Notizie varie sull'UCI (Unione Ciclistica Internazionale)

Brian Cookson ad un evento della federazione belga a Gand parla dei progetti Uci su come diffondere il ciclismo ed anche dei problemi attuali, vicenda Armstrong compresa. Cookson dice di aspettarsi molto dalla commissione per la verità e la riconciliazione.

Il presidente Cookson è stato di parola e ieri ha comunicato i nomi dei componenti della Commissione d'inchiesta indipendente (Commissione Indipendente di Riforma del Ciclismo) che sarà incaricata delle indagini relative alla corruzione nella vecchia gestione:
Dick Marty (presidente)
Ulrich Haas (componente)
Peter Nicholson (componente)
http://www.gdp.ch/sport/dick-marty-ripulira-luci-conto-delluci-id7417.html

Dick Marty - A dispetto del nome anglosassone è uno svizzero ticinese, tifoso del mitico Ambrì Piotta, squadra di hockey su ghiaccio. Classe 1945, è stato procuratore di stato e titolare, prima di entrare in politica, di numerose inchieste svizzere ed internazionali, in particolare nelle inchieste sul narcotraffico e sul traffico di armi.

Anche nella attività politica ha proseguito la sua attività di inchiesta in aree delicate, come quella sul traffico di organi umani in Kosovo, dove entrò in conflitto con la più famosa collega Carla del Ponte per i metodi un po' troppo "spicci" che questa usava contro i serbi.
Marty non si morse la lingua nel difendere la minoranza serba del Kosovo, denunciando per primo le condizioni di vita di questi, quando tutti nei paesi occidentali puntavano il dito solo contro Milosevic ed i suoi alleati criminali.
Marty dopo l'attività giudiziaria è entrato in politica in un partito "borghese", il liberale-radicale, dove ha svolto parecchi ruoli di rilievo, da membro del Consiglio di Stato a membro del Consiglio degli Stati.
Nel 2011 ha presentato un rapporto al Consiglio d'Europa, di cui è da tempo membro, sul traffico di organi prelevati da prigionieri serbi assassinati dall'UÇK in Kosovo.
Un aspetto politico, ma anche umano, molto importante anche per quanto riguarda il background di Marty: l'ex giudice è un convinto assertore della legalizzazione di tutte le droghe. La sua non è una banale opinione vista l'esperienza diretta sul campo da cui quella opinione è derivata.

Peter Nicholson - E' un ex ufficiale dell'esercito australiano. Il suo nome è certamente una proposta di Tracey Gaudry, vicepresidente Uci.

Il vice maresciallo Nicholson avviò la carriera militare nel 1968 dopo la laurea presso la University of Western Australia. Ha conseguito la licenza di pilota commerciale. Ha due lauree, in ingegneria e MBA (Master of Public Administration). Ha ricoperto incarichi importanti come direttore dell'Ufficio del Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica. Oltre ai costanti interessi negli affari internazionali, di strategia militare e di aeronautica, il vice maresciallo Nicholson è un entusiasta surfista e sciatore.

Ulrich Haas - Ulrich Haas (classe 1964) è stato nominato professore di procedura civile e di diritto civile presso l'Università di Zurigo dal gennaio 2008.

Haas ha frequentato le scuole europee a Varese e in Lussemburgo e successivamente economia e scienze informatiche negli Usa. Ha infine studiato giurisprudenza presso le Università di Regensburg e Losanna, e dopo aver ottenuto il suo Ph.D. e la qualifica di docente universitario presso l'Università di Regensburg, divenne professore presso la Martin Luther University di Halle e poi presso la Johannes Gutenberg University di Mainz. Il lavoro di ricerca di Ulrich Haas si è concentrato sulla procedura civile (internazionale), in particolare l'arbitrato, diritto fallimentare e diritto dello sport. E' curatore di numerose pubblicazioni in questi settori dove ha operato per molti anni come consulente e arbitro. Ulrich Haas è membro della Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS-TAS).
Nell'aprile 2011 Alberto Contador e la Federazione Ciclistica Spagnola (RFEC) nominarono Ulrich Haas come perito di parte dinanzi al Tribunale Internazionale dello Sport (CAS), non senza sorpresa nel mondo sportivo, in quanto Haas apparteneva appunto al panel di giudici del CAS.
Il 31 Maggio 2010 Haas aveva precedentemente confermato la sospensione doping di due anni per Alejandro Valverde.

Infine una curiosità: sia Marty che Haas sono nati a Sorengo in Canton Ticino, il paesino della famosa Crespera (la salita dei mondiali di Lugano).

