Il Lombardia (Giro di Lombardia) 2015 - (4 ottobre 2015)

Promemoria primo messaggio :

Il più bel Lombardia, come tracciato, che sia stato disegnato negli ultimi anni.
E con la pioggia sarà tremendo.

prof ha scritto:La prima parte della gara però sembra un po' facile, almeno rispetto a quando c'era la val d'Intelvi a sgranare il gruppo.
O no? Voi che conoscete i luoghi, che ne dite?

La Val d'Intelvi però non è nemmeno lontanamente paragonabile come difficoltà alla parte finale di oggi.
Il finale di oggi non ha eguali nel recente ed anche remoto passato come difficoltà, fatta eccezione per lo stato delle strade di un tempo (fattore non da poco).
Credo che sia questa la ragione per cui hanno cercato di allungare con il dolce Colle Gallo, evitando di fare il Valcava all'inizio con successiva discesa da Bedulita o Roncola San Bernardo. In tal caso avrebbero sforato i 6000 metri di guadagno altimetrico complessivo, che è più della somma dei soli dislivelli sensibili.
Io personalmente avrei preferito un tracciato con Monte Marenzo, Carenno, Valgreghentino, Madonna del Bosco, Ventola, Cagliano (Giovenzana), Lissolo, Sirtori (Resempiano), Montello-Brianzola e Villa Vergano a fare da antipasto.
Il tracciato ce l'ho tutto ma farebbe malissimo.
Questo pomeriggio lo posterò.

Capisco che 6,000 mt di guadagno altimetrico siano tanti, ma forse il Lombardia lo meritava. Non so, lascio a te il giudizio.
Anche perché, l'unica volta che ricordo del Muro di Sormano, il tutto si risolse con grandissime polemiche, in quanto, si disse, la gara fu falsata da spinte ed altre porcherie, tipiche dei percorsi che si svolgono su sentieri per capre e stambecchi. Non ricordo chi vinse ma ricordo che al traguardo arrivò un gruppetto di 5/6 corridori con il grande Meo Venturelli. Vi era anche Imerio Massignan e, a quel che si diceva dalle mie parti, erano forse gli unici due a meritare di arrivare al traguardo.

Ho cercato su Internet: quel Lombardia, nel 1960 per la cronaca, lo vince Daems e davanti arrivarono in 8, Meo fu 6° e Massignan, notoriamente un paracarro in volata, fini' logicamente 8°. Si piazzò pure Giovanni Verucchi (20° nel gruppo degli inseguitori, con Van Looy), amico e compaesano di Venturelli, compagni nella leggendaria U.S. Pavullese. Verucchi era un vero "mastino", un frignate anche lui, tagliato con l'accetta.
Ho trovato questo ricordo di Meo su Internet: è una recensione del libro di Pastonesi:
http://www.gazzetta.it/Libri/28-04-2010/erede-mancato-coppi-603790199672.shtml

Purito Rodriguez non ci sarà al Lombardia. Nell'ultimo allenamento prima di partire per l'Italia, non ha visto un segnale sulla strada: ginocchio ko.

il problema grosso del muro di Sormano sarà eventualmente l'acqua, perché se l'asfalto è bagnato (potrebbe anche aver smesso di piovere da poco) se ti alzi in piedi la ruota dietro non tiene aderenza, ma se non ti alzi non lo so se ce la fai ad andare su

leonzi ha scritto:il problema grosso del muro di Sormano sarà eventualmente l'acqua, perché se l'asfalto è bagnato (potrebbe anche aver smesso di piovere da poco) se ti alzi in piedi la ruota dietro non tiene aderenza, ma se non ti alzi non lo so se ce la fai ad andare su

Sono salite che, sole, pioggia, grandine o neve, ha poco senso fare.
Vabbè, nel 1960 al massimo si saliva con 49x22. Qualcuno avrà avuto magari il 24, ma veniva poi penalizzato in discesa e sul piano dal non poter andare al di sotto, se non ricordo male, di un 14 o 15. Oggi salgono con il 28 (e il 39 davanti...), ma, come ho avuto modo di reiterare, non è che si possano poi fare grandi differenze. Non è neanche che si possa pensare che poi rimanga sulle gambe. Una qualsiasi altra salita di 12/14 km al 8/10%, in quel punto, farebbe certo maggior selezione e rimarrebbe nelle gambe ben più' del muro.
Tra l'altro, con un 28 o 29 e 36 davanti, si può salire da seduti.

Sì, ormai salgono tranquillamente da seduti per gran parte del muro.
Coi rapportini odierni il problema non si pone.
Semmai è verissimo un particolare che mi è parso di scorgere fra le righe da parte di Leonzi.
Il bagnato da pioggia e il bagnato umido.
Il primo permette anche di salire in piedi, perché garantisce comunque una aderenza. Discorso diverso è quando c'è quel fondo umido mezzo asciutto e li si rischia di slittare.

