Premetto che debbo dare ragione a Graziano sulla Deste. Spiace, perché lei ha comunque passione vera (e notevoli qualità) ed un marito intelligentissimo (una gran bella penna), ma ieri davvero è stata imbarazzante.
Il ciclismo è uno sport individuale di squadra. Sarà un folle ossimoro, ma è così.
Non saperlo comprendere, ti fa vedere un'altra corsa; non consente di goderti appieno la follia e la genialità di alcune tattiche di squadra, operazioni che valgono la performance di una orchestra.
Ieri la OPQS e Boonen hanno fatto una gara stupenda, OPQS era l'orchestra diretta dal maestro Boonen (i suoi due attcchi a fondo mi hanno fatto lustrare gli occhi).
E lo dico da feroce accusatore della loro tattica al Fiandre. Dire che Boonen è uscito sconfitto è un insulto alla cultura ciclistica, una cultura che purtroppo è in via di estinzione.
La stessa versione di Boonen sconfitto (assieme all'altro favorito Cancellara) è stata poi tremendamente propalata dai principali Tg, dal Tg1 al Tg La7.
E chi se ne frega se Boonen non era proprio per nulla nella cupola dei favoriti, ma un gradino sotto.
I corridori sono solo numeri, dorsali e palmarés da database.
Per il giornalismo attuale, il pezzo si fa aprendo probabilmente la Wiki e guardando l'albo d'oro.
Per questa ragione, certi errori pacchiani non li può fare chi lavora DENTRO in questo sport.
Ma se l'errore l'avesse fatto solo la Deste ... il problema è quando sta inciso anche sul disco in vecchio, vecchissimo vinile di PeppoKonti.
Ti cadono le palle ed il latte dalle ginocchia ti va in circolo provocando alla meglio una narcolessia al cervello, alla peggio una tremenda orchite urticante.
Per fortuna il virus della superficialità non contagia il duo di punta della Rai, che fa il suo porco lavoro da dio.
Premesso tutto ciò, Carlo ti dico la mia. E' doloroso scegliere fra Rai ed Eurosport. Sono due servizi fra loro complementari, ma ahinoi conflittuali.
Io adoro sia Pancani che la precisione di Berton, e non disdegno il pur "prolisso" (ma di cultura eccelsa) Salvo Aiello.
E amarus in fundo: mi ci vedi a scegliere fra Silvio ed il Magro o fra Silvio ed il mio coetaneo e quasi concittadino Commissario?!
Mi taglio una mano piuttosto!
Cosa faccio allora? Niente, mi tuffo democristianamente in uno zapping continuo e per fortuna mio padre, col quale condivido i grandi eventi, la pensa allo stesso modo (col campionato rischiamo la rissa invece
).
Io, poi, ci aggiungo il portatile o lo smartphone e, così facendo, digerisco la Deste con uno sbadiglio, e PeppoKonti con un "libero" ruttino da "frittatona con cipolle" (anche senza la birra ghiacciata).
Sai con chi me la prendo? Con coloro che li mettono a forza in competizione. E non è questione di HD.
Io il Magro lo ascolto non per l'accadì (anche perché non lo vedo) ma per il sonoro.