prof ha scritto: BenoixRoberti ha scritto:
Mi scuso verso chi non ama mischiare discussioni delicate doping e ciclismo pedalato in tempo reale, ma credo che ormai sia un fenomeno con cui affrontarsi "a volto scoperto", perché ipocrisia e cieco legalitarismo (con la legge sportiva nelle mani di chi sappiamo), seppur apparentemente agli antipodi, possono andare perfettamente a braccetto, esattamente come nella vita quotidiana dove assistiamo ad anziani incapienti condannati per piccoli furti nei supermercati e ladroni seriali politici regolarmente prescritti.
Personalmente ritengo che un atteggiamento così irriverente per ogni tabù in materia sia di utilità assoluta per togliere dall'imbarazzo anche gli atleti, sgravarli della quota di ipocrisia della quale divengono complici, ma della quale non sono assolutamente i principali responsabili.
Come si sente oggi un Lance Armstrong ad avere querelato i giornalisti che esprimevano dubbi sulle sue performance e soprattutto sudi un sistema che promanava marcio da ogni fessura?
E allora mi dico, perché non risparmiare queste conseguenze ai protagonisti di oggi?
La statura di un atleta non può essere stabilita dalla politica, sia essa sportiva e/o quella del potere.
Se poi penso alla grandezza di quello che sono stati sportivi notissimi come Muhammed Alì, meno noti come Peter Norman o i tanti personaggi del ciclismo, fra i quali Fiorenzo Magni di cui abbiamo parlato anche di recente, ... dico che serve una levata di scudi a queste ultime generazioni dello sport che sembrano degli automi.
http://www.ciclopassione.com/t2053-pugilato-boxe-nobile-arte#23822
http://www.ciclopassione.com/t1902-atletica-la-regina-sorella-malata-del-ciclismo-malato#20408
Io, per esempio, non riuscirei a parlare di ciclismo senza parlare anche di credibilità di certe prestazioni e/o di certi corridori e/o di certi preparatori e/o di certi tecnici, siano questi con cassetta o senza cassetta, con telefono o senza telefono, in rete o bluetooth.
Dopo Armstrong e dopo Riccò (si parva licet), e per motivi diametralmente opposti, mi sembra un prenderci tutti quanti per i fondelli a parlare solo di ordini d'arrivo senza accennare al fatto che Tizio, o Caio, salga sulle Alpi staccando tutti, come fosse in una cronometro in pianura, con la coppa di champagne sul culo e senza versare una goccia del prezioso contenuto. E si badi bene, non c'era da salvare l'Italia dalla guerra civile ...
Parbleu: c'è pure chi vieta si parli anche solo di credibilità sul suo forum (relegando l'argomento in cantina), ma a me pare un miscuglio abbastanza intollerabile e maleolente di ipocrisia e paraculismo (dal greco paraculòs).
Il nuovo amico Carmysco parla di frode ai danni del "foss'anche unico onesto", dibattito antico ma sempre vivo, come tutte le cose scomode. La sua professione gli detta anche le misure idonee a questi casi; misure che a me, peccatore, non entrano in zucca, pur riconoscendo a Carmysco ed alle sue idee razionalità e logica.
Per adesso abbiamo Ben e queste righe: speriamo di poterne usufruire a lungo, nell'attesa che si levi una fragorosa risata corale il giorno in cui Tizio (o Caio) salirà sulle Alpi staccando tutti e contemporaneamente friggendo arancini da lanciare al "popolo del ciclismo".
Ho sempre il timore di non capire e di farmi capire.
Per risultati non intendo di sicuro l'ordine d'arrivo, la credibilità ė un concetto ben descritto sui dizionari e quindi non è una scienza esatta.
Come al solito è probabile che diciamo le stesse cose, non sarò certo io quello che si permette di limitare la libertà d'opinione.
Tranquillo prof, credo di aver ben interpretato il tuo pensiero.
In quanto al discuterne in cantina, forse ..e sottolineo il forse...si tratta solo di valutare la valenza che hanno queste pagine, potrebbe essere una cantina, un'assemblea o un Vera e propria pagina di giornale.
Del resto, come abbiamo letto tutti, la cosa non è così scontata e quando si discute in più di due , per la legge, bisogna starci attenti.
Per quanto mi riguarda siete tutti degni di rispettosa attenzione, ho troppo rispetto del prossimo, vorrei riuscire a starne fuori ma a volte non resisto, ribadisco che il mondo di cui si discute in questa pagina mi è quasi sconosciuto dal di dentro, io continuo a considerarlo un settore importantissimo come biglietto da visita ma il ciclismo oggi non è più solo questo.
Ieri sera ho visto la parte finale della trasmissione di Fazio, al di là di tutte le ipocrisie che sappiamo, ritengo già un risultato utile alla causa il fatto che si sia parlato anche di ciclismo senza parlare di doping, chi ha visto la trasmissione non era necessariamente un esperto o un tifoso, in queste circostanze basta poco per sputtanare. In base alle risultanze del forum Nibali è un CdS, che lo sia o meno , sempre per le risultanze del forum lo sapremo domani, tra una settimana o fra anni, ma il ciclismo non ė solo Nibali, Frome, Di Luca e ....., il ciclismo ha una sua storia, un suo futuro, i suoi lavoratori, i suoi volontari e..purtroppo anche i suoi intrallazzieri.