Da BenoixRoberti Mer Ago 05, 2015 8:50 am
Ieri sera, anzi stanotte, avevo il mal di testa da indigestione ciclistica.
Non so se così come vanno le cose sia un bene per questo sport.
Troppe gare ed anche di qualità messe in competizione per rubarsi i corridori, con molti "protagonisti" in vacanza frigorifera in altura.
Qualcosa non va. Quanto vale la vittoria di Pelucchi? Bella vittoria s'intende, ma non si capisce il reale valore in questo World Tour, raffazzonato e utile solo a mantenere in piedi il carrozzone di Aigle, che obbliga le 18 squadre "premium" a mandare loro rappresentative al Pologne.
Nulla si può togliere alle vittorie di Boom all'emergente Danmark, o allo sprint all'Argentin del profeta in casa, il burgalese Barbero, ai colombiani ed ai portoghesi che danno l'anima nello loro corse, agli yankee che trasformano lo Utah in un richiamo ciclistico per le potenziali aquile di fine agosto ed inizio settembre.
Cosa ne sarà di questo ciclismo che "cresce" come un tumore e non come il fisico armonico di un bell'atleta.
Le esigenze di business di piccolo cabotaggio limitano la potenziale affermazione di questo sport, e per noi italiani il futuro è fosco, c'è chi vede la nebbia e chi il buio pesto.
Questo non è più il mio ciclismo, quello che quando ero piccolo mi faceva perdere la testa ed innamorare.
Adesso andiamo a lavorare