CICLOPASSIONE FORUM CICLISMO

Benvenuto - Welcome

Unisciti al forum, è facile e veloce

CICLOPASSIONE FORUM CICLISMO

Benvenuto - Welcome

CICLOPASSIONE FORUM CICLISMO

Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.
CICLOPASSIONE FORUM CICLISMO

Il salotto virtuale dove discutere di grande CICLISMO - Iscriviti e condividiamo tutti la PASSIONE per il CICLISMO


+2
angelo francini
BenoixRoberti
6 partecipanti

    Il Ciclismo tra passatismo e modernismo

    BenoixRoberti
    BenoixRoberti
    Tour de France
    Tour de France


    Messaggi : 7677
    Numero di Crediti : 25830
    Reputazione CicloSpassionata : 259
    Data d'iscrizione : 31.07.13
    Età : 59
    Località : Milano

    ciclismo - Il Ciclismo tra passatismo e modernismo Empty Il Ciclismo tra passatismo e modernismo

    Messaggio Da BenoixRoberti Mer Apr 23, 2014 11:40 pm

    Il ciclismo si trova spesso in una sorta di discussione senza esito fra nostalgia del passato e propaganda modernista, lo dico senza per forza individuare la parte "buona" nel passato o nel presente.
    Ci sono aspetti del ciclismo attuale che sono delle effettive innovazioni rispetto ad alcune lacune del passato.
    Però sono in tanti ad intravvedere la "politica degli annunci" (e del nulla) anche tra le pieghe di questo ciclismo pompato ed alla ricerca dei grandi capitali.
    Fa riflettere al riguardo l'intervista di Davide Boifava concessa a Tuttobici.
    http://www.tuttobiciweb.it/index.php?page=news&cod=67247

    L'articolo è tutto da leggere, anche fra le righe. Ma una parte la voglio mettere qua.
    _________________________
    Poi divenne direttore sportivo, tanti corridori.  Uno su tutti: Visentini.
    «Talento purissimo, ma anche complicato. Il più complicato di tutti. Poteva vincere molto di più, forse tutto, ma aveva una testa e un carattere particolare».

    E Giovanni Battaglin...
    «Grande, grandissimo, solo troppo fragile. Ma che classe».

    Poi arrivò Roche…
    «E vinse tanto, tutto, in una sola volta. Durò come le rose».

    Poi venne Chiappucci…
    «E ottenne tutto quello che poteva ottenere: Claudio ha sempre dato il massimo»

    E infine Pantani.
    «Il più grande. Poteva anche non allenarsi e andava più forte degli altri. Altro che balle».

    A proposito di balle: cose le dà più fastidio?
    «Passare, io e quelli come me, per quelli che hanno fatto grande il ciclismo degli anni Ottanta e Novanta come dei dilettanti allo sbaraglio, Non è così. Noi questo sport l’abbiamo fatto grande con piccole squadre molto ben organizzate. Piccoli team e grandi corridori per grandi platee e grandi sponsor. Oggi mi sembra che si sia grande solo all’apparenza. Più che grande mi sembra un movimento gonfio. Tutto è polverizzato: troppe gare, troppi corridori, pochi campioni. Nessun personaggio».

    _________________________

    Incornicio le parole su Pantani, alla faccia delle mille menzogne e delle mille offese a cui lui non potrà mai replicare.
    Ma soprattutto sottolineo le seguenti:
    "Più che grande mi sembra un movimento gonfio. Tutto è polverizzato: troppe gare, troppi corridori, pochi campioni. Nessun personaggio"
    avatar
    angelo francini
    Paris-Nice
    Paris-Nice


    Messaggi : 628
    Numero di Crediti : 5898
    Reputazione CicloSpassionata : 172
    Data d'iscrizione : 04.02.14
    Età : 73
    Località : Bergamo

    ciclismo - Il Ciclismo tra passatismo e modernismo Empty Re: Il Ciclismo tra passatismo e modernismo

