Promemoria primo messaggio :
Nous etions jeunes et insouciants
Copertina
Vincitore due volte del Tour, L.F. entra a 22 anni nella leggenda del ciclismo francese e diventa l'eroe di tutta una generazione. Egli incarna la gioventù, la foga, l'impertinenza e riesce ad essere il rivale di un corridore come Bernard Hinault.
Fra il 1982 e il 1993 attraversa l'età dell'oro di un sport epico e conosce tutto ciò che un campione eccezionale può sperare e temere: il superamento di se stesso, la gloria, un infortunio grave, alcuni periodi di dubbio, la tentazione del doping e la fine di una carriera esigente.
Nel 1989 lo si crede finito, ma rinasce dalle ceneri, vince il Giro e finisce secondo dietro Greg Lemond: otto secondi li separano dopo 3285 Km di corsa.
In questa testimonianza, senza concessioni di sorta, l'ex campione, diventato commentatore sportivo su France T. , ci svela anche, per la prima volta in questo "mondo chiuso", il contrario del perbenismo: le feste, le ragazze, le amicizie, i tradimenti, Le "combines" e ovviamente il doping.
Perché L.F. ha vissuto il ciclismo al suo apogeo, inserito fra gli arcaismi precedenti e le ambiguità di oggi; un'epoca dove i ciclisti non avevano paura di niente.
Nous etions jeunes et insouciants
Copertina
Vincitore due volte del Tour, L.F. entra a 22 anni nella leggenda del ciclismo francese e diventa l'eroe di tutta una generazione. Egli incarna la gioventù, la foga, l'impertinenza e riesce ad essere il rivale di un corridore come Bernard Hinault.
Fra il 1982 e il 1993 attraversa l'età dell'oro di un sport epico e conosce tutto ciò che un campione eccezionale può sperare e temere: il superamento di se stesso, la gloria, un infortunio grave, alcuni periodi di dubbio, la tentazione del doping e la fine di una carriera esigente.
Nel 1989 lo si crede finito, ma rinasce dalle ceneri, vince il Giro e finisce secondo dietro Greg Lemond: otto secondi li separano dopo 3285 Km di corsa.
In questa testimonianza, senza concessioni di sorta, l'ex campione, diventato commentatore sportivo su France T. , ci svela anche, per la prima volta in questo "mondo chiuso", il contrario del perbenismo: le feste, le ragazze, le amicizie, i tradimenti, Le "combines" e ovviamente il doping.
Perché L.F. ha vissuto il ciclismo al suo apogeo, inserito fra gli arcaismi precedenti e le ambiguità di oggi; un'epoca dove i ciclisti non avevano paura di niente.