apache ha scritto:Mi domando, in una gara senza radioline, quanta colpa sia del CT, e quanta dei corridori.
Ora, secondo voi, Cassani è stato contento nel vedere Viviani all'attacco, o magari gli è partito la stessa imprecazione che è partita a noi?
In tanti ci hanno pensato da ieri sera. La dichiarazione di facciata di Cassani non ha chiarito ed è normale.
Ci ho pensato e ripensato anche io stasera e ... adesso ho deciso di postarla.
La sparo grossa magari, ma la ritengo una ipotesi plausibile, ma sempre una ipotesi.
Io credo che Viviani abbia agito di sua sponte. Penso che anche Cassani si sia trovato spiazzato.
Va detto che l'attacco che ha dato il là alla fuga era stato di Stannard, compagno Sky di Viviani.
Come detto da Prof è stata anche una azione che ha fatto "tenerezza" nella sua follia.
E se i belgi una volta formatosi un gruppo interessante, riprendendo Viviani e gli altri, ci avessero dato dentro, forse avremmo visto in quella azione una genialata, sempre che Viviani avesse poi resistito.
Già, perché una ulteriore ipotesi, negativa, è che Viviani temesse la responsabilità della volata e che si sia buttato nella fuga per non esporsi e non metterci la faccia.
Cassani è uno che le cose se le lega al dito, e se non vedremo Viviani a Doha forse avremo una spiegazione.
cauz. ha scritto:due parole in più. perlopiù già dette.
https://hoilciclo.wordpress.com/2015/09/28/richmond2015-the-wolf-of-governor-street/
Tra gli "individui" hai forse scordato Debesay
o meglio i connazionali eritrei.
Di certo il povero Oss, anch'egli caduto, non ha avuto uguali onori del collega eritreo.
Il tuo contributo mi ha fatto fissare i momenti storici della impresa di Sagan.
1) attendere, attendere, attendere. Nella intervista parlava a se stesso, gli veniva dall'anima e per stare tranquillo si era dovuto addormentare per poi mettere la sveglia
2) lo scatto in faccia a Van Avermaet, che prende in testa la salita e che Peter poi passa in modo bruciante, col belga che gli resiste sino alla fine del pavé
3) la progressione sul falsopiano asfaltato, ovvero dove Sagan scava qualche metro di solco rispetto al belga e a Edvaldo Cuor di pecora
4) le due curve in discesa pennellate alla Giotto, dove scava un distacco che diventa incolmabile
5) la calma eterea, anzi estatica, sulla salita di Governor St. anche quando perde il pedale.
6) il proclama "sport e cambiamento"
I want also to say… I was finding motivation in the world, it’s a big problem in Europe and all this stuff that was happening. This was very big motivation for me. I wanted to win today and say this thing: population of the world, we have to change. (…)
this competition, and all the sport, is very nice for the people, and we are motivation for the people. I am hoping we can do the sport also in the future…
then i want to say to all the people: change this world.Vorrei anche dire ... Io sto trovando motivazioni nel mondo, c'è un grosso problema in Europa e tutte queste cose che stanno accadendo.
Questa era una grande motivazione per me.
Volevo vincere oggi e dire questa cosa:
popolazione del mondo dobbiamo cambiare!
Questa competizione ... e tutto lo sport ... è molto bella per la gente, e noi siamo una motivazione per la gente.
Spero che si possa fare sport anche in futuro ...
Poi voglio dire a tutta la gente: cambiamo questo mondo!