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    Messaggio Da Lemond Ven Nov 15, 2013 5:10 pm

    Promemoria primo messaggio :

    Ho letto che Nino ha una notevole passione per la Commedia (come la mia amica Baccella, anche lei scrittrice) e allora gli propongo questo http://www.raistoria.rai.it/articoli-programma/testimoni-del-tempo-lezioni-sulla-divina-commedia-1-puntata/22082/default.aspx
    A me queste puntate sono piaciute molto, spero anche a qualcun altro.


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    Messaggio Da Lemond Mer Mar 26, 2014 8:58 am

    Fede e ragione XXX

    Jung coglie uno stretto nesso fra ritualità religiosa e terapia psichica: "Tutte le religioni sono sistemi psicoterapeutici che hanno il compito di conservare l'equilibrio dell'uomo. Fin dai tempi originari si è consapevoli del pericolo che corre la psiche, perciò lo stregone è sempre anche sacerdote, guaritore del corpo e dell'anima. Questo vale anche per il cristianesimo: l'uomo sofferente non trova mai aiuto nelle sue elucubrazioni, ma soltanto nella verità sovrumana, rivelata, che lo solleva dalla sua dolorosa condizione." Alcune di queste pratiche sono state raccolte e studiate da V. Lanternari (antropologo), in particolare il *tarantismo*, modo usato spesso in Italia meridionale e che si dice abbia ottenuto risanamenti di stati psichici alterati. La cura consiste nell'impiego di determinati ritimi musicali che suscitano un'agitazione maniacale, che viene ricondotto nel solco normale attraverso una danza iterata per tre giorni.

    P.S.

    Questo metodo, evidentemente per qualcuno, funziona meglio del Tavor.  Razz
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    Messaggio Da Lemond Mer Mar 26, 2014 9:17 am

    Nera luce, parte Settima (VII)

    Mariologia

    "Fructus ventris tui"


    Se l'uomo Gesù di Nazaret fosse esistito, sicuramente sarebbe nato e prima di nascere, di certo concepito. Quindi o l'uomo Gesù non è esistito, o c'è stato il momento preciso, databile all'ora e forse al minuto, del suo concepimento, cioè della fertilizzazione di un ovulo di sua madre.
    Chiudendo gli occhi per vedere, con l'intuizione intellettuale realizzante mi trasporto accanto alla reale ragazza nel momento in cui sta concependo Gesù. Sono ad un metro dall'inizio genetico. Una cosa so: che se Gesù è esistito, io sono ad un metro da un evento assolutamente reale e so con assoluta certezza che sua madre è rimasta incinta o attraverso un amplesso o non attraverso un amplesso.
    Nel primo caso il cristianesimo (edificio millenario) è privo di base reale e crolla come una cattedrale sotto le ruspe, nel secondo caso è effettivamente molto probabile che la madre di Gesù abbia concepito per opera di una delle tre persone: Spirito Santo.
    Uno dei due eventi è reale come io sono (o sarò stato) reale, ma non mi chiedo quale dei due, m'inchino ad esso e mi limito a stare accanto alla ragazza che sta concependo Gesù nel modo in cui ...
    Mesi dopo, Gesù nasce e sul tipo di nascita non ci sono incognite. Cristiani e no, sono d'accordo: una ragazza gravida ha avuto la dilatazione del collo uterino e, tra scoli di liquido amniotico, ha espulso il suo bambino, attraverso l'ostio vulvare esteso allo spasimo.
    Trascuro la questione, delicata, se mentre lo espelleva il suo imene, come vuole il dogma, sia rimasto intatto, reso miracolasamente permeabile alla materia, così che lei rimanesse vergine anche "in partus"; so che l'à espulso e tanto mi basta affinché non ci siano dubbi su Gesù "fructus ventris" della sua mamma.

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    Messaggio Da Lemond Gio Mar 27, 2014 8:25 am

    Fede e ragione XXXI

    Forse non tutti gli uomini religiosi accetteranno l'accostamento fra religione e magia. Ernesto De Martino sostiene che la magia è la prima forma di protezione che dischiude una "metastoria", dove il senso delle azioni degli uomini è già descritto e anticipato nel suo buon fine. Questo fa sì che, quando nella storia il negativo assale l'esistenza, l'individuo non naufraga, perché sa che sia la magia che la religione hanno in serbo per lui un ordine metastorico e questa negatività può essere assorbita e risolta con gli opportuni rituali, che vanno dal fare le corna, alla benedizione delle case per pasqua.
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    Messaggio Da Lemond Gio Mar 27, 2014 8:43 am

    Il giudaismo e l'anima

    Il vescovo di Gloucester, Warburton, parlando della religione ebraica si espresse così: "Una religione o una società, che non sia fondata sulla credenza di una vita futura, dev'essere sostenuata da una provvidenza straordinaria". Parecchi teologi si levarono contro di lui, sostenendo che invece i Giudei, fin dai tempi di Mosè, conoscevano l'immortalità dell'anima, ma egli provò loro che il vecchio testamento non dice una sola parola su questo. Ma i suoi contraddittori in un certo modo lo misero in grande difficoltà con la seguente alternativa:
    a) Mosè conosceva questo dogma e allora ha ingannato gli ebrei, non manifestandolo
    b) Non lo conosceva davvero e in questo caso non ne sapeva abbastanza per fondare una buona religione.
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    Messaggio Da Lemond Gio Mar 27, 2014 8:54 am

    Nera luce, parte Settima (VIII)

    "Sancta Maria"



    Per il dogma dell'immacolata concezione, la madre di Gesù, unica per le donne di tutti i tempi, è stata concepita (da Anna) senza peccato originale. Ora è noto che questa malformazione ideologica si trasmette ereditariamente, per "propagationem seminis", cioè attraverso lo sperma paterno. Nello sperma di San Gioacchino (non in tutto, probabilmente, ma solo nello spermatozeo destinato al concepimento di Maria) il peccato originale è stato tolto.
    Come si fa a saperlo? Beh, prima non era sicurissimo, ma poi nel 1854 lo ha detto il papa e così ora è certo. Infatti lo ha definito solennemente "ex cathedra", quindi infallibilmente. ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Diavoletto
    Possiamo dire che, come per tutti i dogmi mariologici, il papa (in questo caso Pio IX) andava sul sicuro. "Priva di peccato originale, vergine dall'inizio alla fine della vita, assunta in cielo", sono materie in cui non si può sbagliare. ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Diavoletto
    Sì, ogni volta che ha impegnato formalmente la sua infallibilità in mariologia, il papa ci ha sempre azzeccato ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Muro

    Nota mia, ma davvero c'è qualcuno dotato di comune intelligenza che può credere a queste cose? Se sì, mi piacerebbe conoscerlo. ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Wink

     
    ____________________
    Fanno festa i musulmani il venerdì
    il sabato gli ebrei
    la domenica i cristiani
    ...
    e i barbieri il lunedìciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Smile

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    Messaggio Da Lemond Ven Mar 28, 2014 8:53 am

    Fede e ragione XXXII

    Il collegamento fra fede e magia può essere visto anche da un altro punto di vista forse e cioè da quanto scrisse l'oncologo Claudio Verusio a proposito del famoso *trattamento Di Bella*. "Finché il ricercatore non avrà messo a disposizione di tutti il suo prodotto, per l'opportuna verifica, la sua cura conserverà la stessa dignità dell' *acqua di Lourdes* o di tante altre pozioni miracolose". Apriti cielo! Con la ciliegina finale di Enzo Foresi che espose il caso di un malato terminale guarito dopo un incontro con una tale albanese Anjëzë Gonxhe Bojaxhiu, nata in Macedonia (non quella greca) e morta in India. Persona infame quanto mai e chi fosse in dubbio, posso inviargli documenti che possono provare quanto dico. Di fronte a tutto ciò, dobbiamo mettere una separazione be definita fra scienza e fede/magia, perché la prima incontra limiti ben precisi e non fornisce mai quelle che Prometeo chiamava *cieche speranze*.  Evil or Very Mad
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    Messaggio Da Lemond Ven Mar 28, 2014 8:59 am

    Nera luce, parte Settima, (IX)

    "Mater dei"


    Non "madre di Gesù" e nemmeno "madre di Cristo", ma proprio esplicitamente e puntigliosamente "madre di DIO", madre di uno (il secondo) dei tre eterni. Partorendo fisicamente Gesù, Maria avrebbe partorito fisicamente un dio, cioè un non fisico, un eterno, un colui che per essenza non può essere partorito. Ha quindi messo al mondo un vero cerchio che è un vero quadrato. ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Diavoletto(Nota mia, altro che la Quadra di Bossi ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Bigsmile).
    La formula è indecifrabile, ma è anche solo un teorema o un corollario derivabile dall'assioma cristologico già discisso, il commento quindi può essere tralasciando, rimandando ai paragrafi precedenti.

