Nato a Montlucon il 2 marzo 1927. Professionista dal 1951 al 1960 con 13 vittorie (più 3 fra gli indipendenti).
Deve la sua fama e la conseguente obbligatorietà a trattare la sua pagina nella storia del ciclismo, alla vittoria al Tour de France 1956. Forse la più grossa sorpresa in assoluto, relativamente ad una grande corsa a tappe. Walkowiak, di origine polacca, non era altri che un buon corridore, destinato a fare il gregario perennemente, per l’epoca in cui ha corso, fatta di corridori di valore e per una certa fragilità nella capacità di soffrire la pressione che spetta al ciclista con ambizioni superiori a quelle del solo pane. Arrivò a quel Tour, il quarto della sua carriera fin lì consumata, con alle spalle un 57° e un 47°, rispettivamente nel ’51 e nel ’53, ed un ritiro nell’anno precedente. Anche il curriculum più complessivo era scarso, quasi ossuto, consistente in una vittoria di tappa al Tour dell’Ovest nel ’52, e 4 successi nei criterium di Gueret, Montlucon, Commentry e Sardeant nel ’55. In quell’anno però, era emerso con un piazzamento che ne faceva trasparire un certo valore, perlomeno abbastanza per convincere i favoriti del Tour ’56, ovvero i vari Charly Gaul, Stan Ockers, Gastone Nencini e Jean Brankart, a non lasciargli tutto quello spazio su cui, poi, Walkowiak si guadagnerà la Grande Boucle. Il piazzamento in questione, consisteva nel posto d’onore conquistato nel ’55, al Giro del Delfinato, ad oltre 9’ da Bobet, ma davanti a corridori di valore fra i quali anche il giovane Anquetil. Ciononostante, nel Tour del 1956, nella Lorient-Angers e nella Angers-La Rochelle, settima e ottava tappa, Walkowiak, potè lasciare i migliori a oltre mezz'ora, difendendo poi con i denti il vantaggio nelle frazioni di montagna. In seguito però, non seppe ripetersi, né al Tour, né in altre corse meno importanti, ed il successo migliore dopo la grande Boucle vinta, fu la vittoria nell’8a tappa della Vuelta di Spagna 1957. Insomma, un corridore solo buono, che vanta un Tour…..
Maurizio Ricci detto "Morris"