A corollario del post di Katarrilla sul team Alonso,
http://www.ciclopassione.com/t618-alonso-team-banco-santander-2015#2852
apro questo 3d per raccogliere rumours e commenti su questo adempimento necessario ora assolutamente d'attualità.
Il titolo del 3d, ironico ma non troppo, individua bene la situazione.
Chi sarà in grado di ritagliarsi uno spazio sufficientemente indipendente dall'invadenza dei due boss federali, quello esecutivo ovvero Renato Di Rocco e quello ombra, ovvero Gianluca Santilli?
Sono stati fatti due nomi con una fretta un po' sospetta da parte di Auro Bulbarelli: Max Sciandri e Davide Cassani.
Il primo sembra messo lì per fare da diversivo, il secondo appare invece come quello vero.
Il compito non è assolutamente facile e le difficoltà economiche portano a rafforzare una sola ipotesi.
Paolo Bettini era assolutamente stufo della invadenza di Renato Di Rocco ed ormai lo manifestava anche pubblicamente. Io direi anche: finalmente!
Bettini è stato usato come tecnico toscano amico di Franco Ballerini ed usato come testimonial per tutti i bisogni federali, o meglio dei boss federali.
Dal 2014 rientrerà nell'acquario, ovvero in un ambiente a lui più consono ed adatto, quello delle gare vere e dei team professionistici privati e non dominati ed inquinati dalla politica.
Vengo ai nomi:
Max Sciandri
Dopo quello che è successo lo scorso anno fatico a credere che Max possa accettare l'incarico, anche a seguito di come si era espresso sulla Federazione e sui metodi poco ortodossi utilizzati da questa.
Davide Cassani
Per me è "il candidato", quello che andrebbe benissimo al Palazzo. E' un uomo ex Petit Velo (ex club di Santilli) e molto amico di questo. E' sempre presente da anni agli eventi che contano organizzati dalla "cerchia romana" al vertice della Federazione, è un uomo immagine, è conosciuto e conosce benissimo la mediaticità e le sue esigenze.
In più sta vivendo un qualche problema contrattuale in Rai per via delle riduzioni nelle spese per i supporti tecnici alle telecronache, per cui potrebbe anche succedere che il Davide possa unire il ruolo un po' ridotto in Rai all'attività di tre mesi all'anno da CT. Sarebbe una novità un po' così ma farebbe comodo sia alla Rai che risparmierebbe forse qualcosa ed alla FCI che non dovrebbe impelagarsi in un gravoso impegno economico come invece pretenderebbero gli altri progetti sportivi.
La FCI deve fare economie per garantire le dovute risorse anche alla parte ormai più importante nel ciclismo, gli amatori, e quindi sostenere le trasferte di questi ai mondiale ed europei di categoria su strada e pista.
Se poi resterà qualcosa si porteranno anche gli juniores ai mondiali, magari anche su pista.
Sono ironico ovviamente, ma è tristemente quello che è successo lo scorso anno.
La verità è che valutazioni di opportunità economica di questo tipo (non si investe sui prof e sulla nazionale, come non si investe sul settore giovanile) in Federazione le fanno eccome. E ne vediamo le conseguenze.
Roberto Damiani
E' un tecnico vero e proprio e probabilmente non costerebbe troppo (lui), ma certamente non lavorerebbe per fare un matrimonio coi fichi secchi, come eviterebbe qualunque tecnico serio e degno del ruolo nell'essenza.
Se anche gli venisse affidato l'incarico durerebbe poco, perché sarebbe destinato a confliggere con la politica.
Altri nomi in circolazione sono: Michele Bartoli (impegnato però con il centro di Lunata), Luca Scinto (impegnato però con la squadra e non proprio in un periodo felice dopo il Giro 2013), un personaggio che di certo sarebbe un eccellente motivatore e che per la nazionale darebbe l'anima. Non volendo investire granché, non è da escludere che la FCI si possa rivolgere al tecnico degli under23 (spero proprio di no) Amadori o a quello delle donne (Salvoldi) tenuto in palmo di mano da stampa da Renatino Di Rocco ed anche dalla stampa di settore, ma difficilmente il tecnico abbandonerà il feudo femminile per imbarcarsi in una rischiosa avventura coi prof.
Come al solito Silvio Martinello non ha mancato di inquadrare la situazione con la sua solita lucidità e capacità con tre tweet chiarissimi.
http://www.ciclopassione.com/t618-alonso-team-banco-santander-2015#2852
apro questo 3d per raccogliere rumours e commenti su questo adempimento necessario ora assolutamente d'attualità.
Il titolo del 3d, ironico ma non troppo, individua bene la situazione.