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    Messaggio Da Lemond Sab Mar 29, 2014 7:36 am

    Marzo 1861 in relazione alla proclamazione del proposito del Governo
    Italiano di fare (in futuro) Roma Capitale d'Italia, il papa *Pio IX
    scomunica il Governo italiano*! Giovanni-Maria Mastai-Ferretti, nato il
    13/5/1792 fu papa "*Pio Nono*" per ben 32 anni, il pontificato più lungo
    della storia (1846-78), ultimo papa Re con potere temporale sovrano su Roma
    e buona parte del Lazio fino al 20/9/1870, acerrimo nemico dell'Unità
    italiana, di libertà e di modernità. Già speranza d'Italia (illusione)
    per essere favorevole alle vie ferrate ed alla illuminazione e per una
    amnistia nel 1848, cercò poi costantemente di impedire l'unità d'Italia
    anche invocando ed ottenendo interventi armati esteri Francesi ed
    Austriaci. Fu il papa di Porta Pia, dove volle l'inutile resistenza e lo
    spargimento di sangue contro i bersaglieri per dimostrare che veniva
    privato del potere temporale con violenza. Ci furono 19 morti papalini e
    49 morti italiani. Non furono decine o centinaia di volte di piu' solo
    per l'intervento del cardinale Giacomo Antonelli segretario di stato. Pio
    IX voleva una vera guerra! Secondo lo storico Dal Canto Pio IX *mandò a
    morte almeno 1000 patrioti*, in media uno a settimana fra la rivoluzione
    del 1848 ed il 1870 quando perse la sovranita'. Fece rapire e sottrarre
    definitivamente ai genitori un bambino ebreo di sei anni, solo perché
    battezzato in segreto da una domestica. Proclamò il dogma
    dell'infallibilità papale, cioè di se stesso. Promulgò il Sillabo", un
    allegato dell'enciclica "Quanta cura", nel quale stilava un elenco di
    "errori": la libertà di scegliere una religione, la libertà di pensiero, la
    democrazia. Secondo lui l'istruzione doveva rimanere solo in mano alla
    Chiesa.

    Ed e' stato fatto Santo in spregio dell'Italia risorgimentale il 3/09/2000!
    E quello che lo ha beatificato, JPII (detto papa-boy(a), è stato fatto cittadino
    onorario di Roma e ricevuto in Parlamento! Quandoi patrioti
    dell'unificazione italiana entrarono nelle carceri pontificie perliberare
    alcune decine di prigionieri che vi vivevano incatenati da così lungo tempo
    da aver perso la vista e l'uso delle gambe, trovarono in queisotterranei
    mucchi di scheletri e di cadaveri in decomposizione in un mistodi tonache
    di frati e di monache, di vestiti civili di uomini e di donne, divise
    militari e scarpe come quando furono liberati i campi di sterminionazisti.
    Vi furono trovati anche giocattoli di bambini morti insieme ai loro
    genitori.SE QUESTI SONO I SANTI, CHI SONO ALLORA I DEMONI?

    Infaticabile nello scomunicare a destra e a manca il 1/1/49 scomunicò
    tutti i patrioti favorevoli all'Unità ed al Risorgimento
    d'Italia. Condanno' anche la libertà di pensiero e di opinione,
    l'insegnamento laico, persino la luce elettrica. Nel 1850 proibì agli ebrei
    di Roma di testimoniare contro i cristiani nei processi penali e civili, di
    possedere immobili; di accedere alla scuola pubblica e all'università
    (eccetto la facoltà di medicina).

    25/3/59 *scomunico'* tutti coloro che avevano operato o collaborato per
    l'annessione della Romagna al Regno d'Italia.

    Il 17/3/61 giorno della proclamazione del Regno d'Italia Pio IX
    dichiarava una guerra morale all'Italia ed a tutta la civilta' moderna che
    "accoglie nei pubblici uffici gli infedeli, apre ai loro figli le pubbliche
    scuole" e da' "libero varco alla miscredenza".

    8/12/64 *Pio IX* italiana pubblico' l'enciclica "*Quanta cura*" con
    annesso il "*Syllabus Errororum*" ovvero compendio o riassunto degli errori
    (con cui si condannano gli "errori moderni" ). Si tratta di ben 80
    proposizioni (divise in 10 rubriche) relative a : *Razionalismo,
    Liberalesimo, Democrazia, Indifferenza religiosa, Panteismo, Naturalismo,
    Massoneria, Socialismo, *Comunismo, ma anche *matrimonio Civile, teoria che
    la Chiesa non debba avere uno stato e che il papa possa venire "a
    composizione" col progresso il liberalesimo e la moderna civilta'*.. Tutte
    idee condannate in blocco ed alla pari come distruttrici della giustizia e
    della ragione! Il 18/770 decreto' in concilio l'infallibilita' papale,
    ossia di se' stesso e successori, che oggi e' uno degli ostacoli principali
    alla riunificazione ecumenica dei cristiani.

    Condanno' la libera diffusione di stampa e "cattivi libri" nonche' di
    Libri sacri in volgare senza autorizzazione della Santa Sede, condanna gli
    ecclesiastici che abbracciano le teorie moderne.

    IL 12/3/77 *Pio IX* attacco' in un discorso gli articoli del codice penale
    italiano che stabilendo la* giurisdizione statale eguale su tutti i
    cittadini* ed abolendo la competenza ecclesiastica per i reati commessi dal
    clero sanciscono la *fine della impunità* goduta fino allora.

    Fra il 13-15/5/71 Il Parlamento del Regno d'Italia voto' la troppo generosa
    legge delle *Guarentige.* Addirittura prevedeva il 5% del bilancio
    statale come contributo alla Chiesa, ma fu rifiutata sdegnosamente da Pio
    IX. Sciaguratamente tale base di calcolo fu poi "recuperata" per i 58
    anni di "arretrati" finanziari da dare alla Chiesa quando Mussolini fece
    il concordato nel 1929.

    Il 20/6/66 regnante Pio IX una Istruzione della Sacra Congregazione per il
    Sant'Uffizio ripubblicata anche nel 1907 quando la schiavitu' era gia'
    stata abolita da decenni in tutto il mondo cristiano e non (salvo quello
    islamico indipendente): affermava "... *La schiavitù*, di per sé, non
    ripugna affatto né al diritto naturale né al diritto divino , e possono
    esserci molti giusti motivi di essa, secondo l'opinione di provati teologi
    e interpreti dei sacri canoni. Infatti, il possesso del padrone sullo
    schiavo, non è altro che il diritto di disporre in perpetuo dell'opera del
    servo, per le proprie comodità, le quali è giusto che un uomo fornisca ad
    un altro uomo. ... Ne consegue che non ripugna al diritto naturale né al
    diritto divino che il servo sia venduto, comprato, donato. ... Pertanto *i
    cristiani... possono lecitamente comprare schiavi*, o darli in pagamento di
    debiti o riceverli in dono , ogni volta che siano moralmente certi che quei
    servi non siano né stati sottratti al loro legittimo padrone né trascinati
    ingiustamente in schiavitù... perché non è lecito comprare, senza il
    permesso del proprietario, la roba altrui, sottratta con il furto. Fonte:
    Collectanea S. Congregationis de Propaganda Fide seu Decreta Instructiones
    Rescripta pro apostolicis Missionibus, vol. I, n.1293, Roma 1907

    Ad un secolo esatto dalla fine dello Stato della Chiesa papa Giovanni
    XXIII disse che "Il Risorgimento era stato un disegno della Provvidenza"
    riconoscendo così che l'aver perso lo stato era una fortuna per la Chiesa,
    proprio come aveva previsto in un suo scritto del 1862 il barone Ricasoli.

    [size=32]Secondo Garibaldi Pio IX era un metro cubo di merda. Come dissentire
    ?