    Messaggio Da angelo francini Gio Apr 24, 2014 7:59 am

    Davide é sicuramente uno preparato e profondo conoscitore del mondo ciclistico.
    Condivido le sue analisi, tranne il passaggio riferito a :"un movimento gonfio".
    Non le condivido perché subito la mente porta a pensare all'aspetto peggiore di cui é accusato il ciclismo, mentre l'aggettivo più giusto forse sarebbe stato "tronfio".
    In questo tronfio vi é quello che Davide dice: troppe gare, troppi corridori, pochi campioni.
    Nella sua analisi manca, partendo dall'affermazione "noi l'abbiamo fatto grande con piccole squadre" (che è una grande verità), l'indicazione di chi è il colpevole della situazione odierna.
    Bene le sciagurate decisioni di mondializzare il ciclismo hanno portato a questa situazione: oggi comperi lo status di World Team per un certo numero di anni, poi magari lo puoi rivendere. Si sono create gare, per l'interesse di pochi, in posti lontani. La pista a chi interessa quando, oggi si punta sul singolo che può farlo dove vuole, si è disperso il valore delle specialità che erano simbolo di una scuola ciclistica?
    I corridori oggi sono troppi: certo perché quando si vuol far correre gli atleti 365 giorni l'anno bisogna avere grandi numeri e ricambi: tale obbiettivo si è raggiunto a scapito della qualità!
    Qualità che riguarda non solo i corridori, ma anche la squadre.
    Però coloro che avevano quegli interessi oggi sono felici e contenti (e più ricchi): infatti chi può affermare che la partecipazione al Burkina (solo per esempio) è molto differente da quella del Tour o del Giro! Nessuno, quindi gli sponsor delle "nuove" gare sono appagati.
    Ma la più grande colpa è nella licenza unica, nella classifica a punti individuale UCI, nell'aver portato i prof alle Olimpiadi: ossia nell'aver creduto che mondializzando il ciclismo si risolvessero i problemi!
    Si è distrutto il mondo dilettantistico per creare un mondo professionistico che è morto.
    Poi noi, da amanti del ciclismo, ci entusiasmiamo come é giusto anche se vince pincopalla!
    Ma ripeto se oggi vince pincopalla di chi è la colpa di aver fatto crollare il grande ciclismo degli anni '80: qualcuno dirà, vista la vicinanza storica, che come per la caduta del Muro di Berlino la colpa è di Papa Wojtyla!
    Nel cambio, voluto da chi gestiva le sorti del ciclismo mondiale in quegli anni, cosa si è guadagnato?
    Qualche corsa in più (dei soliti noti) in paesi che poi sul piano ciclistico in venti anni non hanno prodotto nemmeno un professionista.
    In compenso abbiamo cancellato cento anni della storia ciclistica europea, che non è solo Tour, Giro, Vuelta o le quattro o cinque corse "monumento".
    Sarebbe come portare lo sci nei paesi della penisola arabica: sì qualche ricco sceicco lo ha fatto costruendo una pista al coperto!
    Bene questa è stata la politica fatta dalla dirigenza internazionale: ed in questo noi italiani -inteso come nostri rappresentanti in quella dirigenza - abbiamo una grandissima colpa, poiché nel cambio il nostro ciclismo ha solo perso senza alcun tornaconto!
    avatar
    prof
    E3 Harelbeke
    E3 Harelbeke


    Messaggi : 1032
    Numero di Crediti : 6819
    Reputazione CicloSpassionata : 80
    Data d'iscrizione : 07.05.14

    ciclismo - Il Ciclismo tra passatismo e modernismo Empty Re: Il Ciclismo tra passatismo e modernismo

    Messaggio Da prof Mer Mag 07, 2014 3:34 pm

    Cavoli, aria fresca: un'analisi coi fiocchi, come non leggevo da anni.
    Un saluto a tutti.
    BenoixRoberti
    BenoixRoberti
    Tour de France
    Tour de France


    Messaggi : 7677
    Numero di Crediti : 25830
    Reputazione CicloSpassionata : 259
    Data d'iscrizione : 31.07.13
    Età : 59
    Località : Milano

    ciclismo - Il Ciclismo tra passatismo e modernismo Empty Re: Il Ciclismo tra passatismo e modernismo

    Messaggio Da BenoixRoberti Mer Mag 07, 2014 4:23 pm

    Cavolo! Lo dico io.
    Beh se sei chi penso, manca solo la tua di analisi.
    Benvenuto, se sei tu ... che piacere Very Happy
    avatar
    prof
    E3 Harelbeke
    E3 Harelbeke


    Messaggi : 1032
    Numero di Crediti : 6819
    Reputazione CicloSpassionata : 80
    Data d'iscrizione : 07.05.14

    ciclismo - Il Ciclismo tra passatismo e modernismo Empty Re: Il Ciclismo tra passatismo e modernismo

    Messaggio Da prof Mer Mag 07, 2014 4:37 pm

    Ciao caro, sono lui, cioè, sono io.
    Qualcuno mi ha avvisato che esisteva questo forum ed ho ritenuto doveroso venire a trovare vecchi amici di cui non sapevo letteralmente piu' nulla. Proprio non capivo che fosse successo.

    Accade anche a me quello strano fenomeno di cui Morris dice di essere vittima: un momento di scarso trasporto per il ciclismo, nel mio caso dovuto alla pochezza dei suoi protagonisti, come piu' sopra argomenta in maniera tanto piu' godibile  il davvero bravo Angelo Francini.