Diciamo che i tre nomi appaiono come nomi "parlanti" di una precisa volontà politica, visto il background di almeno due di loro. Nell'insieme si può ritenere sommariamente che l'indagine e l'analisi sarà effettuata da un antiproibizionista e da un giurista che dovrebbero avere approfondito un minimo la conoscenza delle condizioni di lavoro dei ciclisti. Il presidente della commissione non è poi uno che le manda a dire.

***
In occasione di fine anno il Presidente Uci aveva rilasciato una intervista in cui aveva sintetizzato i suoi primi 3 mesi di presidenza ed anticipato alcuni degli atti a breve, fra cui la nomina della suddetta commissione.

A parte le medaglie e l'assegnazione del Mondiale 2017 a Bergen, questa settimana iridata ha portato una novità importante, ma ancora tutta da da chiarire ed approfondire: l'annuncio della creazione di un Tribunale Internazionale Antidoping da parte dell'Uci, tribunale che nelle enunciazioni sarà indipendente e di alto profilo.
Riporto per ora gli articoli più dettagliati al riguardo. Mi riservo un post successivo per elencare pro e contro di questa iniziativa.
http://www.gazzetta.it/Ciclismo/25-09-2014/doping-uci-tribunale-internazionale-ricorsi-tas-giudici-kreuziger-90560125515.shtml

http://cyclingtips.com.au/2014/09/wada-confirms-support-for-new-anti-doping-tribunal-announced-by-uci/

http://cyclingtips.com.au/2014/09/end-to-national-federations-judging-their-own-athletes-as-uci-announces-new-anti-doping-tribunal/

Aldilà degli indirizzi e delle impostazioni che verranno date a questa struttura, probabilmente anche positive, ciò che fa arricciare il naso è che questa operazione tende sempre più a rafforzare l'Uci come organismo sovranazionale. In buona sostanza si afferma sempre più l'elvetizzazione di questo sport. Il rischio che una "casta legale" svizzera si appropri di questo sport è più di qualcosa che un paventato pericolo, perché avvocati maneggioni che operano in questo lato oscuro ve ne sono già parecchi. E il costo della giustizia svizzera non è alla portata di tutti.
Non può passare inosservato che qualche dubbio su questa casta legale, dalla dubbia moralità, sia emerso anche dalle carte della inchiesta padovana su Armstrong e Ferrari.
La squalifica di Armstrong è però ad oggi l'unico risultato raggiunto da quella inchiesta, che probabilmente aveva avuto la colpa di andare troppo vicina a certi intoccabili interessi.

Oggi l'inchiesta di Bolzano mostra come certe antiche strutture sopravvivano eccome al tempo ed alle bufere doping, grazie a dirigenti collusi (come minimo) e a società di marketing sportivo senza scrupoli, verso i quali la giustizia sportiva mostra sempre guanti di velluto (chiediamoci il perché).

Gli atleti cambiano, ma questi restano, mentre il popolino dei giustizialisti antidoping, influenzato dai media drogati, si masturba mentalmente a leggere le cattive pratiche di Bertagnolli ed altri.
Il gattopardo comanda il ciclismo?

Focalizzandosi solo sul nascente tribunale, una analisi è stata abbozzata da Cyclingpro:
http://blog.cyclingpro.it/2014/09/27/tribunale-antidoping-del-ciclismo-pro-e-contro-della-scelta-uci/

Magari, qualche giorno (non adesso che non ho tempo) mi metterò a scrivere l'ultima parte dell'inchiesta sulle Agenzie Antidoping che lavorano e lavoravano per l'Uci.
Il caso di Zorzoli dimostra la totale assenza di terzietà, anche nella gestione antidoping di Cookson, che non ha realizzato nulla di ciò che aveva promesso in questo aspetto.
http://www.gazzetta.it/Ciclismo/22-01-2015/uci-zorzoli-antidoping-leinders-rasmussen-tour-rabobank-100586535863.shtml
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?page=news&cod=75796&tp=n
http://www.cicloweb.it/news/2015/01/22/doping-radiazione-per-geert-leinders-ex-medico-di-rabobank-e-team-sky.html
http://www.cyclingnews.com/news/uci-suspends-zorzoli-from-anti-doping-work

Il dubbio del business antidoping (quello della discrezionalità come minimo e quello della soffiata a pagamento come massimo) è sempre lì ad aleggiare e qualche ciclista potrebbe stufarsi di venire additato come la peste bubbonica, mentre qualche mammasantissima ad Aigle, a Roma, a Losanna, a Copenhagen, a Milano in Via Rizzoli fa la verginella scandalizzata.
Avete mai visto una mignotta che fa la scandalizzata davanti ad un'orgia?
Ad Aigle dicono che c'è. Io credo anche nelle altre cittadine succitate.