    [/size]
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    Messaggio Da Lemond Sab Mar 29, 2014 8:11 am

    Fede e ragione XXXIII

    Quando il mondo era giovane, forse i miracoli avevano una loro giustificazione: servivano ad aggregare le folle intorno ai propagatori della fede, ma oggi esso rappresenta soltanto una forma regressiva della fede. Eppure la religione cattolica trova nel miracolo il sigillo della santità, la prova senza la quale neppure l'uomo più giusto può essere proclamato *beato*. Adunare folle intorno al miracolo è un tentativo di esorcizzare il dolore, con l'illusione di una sua improvvisa e repentina soluzione, il che, a parere della ragione, significa abbandonare l'uomo ad un cieca speranza che crea, accanto al dolore, la tragica delusione per l'illusione indotta.  Evil or Very Mad
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    Messaggio Da Lemond Sab Mar 29, 2014 8:20 am

    Nera luce, parte Settima (X)

    "Ora pro nobis"


    Maria è l'entità più invocata dai cattolici: mediamente un "Pater" contro dieci "Ave", senza contare la "Salve Regina"; anche nelle litanie Maria fa la parte del leone.
    Tutte queste invocazioni iterate hanno un effetto "mantra" simile al placebo, ma qui voglio chiedermi cosa deve accadere nell'Oltre, e non nella sola mente dei credenti, affinché l'invocare Maria abbia anche ontologicamente (non solo psicologicamente) senso?
    Dobbiamo immaginare Maria come un immane ministero (di Grazia e Giustizia ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Wink) assediato da ... di pratiche da evadere. In ogni istante Maria sente (come?) tutte le invocazioni, sia sonore che silenziose, a lei rivolte e fulminea, in tempo reale, pone in essere lo stato di cose riconosciuto come il più foriero di bene. Fa questo per molte richieste insieme, pur considerandole distinte: per es. aiuta (o no) un adolescente russo a superare una tentazione contro la purezza in un'isba, proprio mentre salva dalla morte, tra tutti i passeggeri di un pullman di pellegrini italiani diretto ad Oropa (che sta precipitando giù da una scarpata) solo quello che l'à invocata in quel preciso istante etc.
    In ogni momento compie quantità ... di interventi omissivi e commissivi. Quelli commissivi devono essere molto discreti per non apparire senz'altro come miracoli vistosi: bisogna ottenere il risultato, ma rispettando l'indole e la libertà delle persone, sia le leggi della natura che governano il comportamento delle cose. ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Diavoletto
    Come si faccia non so, ma quel che conosco è che un'invocazione a Maria non ha senso reale, se tutto questo non avviene. ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Bigsmile
    Se poi non è Maria direttamente a compierli, ma più correttamente, in base all'ontologia, dio (uno dei tre) ... ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Wink
    Purtroppo molte pratiche sono archiviate senza dare sodisfazione ai postulanti e se si vuole una prova dell'inutilità della preghiera di impetrazione (quella nella quale si chiede una grazia tangibile) basta pensare ai secoli della peste, che erano anche i secoli della massima fede. ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Mad
    Non appena scoperto e trattato il bacillo "Pasteurella pestis" sono cessate le invocazioni a Maria ed è cessata anche ... la peste. ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Diavoletto

    P.S.

    Gli "ora pro nobis" hanno cambiato oggetto, ma continuano ad essere inoltrati ... ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Smile



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    Messaggio Da Lemond Lun Mar 31, 2014 12:44 pm

    Fede e ragione XXXIII

    I santi, secondo i cattolici, sono gli interpreti del bene e del male e infatti il papa boy(a) ebbe a dire a più riprese che "la società ha un profondo bisogno di santi, così come (aggiungo io per lui) degli astrologhi, dei maghi, degli iniziati a qualsiasi culto e in genere di ogni operatore dell'occulto.
    "Santo" è quindi colui che sa incontrare l'uomo là dove sono sospese tutte le regole della ragione, come ad es. nella malattia di un bambino, nella morte per inedia etc. Ergo evviva padre Pio.  Twisted Evil
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    Messaggio Da Lemond Lun Mar 31, 2014 12:52 pm

    Nera luce, parte Settima (XI)

    Vergine, madre, figlia del tuo figlio



    Riprendiamo l'ontologia soprannaturale, la disciplina dogmatica che ha per oggetto essenzialmente le cinque megapersone: Gesù, Maria, dio-padre, dio-figlio, dio-spirito santo, con l'aggiunta del meno cospicuo, ma non trascurabile, san Giuseppe.
    Conosciamo dal Credo i rapporti genealogici nella famiglia trinitaria: Padre genera solitariamente Figlio; Padre e Figlio dànno congiuntamente l'essere a Spirito santo, che "ex patre filioque procedit". Tutti questi rapporti ricordano un po' la clonazione. ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Wink
    Nella famigliola di Nazaret, Gesù, in quanto uomo, è figlio di Maria e del proprio gemello divino Spirito santo, che ha fecondato Maria, mentre san Giuseppe è solo padre putativo (presunto, per legge). Si tratta, umanamente parlando, di fecondazione eterologa e tutti e tre i membri umani della famigliola sono perfettamente vergini, a vita.
    Le relazioni di parentela hanno acceso, fra gli altri, la fantasia di Dante che in base all'assunto che tutti gli uomini sono figli di dio, arriva all'ultimo termine del sillogismo con "madre e figlia del tuo figlio".
    Se, copiando l'Alighieri e, come lui semplificando, chiamiamo padre e madre, figlio e figlia tutti coloro che in qualche modo dànno e ricevono la vita, possiamo completare coerentemente l'abbozzo dantesco.
    Alla semplificazione terminologica ci autorizza non solo Dante, ma anche il linguaggio teologico-dogmatico, nel quale la seconda persona viene chiamata figlio sia del Padre in cielo che di Maria in terra e per chi osa ... è prevista l'eresia e il rogo.
    Vedremo come per essere buoni cattolici, dovremo ottenere "identikit" genealogici impressionanti ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Diavoletto
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    Messaggio Da Lemond Mer Apr 02, 2014 9:16 am

    Nera luce, parte Settima (XII)

    Spirito santo, eternamente "figlio" di Figlio, mette storicamente al mondo, fecondando Maria, Gesù che "è" Figlio: dantescamente e teologicamente Spirito santo può dirsi padre di suo padre. Inoltre, essendo come ogni persona-dio - padre creazionale di Maria, Spirito santo è cooperatore genetico di sua figlia, fecondando la quale mette al mondo il proprio padre trinitario. Sempre come padre di Maria, Spirito santo è, oltre che padre, anche nonno del proprio padre. Non aggiungo apposta le qualificazioni "creazionale" "genetico" trinitario" e altre, lasciandole come esercizio al letttore. ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Bigsmile

    Nota mia: mi fermo qui, perché in poche righe c'è materia più che sufficiente sia per farsi venire il mal di testa ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Muro, che per "sganasciarsi" dalle risate ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Bigsmileciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Bigsmileciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Bigsmile

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    Messaggio Da Lemond Gio Apr 03, 2014 9:03 am

    Nera luce, parte Settima (XIII)

    P.S. alla parte settima (XII)

    Chi si volesse divertire con tutte le possibili relazioni di parentela, e me lo chiede, gli posso fare lo scanner delle pagine 180-181, per tutti gli altri proseguiamo, saltandole.