    Ero di là a leggere di Wolfshohl: colpa di quel romagnolaccio di Maurizio, che Dio lo benedica !!!
    eliacodogno
    eliacodogno
    Tirreno-Adriatico
    Tirreno-Adriatico


    Messaggi : 883
    Numero di Crediti : 6501
    Reputazione CicloSpassionata : 184
    Data d'iscrizione : 30.07.13
    Età : 37
    Località : Susa (TO)

    ciclismo - Il Ciclismo tra passatismo e modernismo Empty Re: Il Ciclismo tra passatismo e modernismo

    Messaggio Da eliacodogno Mer Mag 07, 2014 4:39 pm

    Ciao, ingegné! Smile cheers 
    avatar
    prof
    E3 Harelbeke
    E3 Harelbeke


    Messaggi : 1032
    Numero di Crediti : 6819
    Reputazione CicloSpassionata : 80
    Data d'iscrizione : 07.05.14

    ciclismo - Il Ciclismo tra passatismo e modernismo Empty Re: Il Ciclismo tra passatismo e modernismo

    Messaggio Da prof Mer Mag 07, 2014 4:47 pm

    Ciao Elia, mamma mia adesso mi commuovo ! E' una sorpresona, chi mi ha indirizzato qui non mi aveva deto che avrei ritrovato tanti vecchi amici con cui ricominciare a prenderci per i fondelli.
    Grazie !
    BenoixRoberti
    BenoixRoberti
    Tour de France
    Tour de France


    Messaggi : 7677
    Numero di Crediti : 25830
    Reputazione CicloSpassionata : 259
    Data d'iscrizione : 31.07.13
    Età : 59
    Località : Milano

    ciclismo - Il Ciclismo tra passatismo e modernismo Empty Re: Il Ciclismo tra passatismo e modernismo

    Messaggio Da BenoixRoberti Mer Mag 07, 2014 4:51 pm

    Lo "scarso trasporto per il ciclismo" è una brutta malattia che va tenuta sotto controllo Laughing
    E' vero che Morris ne è affetto, ma non credere che per questo ne sia meno appassionato.
    E, vanne certo, lui continua a leggere tutto ed a maturare le sue analisi sempre illuminanti.
    L'unica cosa è che queste non le condivide più molto in rete, anche giustamente, ma le riserva per i simposi a cui viene invitato. Il rammarico mio è di non vivere vicino alla Romagna e potervi assistere.
    Spero che in uno dei prossimi eventi vi sia la possibilità di uno streaming. Anzi, se Morris legge, valga come un suggerimento.

    Il ciclismo è uno sport malato, ma piano piano credo stia sviluppando degli anticorpi.
    Le cose buone non sono del passatismo o del modernismo, sono buone e basta, come il buon senso.
    E comunque, nonostante i suoi moltissimi problemi, resta uno sport con una base positiva, con tanti appassionati veri, che soffrono per il futuro della loro disciplina del cuore.
    Certo, per volergli bene, si sfora un po' nel masochismo talvolta, ma ne vale comunque la pena, se posto in paragone con gli appassionati del calcio che di brutti rospi ne devono ingoiare in qualità industriale.

    Ps. Angelo Francini è un bel nuovo acquisto al mondo dei forum. Prima si limitava ai blog. Adesso in Ciclopassione è costretto, si fa per dire, al confronto, che è pane per i suoi denti. Viva i vecchiacci terribili.
    avatar
    prof
    E3 Harelbeke
    E3 Harelbeke


    Messaggi : 1032
    Numero di Crediti : 6819
    Reputazione CicloSpassionata : 80
    Data d'iscrizione : 07.05.14

    ciclismo - Il Ciclismo tra passatismo e modernismo Empty Re: Il Ciclismo tra passatismo e modernismo

    Messaggio Da prof Mer Mag 07, 2014 5:06 pm

    Oh ma guarda che sono ben vaccinato: nella mia vita ho già conosciuto diverse "sbandate" di questo tipo. Direi si tratti di una costante nel mio rapporto con il ciclismo. Questa è particolarmente violenta a causa delle motivazioni ben espresse da Francini ed altrove anche da Maurizio ed anche a causa dell'imperversare del "mainstream" conformista e dell'eresia modernista (persino nella Chiesa ci si ribella al "neomodernismo" ...).
    BenoixRoberti
    BenoixRoberti
    Tour de France
    Tour de France


    Messaggi : 7677
    Numero di Crediti : 25830
    Reputazione CicloSpassionata : 259
    Data d'iscrizione : 31.07.13
    Età : 59
    Località : Milano

    ciclismo - Il Ciclismo tra passatismo e modernismo Empty Re: Il Ciclismo tra passatismo e modernismo

    Messaggio Da BenoixRoberti Mer Mag 07, 2014 5:27 pm

    prof ha scritto:Oh ma guarda che sono ben vaccinato: nella mia vita ho già conosciuto diverse "sbandate" di questo tipo. Direi si tratti di una costante nel mio rapporto con il ciclismo. Questa è particolarmente violenta a causa delle motivazioni ben espresse da Francini ed altrove anche da Maurizio ed anche a causa dell'imperversare del "mainstream" conformista e dell'eresia modernista (persino nella Chiesa ci si ribella al "neomodernismo" ...).
    Certo, inutile dire che questo pensiero e queste sensazioni sono molto forti, nitide direi.
    Se questa disaffezione ha contagiato anche Davide Boifava ... è tutto dire.
    Si è buttato l'acqua sporca con il bimbo ed è normale che la "coscienza ciclistica" riemerga in termini critici.
    Il problema è che alcuni pensavano in buona fede di buttare l'acqua sporca, mentre altri volevano proprio buttare il bambino ... per tenersi il secchio.
    Ora, i primi, vedendo il secchio sporco e vuoto, si stanno ricordando di come era bello il bambino.
    Noi appassionati possiamo aiutare a ricordare e ... magari il bimbo ritornerà (per tutti i ciclofili, non solo per i cattolici).

