Da qualche anno si parla delle radioline nelle gare, da un paio di anni solo del loro uso nelle gare World Tour.
Allo stato non esiste alcun impedimento per l'uso in gara di speciali occhiali che potrebbero sostituire ampiamente le antiche radioline, almeno per le comunicazioni dall'ammiraglia agli atleti. Le vecchie radio rimarrebbero per le comunicazioni dal corridore verso l'ammiraglia e verso i compagni di team (ma anche in questo caso con una applicazione multiconf-call di Skype ecco risolto il problema).
Sin da quando un mio amico, già parecchi anni fa, mi raccontò degli occhialini connessi alla rete, dopo averli visti al CES di Las Vegas, ho pensato che un giorno o l'altro queste diavolerie avrebbero invaso il gruppo del ciclismo.
Il 2014 potrebbe essere il primo anno di utilizzo di questi diabolici aggeggi.
Durante il Tour 2013 si è parlato parecchio della pericolosità delle radioline che procurano stress (anche acustico) ai corridori nelle fasi delicate di corsa, provocando anche cadute che dall'esterno paiono assurde.
Paradossalmente i Google Glass potrebbero essere rappresentati come una risposta di sicurezza alle acusticamente invasive radioline.
Gli applicativi in corsa dei GG sarebbero enormi e, a dir poco, stravolgerebbero ulteriormente il sogno e l'avventura che il ciclismo dovrebbe ancora rappresentare.
Provo a sintetizzare gli applicativi possibili.
- I GG avrebbero la funzione del navigatore che affianca il pilota nelle gare di rally. Il corridore potrebbe avere il video o le immagini in preview dei tratti di gara che va ad affrontare, corredati di altimetria ed altre info dettagliate in real time, come distacchi gps, meteo a 30 minuti, consumo energetico, visualizzazione del rapporto da utilizzare o utilizzato da un corridore "case-sensitive";
- Il corridore avrebbe tutti i dati del SRM su un riquadro della sua visione mista tra quella impressa dai GG e quella reale (da quel giorno Froome avrà una crisi di coscienza, guardando avanti fisso );
- I "comandi" dall'ammiraglia arriverebbero al corridore in sovrimpressione, senza quindi il rischio di essere intercettati dai concorrenti (basterebbe una extranet di squadra);
- oltre ai suddetti punti già applicabili, col tempo si potrebbero aggiungere altre funzioni, diciamo spia, come il misuratore di potenza degli avversari, con corridori spia attaccati alle ruote dell'avversario per filmarlo e rendere analizzabili i dati carpiti al fine di valutarne lo stato; in quel caso le ammiraglie si trasformerebbero in centri di elaborazione dati per elaborare i comandi da inviare ai robottini in corsa;
- un capitano potrebbe vedere in riquadro le immagini dei GG di un gregario mentre riprende un avversario, ovviamente grazie alla regia in ammiraglia;
- nelle gare sul pavé il corridore avrebbe il radar a video, ovvero il road-book di dove posizionarsi nell'affrontare i vari tratti di pavé.
- nelle gare a cronometro un Fabian Cancellara potrebbe avere a disposizione il video ed i dati in real della intera prova corsa qualche minuto prima dal suo compagno Jens Voigt ed impostare la sua gara con dovizia di particolari a disposizione.
- nelle gare a cronometro sui Google Glass potrebbero venire inviate le immagini del live con la situazione gps; in quel caso verrebbe meno il mistero istantaneo che avvolge la prova dei cronomen, assicurando a chi parte dopo un cospicuo vantaggio competitivo, oltre quello che storicamente e naturalmente è sempre stato presente.
- i GG sarebbero un ottimo strumento di controllo dei DS sull'effettivo svolgimento, come da tabella, degli allenamenti da parte dei corridori; sia dal video girato, sia dal possibile controllo gps.
Sono stato un terrorista a scrivere tutto questo?
Se la pensate così, prendetevi la PS4 e costruitevi la vostra Roubaix. Quella almeno l'avrete combattuta con il vostro joystick, senza dipendere da quello di Patrick Lefevere.
Ps.
La musica di Clint Mansell, Lux Aeterna, aiuta a dare la sensazione di incubo.