Ieri l'UCI ha radiato l'ex medico di Rabobank e Sky e sospeso il medico Zorzoli, facente parte di una propria commissione, se non erro.
In altro forum è stata posta la domanda riguardo all'eventuale presenza dello stesso Zorzoli a Madonna di Campiglio.
Non che la cosa in se' significhi qualcosa, però capire il perchè ed il per come è sempre un bene.

perobeach ha scritto:Ieri l'UCI ha radiato l'ex medico di Rabobank e Sky e sospeso il medico Zorzoli, facente parte di una propria commissione, se non erro.
In altro forum è stata posta la domanda riguardo all'eventuale presenza dello stesso Zorzoli a Madonna di Campiglio.
Non che la cosa in se' significhi qualcosa, però capire il perchè ed il per come è sempre un bene.

No Perobeach, mi sento di escludere questa possibilità, anche se non ne sono certo al 100%.
Mi pare che l'arrivo di Zorzoli all'Uci nell'attuale incarico sia successivo.

Comunque su di lui si erano già concentrate una serie di attenzioni circa l'attitudine ad una mirata "discrezionalità" per alcuni corridori. Mario Zorzoli è una persona molto gentile e disponibile, questo va detto, ma adesso si tratta di capire se questa gentilezza è stata orientata anche in queste "brutte" vicende, o se i corridori denuncianti hanno interpretato eccessivamente la sua disponibilità.
La mancanza di terzietà e la discrezionalità ARBITRARIA (usata a fini di controllo politico) ha fatto per anni vittime tra i corridori, adesso finalmente comincia a farli tra i funzionari Uci, ma è evidente che questi sarebbero solo meri esecutori.
La testa era marcia. Era?
Il problema di fare chiarezza spetta anche a Mr. Cookson, in quanto il medico olandese prima di finire sotto la lente d'ingrandimento, era stato il medico di Sky. Ed è a questo ruolo che tutto il vero chiacchiericcio attuale presta molta attenzione.

Tornando invece ai tempi di Pat&Hein ... le voci su Zorzoli e sulle presunte coperture ad Armstrong ed ad alcuni corridori e team olandesi era stata pubblicata a chiare lettere da un magazine olandese.

“Amsterdam, 23 gen. – (Adnkronos/Dpa) – Nel 2001 l’Unione ciclistica internazionale (Uci) informo’ Lance Armstrong su alcuni valori sospetti evidenziati dai test antidoping. Il magazine olandese Vrij Nederland svela la politica adottata dalla federzione mondiale durante la presidenza di Hein Verbruggen, numero 1 dell’organizzazione dal 1991 al 2005. L’ex presidente ha sempre difeso pubblicamente il corridore statunitense che ha appena confessato l’uso di sostanze illecite durante la propria carriera. ”E’ stato difficile per me”, ha detto Verbruggen, costretto a gestire una situazione in cui ”si sa piu’ di quello che si puo’ dire. Ci sono domande, ma non ci si puo’ esprimere pubblicamente”. In linea di massima, Verbruggen ha difeso l’approccio soft della sua Uci: ”Si puo’ convincerli (i corridori, ndr) a non usare piu’ il doping o si puo’ non farlo”, ha detto a a Vrij Nederland. Il rapporto tra l’Uci e Armstrong e’ stato considerato a lungo ‘sospetto’ da chi ipotizzava un trattamento di favore per il ‘cowboy’. Ora, le ipotesi sarebbero almeno parzialmente confermate dai documenti a cui Vrij Nederland fa riferimento. Il materiale, si legge sul sito del magazine, dimostrerebbe che atleti e dirigenti venivano invitati nel quartier generale dell’Uci dove il responsabile medico, Mario Zorzoli, illustrava le strategie antidoping della federazione e forniva informazioni relative ai valori sospetti individuati. Gli ‘avvertimenti’, scrive ancora Vrij Nederland, non erano riservati solo ad Armstrong ma riguardavano anche atleti olandesi”.
http://www.vn.nl/Archief/Samenleving/Artikel-Samenleving/Hein-Verbruggen-UCI-For-years-cycling-federation-warned-Armstrong-and-other-riders-with-suspect-values.htm
http://www.repubblica.it/ultimora/sport/CICLISMO-DOPING-STAMPA-OLANDESE-UCI-INFORMAVA-ARMSTRONG-SU-CONTROLLI/news-dettaglio/4289306
http://www.theguardian.com/sport/2013/jan/23/cycling-body-warned-doping-limits
http://www.roadcycling.com/news-results/ucis-verbruggen-says-uci-warned-riders-close-testing-positive#.VMNecNKG_84