    Ps. Questa era un'esca per il bischero di Empoli. Very Happy
    avatar
    prof
    E3 Harelbeke
    E3 Harelbeke


    Messaggi : 1032
    Numero di Crediti : 6819
    Reputazione CicloSpassionata : 80
    Data d'iscrizione : 07.05.14

    ciclismo - Il Ciclismo tra passatismo e modernismo Empty Re: Il Ciclismo tra passatismo e modernismo

    Messaggio Da prof Mer Mag 07, 2014 6:16 pm

    BenoixRoberti ha scritto:...
    (per tutti i ciclofili, non solo per i cattolici).

    Ps. Questa era un'esca per il bischero di Empoli. Very Happy
    Quello è capace di affondare anche tutto il ciclismo pur di non concedere nulla ai cattolici. Altro che il Che e Castro, da quelle parti stiamo a Stalin ... Smile
    BenoixRoberti
    BenoixRoberti
    Tour de France
    Tour de France


    Messaggi : 7677
    Numero di Crediti : 25830
    Reputazione CicloSpassionata : 259
    Data d'iscrizione : 31.07.13
    Età : 59
    Località : Milano

    ciclismo - Il Ciclismo tra passatismo e modernismo Empty Re: Il Ciclismo tra passatismo e modernismo

    Messaggio Da BenoixRoberti Mer Mag 07, 2014 6:45 pm

    Adesso hai proprio svegliato il can che dorme in lui Laughing

    Non voglio tirare la volata al grande CarLemond, lui le vince da solo come Démare, ma dopo aver visitato il primo gulag della storia russa mi sono dovuto ricredere su alcuni punti fermi della storia sovietica. Mi riferisco al bellissimo (ahimè posto tragico ma ora è un paradiso turistico per i ricchi sanpietroburghesi) arcipelago delle Solovki o Solovietski Islands.
    Il gulag nacque in epoca zarista ed era gestito ... dai preti. Poi arrivò il comunismo ed i preti vennero da principio incarcerati, alcuni uccisi. Dopo la prima fase aspra della rivoluzione i pope ritornarono a gestire il gulag per conto dei bolscevichi, con ancor maggior perversione dei vecchi gestori.
    Parlare di categorie come pope, criminali comuni, dissidenti, prigionieri di guerra, zingari, ebrei, etnie minori non assoggettate, in quel contesto di mera vessazione medievale (una summa di Pinochet, Inquisizione ed educazione all'ortodossia) non è ovviamente possibile, men che meno attraverso le categorie politiche, per di più filtrate da occhi occidentali. C'è anche un libro tradotto in italiano (niente di ideologico, ma solo cronachistico e di storie personali) che racconta le storie di quelle migliaia di poveretti finiti in quell'inferno, una delle letture più raccapriccianti che abbia letto.

    Dopo avere assaggiato quell'atmosfera e lontanamente immaginato la "vita" là dentro mi compiaccio ancor di più per una agorà dove spiriti critici come te e Lemond vi confrontate, perché di una cosa sono certo: in quella realtà tanto me che te, che CarLemond, che Morris, che tutti coloro che cercano di essere positivamente critici (leggasi: osservatori curiosi), vi sarebbero inesorabilmente finiti per colpa di un inguaribile non conformismo.

    Ecco cosa non mi piace del modernismo: proprio il conformismo, solo apparentemente dinamico, che crea. Ma come dice Angelo "Francio" Francini si tratta di un dinamismo tronfio.
    E pensare che se c'è proprio uno sport che ha un suo tesoro inestimabile nel passato, quello è proprio il ciclismo. E' assurdo che non si riesca a capirne il valore ed a ricercarne la continuità compatibilmente con le innovazioni. Assurdo in termini generali, ovviamente, perché riflettendoci in termini di interesse particolare non vi è nulla di assurdo, ma tutto di conseguente.

    Ho alcune idee su come interagire fra forumisti rivalutando il passato, ovviamente in termini di rilettura coi mezzi della multimedialità, una cosa nuova che sono certo stuzzicherà parecchio il nostro sommo storico romagnolo. Solo qualche giorno e lancio il 3d.
    Lemond
    Lemond
    Giro di Lombardia
    Giro di Lombardia


    Messaggi : 3136
    Numero di Crediti : 11150
    Reputazione CicloSpassionata : 718
    Data d'iscrizione : 30.07.13

    ciclismo - Il Ciclismo tra passatismo e modernismo Empty Re: Il Ciclismo tra passatismo e modernismo

    Messaggio Da Lemond Gio Mag 08, 2014 1:12 pm

    prof ha scritto:Cavoli, aria fresca: un'analisi coi fiocchi, come non leggevo da anni.
    Un saluto a tutti.

