Da apache Sab Mag 17, 2014 9:28 am
Il problema, secondo me, non è solo l'UCI.
Ho grandissimo rispetto per Paolini e Quinziato, due che non sono novellini.
Ma, riguardando su internet il processo di ieri, mi è sembrato che fossero i primi a non considerare il mezzo un problema.
Se non c'è la coscienza dei ciclisti, non vedo quali siano le possibilità dell'UCI di imporre una regola che magari non sarebbe ben vista dagli sponsor (io amatore se comincio a pensare che un tipo di ruota può essere pericolosa, magari non la compro, se non ho la possibilità di cambiare ruota ad ogni uscita in base al tempo).
Forse i professionisti hanno ragione da un certo punto di vista: la caduta di giovedì era inevitabile con qualunque mezzo. Rallentando da 71 km/h per imboccare quella rotonda, con qualunque bici e qualunque regola, una parte del gruppo sarebbe caduta. Ma magari sono gli stessi corridori che non si rendono conto che avrebbero potuto evitare tante altre scivolate che fortunatamente hanno portato meno danni. Mi verrebbe quasi da dire "contenti loro..."