Chi sarà in grado di ritagliarsi uno spazio sufficientemente indipendente dall'invadenza dei due boss federali, quello esecutivo ovvero Renato Di Rocco e quello ombra, ovvero Gianluca Santilli?
Sono stati fatti due nomi con una fretta un po' sospetta da parte di Auro Bulbarelli: Max Sciandri e Davide Cassani.
Il primo sembra messo lì per fare da diversivo, il secondo appare invece come quello vero.
Il compito non è assolutamente facile e le difficoltà economiche portano a rafforzare una sola ipotesi.
Paolo Bettini era assolutamente stufo della invadenza di Renato Di Rocco ed ormai lo manifestava anche pubblicamente. Io direi anche: finalmente!
Bettini è stato usato come tecnico toscano amico di Franco Ballerini ed usato come testimonial per tutti i bisogni federali, o meglio dei boss federali.
Dal 2014 rientrerà nell'acquario, ovvero in un ambiente a lui più consono ed adatto, quello delle gare vere e dei team professionistici privati e non dominati ed inquinati dalla politica.
Vengo ai nomi:
Max Sciandri
Dopo quello che è successo lo scorso anno fatico a credere che Max possa accettare l'incarico, anche a seguito di come si era espresso sulla Federazione e sui metodi poco ortodossi utilizzati da questa.
Davide Cassani
Per me è "il candidato", quello che andrebbe benissimo al Palazzo. E' un uomo ex Petit Velo (ex club di Santilli) e molto amico di questo. E' sempre presente da anni agli eventi che contano organizzati dalla "cerchia romana" al vertice della Federazione, è un uomo immagine, è conosciuto e conosce benissimo la mediaticità e le sue esigenze.
In più sta vivendo un qualche problema contrattuale in Rai per via delle riduzioni nelle spese per i supporti tecnici alle telecronache, per cui potrebbe anche succedere che il Davide possa unire il ruolo un po' ridotto in Rai all'attività di tre mesi all'anno da CT. Sarebbe una novità un po' così ma farebbe comodo sia alla Rai che risparmierebbe forse qualcosa ed alla FCI che non dovrebbe impelagarsi in un gravoso impegno economico come invece pretenderebbero gli altri progetti sportivi.
La FCI deve fare economie per garantire le dovute risorse anche alla parte ormai più importante nel ciclismo, gli amatori, e quindi sostenere le trasferte di questi ai mondiale ed europei di categoria su strada e pista.
Se poi resterà qualcosa si porteranno anche gli juniores ai mondiali, magari anche su pista.
Sono ironico ovviamente, ma è tristemente quello che è successo lo scorso anno.
La verità è che valutazioni di opportunità economica di questo tipo (non si investe sui prof e sulla nazionale, come non si investe sul settore giovanile) in Federazione le fanno eccome. E ne vediamo le conseguenze.
Roberto Damiani
E' un tecnico vero e proprio e probabilmente non costerebbe troppo (lui), ma certamente non lavorerebbe per fare un matrimonio coi fichi secchi, come eviterebbe qualunque tecnico serio e degno del ruolo nell'essenza.
Se anche gli venisse affidato l'incarico durerebbe poco, perché sarebbe destinato a confliggere con la politica.
Altri nomi in circolazione sono: Michele Bartoli (impegnato però con il centro di Lunata), Luca Scinto (impegnato però con la squadra e non proprio in un periodo felice dopo il Giro 2013), un personaggio che di certo sarebbe un eccellente motivatore e che per la nazionale darebbe l'anima. Non volendo investire granché, non è da escludere che la FCI si possa rivolgere al tecnico degli under23 (spero proprio di no) Amadori o a quello delle donne (Salvoldi) tenuto in palmo di mano da stampa da Renatino Di Rocco ed anche dalla stampa di settore, ma difficilmente il tecnico abbandonerà il feudo femminile per imbarcarsi in una rischiosa avventura coi prof.
Come al solito Silvio Martinello non ha mancato di inquadrare la situazione con la sua solita lucidità e capacità con tre tweet chiarissimi.
A @Paolo_Bettini grazie per la passione e l'impegno con cui ha gestito il lavoro, non semplice in queste condizioni. In bocca al lupo!
— Silvio Martinello (@s_martinello) 29 Dicembre 2013
A colui che verrà, stima e rispetto immenso! Progettualità inesistente e politica invadente non sono certo condizioni ideali.
— Silvio Martinello (@s_martinello) 29 Dicembre 2013
Ma come sarà che dalla @Federciclismo quelli buoni scappano tutti appena possono? Eppure ci raccontano che tutto va bene, mah!
— Silvio Martinello (@s_martinello) 29 Dicembre 2013