Benoit ma la vicenda Leinders non riguarda di piu' la Rabobank (dove il belga lavoro' quattordici anni..) che il team Sky (dove lavoro' come free lance.. per un anno e mezzo) ?
Certo Brailsford non ci fa una gran figura.. se ti vuoi fare una nomea di squadra pulita non prendi , anche solo per free lance , un medico del genere..
pero' Belkin o il team di Boogerd..

questo nuovo ranking proprio non riesce a trovare pace...
e alla fine, l'UCI ha deciso di tornare sui suoi passi e rinviare al 2016 l'entrata in vigore della classifica.

questo uno stralcio della mail con cui l'UCI dovrebbe aver comunicato il tutto:


grande è la confusione, sopra e sotto aigle.

cauz. ha scritto:questo nuovo ranking proprio non riesce a trovare pace...
e alla fine, l'UCI ha deciso di tornare sui suoi passi e rinviare al 2016 l'entrata in vigore della classifica.

questo uno stralcio della mail con cui l'UCI dovrebbe aver comunicato il tutto:


grande è la confusione, sopra e sotto aigle

io non riesco a vedere lo stralcio che hai postato: è un problema mio o sei tu che te lo sei scordato?
comunque il discorso è che hanno fatto, come al solito, tutto all'improvvisata, evidentemente senza avvertire le squadre per tempo e che quindi si erano fatte dei programmi su diverse basi.

altra questione, neanche tanto fresca ma mi ero scordato di segnalarla, l'Uci ha chiuso la Global cycling promotion
http://www.uci.ch/pressreleases/uci-management-committee-agrees-important-changes-and-innovations/

da www.uci.ch ha scritto:[...]
• The closure of Global Cycling Promotion (GCP) following a full review and the end of the Tour of Beijing.
[...]

l'Uci ha richiesto al TAS il ritiro della licenza world tour all'Astana
http://www.uci.ch/pressreleases/the-uci-requests-withdrawal-astana-pro-team-licence/
http://www.cicloweb.it/articolo/2015/02/27/world-tour-l-astana-vede-di-nuovo-nero-l-uci-via-la-licenza-c-e-l-inchiesta-di-p
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?page=news&cod=76920&tp=n

continuiamo così, facciamoci del male...

da quel che si legge.. delle richieste fatte dall'UCI tre mesi fa, l'astana se n'e' fregata altamente.. (non mi sorprende)

questo è quello che pare. A mio avviso, piuttosto che una revoca della licenza, con tutto il polverone che ne seguirebbe, avrebbe miglior esito una sonora e cospicua multa in denaro. Fai lo gnorri? Ti spillo soldi e con quelli ci finanzio tutta l'attività volta a  controllarti: vediamo chi si stanca prima, io a multarti o tu a pagare.

D'accordissimo
cmq io spero che Astana resti nel wt quest'anno

sì, almeno per evitare un polverone di cui non si ha nessun bisogno

Vorrei tanto parlare dell'Uci, della commissione CIRC, dei procuratori, degli avvocati e del loro teatrino ipocrita.
Ma non posso e devo zittirmi. Posso solo annotare, raccogliere documentazione ed analizzare.

La CIRC ha ricevuto decine di segnalazioni dettagliatissime ed ha prodotto una relazione da "ricerchina universitaria", ad uso e consumo della propaganda politica, la politica tanto cara al suo commissario Dick Marty, membro influente del PLR, partito svizzero, passione politica che condivide con alcuni dei maneggioni che la CIRC si guarda bene dal mettere sotto torchio.

Tanto fumo e niente arrosto. La mia opinione è che se fossi un ciclista dotato (ed avessi scelto quello come lavoro) mi doperei come gli altri, perché non c'è alternativa e perché il sistema non fa nulla per disincentivare le pratiche dopanti.
Tutt'al più non avrei fatto il ciclista perché non avrei voluto rovinarmi la salute.

Tutto quello che la politica del ciclismo fa, lo fa solo per creare apparenza di facciata ed alimentare il business dell'antidoping (media, potere, discrezionalità, falso campionificio, ecc.). A tutto questo neanche la dirigenza Cookson vuole rinunciare.