    Mammia mia che contentezza, anche se mi accorgo solo ora che ci sei!  capa sul muro  capa sul muro  capa sul muro Intanto ti saluto e ti do il benvenuto con tutto il mio cervello (il cuore non c'entra nulla, ormai tutti sanno che è solo un muscolo  Very Happy ) e poi vado a leggere i messaggi che hai scritto.  winner
    Lemond
    Lemond
    Giro di Lombardia
    Giro di Lombardia


    Messaggi : 3136
    Numero di Crediti : 11150
    Reputazione CicloSpassionata : 718
    Data d'iscrizione : 30.07.13

    ciclismo - Il Ciclismo tra passatismo e modernismo Empty Re: Il Ciclismo tra passatismo e modernismo

    Messaggio Da Lemond Gio Mag 08, 2014 1:25 pm

    prof ha scritto:
    BenoixRoberti ha scritto:...
    (per tutti i ciclofili, non solo per i cattolici).

    Ps. Questa era un'esca per il bischero di Empoli. Very Happy
    Quello è capace di affondare anche tutto il ciclismo pur di non concedere nulla ai cattolici. Altro che il Che e Castro, da quelle parti stiamo a Stalin ... Smile

    Infatti Stalin ha studiato in seminario, anche se non cattollico, ma siamo lì, c'è la stessa differenza che fra *zuppa* e *pan bagnato*!  Evil or Very Mad
    Il baffo di ferro, per me è la peggiore persona prodotta dalla nascita dell'Homo sapiens sapiens e stacca di gran lunga Hitler e Fabio Capello!   Twisted Evil Il Che e Castro sono due casi molto diversi: il primo ha avuto la fortuna di morire giovane,  come dicono di Gesù e Achille, e viene ricordato solo per quello che ha detto e fatto di buono (poco per la verità), mentre Castro è il solito capopolo prodotto in America latina, grazie a l'enorme stupidità della politica estera americana.
    Lemond
    Lemond
    Giro di Lombardia
    Giro di Lombardia


    Messaggi : 3136
    Numero di Crediti : 11150
    Reputazione CicloSpassionata : 718
    Data d'iscrizione : 30.07.13

    ciclismo - Il Ciclismo tra passatismo e modernismo Empty Re: Il Ciclismo tra passatismo e modernismo

    Messaggio Da Lemond Gio Mag 08, 2014 1:29 pm

    BenoixRoberti ha scritto:

    Dopo avere assaggiato quell'atmosfera e lontanamente immaginato la "vita" là dentro mi compiaccio ancor di più per una agorà dove spiriti critici come te e Lemond vi confrontate, perché di una cosa sono certo: in quella realtà tanto me che te, che CarLemond, che Morris, che tutti coloro che cercano di essere positivamente critici (leggasi: osservatori curiosi), vi sarebbero inesorabilmente finiti per colpa di un inguaribile non conformismo.



    Questo è poco, ma credo sia proprio sicuro, la religione (sia quella laica che sacerdotale) odia lo spirito critico ed ama invece il *gregge*, infatti si chiamano anche pastotiì, no?  Twisted Evil
    BenoixRoberti
    BenoixRoberti
    Tour de France
    Tour de France


    Messaggi : 7677
    Numero di Crediti : 25830
    Reputazione CicloSpassionata : 259
    Data d'iscrizione : 31.07.13
    Età : 59
    Località : Milano

    ciclismo - Il Ciclismo tra passatismo e modernismo Empty Re: Il Ciclismo tra passatismo e modernismo

    Messaggio Da BenoixRoberti Gio Mag 08, 2014 2:17 pm

    Lemond ha scritto:
    BenoixRoberti ha scritto:
    Dopo avere assaggiato quell'atmosfera e lontanamente immaginato la "vita" là dentro mi compiaccio ancor di più per una agorà dove spiriti critici come te e Lemond vi confrontate, perché di una cosa sono certo: in quella realtà tanto me che te, che CarLemond, che Morris, che tutti coloro che cercano di essere positivamente critici (leggasi: osservatori curiosi), vi sarebbero inesorabilmente finiti per colpa di un inguaribile non conformismo.

    Questo è poco, ma credo sia proprio sicuro, la religione (sia quella laica che sacerdotale) odia lo spirito critico ed ama invece il *gregge*, infatti si chiamano anche pastotiì, no?  Twisted Evil
    Guardo il bicchiere mezzo pieno. Mi sarei trovato in cella con voi, modestamente silenzioso ad ascoltarvi (e non per greggismo). Very Happy

    Carlo, non nego assolutamente il greggismo e i pericoli in esso insiti, ma preferisco guardare il lato nobile del pastore e l'umiltà (per te modestia) della pecorella, libera di smarrirsi come pure di ritrovarsi.
    Alcuni pastori usano i cani rabbiosi per controllare le pecore, altri le guidano semplicemente e sono solo seguiti dalle pecore, peraltro libere di pascolare dove vogliono.
    Per me tu sei nobilmente "pastore".