    Lo zelo pluripontificio verso Maria ha conferito a costei altri titoli dogmatici, tra i quali quello di "madre della chiesa", di cui Gesù cristo è sposo (potete averlo sentito durante la celebrazione di un matrimonio cattolico). La fantasia clericale ha quindi costruito un terzo livello di sacra famiglia: Maria con i suoi due figli, Gesù e Chiesacattolica, sposi fra loro. ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Diavoletto
    Qualcuno obietterà che qui siamo nella metafora, perché Chiesacattolica non è una persona, tuttavia lo spirito clericale ama dare a queste relazioni "prima facie" metaforiche il massimo possibile di spessore ontologico: Maria è "realmente" madre della chiesa, Gesù e la chiesacattolica sono "realmente" sposi e quindi devo cercare di attirare l'attenzione del cattolico distratto sulla dettagliatissima mappa catastale dell'Oltre, che si sviluppa necessariamente dai dogmi cattolici presi sul serio.
    Là dove si asserisce regnare l'impenetrabile mistero, i papi hanno capito quasi tutto. ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Bigsmile
    E' facile prevedere che questi castelli in aria subiranno la stessa sorte degli scandali diceologici: occultamento silenzioso o metamorfosi ermeneutica. In entrambe le ipotesi il falso storico sarà consumato ed il cattolicesimo sarà stato "da sempre" una cosa che con l'effettivo cattolicesimo dei primi e unici due millenni avrà poco in comune. Di tanto dogma non rimarrà che tanta arroganza, rivestita di buonismo. ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Cincin

     
    ____________________
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    il sabato gli ebrei
    la domenica i cristiani
    ...
    e i barbieri il lunedìciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Smile

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    Messaggio Da Lemond Ven Apr 04, 2014 8:57 am

    Nera Luce integrazione-rompicapo di tutte le parentele possibili nel cattolicesimo, secondo il dogma trinitario e Dante

     (Non aggiungo, apposta, le qualificazioni “creazionale”, “genetico”, “trinitario” e altre, lasciandole come esercizio al lettore; anche Dante non ha aggiunto aggettivi).
    Gesù ha tre padri: uno eterno–essenziale, Padre; uno genetico. Spirito Santo; uno putativo–sociale, san Giuseppe. Dantescamente Gesù è figlio di suo figlio, padre di sua madre e padre di due dei suoi tre padri vergini. In realtà le cose sono più complicate. Se, infatti, non si nega la paternità creazionale a nessuna delle persone divine, allora Gesù, come Maria e tutti noi umani, ha tre padri divini: Padre, Figlio e Spirito Santo. In questa ipotesi, Gesù uomo–Dio ha ben sei padri: Padre, padre eterno–trinitario di lui Gesù in quanto Figlio; ancora Padre, padre creazionale di lui Gesù in quanto uomo; Se stesso, padre creazionale di se stesso in quanto uomo; Spirito Santo, ugualmente padre creazionale di lui Gesù in quanto uomo; Spirito Santo, suo padre genetico; e infine san Giuseppe, suo padre putativo–sociale. Di qui combinazioni “dantesche” forse infinite. Uno dei due padri divini che gli sono padri due volte, Spirito Santo, è suo figlio. Dunque come padre trinitario di Spirito suo doppio padre, Gesù è due volte auto–nonno. Anzi lo è quattro volte, perché è anche padre creazionale di Maria e san Giuseppe. E se è quattro volte il proprio nonno è anche a quattro diversi titoli auto–nipote.
    Inserire Maria in questo quadro di relazioni di parentela puntando alla completezza richiederebbe una potenza di calcolo di cui non dispongo. Oltre che dantesca figlia di suo figlio Maria è per esempio figlia del suo cooperatore genetico (ha fatto un figlio con un suo padre), madre di uno dei suoi tre padri, nonna – attraverso il figlio Dio – di suo marito, nonna – sempre attraverso il figlio Dio – di un altro Dio, Spirito, suo padre e suo fecondatore, e quindi, lungo questo particolare percorso, bisnonna di suo figlio Gesù, che non è solo, dantescamente, suo padre, ma anche – attraverso Spirito – suo nonno. Dantescamente è bisnonna di suo nonno.
    Lo zelo pluripontificio di attributare Maria le ha conferito anche altri titoli dogmatici, tra i quali è qui rilevante quello di “madre della Chiesa” (cattolica); Chiesa di cui Gesù Cristo, come ognuno avrà sentito proclamare dal celebrante in qualche matrimonio cattolico, è “sposo”. La fantasia clericale ha quindi costruito un terzo livello di sacra famiglia, ingegnosamente addentellato con i due precedenti: la vergine Maria e i suoi due figli, Gesù e Chiesacattolica, sposi tra loro. Qualcuno obietterà che qui siamo chiaramente sul metaforico: Chiesacattolica non è una persona (come invece lo erano tutti i membri della famiglia esaminati precedentemente), quindi il suo essere figlia di Maria, sposa di Gesù suo fratello e – per la proprietà transitiva – anche tutte le cose che in base alle relazioni parentali precedentemente esaminate logicamente ne conseguono, non è reale nel senso di o spirituale o carnale o sociale. Sarebbe quindi improprio dire per esempio che, come figlia di Maria bisnonna di Gesù, Chiesacattolica è nonna di Gesù, suo sposo e fratello nonché nonno di Maria sua madre, quindi nonna del suo bisnonno materno.  Twisted Evil 
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    Messaggio Da Lemond Sab Apr 05, 2014 8:34 am

    Nera luce, parte Settima (XIV)

    "Toto pulchra"



    Mariologia come assurdo, eppure Maria ha riempito di sua bellezza la terra cristiana: fiore di cattedrali, musa di poeti, dama di eroi, stella di cuori in mare.
    Sono emozioni, non analisi, archetipi, non realtà, ma comunque matrici del bello.
    Emozioni che muovono da immagini: L' "imago" Maria, anche a suon di committenze (va detto) è stata per secoli icona suprema, motore dogmatico inesausto di umana bellezza. Maria la vergine santa, Maria la Madonna, per secoli ubiqua in Occidente a nutrire l'animo umano. Per secoli, vergine e madre, sovrastava, accanto all'altissimo, le sole donne cristianamente legittime: le vergini non madri e le madri non vergini. Ora, altre stelle (star) ascendono, archetipi polarmente opposti non vergini e non madri; anch'esse irradiano la loro erotica bellezza, il dissidio archetipo è profondo ed i cielllini ne sono profondamente turbati.
    Dante o Lucrezio? Maria, Venere (o Angelina Jolie)? Anche gli scout cattolici sono turbati, il sesso, bandito a Nazaret, sembra loro desiderabile (nota mia: e i papa-boys?)
    Riassumendo, nonostante la bellezza della Vergine e Madre, altre possibiltà si aprono. A quale "imago" votarci?
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    Messaggio Da Lemond Dom Apr 06, 2014 9:00 am

    Fede e ragione XXXV

    Padre Pio, ovvero il trionfo della superstizione
     
    Il papa boy(a) ha fatto anche questo: beatificare uno dei più grandi imbroglioni del secolo scorso (secondo la definizione di Giovanni XXIII), certo non è stato il suo atto peggiore al riguardo, ma oggi vogliamo parlare di "padre pio". Questo frate è stato osteggiato dalla chiesa a partire dagli anni venti, quando ricevette le prime limitazioni all'esercizio del suo ministero religioso, per finire con l'ultima inchiesta/condanna promossa su di lui da papa-Roncalli. Poi è arrivato il papa.boy(a)-polacco è tutto è cambiato, per la particolare devozione per l'uomo di Petralcina, il che costituisce l'ipotesi di religione più infantile e regressiva: chi crede nei miracoli!? C'è da aggiungere che in questo caso il papa si mosse "motu proprio", perché all'interno della chiesa numerosissime erano le riserve a proposito di un tale figuro. C'è anche chi ha avanzato il sospetto che GPII, santificando P.P, a cui tanto, negli ultimi tempi assomigliava, abbia santificato sé stesso e infatti *santosubito!* è stato il grido della folla ai suoi funerali.

    Prima  disability bike dopo  ho vinto! 
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    Messaggio Da Lemond Mar Apr 08, 2014 12:18 pm

    Nera luce, parte Settima (XV)

    Sant'Agostino



    Il peccato di Adamo ha reso tutta l'umanità "massa perditionis". A causa di quella "caduta" preistorica, tutti gli uomini e tutte le donne sono meritevoli, secondo giustizia, di inferno eterno, se non interviene la grazia di Gesù cristo, erogata attraverso il battesimo.
    Chi ha inventato questa antropologia, che si scontra con la grazia innata di ogni bambino, ha inventato la "peggiore novella" sulla condizione umana e sull'amore di dio per l'uomo mai escogitata. ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 MadNovella mostruosa, matrice di altri, se presa sul serio. ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Bigsmile
    Forse Agostino di Ippona è il più grande genio teologico della chiesa cristiana occidentale e proprio lui ci pone il dilemma: è meglio avanzare a piccoli passi sulla strada "giusta" o a passi da gigante su quella "sbagliata"?
    Agostino ha percorso con grande velocità la strada della "massa perditionis", la strada del terrore, tirandosi dietro tutto l'occidente con effetti paranoidi incalcolabili.
    La favola ebraica della *mela* era una piccola teodicea in forma mitico-narrativa per spiegare il fatto scandaloso che il mondo, creato da un dio buono, è invece cattivo. Spiegazione tipica di una mentalità da "avvocati di dio". Una teodicea buona per menti bambine, ma comunque stava con i piedi per terra, condannando l'uomo semplicemnete alla sua condizione umana. ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Cincin
    Invece il peccato originale cristiano, quello di Agostino, recepito poi da tutti i papi, apre una scena spaventosa: nascere uomo merita la pena eterna dell'inferno. ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Muro
    A proposito di Agostino, uno spirito bizzarro, un amico che vive nella città dove è sepolto il santo, mi ha dato una risposta straordinaria:
    "L'importante è la grandezza, l'intelligenza è meglio della realtà." ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Clap
    Risponderei, pensando all'intelligenza di sant'Agostino, forse, ma a condizione che l'intelligenza non venga presa per realtà. ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Wink
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    Messaggio Da Lemond Mer Apr 09, 2014 9:47 am

    Come nasce la religione?