Il peggiore dei dopati è sempre meglio del miglior dirigente. Il primo è un truffaldino e racconta palle, ma il secondo è un criminale ipocrita.

Alcuni hanno denunciato con tanto di prove circostanziate (e basterebbero le carte processuali) alcuni manager del ciclismo. L'Uci e la CIRC non hanno fatto nulla!
Oggi abbiamo il paradosso di alcuni giornalisti che criticano i ciclisti che hanno voluto restare anonimi.
Pensa te se questi oltre a denunciare avrebbero dovuto metterci pure la faccia e darsi in pasto ai giornalai.

ho appena passato pagina 40 del rapporto e per quello che ho letto finora sto maturando le tue stesse conclusioni. Piuttosto deludente, soprattutto si riportano certe affermazioni dei ciclisti o comunque degli addetti ai lavori (che spesso sono solo luoghi comuni, apparenze, benché percepiti da "spettatori" privilegiati), senza particolare spirito critico, avallando i luoghi comuni stessi come fossero il punto di vista corretto.

vedo che mi è stato spostato il messaggio qui, che effettivamente è più "in topic". mi ero perso questa dicussione... direi che le impressioni sono comuni...

mi sono letto per intero (benchè velocemente) il report del Circ.
ecco cio' che ne penso:
https://hoilciclo.wordpress.com/2015/03/12/una-gita-al-circo-delle-riforme-del-ciclismo/

Una analisi splendida. Mi inchino!

Ho scritto nel 3d della Sanremo 2015 "Godiamoci queste gare prima della tempesta Uci provocata dalla guerra "incivile" all'interno di quel bacatissimo organismo".


Quel bacatissimo organismo ed il suo palazzo andrebbero rasi al suolo e ricostruiti con due palazzi ben distinti:
- la federazione delle federazioni
- la superlega del ciclismo mondiale con organizzatori e team
a cui affiancare un sindacato forte.
Purtroppo la sensazione è quella di una radicalizzazione dello scontro che potrebbe passare proprio dall'azzeramento della Astana.

Vorrei girare ad alcuni dei documenti di cui sono in possesso, documenti che potrebbero spiegare questa guerra.
Cauz li ha affrontati, come in molti faremmo in uno sport "normale" dal punto di vista sportivo.
Io però credo che la vicenda Astana sia solo politica, e nemmeno interamente connessa con Vino e l'Astana. A cosa è servita la Circ?
A raccogliere decine di deposizioni di corridori ed addetti. Ma ciò che corridori ed addetti hanno dichiarato non è minimamente trattato nel Report conclusivo. Neanche lontanamente.
Il report è pieno di aria fritta per dare una giustificazione alle audizioni.
Ma tutte le varie informazioni raccolte che fine hanno fatto?

Delle varie denunce sull'operato dei maneggioni, dei procuratori e degli avvocati che ne è stato?
MISTERO!

Il sospetto che queste informazioni verrano utilizzate come clave per tenere a bada e controllare i vari manager e corridori è qualcosa più che un sospetto.

Qualcuno mi ha detto che la guerra all'Astana nasconde un'altra guerra, una guerra ad un blocco perdente all'interno dell'Uci, un blocco svizzero legato alla vecchia dirigenza ed ai vecchi giochi di copertura. Da quei giochi erano in parecchi a goderne ed a prosperare.
La domanda portami è stata la seguente: "chi sono i reali nominali procuratori di Nibali?"
Ed io dico: "I fratelli ...".
"No! No! Informati bene".

Oggi mi sono informato ed i dubbi mi assalgono. E mi sto facendo una idea.

Volano parole grosse ad Aigle. L'Uci questa volta è davvero ad un passo da una profonda spaccatura.
Nei corridoi di Aigle si dice che Cookson dubiti su Renato Di Rocco di un qualcosa di simile ad una inaccettabile corruzione, troppo per un inglese.
http://www.gazzetta.it/Ciclismo/31-03-2015/astana-licenza-caso-renato-di-rocco-lettera-uci-cookson-commissione-110298617698.shtml
L'accordo camuffato da joint venture (coinvolgente anche la federazione ciclistica di Abu Dhabi, esiste?) fra Fci e federazione kazaka ha mandato su tutte le furie il capo inglese.
Il sospetto di Cookson è che Di Rocco in cerca di soldi per tappare un buco abbia tratto profitto facendo da sponda al team Astana.
In effetti il salvataggio di Nibali e Aru gli garantirebbe una visibilità da salvatore della patria e, se fosse come si sospetta ad Aigle, metterebbe anche al sicuro una situazione che di ora in ora si fa sempre più imbarazzante, mettendo a tacere i creditori.