    Mi fa sorridere come questo discorso si possa riproporre in modo speculare nel ciclismo, l'unico sport che possa assurgere con tanta forza a vera metafora della vita. Laughing
    Cosa fare per terminare col greggismo?
    Lemond
    Lemond
    Giro di Lombardia
    Giro di Lombardia


    Messaggi : 3136
    Numero di Crediti : 11150
    Reputazione CicloSpassionata : 718
    Data d'iscrizione : 30.07.13

    ciclismo - Il Ciclismo tra passatismo e modernismo Empty Re: Il Ciclismo tra passatismo e modernismo

    Messaggio Da Lemond Gio Mag 08, 2014 2:37 pm

    Per me non è libero il pastore, figuriamoci la pecora.  Evil or Very Mad Più passa il tempo e più mi accorgo che la possibilità di scelta è solo un'illusione. Siamo condizionati da tutto ciò che ci circonda e il massimo che possiamo fare è "flatus voci". Quando persone intelligenti e colte come te, prof, nino e tanti altri si autodefiniscono cattolici significa che il determinismo è trionfante e a nulla serve oggettivamente lottare, conviene solo attendere che, come dce Hegel, il razionale, prima o POI, diventi reale. Ma, forse, la fine del mondo arriverà prima in questa corsa fra il ragionevole e il suo contrario. Non so quanto il pianeta terra potrà sopportare l'aumento della popolazione, così come il ciclismo non ha potuto digerire il proliferare dei prof.  
    Quanto al mio, secondo, te essere pastore, credo proprio che ti sbagli, non ho nessuna pretesa di condurre gli altri, cerco solo di passare nel miglior modo possibile
    (per me) il tempo libero e scrivere fa parte di ciò, ma so bene che è fine a sé stesso e che il mondo non cambia di una virgola per quanti sforzi dovessi fare. Se fossi greco direi, che anche gli dei si devono inchinare al fato, figuriamoci i mortali.  Smile 

    P.S.

    I caratteri sono talmente piccoli che non so se uso le faccine giuste!  capa sul muro e non riesco a cambiare nemmeno questa piccola cosa.  Very Happy
    BenoixRoberti
    BenoixRoberti
    Tour de France
    Tour de France


    Messaggi : 7677
    Numero di Crediti : 25830
    Reputazione CicloSpassionata : 259
    Data d'iscrizione : 31.07.13
    Età : 59
    Località : Milano

    ciclismo - Il Ciclismo tra passatismo e modernismo Empty Re: Il Ciclismo tra passatismo e modernismo

    Messaggio Da BenoixRoberti Gio Mag 08, 2014 2:55 pm

    Continuo nella metafora in topic.
    Essere condizionati è normale, stupendo, è l'inquinamento positivo della vita.

    Tu sei condizionato non solo da ciò che ti circonda, ma anche da ciò che è vivo, ma non lo è razionalmente. E' forse vivo Laurent Fignon? E' forse morto il sogno di un ciclismo garibaldino legato all'avventura della fuga e dell'impresa? No, assolutamente.

    La sovrappopolazione è una falso dogma del malthusianesimo, quasi endemico nei nostri attacchi di panico per eccesso di responsabilità individuale.
    Mi viene in soccorso ancora il ciclismo. Non è la quantità a mettere in crisi il ciclismo, ma la mancanza di qualità, qualità che serve e deve essere perseguita dal mondo.

    Non è vero che non cambi nulla Carlo. E sei il primo a non crederci. Il problema vero è che non ti basta, questo perché la razionalità ti dà le proteine per vivere ma non ti fornisce gli zuccheri.
    E da ciclisti sappiamo quant'è brutta la crisi di fame. Wink 
    avatar
    prof
    E3 Harelbeke
    E3 Harelbeke


    Messaggi : 1032
    Numero di Crediti : 6819
    Reputazione CicloSpassionata : 80
    Data d'iscrizione : 07.05.14

    ciclismo - Il Ciclismo tra passatismo e modernismo Empty Re: Il Ciclismo tra passatismo e modernismo

    Messaggio Da prof Gio Mag 08, 2014 5:39 pm

    E cosi' sono riuscito a stanare anche quell'incorreggibile giovane hegeliano di Carlo. Ti ringrazio per la calorosa accoglienza: eravate spariti di colpo e proprio non riuscivo ad immaginare dove foste finiti.
    Mi piace la storia dell'ineluttabilità del gulag per tutti noi nel regime ove si costruiva "l'uomo nuovo". Come narra Shalamov (I racconti della Kolyma), una bella T (di Trotzkysta) sul nostro file e non ne saremmo usciti che verso gli anni '60, com'è capitato a lui.
    Tante cose mi dicono che il vento abbia cambiato direzione e che forse dovremmo cominciare a guardarci da ciò che ci giunge dall'occidente, mentre la libertà, questa volta, ci verrà restituita da Oriente ad opera della Santa Russia.
    Il perno è sempre li', nel centro dell'Europa ed è sempre lo stesso e fra poco ci sarà pure la parodia della pace di Brest-Litovsk,  che durerà finchè la Germania avrà bisogno del gas russo, cioè fino a quando non avranno anche loro il loro shale gas.