    Per capirlo, secondo me, occorre oservare il comportamento dei bambini, che sono pressapoco l'immagine degli uomini primitivi. In genere si tende a esorcizzare quello che si teme e i piccoli guardano il cielo e il sole con indifferenza, ma se sentono un tuono si spaventano. I primi uomini avranno probabilmente fatto lo stesso e nei villaggi ci sarà dunque chi ha detto: "C'è una potenza che tuona, che ci manda la grandine, che ci fa morire: plachiamola!" Ma in quale modo? Proviamo con i doni. Naturalmente ogni villaggio ne immaginò uno solo, perché ciascuna popolazione aveva un solo capo e se la creò (la potenza a cui dette il nome di signore) corporea, perché era impossibile raffigurarsela in altro modo. Ma ogni villaggio scoprì poi che anche quelli vicini avevano un proprio "signore" e i discorsi, che facevano fra loro, li possiamo arguire da quanto leggiamo a proposito dei rapporti fra Ebrei e Moabiti, che avevano spodestato i nativi del paese per semplice diritto di conquista e infatti l'uno dice all'altro: " Il tuo dio ti ha protetto nella tua usurpazione, devi ammettere che il mio mi protegga nella mia." Appurato che l'antichità attribuiva ad ogni paese un dio-protettore, è naturale che, in seguito essendosi risvegliata l'immaginazione, si siano moltiplicati di numero i protettori, assegnando a ciascuno un suo specifico settore. Poi però nascono i filosofi e allora ... (segue)
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    Messaggio Da Lemond Gio Apr 10, 2014 8:16 am

    Fede e ragione XXXVI

    "Lasciatemi morire con i miei poveri" chiese l'infame Madre Tersa di Calcutta.Con questo ragionamento la religiosa chiede qualcosa che può invocare solo chi NON è nella condizione di povero, perché questi ultimi non hanno bisogno di chiederlo! La povertà non è solo mancanza di cibo, non è soltanto un incontro quotidiano con la malattia e con la morte, la povertà (estrema) è la fuoriuscita dalla condizione umana e insieme la sua riapparizione come incidente della storia quando la TV decide di occuparsene. Eallora che significato ha quel "Lasciatemi ..." Secondo me questo:

    1- MADRE TERESA: LA SUA FILOSOFIA
    In un dialogo che è stato addirittura filmato, Madre Teresa si
    rivolge ad un malato terminale che sta soffrendo terribilmente,
    rantola e si contorce. MT (per brevità, ndr) prima descrive la
    malattia, poi si rivolge al moribondo dicendo: «Stai soffrendo
    come Cristo in Croce, di sicuro Gesù ti sta baciando». Il povero
    le risponde: «Per favore digli di smettere di baciarmi».
    Nel precedente colloquio viene fuori tutto il messaggio di MT:
    l'ossessione per il dolore e la sofferenza, la tracotante
    supponenza e soprattutto la ferma volontà di NON lenire
    realmente le sofferenze dei poveri, ma bensì di dare loro
    unicamente un appoggio spirituale. NON volle mai combattere
    realmente la povertà e l'ingiustizia, ma anzi si augurava che
    nascessero sempre più poveri per aumentare il numero dei
    possibili proseliti e, quindi, il suo prestigio religioso.
    Infatti fu sempre violenta oppositrice di aborto e
    contraccettivi, e allo stesso tempo amica di dittatori che
    producevano miseria e sopruso. Si definiva "povera tra i
    poveri", in realtà voleva fare carità non per riconoscere
    l'altro ma per umiliarlo e correggerlo.
    All'entrata delle sue case di carità c'era scritto: "Chi ama il
    sapere ama la correzione". Nella camera mortuaria invece un
    cartello recitava: "Oggi vado in Paradiso". MT dichiarò: «I più
    poveri costituiscono il mezzo per esprimere il mio amore per
    Dio». Un'occasione per esercitare la pietà cristiana, non per
    migliorare le loro condizioni di vita. In un'altra occasione
    pontificò: «E DOVESSI SCEGLIERE FRA GALILEO E L'INQUISIZIONE, MI
    SCHIEREREI CON L'INQUISIZIONE».

    2- MADRE TERESA E LA CURA DEI MALATI
    È il capitolo più sconvolgente e rivelatorio.
    Nel 1994 R. Fox (direttore di The Lancet, la più importante
    rivista medicaa livello mondiale) visitò a Calcutta un Centro di
    MT. Ecco cosa scrisse in proposito:«Ci sono dei medici che si
    fanno vivi di tanto in tanto, ma di solito le suore prendono le
    decisioni come possono. (...) Ho visto un giovane con la malaria
    le cui condizioni andavano aggravandosi. Qualcuno non avrebbe
    potuto fare prima gli esami del sangue? Gli esami, mi risposero,
    sono raramente permessi. E perchè non usare semplici algoritmi?
    Ancora una volta no. GLI APPROCCI SISTEMATICI SONO ESTRANEI
    ALL'ETICA DELLA CASA. ALLA PIANIFICAZIONE M. TERESA PREFERISCE
    LA PROVVIDENZA. (...) La notizia che la loro farmacopea non
    comprende nessun analgesico forte mi ha turbato. Insieme alla
    negligenza delle diagnosi, la mancanza di antidolorifici forti
    contraddistingue i metodi di MT».
    Mary Loundon, ex-volontaria nel Centro di MT a Calcutta, aggiunge:
    «Tutti i pazienti avevano la testa rasata. Non c'erano sedie,
    solo barelle. Nemmeno un cortile. (...) I malati non ricevevano
    molte cure. Non ricevevano antidolorifici oltre all'aspirina;
    non avevano sufficienti fleboclisi. USAVANO E RIUSAVANO GLI AGHI
    ALL'INFINITO. Ogni tanto una suora lavava gli aghi sotto l'acqua
    fredda. Le chiesi perchè non li sterilizzasse in acqua bollente,
    ella rispose: "Non c'è motivo, non c'è tempo." (...) Vidi un
    ragazzo 15 enne che aveva un semplice problema renale, che si
    era aggravato a causa dell'incuria delle suore. Bastava portarlo
    con un taxi al vicino ospedale per operarlo, ma le suore si
    rifiutarono di farlo».
    Elgy Gillespie, ex infermiera nel Centro MT di S. Francisco:
    «Tutti i malati erano molto depressi, non potevano guardare
    la
    Tv né ricevere amici, nemmeno quando erano moribondi. Un
    guatemalteco gravemente malato cercava di scappare perchè non
    voleva morire senza morfina».
    Susan Shields, ex-suora per 9 anni per MT:
    «A S. Francisco fu messo a disposizione dal comune un convento a
    3 piani con stanze spaziose e ben arredato. Le suore si
    sbarazzarono immediatamente dei mobili indesiderati, buttarono
    materassi, divani, tende e tutte le sedie. La gente era
    sbalordita. Il riscaldamento rimase chiuso tutto l'inverno,
    nonostante la forte umidità; e molti si ammalarono di TBC».
    «Nel Bronx c'era il progetto di aprire una casa per i
    senzatetto. Il comune donò un palazzo per 1 dollaro, la
    normativa ministeriale imponeva un ascensore per disabili. Madre
    Teresa non ne volle sapere: un ascensore per gli handicappati
    era per lei inaccettabile. Dopo molte trattative IL PROGETTO FU
    ABBANDONATO».
    Ma tutte queste criminali incurie avvenivano a causa delle
    ristrettezze economiche? NO!!! Immense somme di denaro donate da
    persone di tutto il mondo giacevano in conti bancari esteri. Le
    suore non avevano il permesso di spendere quei soldi per aiutare
    i poveri.
    Sempre Susan Shields:
    «Le donazioni arrivavano continuamente in gran quantità, ma non
    avevano alcun effetto sulla nostra vita ascetica né tanto meno
    su quella dei poveri che dovevamo aiutare. Per MT ciò che
    contava era il BENESSRE SPIRITUALE DEI POVERI.
    MT insegnava alle suore come BATTEZZARE DI NASCOSTO I MORIBONDI
    (anche indù e mussulmani). Questi battesimi venivano estorti con
    l'inganno».

