salvatore ha scritto:La Redoute è troppo lontana. Un tempo le azioni partivano ed arrivavano perchè dietro rimanevano in pochi a tirare per chiudere, oggi invece tutti avranno fior di gregari forti che faranno il lavoro per conto dei capitani.
La pioggia invece può far diventare la corsa differente.
Sono d'accordo al 110 per 100.
Cominciamo pure dalla pioggia (e vento) che sono le uniche variabili in corse per il resto affatto scontate! E poi c'è il numero di corridori per squadra che è determinante. Tu forse, a differenza dell'interista, non conosci il rugby ma comunque ti dico che ne esistono tre varianti: a XV, a XIII e VII; in quest'ultimo caso le mete sonno molto più facili. Se ci fosse un rugby a 30, l'unico modo di marcare sarebbe di sicuro con i calci piazzati, perché per gli attaccanti non ci sarebbe nessuno spazio di manovra e così nel ciclismo con otto partecipanti per squadra.
Pertanto la mia proposta, che reitero, è la seguente:
Strade Bianche e Roubaix si possono permettere il numero, perché di gregari all'altezza,specialmente nella prima, ce ne sono pochi
Fiandre sei - Liegi cinque - Amstel e Freccia quattro - Gand tre e Sanremo due. Tanto più una corsa è facile, avrete capito tutti e minore deve essere il numero. Per il campionato del mondo, visto che è "una tantum" niente selezioni nazionali o di marca, ognuno corre per sé, come nell'individuale a punti in pista e dovrebbero aver diritto di partecipare da un minimo di venti, se il percorso è come quello di Zolder o Copenaghen, fino anche a cento corridori, se si corre a Firenze.
P.S.
Inutile dire che sono contento della vittoria dell'Imbatido, ma vi chiedo una cosa: Daniel Martin non c'era oppure gli è accaduto qualcosa? Perché da me la trasmissione si è interrotta per parecchio tempo a causa di un temporale ed ho visto solo gli ultimi Km.
P.P.S.
Se uno voleva uno spettacolo sicuro ieri, bastava andasse su Eurosport 2 dove, in contemporanea con la Liegi, c'era Ronnie, che sembra che le bilie riesca a comandarle.