La soluzione sarebbe quella di sostituire lo staff di Vinokourov con un team manager italiano ed il suo staff rimasto disoccupato. In tal modo Vino rimarrebbe al suo posto ma come capo-ombra.

Le accuse più gravi rivolte alla Astana vengono da un loro corridore in forza sino al 2014, lo svedese Kessiakoff, e riguarderebbero lo staff medico composto da italiani, uno dei quali dirigente locale della Fci.

I kazaki assistiti dalla "genialità" e dalla politica italiana avrebbero trovato la soluzione, ma Cookson sembra avere annusato qualcosa di strano e non ci sta a passare per fesso.
La conseguenza logica è che i rapporti fra il presidente mondiale ed il presidente italiano (mai stati idilliaci) sono adesso del tutto compromessi.
E' difficile giostrarsi in questa situazione perché Di Rocco è il peggio del modus "italico" e Cookson è il meglio dell'ipocrisia puritana inglese.
Certo che vedere il nostro movimento fatto da migliaia di bellissimi e bravissimi volontari rappresentato da Renato Di Rocco è proprio un pugno nello stomaco.

Sarà questa la maglia azzurra della prossima nazionale?


Ps. Brutte notizie anche per i soliti avvoltoi a caccia di scoop a buon mercato: non c'è nulla su Nibali.

Speravo non ci fossero problemi per la parte Italiana della squadra
Anzi fino a poco fa.. non sapevo nulla di una lettera di Kessiakoff..

meazza ha scritto:Speravo non ci fossero problemi per la parte Italiana della squadra
Anzi fino a poco fa.. non sapevo nulla di una lettera di Kessiakoff..

Infatti non c'è nessun problema per la parte italiana della "squadra".
Questa è la parte su cui insistono alcuni speculatori.

Dai dubbi montati ad arte su Nibali sono in tanti a lucrarci. Ma lì non c'è nulla.
La vicenda Astana mi ricorda tanto questa immagine:

L'Uci ed il conflitto d'interesse.
Ah a proposito, come vengono risolti gli eventuali conflitti d'interesse all'Uci?
In Italia la chiamiamo auto-certificazione. Ecco di cosa si tratta:

LA CERTIFICAZIONE DI COOKSON



e la CERTIFICAZIONE DI MAKAROV



L'indipendenza e la terzietà dell'Uci sono salve

Lettera al veleno di Hein Verbruggen a Brian Cookson ed al Comitato Direttivo dell'Uci.
Certamente è una lettera da leggere e rileggere.
All'apparenza è una lettera scritta di getto ed in modo poco sereno, per non dire un po' sconclusionata in alcune parti, con concetti messi alla rinfusa che si rincorrono.
Un aspetto però è chiarissimo: il livore assoluto di Hein per Brian.

______________________________________________
Dear UCI-Board Members, dear Friends,

This letter is sent to those Members of the current UCI Management Committee who I have known well for many years and those who I had the privilege of collaborating with.

This letter is not addressed to Mr. Cookson (although he will receive a copy) simply because I consider it useless to write to someone who has shown over the past three years that he does not want to have a dialogue with me. His opinion of me - or perhaps I could refer to it as his "Honorary President-obsession" - has been shaped and has remained unchanged for many years. Any communication with me has never been direct, only through his preferred channel, the media. Except for one recent occasion: a letter on 17 March in which Mr. Cookson asked me to consider my position with respect to my title of honorary president... I don't know whether you, the Management Committee Members, were consulted about that.

It is indeed rather comical to see how Mr Cookson does literally everything possible to not meet me face to face at any occasion where we are both present. I'm afraid I have to conclude that straightforward and courageous confrontation is not his best quality. That is, however, not the subject matter of this letter.

Instead, I want to put you all in the picture of what has happened with regard to the CIRC-report and what will happen in the near future. You might soon be asked to take decisions concerning this and I do not want you to be asked to do this without being fully informed about my intentions and plans.

I would also hope that I could count on that you that, should you be asked to take decisions that affect me, as a standard practice of good governance so dear to Mr Cookson and also as a matter of justice, you will seek to ensure that I am informed and given the opportunity to express my view before any decision is taken.