    3- MADRE TERESA, L'ABORTO E
    LA CONTRACCEZIONE
    In materia sessuale MT fu reazionaria e fondamentalista. Ecco
    alcune sue illuminanti dichiarazioni.
    Nel 1979, quando ricevette il premio nobel per la pace (cosa
    fece lei per la pace rimane un mistero), dichiarò: «Secondo me
    oggi la pace è minacciata dall'aborto, che è una vera propria
    guerra di una madre contro il suo bambino. L'aborto è il male
    peggiore. (...) Molti si preoccupano dei bambini che muoiono in
    Africa in massa per la fame, ma altri muoiono intenzionalmente
    per volontà delle proprie madri».
    Nel 1992 in Irlanda durante una messa all'aperto disse: «Non
    esiste nesso tra le condizioni di povertà e miseria e la
    mancanza di un controllo demografico. (...) Promettiamo alla
    Madonna che tanto ama l'Irlanda che in questo paese non
    permetteremo mai un solo aborto. E NIENTE CONTRACCETTIVI».
    Nel 1979, durante un discorso fatto a Washington, disse: «Mi
    sembra che l'AIDS sia la giusta condanna per una condotta
    sessuale impropria».
    Durante un'intervista, a chi le faceva notare che forse in India
    il controllo delle nascite era un problema, rispose: «Dio
    provvede sempre. Provvede per tutte le cose del mondo. I bambini
    sono la sua vita. Non potranno mai essercene abbastanza».

    4- MADRE TERESA E IL DENARO
    In una celebre intervista MT dichiarò: «Non possiamo lavorare
    per i ricchi né accettare alcuna ricompensa in denaro per le
    azioni che facciamo. Il nostro deve essere un servizio gratuito
    per i poveri».
    Ma di fatto le Missionarie della Carità sono state per decenni
    beneficiarie di una enorme beneficenza da parte di governi,
    fondazioni, società e privati. L'ostentazione di povertà ha
    nascosto perennemente questa situazione.
    Ricordiamo alcuni esempi:
    - Nel 1971 il Vaticano le conferì il premio Loto Prodigioso.
    - Nel 1971 a Boston ricevette il premio in denaro Buon samaritano.
    - Nel 1972 il governo Indiano le diede un cospicuo premio in denaro.
    - Nel 1973 il principe Filippo donò alle Suore della Carità
    34.000 sterline.
    - Nel 1975 l'Onu coniò una speciale moneta in onore di Mt e gli
    introiti della vendita furono interamente devoluti.
    - Nel 1979 il governo italiano le conferì il Premio Balzan (250
    milioni di lire).
    - Nel dicembre 1979 ricevette il premio nobel per la pace e il
    relativo assegno.
    Eccetera...
    MT collaborò e ricevette soldi dal truffatore americano Robert
    Maxell, ora defunto; 10.000 dollari le furono regalati dal
    predicatore-impostore John Roger. Inoltre ricevette donazioni
    per 1.250.000 dollari da Charles Keating, protagonista di una
    gigantesca frode a danno dei risparmiatori americani.
    Addirittura durante il processo a Keating, MT inviò una lettera
    ai giudici chiedendo clemenza per il truffatore; il procuratore
    Turley le rispose spiegandole che razza di farabutto fosse
    Keating, e chiedendole di restituire il denaro da lei ricevuto,
    in quanto frutto di ladrocinio. MT non rispose mai al procuratore.
    Infine MT ricevette grandi somme di denaro da dittatori
    sanguinari come J. Duvalier di Haiti.
    Ma allora come si spiega il vergognoso livello di indigenza dei
    suoi istituti?
    Nessuno si è mai preso la briga di calcolare l'ammontare dei
    premi in denaro e della beneficenza, né nessuno ha mai chiesto
    che fine abbiano fatto i fondi. È certo che MT distribuì i soldi
    col contagocce e preferì destinarli all'attività religiosa
    piuttosto che al sollievo dalle privazioni.

    5- MADRE TERESA E
    LA POLITICA
    In svariate occasioni Madre Teresa si dichiarò assolutamente
    apolitica... ma anche in questo caso predicava bene e razzolava
    male. Vediamo perchè...
    - MT fu amica e appoggiò J. C. Duvalier, feroce dittatore
    haitiano che infine scappò all'estero con i soldi rubati al suo
    popolo.
    - Nel 1981 in una conferenza stampa disse: «È bellissimo che i
    poveri accettino il loro destino, condividendo la passione di
    Cristo. La sofferenza della gente è di grande aiuto per il mondo».
    - Rese omaggio a Hoxha, dittatore albanese.
    - In Spagna simpatizzò apertamente con i nostalgici di Franco,
    contestando la moderna legislazione spagnola in materia sessuale.
    - Nel 1988 si recò in G. Bretagna e diede il suo accorato
    appoggio al deputato liberale Alton, che voleva limitare le
    possibilità di aborto.
    - Ebbe frequenti contatti col dittatore eritreo Menghistu, che
    usava l'arma della fame contro il dissenso interno.
    - Quando visitò il Nicaragua ammonì il governo sandinista e
    diede il proprio appoggio al Cardinale di Managua, sponsor dei
    contras e stipendiato dalla CIA.
    - Visitò il Guatemala, straziato dagli squadroni della morte e
    dichiarò: «Tutto era pacifico nel paese che visitai. Io non mi
    faccio coinvolgere dalla politica».



    6- MADRE TERESA E LA BEATIFICAZIONE DEL DOLORE

    Chi era davvero Madre Teresa?
    Negava medicine ai malati, ma per sé sceglieva cliniche
    lussuose. Rifiutava doni, ma non l'amicizia di dittatori. A
    pochi mesi dalla beatificazione, è di nuovo polemica: chi era
    davvero Madre Teresa?  di Maria Grazia Meda.
    D - La repubblica delle donne  - 10 dicembre 2002

    È possibile, con un gesto iconoclasta, smontare il mito di Madre
    Teresa?
    Per quanto paradossale possa sembrare, è più facile farlo che dirlo.
    L'ha scoperto un celebre - e serio - saggista inglese,
    Christopher Hitchens, autore di La posizione della Missionaria:
    Teoria e pratica di Madre Teresa, edito in Italia da Minimum
    fax. Il libro, uscito nel 1995, provocò ampio dibattito nel
    mondo anglosassone. Quello latino e cattolico, che ne scoprì la
    traduzione nel '97, invece non gli dedicò alcuna attenzione.
    O, in qualche raro caso, lo definì un libercolo pieno di odio e
    nefandezze, chiudendo la faccenda con la sempre utile formula
    del Vangelo: "Perdona loro perché non sanno quello che fanno".
    Il tutto senza mai confrontarsi con i contenuti del saggio. Vale
    la pena di domandarsi perché informazioni magari spiacevoli, ma
    documentate e mai confutate, vengano sostanzialmente ignorate in
    Italia.  Quello che disturba, che lascia perplessi e che a suo
    tempo spinse Hitchens a scrivere il libro, sono le azioni
    terrene di Madre Teresa, il suo aver messo in piedi un sistema
    altamente discutibile che nessuno ha mai osato, o voluto,
    esaminare e ancor meno criticare. Hitchens racconta di essersi
    interessato per la prima volta alla suora dopo essersi reso
    conto della cieca devozione di cui era oggetto a livello
    planetario. E cominciò a porsi qualche domanda. Per esempio:
    come si può adorare una donna che, ricevendo il Nobel per la
    pace, ha pronunciato un discorso nel quale la frase clou era:
    "L'unica, vera minaccia alla pace nel mondo è l'aborto"? Che
    intrattiene relazioni di amicizia, e sostegno politico, con
    dittatori sanguinari quali gli haitiani Duvalier? Dov'è la
    credibilità di una persona che proibisce l'uso delle medicine
    più comuni nei "suoi" ospedali, ma si fa curare nelle migliori
    cliniche private della California? Con quale diritto decide le
    sorti dei "suoi" bambini, preferendo lasciarli parcheggiati nei
    "suoi" miseri orfanotrofi piuttosto che affidarli a genitori
    pieni d'amore, ma privi degli altissimi standard morali da lei
    richiesti? Perché, di tutti i milioni di dollari affluiti nelle
    casse dell'Ordine, neanche un centesimo si trova nel posto più
    logico, ossia nelle banche di Calcutta? In effetti, a
    quest'ultima domanda Hitchens aveva già trovato risposta. Per
    intuire quale sia, basta riflettere sul fatto che il Governo
    indiano è molto rigido in materia di contabilità delle
    organizzazioni no profit: per legge, tutte le donazioni e i
    conti devono essere resi pubblici. Per le altre domande, il
    saggista andò in India a incontrare Madre Teresa. Non senza aver
    letto, prima, un rapporto pubblicato nell'autorevolissima
    rivista scientifica The Lancet: un lungo articolo, nel quale un
    medico esponeva le condizioni sanitarie dei vari "ospedali"
    creati dalla suora. Il resoconto era raccapricciante: i malati
    sono ammucchiati per terra o su brandine sporche, lo stesso ago
    è riutilizzato finché non si rompe (alla faccia delle più
    elementari regole di igiene), non c'è personale specializzato,
    non è prevista alcuna terapia del dolore né alcuna forma di
    training medico per le sorelle che accudiscono i non morenti,
    nessuno è in grado di fare una diagnosi e quindi di salvare una
    persona.