Nell'ultima Agostoni c'è stata una caduta nel finale, che col bagnato non sarebbe avvenuta.
Aveva smesso di piovere da poco ed un mezzo aveva perso dell'olio (non presente in un passaggio precedente), la cui patina era rimasta sopra il fondo umido su un pezzo della strada. Era all'uscita da una curva e tutti i corridori che l'hanno beccata sono scivolati trascinandone altri.
Se ci fosse stata pioggia cadente avrebbe lavato tutto e ridotto il rischio.

Comunque sia, domani sarà pericolosa la discesa interminabile verso Nesso.
E' una discesa che non amo particolarmente, veramente tosta ed irregolare.

concordo con quanto ha detto prof, ma bisogna aggiungere che, anche col rapportino, si riesce a stare seduti se nel tratto duro si è davanti, perché se ti ritrovi un "tappo" tra le ruote (uno che l'ha presa davanti a te ma poi si è piantato), con la strada stretta e considerati i tifosi (ce li fanno stare in quel punto?), non riesci a passarlo. Allora rallenti e non so se riesci a riaccelerare, ti serve trazione.
E poi sì, occhio al bagnato non da pioggia battente

Vi parlavo di un Lombardia micidiale, un vero Lombardia con il meglio della storia di questa corsa, tutte le decine di salite sparse dalla Brianza alle Prealpi comasche. Il finale è lo stesso di quello di domani, perché di meglio non c'è, con l'aggiunta di Crezzo fra il Ghisallo e Sormano.
Nota importante: le salite fra Sormano e Civiglio indicate nell'altimetria non ci sono, sono le gallerie della strada da Nesso a Como che il gps non riesce a non evidenziare.
Con un altro grafico dirò a breve i nomi di tutte le salitelle



Edit.
Ecco qua le salitelle, e che salitelle ...
Qua c'è la storia del Giro di Lombardia (Madonna del Bosco, versanti vari di Colle Brianza, Ghisallo e Civiglio versante nord), della Agostoni (Lissolo, Sirtori, Cagliano-Giovenzana) e di tante gare minori dilettantistiche, come il Piccolo Lombardia, da cui ho preso Villa Vergano (il Piccolo lo faceva già prima del Lombardia versione lecchese) e Marconaga.
Fra le salite prese alle gare minori il severo Camutaglio, il San Gregorio, il Carenno, il Belvedere di Valgreghentino, il Muro di Bagaggera (500 metri da paura). la Brianzola o Montello di Castello della Brianza (veramente tosta e parte di uno dei versanti di Colle Brianza) ed infine la variante da Magreglio a Barni della scalata alla Madonnina di Crezzo, con una discesa mozzafiato.

https://i.servimg.com/u/f21/18/44/61/04/il_lom11.png

Tra le classiche, il Lombardia rimane, per me, la più affascinante di tutte. Nel suo albo d'oro c'è la storia del ciclismo, più' che nelle gare del Belgio. Sarà la sua collocazione alla fine della stagione, con i corridori ormai al lumicino, sarà il suo percorso, tra le Prealpi e i laghi ma ne è sempre venuta fuori una gara un po' epica, emblema del ciclismo.
Prima delle dirette televisive esisteva un settimanale, "Lo sport illustrato", che usciva di lunedì': c'erano tante foto degli eventi principali della Domenica. Ero bambino e mi ricordo una copertina della rivista: un corridore solo sui viali di Milano, le foglie in terra e la strada bagnata su cui si riflettevano, nel far della sera, i fari delle automobili che lo seguivano nel suo avvicinarsi al traguardo. Era Fausto Coppi. Quella foto mi è rimasta negli occhi e nel cuore e credo che abbia avuto grande parte nell'avviarmi verso l'avventura del ciclismo.

In fuga con alcuni senza contratto ed anche corridori che potrebbero aiutare i loro capitani, penso a Schumacher per Rebellin, il corridore che più, a mio avviso, ha beneficiato del forfait di Rodriguez.
Enrico Barbin (Bardiani-CSF), Pierpaolo De Negri (NIPPO-Fantini), Dennis Van Winden (Lotto NL-Jumbo), Simon Geschke (Giant-Alpecin), Stefan Schumacher (CCC Sprandi), Jan Polanc (Lampre-Merida), Marco Canola (UnitedHealthcare), Jerome Coppel (IAM Cycling), Matteo Busato (Southeast), Oscar Gatto (Androni - Sidermec), Cesare Benedetti (Bora - Argon 18).
Vantaggio oscillante fra i 7 e gli 8 minuti mentre affrontano il Colle Gallo.




