La Parigi Roubaix ritorna sul tracciato 2013. Rientano i tratti di "Vertain à St-Martin-sur-Ecaillon" e "Quérénaing à Maing", entrambi di 3 stelle ed escono 3 settori di 2 stelle: Solesmes, Saulzoir, "Quérénaing à Famars". Aumentano di 1,5 Km i tratti in pavé. Diminuisce di 3 km il chilometraggio totale.
Questa era la comparazione fra il tracciato 2014 e 2013 (o 2015):
Slegar ha scritto:... Ho letto da qualche parte che la cenere fa bene ai capelli.
Ben ha chiesto gli venga concesso di usare l'Alpecin ... Francamente non so che dire, secondo me rischia di passare dalla padella alla brace (...), visto l'effetto prodotto sul pur ottimo Degenkolb. Ben, pensaci!
vallelvo ha scritto:Denuncia contro ignoti, decisione presa da parte della SNFC. In Francia nel 2014, 29 persone sono morte in incidenti del genere. In Belgio 48 incidenti di cui 11 mortali. La giuria doveva intervenire per neutralizzare la corsa. Dov'erano questi signori? La Francia non ha fatto una bella figura di fronte al mondo intero. Ah la grandeur.....
Devo ahimé rivedere (in parte) la posizione dei corridori dopo aver analizzato questo video che lascia basiti! Il primo ad infrangere le regole è stato il giudice in moto. QUESTO VA RADIATO!
Questi i fotogrammi che non lasciano dubbi, sulla dinamica, ed invece parecchi dubbi sulla qualità dei funzionari che hanno in mano la sicurezza delle corse:
La denuncia non andava fatta contro ignoti, andava fatta contro idioti! Adesso abbiamo capito perché la giuria ha preso quella decisione, non poteva sconfessare l'assurdo operato di un suo addetto. Uci dove sei?!
REGOLAMENTO UCI DELLO SPORT CICLISTICO 2015 - GARE SU STRADA Passaggi a livello 2.3.034 L'attraversamento dei p.l. chiusi é strettamente proibito. Oltre alle sanzioni legali, i corridori che non rispettano tale prescrizione saranno espulsi dalla gara dai commissari. 2.3.035 Saranno applicate le seguenti regole: 1. Uno o più corridori in fuga si fermano al p.l. chiuso, ma lo stesso si riapre prima dell'arrivo degli inseguitori. Non viene presa alcuna decisione e la chiusura del predetto p.l. é considerata come un incidente di corsa; 2. Uno o più corridori in fuga con più di 30" secondi di vantaggio vengono fermati dalla chiusura del p.l. e gli inseguitori li raggiungono al p.l. chiuso. In tal caso, la corsa é neutralizzata e sarà data una nuova partenza con gli stessi distacchi, dopo aver fatto passare i veicoli ufficiali che precedono la testa della corsa. Se il vantaggio é inferiore a 30", la chiusura del p.l. é considerata come un incidente di corsa; 3. Se uno o più corridori in testa passano il p.l. prima della sua chiusura e gli inseguitori vengono bloccati dalla chiusura del p.l., non é preso alcun provvedimento e la chiusura del p.l. é considerata come un incidente di corsa; 4. Tutte le situazioni eccezionali (p.l. chiuso per troppo tempo, etc.) sarà valutato dai commissari. Questo articolo é ugualmente applicabile alle situazioni similari (ponti mobili, ostacoli sulla strada, ecc.).
vallelvo ha scritto:Ben, sei un diavoletto. Ce l'avessero i transalpini uno come te! Anche qui da noi non ti tiri indietro.
Il diavoletto è un Angelo
A far rivedere la mia posizione (parzialmente) sui corridori è stata questa immagine:
Guardate i primi corridori che si voltano preoccupati e chiedendosi cosa stia succedendo. Quelli hanno pensato: "se passa la giuria è perché l'organizzazione è d'accordo così con le ferrovie. E' tutto normale."
Però i dubbi su quanto stava avvenendo li avevano eccome. Questo mi porta a dire che la gran parte della responsabilità è della organizzazione e della giuria. Il corridore si affida nelle mani di questi e interpreta una azione come quella della giuria come un via libera, un "tutto sotto controllo" ed invece, sotto controllo, c'era ben poco.
Questa è la composizione del Collegio di Giuria della Paris-Roubaix di domenica scorsa:
BOARD OF COMMISSIONERS Jury President: Guy Dobbelaere (Bel) Jury Members: Hervé Brocque (Fra), Sandro Coccioni (Ita), Catherine Gastou (Fra) Finishline Judge Commissioner: Aude Kovatchevitch (Fra) Motorcycle Commissioners: Emmanuel Legros (Fra), Wilfried Richard (Fra), Patrick Vermeulen (Fra)
Per questi deve scattare almeno una sospensione in attesa che si concluda la fase istruttoria, e la presidenza di Dobbelaere al prossimo Tour de France va assolutamente cancellata per dignità della stessa Uci.