    Tutte informazioni che Hitchens verificò in prima persona. E
    soprattutto un fatto lo sconvolse: Madre Teresa non ha mai avuto
    la più lontana intenzione di curare gli altri, di alleviare
    fisicamente le loro sofferenze. Anzi, uno dei cardini della sua
    dottrina è basato proprio sul dolore fisico: Gesù ha sofferto
    sulla croce, ergo i suoi figli devono fare altrettanto.
    Indipendentemente dalla loro volontà. Nel suo libro, e nelle
    decine di interviste rilasciate dopo la pubblicazione, Hitchens
    riporta le testimonianze dei volontari e delle tante sorelle che
    hanno abbandonato l'ordine. Storie sempre uguali: non
    accettavano più di vedere soffrire fisicamente i malati, sapendo
    che esistevano i mezzi per alleviarne il dolore. Non
    sopportavano più di non potere comprare antibiotici specifici
    per curare la tubercolosi di tanti bambini. Né che un paziente
    facilmente curabile non fosse mandato in un altro ospedale
    perché "altri avrebbero potuto chiedere la stessa cosa".
    Erano disgustati dal dover battezzare di nascosto i morenti. O
    dal veder rifiutata la costruzione di un ascensore, offerta dal
    Comune, in un rifugio per i poveri nel Bronx, perché allo
    spostamento dei disabili "avrebbe provveduto il cielo". Non
    capivano perché, con tutto il denaro raccolto, non si potesse
    costruire un ospedale efficiente. Né perché Madre Teresa si
    buttasse, con una foga da crociato, nel referendum contro il
    divorzio in Irlanda, ma rilasciasse interviste nelle quali
    benediceva con giubilo la fine del matrimonio della sua amica
    Lady Diana. Erano esterrefatti dall'esperienza di alcune sorelle
    romane, le quali, trovandosi con troppi pomodori, avevano deciso
    di farne conserva. Che fu buttata, in quanto segno di sfiducia
    nella provvidenza divina. Se questi episodi fossero
    decontestualizzati, fornirebbero materia eccellente per qualche
    gag di humour nero. Ma Hitchens non è un umorista e noi,
    leggendolo, non possiamo ignorare la domanda che sottende tutto
    il libro: Madre Teresa era davvero una santa? O piuttosto era
    una dogmatica integralista, che usò i poveri e i morenti per
    lodare e promuovere una forma di religiosità spietata,
    intollerante e probabilmente estranea alla maggior parte dei
    credenti? Quegli stessi credenti - troppo occupati dai problemi
    materiali, e dal bisogno di avere la coscienza tranquilla - che
    parteciparono alla costruzione del mito senza porsi troppe
    domande. Ora che Madre Teresa è in cielo 

     pare che il nuovo vertice delle Missionarie di
    Carità stia modificando le regole. Nell'attesa di una conferma,
    ci sono tantissime Ong, laiche e trasparenti, alle quali
    possiamo dare fondi. E continuare così a riscattare la nostra
    coscienza di occidentali ricchi, egoisti ma, speriamo, un po’
    meno ciechi.
    7 – MARIA TERESA VITA ECARRIERA DI UN’ICONA
    1910: Agnes Gonxha Boilaxhiu nasce a Skopje, Macedonia, da
    genitori albanesi. 1928: entra nell'ordine delle Sorelle
    irlandesi di Loreto, a Dublino, e parte per l'India, dove farà
    il noviziato.
    1931: prende i voti a Darjeeling diventando Madre Teresa, in
    onore di Santa Teresa del Bambino Gesù. Va a Calcutta per
    insegnare geografia alla St. Mary High School.
    1937: è nominata direttrice della scuola e responsabile delle
    Figlie di Sant'Anna, l'ordine indiano collegato alle suore di
    Loreto.
    1948: fa richiesta a Roma per poter vivere fuori dal convento, e
    lavorare nei quartieri più poveri di Calcutta. Apre un primo
    centro a Motijheel, due stanze in affitto: in una insegna,
    nell'altra accoglie malati e morenti.
    1950: il Vaticano approva la nascita della Congregazione delle
    Missionarie della Carità.
    1953: creazione di Link of Sick and Suffering Co-Workers (una
    rete di solidarietà di aiuto per i morenti) e inaugurazione
    della prima Shishu Bhavan (Casa per i bambini abbandonati e
    malnutriti).
    1969: il documentario della Bbc Qualcosa di bello per Dio, nel
    quale viene suggerito che Madre Teresa abbia compiuto un
    miracolo, la lancia sulla scena mondiale.
    1979: riceve il Nobel per la pace.
    1997: il 5 settembre Madre Teresa muore, il 13 vengono celebrati
    i funerali di Stato.
    1998: l'ex arcivescovo di Calcutta Henry D'Souza avvia le
    pratiche per beatificarla.
    2002: l'arcivescovo di Bombay Ivan Dias annuncia la
    beatificazione entro Natale. L'ordine delle Missionarie di
    Carità conta più di quattromila suore e circa 40 mila operatori
    laici. È presente in 127 Paesi con 670 lazzaretti, ospedali,
    orfanotrofi. Tra i riconoscimenti ricevuti da Madre Teresa:
    Premio per la pace Giovanni XXIII; Premio internazionale J.F.
    Kennedy; Premio Jawaharlal Nehru per la comprensione
    internazionale; Medaglia Fao; Premio Albert Schweitzer; Premio
    internazionale Balzan; Bharat Ratna ("perla d'India"), il più
    alto riconoscimento ufficiale indiano; Medaglia d'oro del
    Congresso Usa, Legion d'Onore haitiana, cittadinanza indiana e
    americana, più varie lauree honoris causa.
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    Messaggio Da Lemond Ven Apr 11, 2014 9:44 am

    Nera luce, parte Settima (XVI)

    Battesimo


    Questo sacramento, somministrato in genere ai neonati, toglie loro il peccato originale cristiano (certo non può togliere quello, più antico, ebraico ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Mad).
    Bisogna, al riguardo, fidarsi delle parole dei papi e dei concilii, perché non toglie nulla di verificabile e lo cancella insieme alla sua conseguenza, altrettanto inverificabile: il precipitare del bambino nella parte dell'inferno dove c'è "poena damni", senza però, "poena ignis".
    Ma nemmeno nell'invisibile il battesimo opera con piena efficacia, perché, dal momento che il peccato originale si trasmette ereditariamente per "propagationem seminis", cioè attraverso lo sperma paterno, si dovrebbe ritenere che i genitori battezzati, in quanto ormai privi del virus peccato-originale, non lo trasmettano ai figli. ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Clap
    Era quello che speravano, poverini, gli Armeni, ma il papa, oculatissimo li ha, molto energicamente, smentiti.
    E allora si ritorna al dogma originale, ove il battesimo toglie l'invisibile male, ma non l'invisibile attitudine a trasmetterlo per eredità. ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Mad
    Nessuna speranza di sradicare per sempre, con la vaccinazione o terapia genetica obbligatoria del battesimo, praticata su tutta la popolazione mondiale, la piaga del peccato originale. I medici soprannaturali non rischiano di rimanere senza lavoro. ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Diavoletto
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    Messaggio Da Lemond Sab Apr 12, 2014 9:19 am