I have the strong impression that both Messrs. Cookson and Gibbs (there are a number of reports that suggest Mr. Gibbs is in fact the "acting" UCI President and it was, by the way, Mr. Gibbs who took the decision to have all computers confiscated the day of the election, even before the Congress was finished, as he told me himself in November 2013) seem to believe that the whole CIRC-saga is over following the publication of the report and the delivery of the much sought after "evidence" that allows them to take away my honorary title.

Dear Friends and Management Committee Members, it is definitely not going to be that easy.

Mr.Cookson is in for a surprise if he thinks that I will accept this scandalously biased CIRC-report and the same goes for taking away my honorary title. Indeed, the last word about the CIRC-report has not yet been written. I would like to make you aware that I am having the report analysed by Swiss lawyers and there is little doubt that the CIRC- report:

La Conversion, 17 April 2015
• contains incorrect accusatory statements; ¿
• lacks any factual basis for many of the opinions contained in it. Most CIRC-opinions are based ¿on unsubstantiated statements by unidentified interviewees rather than upon documentary ¿evidence;
¿• documents that I have submitted to the CIRC have been left out of consideration without ¿giving any explanations why this was done; ¿
• contains a great many biased statements; ¿
• presents facts in an incomplete way; ¿
• criticizes decisions made by the UCI without considering or even mentioning the reasons why ¿these decisions were taken; ¿
• a couple of those decisions are then used to qualify the whole of the anti-doping policy the ¿overwhelming major part of which is not examined at all; ¿
• accuses the members of successive Management Committees, with the exception of Sylvia ¿Schenk, of being 'blind sheep'. ¿I feel very strongly that my right to defend myself has been violated. Many statements made against me were not revealed to me as part of the process and I was therefore not given the opportunity to comment on them or refute them. For you, as insiders, it should suffice to say that the CIRC met with Mrs. Sylvia Schenk, Messrs. Clerc, Pitallier, Boyer, Bailly, Biver and Zomegnan - all people who had been in conflict with the UCI. ¿A thorough analysis of the CIRC's report taught us that many of the criticisms of me (and my character, since I don't believe it would be an exaggeration to call the report a "character assassination") have come from these people. ¿I worked as President with most of you and I feel sure that you do not recognize this caricature that has been painted of me in the CIRC report based on the testimonies of people who have taken the opportunity to exact petty revenge. ¿Instead of simply basing its opinion upon these people, the CIRC should rather have shown objectivity and should have spoken with the many other people with whom I worked, be it staff (in the UCI and in SportAccord) or co-members in various Boards or IOC -Evaluation and Coordination Commissions. But the CIRC seem to have preferred to rely solely on the biased opinions of people out for revenge! I know that other CIRC interviewees expressed positive opinions about me and my leadership, but these opinions have been completely ignored and omitted from the report. ¿Let me give you another striking example of the CIRC's bias and subjectivity: the report states (on page 90) that "many interviewees spoke of conspiracy and corruption"! One might wonder why these unsubstantiated accusation is mentioned in its report at all if, after all the man-hours and millions spent, the CIRC has declared that it has NOT found any conspiracy or corruption. And one might wonder why the CIRC has given so much credit to other things that "many interviewees" told the CIRC if already the main accusation apparently made by "many interviewees" has proved to be utterly baseless? ¿So far the CIRC's report. You will hear much more about this on short notice!

I would like to move onto the issue of my honorary title. After being warned by the media that the success of his presidency would be determined by the outcome of the independent commission (Daily Mail, 2 January 2014) Mr. Cookson declared (in Cycling News, 14 February 2014) that if the allegations turned out to be true, I would be stripped of my honorary title. Now that the allegations have been thoroughly debunked, it appears that Mr Cookson still desperately seeks the withdrawal of my honorary title as the 'trophy' he won by setting up the CIRC. Mr. Cookson seems to consider this 'mission' to be the most important element of his presidency. It rather seems to me that he should have more important things on his plate (see below). But instead, for him, the pinnacle of his presidential achievement must be the withdrawal of my honorary title. Already, back in 2012, he phoned me (the only call I have ever received from him) to tell me that I should make a "gesture" given the cover-up and corruption allegations. His argument was that he was very worried about Pat's position and that I could help Pat with a "gesture".

Subsequently, the possible "wrongdoings" turned into a recurrent theme in his election campaign (apparently, he was suddenly no longer concerned about Pat's wellbeing when he declared himself a Presidential candidate). Then, soon after his election, he sent Martin Gibbs to ask me "what I would do with that honorary title". Once again, it is striking that he did not contact me himself - Mr. Cookson definitely does not like straightforward confrontations. I told Mr. Gibbs that, having just informed me that the UCI would launch the CIRC, before talking about my title we should first wait for the CIRC's results. He responded by saying that he could understand that and then added that "he did not expect the CIRC to find any wrongdoings since he, Mr. Gibbs himself, had worked two years for the UCI and had never noticed any such 'wrongdoings'." How curious! In which case, why spend CHF 2.5 million ? For taking away a title?