6 secondi. Sei secondi il tempo intercorrente tra lo stop dei corridori e il passaggio del treno. Probabilmente il macchinista avrà azionato anche i sistemi di avviso sonoro ed è per quello che i corridori si sono fermati. Presumo abbiano dei sistemi di rilevamento presenze sulla linea in prossimità di passaggi a livello e questi sia duplicato in cabina con un intervento in automatico (di qui il rallentamento) Anche qui la mia visione è un tantino diversa: non può dipendere tutto da un solo uomo, in questo caso l'uomo della giuria. E se non avesse visto il rosso, dato che quand'è transitato aveva il passaggio completamente aperto con le sbarre in posizione rialzata? Ci può stare che non abbia visto: anche lui aveva tempi di reazione ridottissimi. La messa in sicurezza di qualsiasi cosa implica il concetto della ridondanza. Un sistema di sicurezza deve essere ridondante: se non interviene un dispositivo (perché rotto, ad es.), ne deve intervenire un altro (indipendente dal primo) e, se non interviene neanche il 2°, ne interviene un terzo, indipendente anch'esso, che blocca tutto, anche ciò che non è a rischio. Il concetto è semplice: non ci devono essere passaggi a livello, tutto li' e per un'infinità di ragioni.
Scusa Prof, ma mi sorge il dubbio che tu abbia scritto senza guardare il video. Riguardalo bene, perché le sbarre sono già a metà quando la giuria arriva alle sbarre. Guarda i primi fotogrammi che sono chiarissimi. Poi invece di fermarsi e fare il suo dovere tira dritto. Il giudice è voltato e sta guardando le sbarre. Non scherziamo, quello è un coglione!
Possiamo infine dire ogni altra cosa sui passaggi a livello, ma limitandosi allo stato di domenica ...
Ben, ai nostri fini, che sia un coglione o che non si sia accorto di nulla è esattamente la stessa cosa; il risultato è lo stesso. Si è rischiato l'irreparabile e tutto dipendeva soltanto da lui, da un suo errore, da un suo malore o da una sua coglionata; è proprio questo il punto. Da che mondo è mondo, i corridori passano sotto le sbarre e a maggior ragione nel corso di una Roubaix; ne discende che un passaggio a livello è un punto ad alto rischio e questo rischio va ridotto a zero (c'era già stato un precedente, non dimenticarlo). Questa considerazione, assieme al fatto che non è esattamente il massimo dover fermare la più' blasonata corsa ciclistica al mondo con tutto il corollario delle altre cose già dette, porta ad una e una sola conclusione. Ci consolerebbe sapere che è stata la colpa di un coglione se 3 o 4 corridori fossero stati schiacciati dal treno? Tutte le anime belle di questo mondo (politici in primis) si lavano la coscienza con la fatidica frase secondo cui i colpevoli devono pagare. Sai che mi frega? A me hanno insegnato che ogni evento nefasto va studiato al fine di apprendere le necessarie lezioni affinché non accada più' e non perché si debba punire il colpevole. Per me, ad esempio, il colpevole non è il motociclista: per me i colpevoli sono l'organizzatore e le ferrovie in concorso tra loro, in quanto dovevano eliminare quel rischio.
prof ha scritto:Ben, ai nostri fini, che sia un coglione o che non si sia accorto di nulla è esattamente la stessa cosa; il risultato è lo stesso. Si è rischiato l'irreparabile e tutto dipendeva soltanto da lui, da un suo errore, da un suo malore o da una sua coglionata; è proprio questo il punto. Da che mondo è mondo, i corridori passano sotto le sbarre e a maggior ragione nel corso di una Roubaix; ne discende che un passaggio a livello è un punto ad alto rischio e questo rischio va ridotto a zero (c'era già stato un precedente, non dimenticarlo). Questa considerazione, assieme al fatto che non è esattamente il massimo dover fermare la più' blasonata corsa ciclistica al mondo con tutto il corollario delle altre cose già dette, porta ad una e una sola conclusione. Ci consolerebbe sapere che è stata la colpa di un coglione se 3 o 4 corridori fossero stati schiacciati dal treno? Tutte le anime belle di questo mondo (politici in primis) si lavano la coscienza con la fatidica frase secondo cui i colpevoli devono pagare. Sai che mi frega? A me hanno insegnato che ogni evento nefasto va studiato al fine di apprendere le necessarie lezioni affinché non accada più' e non perché si debba punire il colpevole. Per me, ad esempio, il colpevole non è il motociclista: per me i colpevoli sono l'organizzatore e le ferrovie in concorso tra loro, in quanto dovevano eliminare quel rischio.
Lascerei fuori in questo caso i deteriori esempi politici sui "responsabili che devono pagare". Gentaglia che fa fumo. Riguardo ad un maggiore coordinamento, ad una soluzione definitiva di intelligenza progettuale, puoi leggere i miei post di ieri. Dicevo le stesse cose.
Però fammi parlare da ex in quel ruolo. Non sta né in cielo né in terra che un commissario internazionale sia così "allegro". Nessuno gli chiede di pagare una responsabilità complessiva, pretenderei solo che l'Uci non lo designasse più. Quello è un incapace ed inaffidabile. Punto.