    I vent'anni che abbiamo davanti si prospettano come quelli del trionfo del nuovo pensiero unico in cui ci verranno contati anche i caffè che ci compreremo ogni giorno al bar: il tempo per rimettere in moto l'industria concentrazionaria in Germania, dove tanti piccoli B..... saranno pronti ad accoglierci per la doccia di benvenuto previo sfilamento di portafoglio, denti d'oro, collanine ed anelli.

    Il ciclismo verrà abolito in quanto diseducativo per la gioventu': troppo rischioso quel gusto di libertà che i giovani assaporano in sella ad una bicicletta su una strada di campagna o in mezzo ai monti.
    BenoixRoberti
    BenoixRoberti
    Tour de France
    Tour de France


    Messaggi : 7677
    Numero di Crediti : 25830
    Reputazione CicloSpassionata : 259
    Data d'iscrizione : 31.07.13
    Età : 59
    Località : Milano

    ciclismo - Il Ciclismo tra passatismo e modernismo Empty Re: Il Ciclismo tra passatismo e modernismo

    Messaggio Da BenoixRoberti Gio Mag 08, 2014 5:51 pm

    Non sminuisco nulla di ciò che hai scritto, anzi Embarassed ... ma permettimi uno scongiurante ed italianissimo richiamo di corna
     Laughing

    prof ha scritto:Il ciclismo verrà abolito in quanto diseducativo per la gioventu': troppo rischioso quel gusto di libertà che i giovani assaporano in sella ad una bicicletta su una strada di campagna o in mezzo ai monti.
    Non facciamoci togliere il gusto del sogno, in nessun modo.
    Lemond
    Lemond
    Giro di Lombardia
    Giro di Lombardia


    Messaggi : 3136
    Numero di Crediti : 11150
    Reputazione CicloSpassionata : 718
    Data d'iscrizione : 30.07.13

    ciclismo - Il Ciclismo tra passatismo e modernismo Empty Re: Il Ciclismo tra passatismo e modernismo

    Messaggio Da Lemond Gio Mag 08, 2014 6:15 pm

    BenoixRoberti ha scritto:Continuo nella metafora in topic.
    Essere condizionati è normale, stupendo, è l'inquinamento positivo della vita.

    Tu sei condizionato non solo da ciò che ti circonda, ma anche da ciò che è vivo, ma non lo è razionalmente. E' forse vivo Laurent Fignon? E' forse morto il sogno di un ciclismo garibaldino legato all'avventura della fuga e dell'impresa? No, assolutamente.

    La sovrappopolazione è una falso dogma del malthusianesimo, quasi endemico nei nostri attacchi di panico per eccesso di responsabilità individuale.
    Mi viene in soccorso ancora il ciclismo. Non è la quantità a mettere in crisi il ciclismo, ma la mancanza di qualità, qualità che serve e deve essere perseguita dal mondo.

    Non è vero che non cambi nulla Carlo. E sei il primo a non crederci. Il problema vero è che non ti basta, questo perché la razionalità ti dà le proteine per vivere ma non ti fornisce gli zuccheri.
    E da ciclisti sappiamo quant'è brutta la crisi di fame. Wink 

    Quantità, oltre un certo limite, diceva sempre Hegel, diventa qualità. Perché se io perdo un capello, "nulla quaestio", se ne ho cento di meno, non me ne accorgo di certo, ma se mi cadono tutti, ecco che la qualità ... e divento un uomo calvo.  Evil or Very Mad  Quanto al cambiare, invece, sono proprio convinto che nella mia vita l'unica persona che sono riuscita a modificare è stato me stesso e questa "metanaia" non so come è arrivata, ma so all'incirca quando: una volta finita l'università, dove non avevo fatto nulla o quasi, mi è venuta voglia di ... imparare. E pensa un po' fino allora non avevo MAI letto un romanzo!  capa sul muro 

    P.S.

    Anche se poi, senza saperlo, qualcuno fosse stato in qualche modo influenzato da me, la cosa non avrebbe poi grande significato perché si ritorna al rapporto quantità/qualità.
    avatar
    prof
    E3 Harelbeke
    E3 Harelbeke


    Messaggi : 1032
    Numero di Crediti : 6819
    Reputazione CicloSpassionata : 80
    Data d'iscrizione : 07.05.14

    ciclismo - Il Ciclismo tra passatismo e modernismo Empty Re: Il Ciclismo tra passatismo e modernismo

    Messaggio Da prof Gio Mag 08, 2014 6:48 pm

    BenoixRoberti ha scritto:Non sminuisco nulla di ciò che hai scritto, anzi Embarassed ... ma permettimi uno scongiurante ed italianissimo richiamo di corna
     Laughing

    prof ha scritto:Il ciclismo verrà abolito in quanto diseducativo per la gioventu': troppo rischioso quel gusto di libertà che i giovani assaporano in sella ad una bicicletta su una strada di campagna o in mezzo ai monti.
    Non facciamoci togliere il gusto del sogno, in nessun modo.
    Tranquillo, la mia è soltanto un'immagine onirica, uno di quegli incubi che mi genera il momento storico che stiamo vivendo
    avatar
    vallelvo
    Giro di Lombardia
    Giro di Lombardia


