dove il percorso proprio non gli si addice.

Sì, sostanzialmente intendevo quello.  
Lasciami la speranza di vederlo alla Roubaix. Boonen o non Boonen, vederlo nella Roubaix sarebbe uno spettacolo certo.
Come anche vorrei un giorno vedere Malori almeno provarsi.

BenoixRoberti ha scritto:Sì, sostanzialmente intendevo quello.  
Lasciami la speranza di vederlo alla Roubaix. Boonen o non Boonen, vederlo nella Roubaix sarebbe uno spettacolo certo.
Come anche vorrei un giorno vedere Malori almeno provarsi.

Se un so' proprio ciucchi il prossimo anno alla Roubaix ce lo mandano, non vedo perché no.  
Dopo anni ormai avranno capito che in Basconia non è certo di vincere nemmeno la crono.  

una cosa che mi sembra nessuno ha fatto notare è lo scarso spessore degli avversari di Nibali. Froome, Contador?
No, gli altri. Al Giro in questi anni tra Quintana, Aru, e vari altri abbiamo visto tanti protagonisti alle spalle dei big.
In questo Tour dietro i big 3 non c'era poi molto.
Denigriamo tanto la partecipazione al Giro appena Froome dice di no, però non mi sembra che il Tour offra molto di meglio - a parte un paio di stars.

In tutta sincerità non riesco a capire a chi ti riferisca? Al di là di Quintana, non vedo proprio nessuna nuova scoperta in questi quindici elementi che sono arrivati in classifica generale e a punti. Majka è stata la rivelazione del Tour, ma al Giro non si era mai visto, Rolland ha provato (giustamente) una corsa che, grazie al suo temperamento e alla minor forza degli avversari, gli si addice di più, anche se probabilmente nel 2015 farà solo il Tour. L'unico giovane interessante mi sembra Kelderman, ma anche lui è venuto a provare, perché se cresce, come spera, l'anno prossimo ... Quanto ai velocisti, c'era solo Bouhanni che, al campionato francese, ha perso da Démare che, poi, è contato quanto il due di picche, quando è briscola quadri, cuori o fiori.

1 Nairo Quintana
2 Rigoberto Urán
3 Fabio Aru
4 Pierre Rolland
5 Domenico Pozzovivo
6 Rafał Majka
7 Wilco Kelderman
8 Cadel Evans
9 Ryder Hesjedal
10 Robert Kišerlovski
Classifica a punti - Maglia rossa
Pos. Corridore Squadra Punti
1 Francia Nacer Bouhanni
2 Giacomo Nizzolo
3 Roberto Ferrari
4 Elia Viviani
5 Ben Swift

Lemond ha scritto:In tutta sincerità non riesco a capire a chi ti riferisca? Al di là di Quintana, non vedo proprio nessuna nuova scoperta in questi quindici elementi che sono arrivati in classifica generale e a punti. Majka è stata la rivelazione del Tour, ma al Giro non si era mai visto, Rolland ha provato (giustamente) una corsa che, grazie al suo temperamento e alla minor forza degli avversari, gli si addice di più, anche se probabilmente nel 2015 farà solo il Tour. L'unico giovane interessante mi sembra Kelderman, ma anche lui è venuto a provare, perché se cresce, come spera, l'anno prossimo ... Quanto ai velocisti, c'era solo Bouhanni che, al campionato francese, ha perso da Démare che, poi, è contato quanto il due di picche, quando è briscola quadri, cuori o fiori.

Non so però se citare il confronto fra Demare e Bouhanni al campionato francese sia così corretto, intanto perché credo che i problemi di Demare al Tour siano derivati soprattutto dalle condizioni caotiche delle volate affrontate, e poi perché tra i 2 sussisteva direi una differenza di condizione abbastanza sensibile.
Altrimenti, si potrebbe dimostrare l'ottimo livello del Giro citando le prestazioni di tutto rispetto di Kelderman al Delfinato (tenendo conto fra l'altro che il tulipano era uscito dal Giro leggermente in calando). Su Majka poi, protagonista al Tour, ma anche al Giro ha fatto una classifica piuttosto buona (non s'è quasi mai visto, è vero, per questo ho certamente preferito la versione arrembante del Tour)

Insomma, credo che il Tour dietro Nibali non sia stato eccelso, mentre il Giro (quello di quest'anno) è stata una corsa di livello abbastanza alto. Tradotto: anche l'erba del nostro giardino a me è sembrata di un bel verde :p

Al netto degli eventuali odiosi plug-in per le solite speculazioni sul Tour di Nibali, sia il ragionamento tuo che quello di Gigi, a mio avviso hanno ampi fondamenti.

eliacodogno ha scritto:
Non so però se citare il confronto fra Demare e Bouhanni al campionato francese sia così corretto, intanto perché credo che i problemi di Demare al Tour siano derivati soprattutto dalle condizioni caotiche delle volate affrontate, e poi perché tra i 2 sussisteva direi una differenza di condizione abbastanza sensibile.

Perché? Bouhanni usciva dal Giro, quindi doveva essere in buona forma, quanto a Démare, è vero che nelle volate caotiche si trova male, ma anche quando ha potuto (nella quarta tappa) è arrivato molto lontano dagli altri due.

eliacodogno ha scritto:
Altrimenti, si potrebbe dimostrare l'ottimo livello del Giro citando le prestazioni di tutto rispetto di Kelderman al Delfinato (tenendo conto fra l'altro che il tulipano era uscito dal Giro leggermente in calando). Su Majka poi, protagonista al Tour, ma anche al Giro ha fatto una classifica piuttosto buona (non s'è quasi mai visto, è vero, per questo ho certamente preferito la versione arrembante del Tour)

Kelderman, per me, è stato l'unico corridore di ottimo livello al Giro fra i corridori stranieri. C'è però da dire che Purito se n'è dovuto tornare a casa anzitempo.

Lemond ha scritto:
Perché? Bouhanni usciva dal Giro, quindi doveva essere in buona forma, quanto a Démare, è vero che nelle volate caotiche si trova male, ma anche quando ha potuto (nella quarta tappa) è arrivato molto lontano dagli altri due.

Be' insomma, credo fosse un po' in calando, come chi fa il Giro ad alti livelli, a meno che non punti anche al Tour, solitamente tra giugno e luglio stacca un po'.

Lemond ha scritto:
Kelderman, per me, è stato l'unico corridore di ottimo livello al Giro fra i corridori stranieri. C'è però da dire che Purito se n'è dovuto tornare a casa anzitempo.

Insomma, poi tutto insieme ci sarebbe anche quello che il Giro l'ha vinto  
Comunque mi sembra che ci troviamo, se Kelderman, che non è nemmeno arrivato sul podio, è stato ottimo, direi che il Giro è stata una corsa di grande livello e tutto insieme è stata anche una bella gara, tanto per riconoscere alla corsa rosa i propri meriti, senza vivere sempre il solito complesso di inferiorità nei confronti del Tour (questo è ciò che intendo)