    Come nasce la religione? (II)

    I filosofi (prendiamo questo termine in prestito dai greci) babilonesi, persiani, egiziani, sciti e romani ammettono un Dio supremo remuneratore e vendicatore, ma non lo fanno sapere al popolino, per paura di rappresaglie. E si misero a costruire dei circoli per iniziati dove adorano un solo Dio, lasciando al loro posto le altre divinità, come esseri intermedi (ci sono ancora ai giorni nostri, no?) Fu nel tempo in cui il culto di un Dio supremo si era universalmente stabilito che ebbe origine la religione cristiana e costoro copiarono a piene mani dove trovavano, ad es. dal platonismo presero il *logos*, la saggezza, la ragione dell'Essere supremo e lo trasformarono in Verbo, una specie di seconda persona di Dio. Una metafisica profonda, al di là della comprensione umana, si creò come un santuario inaccessibile, in seguito arrivò la consustanzialità del Padre e del Verbo, con l'aggiunta di un "terzo incomodo" e molto più tardi il culto di Maria che, però, ha sopravanzato tutto il resto quanto a invocazione dei fedeli (il popolino). Fin dal secondo secolo era anche cominciata la caccia ai demoni, copiando in ciò gli ebrei. Altra nota interessante è che i cristiani fuori dal potere (nei primi secoli) avevano in orrore i templi, le immagini e i simulacri, ma tutto cambiò poi quando nacque la Chiesa, con Costantino.
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    Messaggio Da Lemond Dom Apr 13, 2014 9:53 am

    Nera luce, parte Settima (XVII)

    Sessuofobia greca?



    Nel dibattito che seguiva una mia confernza sul sesso, una ragazza intervenne dicendo: "Ha sbagliato, professore, non c'è sessuofobia cristiana, questa è stata introdotta nel cristianesimo tardivamente, con il recepimento del dualismo platonico spirito-materia. Il cristianesimo originario è una gioiosa affermazione del sesso."
    Rimasi colpito. Che bello dissi se davvero il cristianesimo fosse ... non più, a questo proposito, le parole Vergona, Peccato, Paura.
    Unica norma l'etica, meglio se creativizzata in po-etica. ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Wink
    Tutto questo non può essere, replicò un giovane anticlericale, la chiesa sopravvive ad una precisa condizione: creare terrori di perdizione che le permettano di erogare mezzi di salvezza. E a tal uopo i peccati-reati non servono, perché ad essi pensa già lo Stato, serve invece (eccome ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Bigsmile) un peccato grave e, al tempo stesso, molto diffuso e irrilevante per i pubblici poteri. ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Wink
    Il peccato di sesso, almeno come peccato di pensiero, lo commettono teoricamente tutti, anche i grandi della Terra e quindi, infernalizzando il sesso, puoi mettere in ginocchio perfino loro. Se il cristianesimo diventasse una gioiosa affermazione del sesso il potere della chiesa, quale è stato esercitato per secoli, ...
    Per dirimere la questione fra i due giovani, ripresi la parola.
    Non conosco, dissi, un cristianesimo più originario, più autentico, di quello di Nazaret. Ebbene, a meno di pensare che quella famigliola ebrea fosse già platonizzante, bisogna prendere atto che che nemmeno il cristianesimo insuperabilmente originario è una gioiosa affermazione del sesso. Un papà vergine, una mamma vergine, un figlio unico vergine, insomma un famiglia tutta di esseri che non hanno mai una sola volta nella vita sodisfatto deliberatamente l'istinto sessuale. ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Wink
    Con la ragazza, siamo rimasti quella sera, non ostili. ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Cincin

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    Messaggio Da Lemond Mar Apr 15, 2014 8:59 am

    Nera luce, parte Settima (XVIII)

    Infallibilità



    I cristiani non cattolici non credono all'infallibilità del papa, mentre i cattolici dovrebbero, anche se, però, molti non ci credono (nota mia: ma in tal caso non possono definirsi tali). I credenti giustificano la loro fede o con argomenti storici del tipo: il papa non ha mai sbagliato, oppure teologici, nel senso che tale infallibilità è solo eccezionale (quando parla ex cathedra).
    Sul piano storico addirittura l'autorevolezza dei papi è stata smentita da posizioni inaccettabili in materia di fede e morale che sfigurano, lungo i secoli, la cattedra di Roma. Chi ha letto il libro fino ad ora, si può rendere conto da solo che il papa, nel corso dei secoli, è stato quasi infallibile nell'errare e quasi sempre tardivo, di centinaia d'anni, nel correggersi. ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Diavoletto
    Riguardo all'argomento teologico, basta un attimo di attenzione per accorgersi dell'inanità di ogni proclamazione di infallibilità allorché il proclamante ed il proclamato sono la stessa persona. ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Bigsmile
    (Nota mia: dice Gaber (cito a memoria) i politici sono l'unica categoria nella quale ognuno sostiene di essere il migliore e se lo dice da se stesso ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Bigsmile)
    E quindi, solo se il papa è davvero infallibile, siamo sicuri che nel proclamarsi infallibile non ha sbagliato. Ma chi ci dice che il papa è infallibile? Lo stesso se è proclamato tale da vescovi o teologi, solo che in quest'altro caso ci occorrono anche altre infallibilità sicure: quelle di tutti i vescovi e di tutti i teologi implicati.
    Nessuno può rendere se stesso, con una proclamazione, più infallibile di prima, anche se Pio IX, beato (n.m. o si scrive beota?) lui, non se n'è accorto. ciclismo - Libri non di ciclismo - religione ed altro - Pagina 11 Wink
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    Messaggio Da Lemond Mer Apr 16, 2014 12:59 pm

    Come nasce la religione? (III)

    Una volta che una religione (una a caso quella cattolica  Smile ) è stata resa legale in uno Stato, quello che avveniva prima, come per incanto, si capovolge e la massima di prima "meglio obbedire a Dio che agli uomini" diventa "obbedire alle leggi dello Stato, perché dio lo vuole". Prima erano necessari i prodigi e le predizioni, poi sempre meno e forse ora (a parte qualcuno che continua ad avere un buon rapporto con la magia, tipo Lourdes, Marjougore e Petralcina) uno che si mettesse a predire camalità per le pubbliche piazze, sarebbe rinchiuso in manicomio. In sintesi si potrebbe dire che non ci si serve più delle impalcature, quando è stato costruito l'edificio.  Very Happy
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    Messaggio Da Lemond Gio Apr 17, 2014 7:41 am

    Papi e martiri inventati

    Aprile 166 Presunto martirio (imperante il buon Marco Aurelio) di
    Sant’Aniceto papa dal 150 ev. Secondo la Chiesa cattolica sarebbe stato il
    decimo successore di Pietro ovvero l’undicesimo papa. Secondo la critica
    nel “migliore” dei casi fu solo il secondo reale Vescovo di Roma (dopo San
    Pio I), ma forse nemmeno lui è mai esistito. Ma soprattutto secondo
    Duchesne autorevole storico della Chiesa (m.1920) non risulta per niente
    provato né che S. Pietro sia mai arrivato a Roma (visto che sarebbe stato
    ucciso nel 49 insieme al fratello di Gesu’ Giacomo il minore a
    Gerusalemme), né che siano esistiti (almeno) i suoi primi 8
    successori ( S.Lino, S. Anacleto I, S. Clemente I, S. Evaristo, S.
    Alessandro I, S.Sisto I, S. Telesforo, S. Iginio). Parimenti moltissimi
    Santi “Martiri” non sono mai stati martirizzati, sono storie di vita
    esemplari inventate di sana pianta a posteriori. Esempio: i 6 Santi
    Martiri miracolosamente “rivenuti” da S.Ambrogio, stranamente sempre a
    coppie: Gervasio e Protasio (a Milano), Agricola e Vitale a Bologna
    nell’estate 393, ed ancora a Milano Nazario e Celso nel 395. Credo che atei
    e cristiani su un punto possano essere d’accordo: Ambrogio fece grandi
    “miracoli” a maggior gloria della Santa Fede.

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