    Messaggi : 3060
    Numero di Crediti : 12715
    Reputazione CicloSpassionata : 573
    Data d'iscrizione : 05.08.13

    ciclismo - Il Ciclismo tra passatismo e modernismo Empty Re: Il Ciclismo tra passatismo e modernismo

    Messaggio Da vallelvo Gio Mag 08, 2014 8:37 pm

    Ecco il sogno, vivo come fosse oggi, di un amante del ciclismo.

    ""Un piazzale sterrato quello di Saint Vincent, in cui affluivano gli "attori" del pedale di cui avevo sentito parlare a casa di un amico alla radio e letto sui quotidiani, che mi passavano i più fortunati. Ero solo con la mia grande e bella, solo per me, bicicletta. 
    Partenza di buon mattino, 70 km di strade anche sterrate, per godermi la partenza della tappa del Giro d'Italia. Non c'erano striscioni o scritte, solo ragazzi con tanta voglia di pedalare. Forse ero il solo ad aggirarmi tra quegli  sportivi, cercando di carpire qualche segreto. 
    C'è  una "ammiraglia" con su scritto il nome di  un ciclista, il cui nome non ricordo. Non ce n'erano altre, quello  doveva essere proprio importante, pensai. 
    Incrocio uno dei fratelli Barale, aveva una borsa con il ... rancio. Nell'attesa inizia a saziarsi, arriva il  fratello e non trova più nulla. 
    Mi aggiro tra i girini senza mai lasciare la mia bici, non si sa mai. Mi avvicina un ciclista, era F..., Ciao, mi fai un piacere, mi porge un foglietto con £........, vai a comprarmelo mi dice. Perplesso, non avevo mai  visto tanto ben di dio, sgrano gli occhi, ti fidi di me, dico. Mi risponde, un ragazzo con tanta voglia di pedalare è una persona perbene. Entro in F.... porgo il bigliettino, la signora mi guarda stupita. Cosa ne vuoi fare mi chiede. Mi affretto a spiegare che non è per me, ma per un corridore. Allora va bene. Torno e consegno il...."malloppo"  a  quel giovane corridore, orgoglioso di essergli stato utile ."" (!?)


    Era il '57. Quel  giovane ormai...avanti con gli  anni, non si è fatto "togliere il gusto del sogno in nessun modo" per la bicicletta e quel sapore di libertà in sella ad una bici, sarà sempre di stimolo ai giovani di oggi come ai giovani di ieri.
    BenoixRoberti
    BenoixRoberti
    Tour de France
    Tour de France


    Messaggi : 7677
    Numero di Crediti : 25830
    Reputazione CicloSpassionata : 259
    Data d'iscrizione : 31.07.13
    Età : 59
    Località : Milano

    ciclismo - Il Ciclismo tra passatismo e modernismo Empty Re: Il Ciclismo tra passatismo e modernismo

    Messaggio Da BenoixRoberti Gio Mag 08, 2014 8:54 pm

    Non voglio inquinare il bel post di Vallelvo ed il sogno del ciclismo con lo shale gas.
    Prof ti ho posto alcune domande qua:
    prof ha scritto:fra poco ci sarà pure la parodia della pace di Brest-Litovsk,  che durerà finchè la Germania avrà bisogno del gas russo, cioè fino a quando non avranno anche loro il loro shale gas.
    http://www.ciclopassione.com/t123p50-politica-economia-e-attualita-2013#6811
    BenoixRoberti
    BenoixRoberti
    Tour de France
    Tour de France


    Messaggi : 7677
    Numero di Crediti : 25830
    Reputazione CicloSpassionata : 259
    Data d'iscrizione : 31.07.13
    Età : 59
    Località : Milano

    ciclismo - Il Ciclismo tra passatismo e modernismo Empty Re: Il Ciclismo tra passatismo e modernismo

    Messaggio Da BenoixRoberti Gio Mag 08, 2014 9:04 pm

    vallelvo ha scritto:Incrocio uno dei fratelli Barale, aveva una borsa con il ... rancio. Nell'attesa inizia a saziarsi, arriva il fratello e non trova più nulla.
    Quando ho letto Barale, mi si sono illuminati gli occhi.
    Germano e Giuseppe, che personaggi.
    Giuseppe, campione italiano dei dilettanti, è mancato nel 2007 e Germano è di salute un po' cagionevole ultimamente.
    Persone stupende. Very Happy

    Grande aneddoto Vall.

    Contenuto sponsorizzato


    ciclismo - Il Ciclismo tra passatismo e modernismo Empty Re: Il Ciclismo tra passatismo e modernismo

    Messaggio Da Contenuto sponsorizzato


      La data/ora di oggi è Mar Nov 26, 2024 10:32 am