Ma lo dico perché questo non diventi il Requiem for a Dream, e perché il ciclismo resti "Sogno".
Allo stato non esiste alcun impedimento per l'uso in gara di speciali occhiali che potrebbero sostituire ampiamente le antiche radioline, almeno per le comunicazioni dall'ammiraglia agli atleti. Le vecchie radio rimarrebbero per le comunicazioni dal corridore verso l'ammiraglia e verso i compagni di team (ma anche in questo caso con una applicazione multiconf-call di Skype ecco risolto il problema).
Sin da quando un mio amico, già parecchi anni fa, mi raccontò degli occhialini connessi alla rete, dopo averli visti al CES di Las Vegas, ho pensato che un giorno o l'altro queste diavolerie avrebbero invaso il gruppo del ciclismo.
Il 2014 potrebbe essere il primo anno di utilizzo di questi diabolici aggeggi.
Durante il Tour 2013 si è parlato parecchio della pericolosità delle radioline che procurano stress (anche acustico) ai corridori nelle fasi delicate di corsa, provocando anche cadute che dall'esterno paiono assurde.
Paradossalmente i Google Glass potrebbero essere rappresentati come una risposta di sicurezza alle acusticamente invasive radioline.
Gli applicativi in corsa dei GG sarebbero enormi e, a dir poco, stravolgerebbero ulteriormente il sogno e l'avventura che il ciclismo dovrebbe ancora rappresentare.
Provo a sintetizzare gli applicativi possibili.
- I GG avrebbero la funzione del navigatore che affianca il pilota nelle gare di rally. Il corridore potrebbe avere il video o le immagini in preview dei tratti di gara che va ad affrontare, corredati di altimetria ed altre info dettagliate in real time, come distacchi gps, meteo a 30 minuti, consumo energetico, visualizzazione del rapporto da utilizzare o utilizzato da un corridore "case-sensitive";
- Il corridore avrebbe tutti i dati del SRM su un riquadro della sua visione mista tra quella impressa dai GG e quella reale (da quel giorno Froome avrà una crisi di coscienza, guardando avanti fisso );
- I "comandi" dall'ammiraglia arriverebbero al corridore in sovrimpressione, senza quindi il rischio di essere intercettati dai concorrenti (basterebbe una extranet di squadra);
- oltre ai suddetti punti già applicabili, col tempo si potrebbero aggiungere altre funzioni, diciamo spia, come il misuratore di potenza degli avversari, con corridori spia attaccati alle ruote dell'avversario per filmarlo e rendere analizzabili i dati carpiti al fine di valutarne lo stato; in quel caso le ammiraglie si trasformerebbero in centri di elaborazione dati per elaborare i comandi da inviare ai robottini in corsa;
- un capitano potrebbe vedere in riquadro le immagini dei GG di un gregario mentre riprende un avversario, ovviamente grazie alla regia in ammiraglia;
- nelle gare sul pavé il corridore avrebbe il radar a video, ovvero il road-book di dove posizionarsi nell'affrontare i vari tratti di pavé.
- nelle gare a cronometro un Fabian Cancellara potrebbe avere a disposizione il video ed i dati in real della intera prova corsa qualche minuto prima dal suo compagno Jens Voigt ed impostare la sua gara con dovizia di particolari a disposizione.
- nelle gare a cronometro sui Google Glass potrebbero venire inviate le immagini del live con la situazione gps; in quel caso verrebbe meno il mistero istantaneo che avvolge la prova dei cronomen, assicurando a chi parte dopo un cospicuo vantaggio competitivo, oltre quello che storicamente e naturalmente è sempre stato presente.
- i GG sarebbero un ottimo strumento di controllo dei DS sull'effettivo svolgimento, come da tabella, degli allenamenti da parte dei corridori; sia dal video girato, sia dal possibile controllo gps.
Sono stato un terrorista a scrivere tutto questo?
Se la pensate così, prendetevi la PS4 e costruitevi la vostra Roubaix. Quella almeno l'avrete combattuta con il vostro joystick, senza dipendere da quello di Patrick Lefevere.
Ps.
La musica di Clint Mansell, Lux Aeterna, aiuta a dare la sensazione di incubo.
Ma lo dico perché questo non diventi il Requiem for a Dream, e perché il ciclismo resti "Sogno".