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Prof hai sbagliato la previsione sui rapporti.
Per affrontare il Muro di Sormano Nibali ha montato un 52-36 davanti e un pacchetto 11-29 dietro, e quindi credo anche gli altri.
Con un 36x29 è impossibile fare selezione su quella salita. Infatti la selezione avviene nel tratto successivo dove bisogna sparare su il rapporto e rilanciare per prendere davanti la discesa, dove poi si formeranno i buchi.

Hanno già fatto il Colle Brianza e la è media sui 40,400 Km/h.
Si fa dura per vedere la diretta anche del Muro di Sormano. Siamo al limite.
Dipende anche dalla velocità del gruppo. Di certo non si vedrà il Ghisallo.

BenoixRoberti ha scritto:Prof hai sbagliato la previsione sui rapporti.
Per affrontare il Muro di Sormano Nibali ha montato un 52-36 davanti e un pacchetto 11-29 dietro, e quindi credo anche gli altri.
Con un 36x29 è impossibile fare selezione su quella salita. Infatti la selezione avviene nel tratto successivo dove bisogna sparare su il rapporto e rilanciare per prendere davanti la discesa, dove poi si formeranno i buchi.

No, Ben, direi proprio che l'ho azzeccata. Avevo detto 39x28/29 oppure, 36x28/29. Non è che ci volesse molto a prenderlo, vai a rileggerti il mio post. Il 52 davanti (credo obbligato per poter mettere il 36) sarà un po' d'impaccio in discesa.
Poi, come ben sai, è verissimo che con un 36x29 non si fa nessuna selezione.

BenoixRoberti ha scritto:Hanno già fatto il Colle Brianza e la è media sui 40,400 Km/h.
Si fa dura per vedere la diretta anche del Muro di Sormano. Siamo al limite.
Dipende anche dalla velocità del gruppo. Di certo non si vedrà il Ghisallo.

Questa è un'ottima cosa: fuga nutrita, media altina: per ora ci sono tutti gli elementi per vederli arrivare uno alla volta.
Speriamo nel nostro uomo.

A questo punto, vista la mossa di Nibali, io avrei azzardato il 39, accoppiato con un 54. Capisco però che, se uno non è allenato, potrebbe essere un azzardo, anche se ...

Il mio era un gioco dialettico. So che ti infervori sulle cose ingegneristiche.

Da Sormano, comunque, non è una discesa che fai pedalando, sempre se intendi quella verso Nesso, ma certamente gli mancheranno centimetri nel tratto della discesa lungo la Briantea, dove invece ce ne sarà molto bisogno.
A differenza della discesa del vecchio Civiglio (oggi in salita) che non permetteva rientri, il versante della Briantea ha bisogno di essere pedalato.
Quindi se uno vuole andare via sul Civiglio deve fare morti e nessun ferito, perché sennò resterà a "bagno maria" sino a Borgo Vico per poi essere mangiato anche sul San Fermo.

Avevo letto che Landa vorrebbe il Lombardia, come la mettiamo con Nibali?
Strano modo di correre l'Astana, già si sapeva...
Facciamoli rallentare così vediamo la scalata al Muro di Sormano.

Attacco interessante prima del Ghisallo. Cinque della Etixx. Probabilmente Kwitkowski teme la salita lunga e tenta di anticipare aiutato dai quattro compagni. Sorprende anche la presenza di Wellens.
Certamente un attacco preparato e ben coordinato.

7 SLAGTER Tom Jelte (Ned)
91 KWIATKOWSKI Michal (Pol)
95 STYBAR Zdenek (Cze)
94 TRENTIN Matteo (Ita)
97 VERONA QUINTANILLA Carlos (Esp)
98 WISNIOWSKI Lukasz (Pol)
138 WELLENS Tim (Bel)
143 IZAGIRRE INSAUSTI Jon (Esp)
203 GESINK Robert (Ned)
206 ROOSEN Timo (Ned)
232 NIZZOLO Giacomo (Ita)

Forse il nostro avrebbe dovuto essere in questa fuga: uno come Stybar non esce per niente.

prof ha scritto:Forse il nostro avrebbe dovuto essere in questa fuga: uno come Stybar non esce per niente.

La corsa la fanno per Kwiatkowski però. Sulla Colma Kwiat non fa paura, ma da Como in poi invece sì.
E' una bella scommessa.
Se si fosse mosso Rebellin non l'avrebbero lasciato uscire.

Landa e Rosa rigorosamente gregari sul Muro di Sormano.

Grande gamba di Tim Wellens.

Wellens ha esagerato ed è andato fuori giri.
Kwiatkowski ha ottenuto il suo obiettivo: essere davanti da qua a Como.
Ora è un brutto cliente.

Gilbert indietrissimo.

Si' decisamente sorprendente il nostro Kwiatkowski