Visto che ne hai parlato tu (Francio), mi sbottono anch'io.
Al caro vecchio Pat nei giorni scorsi non è sembrato vero di beccare due piccioni con una fava.
In un sol colpo ha messo alle corde Brian Cookson e Mario Zorzoli, due che lui avrebbe volentieri inforcato, non solo metaforicamente.
Non mi capacito che una persona scrupolosa come Mario Zorzoli, memore di tutta quella che è la storia Uci recente, si sia fatto mettere sotto accusa così stupidamente.
E Cookson non può pretendere di mettere a tacere i dubbi della stampa con le stesse argomentazioni che usava il losco Pat quando lo accusavano di nepotismo.
Cookson deve rimuovere alla radice e subito il suo conflitto di interesse, prima che questo pregiudichi il suo mandato ed il bonus di credibilità concessogli. Ne va della sua autorevolezza e di quella residua di questo sport.
Francio concordo invece con te sull'aspetto regolamentare ma nella comunicazione, siamo nel mio campo, il comunicato stampa è stato redatto o da un incapace o da uno obbligato sotto dettatura da parte di una persona non lucida (ho letto il regolamento Wada, è chiarissimo e quando l'Uci dice di essere in regola dice una cosa ... solo formalmente corretta).
Ma ... resta il fatto che il figlio lavora nel Team Sky. Non è colpevole chi pensa male o fa pensare male (io di Cookson mi fido anche), ma il problema è che va risolto alla anglosassone, rimuovendo il dubbio alla radice, rimuovendo il conflitto di interesse.
Mi spiace per Mario Zorzoli perché credo che ... ci abbia messo una pezza e che si sia esposto. Al suo posto avrei probabilmente fatto la stessa cosa, ma non avrei lasciato spazio alle illazioni.
E' stato un autogol, un disastro totale che non bisognava permettersi.
Per chi non lo avesse vista, questa la risposta ufficiale dell'Uci:
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?page=news&cod=69453
Angelo sentiamoci via mail, non è il caso di scrivere oltre perché mi hanno già invitato a non scrivere altro.
Ma a me non frega un c... perché sono un uomo libero.