Quanta pioggia, ma quanta adrenalina. Ero ai meno 1200, con tanti olandesi. Birre TV e urla sfegatate.
Mi fregio di aver fatto partire un coro "vincenzo vincenzo" che si è allargato nei dintorni quando Da costa (sigh) metteva nel mirino Rodriguez.
Nibali senza l'errore in discesa (1) (la caduta) e senza l'errore in discesa (2) (traiettoia larga e Joaquim che se ne va) avrebbe potuto vincere. Tre indizi fanno una prova: Lombardia, Pescara e ieri ci dicono che se Nibali è sotto pressione e piove in discesa almeno un volo lo fa. Mai visto Savoldelli volare in una fase decisiva.
L'Italia davanti che tira all'inizio mi ha esaltato. Poi dopo un giro mi son chiesto se valesse la pena menare così tanto e in quel modo spavaldo. Non ho capito perché ha tirato con tutti, benché solo 2 fossero al vento. Avrei messo max 4 uomini davanti, e gli altri più coperti, perché tra la 5a posizione e la 20a del gruppo ne cambia tanto.
Ma la corsa dura l'ha fatta. Se aspettavamo Moreno e Van Avermaet...
In sintesi, ragionando di testa, Bettini ha fatto bene a far corsa dura, ma forse poteva farlo meglio e risparmiar qualche energia.
Ragionando col cuore, anzi, con la ciclopassione, esser lì e veder passare ai meno 160 (!!) un blocco azzurro come impatto vale come un barolo chinato: faceva sussultare anche i sassi.
Visconti ha fatto un attacco strano, poi si è detto che sarebbe stato in appoggio a Scarponi e Nibali. La caduta di Vincenzo ha fatto il resto per renderlo velleitario, ma in verità aveva una sua logica.
Comunque alla fine Visconti ha fatto due giri molto belli, e ha permesso ai nostri di rifiatare.
La tattica degli scatti alternati (stile Rebellin Cunego e Ballan 2008) ci stava, tra le possibilità della Spagna non vedo solo JRo davanti a pancia bassa per Valverde. Secondo me JRo la seconda volta si è trovato davanti un po' per caso, non si aspettava di fare il vuoto. Aveva appena fatto uno scatto, rallentan tutti, rilancia e si trova con un bel vantaggio. Se Valverde marcava da Costa il mondiale se lo portavano a casa.
Spiace per Nibali, ma due distrazioni così si pagano.
Una bella Italia,
un generoso Nibali - che era il più forte in salita
Da Costa non ha mollato, in pianura si è battuto riprendendo uno stanco Joaquim
Uran se non volava una mano la dava ma, come Nibali, anche le discese fan parte del gioco,
non posso bollare come sola sfortuna una caduta in una discesa così tecnica.
A me resto solo il rammarico di non aver visto Nibali dentro il gruppo al penultimo giro: con Scarponi avrebbero potuto farci divertire parecchio.
Ora ho poca voce,
le scarpe ancora fradice,
son senza voce,
la memoria è già ricca di tanti volti
delle magliette arancio, del mio amico jack così stanco da addormentarsi in mezzo a dei ticinesi cancellaristi,
di tre Irish con la maglia dell'irlanda accanto a un frigobar che ordinavano una Moretti da 66 dietro l'altra,
e dei messinesi innamorati che capivano poco di ciclismo, ma che amavan Vincenzo a dismisura.
E chi non c'era
non sa cosa si è perso.
PS Husarski è stato IMMENSO. Quando all'ultimo giro l'ho avvistato arrivare da solo (altro che gruppetto), ancora spingendo forte sui pedali (ma cos'era? Una sfida con sé stesso), mentre tutti tornavan verso il traguardo, mi son messo alla transenna, comincio a sbracciarmi, ho suonato la mia tromba da stadio e ho cominciato a urlare frasi del timpo "Ma tu sei un grande!!"
Si è voltato sorridendo, come uno che dopo un minutino si vedeva giù riverso tra bolle calde a rinascere.