And now, after all that time and money spent, the CIRC has reported back that it has not found any proof of corruption or bribery. Under these circumstances, wouldn't any "normal" President have immediately expressed his satisfaction and joy that his federation had been cleared of these serious accusations? Not Mr. Cookson, it seems. It appears he is still stuck with his obsession about the "Verbruggen Honorary President" and so, after this (biased) report was published, his first public comments were "Hein has to give back his title". Unfortunately for him, this time he could not use the word "wrongdoings" or "corruption" anymore so he switched to another argument: my conduct and the "serious mistakes that I had made". In an interview with Dutch TV, he used the word "dictator". And in a most recent press article he referred to the Vrijman report on Armstrong's 1999 samples, totally ignoring that the conclusion of the report is Mr Vrijman's and that this conclusion is confirmed by the CIRC. I will return to that later as well.

Dear Members of the Board, it has become clear that what I am dealing with here is simply a personal revenge campaign against me by Mr. Cookson. What is more, I have more than sufficient indication and proof that this campaign is being conducted solely by Mr. Cookson. I have never seen or heard anybody else from your Board or from the UCI speak out publicly on this issue; it is only Mr. Cookson. I could go even further: I have received a great deal of support from many people in the cycling world, indeed also from a number of Board Members (!) and they have told me that they do not wish to pursue this matter. In a nutshell, there has been no "wrongdoing"; why then should there be any sanction?

I therefore declare here and now that I will consider the withdrawal of my title to be a 'sanction' and I will NOT accept being sanctioned, especially not by such a person as Mr. Cookson! Be aware that the UCI should be prepared to face legal action against any sanction imposed on me based on either Mr. Cookson declaring me a "dictator", or on the clearly biased CIRC report.

In conclusion, I would like to make a number of short statements, that I would ask you to consider and to judge:
1. In the (largest) Dutch newspaper, De Telegraaf, it was written: "With the statement that Hein Verbruggen should relinquish his position as Honorary President of the UCI, the current UCI President Brian Cookson made it clear why he had no less than Euro 2.8 million to spend to rake over these old controversies". From this statement, it is clear that this whole CIRC was set up by Mr. Cookson under pressure from some (mainly) British journalists in order to find proof for their fabricated stories about 'complicity and corruption' that they had written in their books and articles. I know for certain that a number of high-ranking sports officials had urged Mr. Cookson to not install a CIRC to investigate something that could so easily be checked: Armstrong had quite simply never had a positive dope test, as had already been clearly demonstrated to WADA back in 2010. But Mr. Cookson knew better and, at a cost of Euro 2.8 million, he had a report produced that has now not only confirmed "no complicity or bribery" but also that, as the same article in "De Telegraaf" says: "In a report by the CIRC running to 227 pages, the doping culture of the nineties was redefined as though it were the Second World War of cycling. It is however little more than a summary of what was already known." (my translation) ¿ 2. Please understand that almost Euro 5 million (!!) has now been spent by the UCI, a sum which has ultimately proved what exactly? The first Commission had not even started its work before it was sabotaged by WADA and USADA; the second Commission (the CIRC) proved what did not have to be proved - and offered only an unsubstantiated "character assassination" of me! ¿Mr. Cookson might find me "dictatorial", but this "dictator", when he was President, would never have allowed these ridiculously huge amounts of money to be spent in such a wasteful way. Ironically, Mr Cookson has been wasting money that had not even been made by his efforts, but rather by his predecessors. It was money that could have been so much better used for the benefit of the sport of cycling. ¿
3. In all honesty, it was not only the (British) press that was putting pressure on Mr Cookson to set up the CIRC, but it was also WADA. Please know that my cooperation with the CIRC was made conditional upon the CIRC also investigating WADA's wrongdoings towards cycling and the UCI. I presented an extensive report on this issue to the CIRC with a great many important questions, a number concerning WADA. The CIRC totally ignored my report and my questions, in spite of the fact that they had assured me that "they would look into ALL STAKEHOLDERS". The CIRC has even chosen not to publish my report as an attachment to theirs. I will therefore shortly send you my report, so that you may judge for yourselves. My reservations concerning the CIRC's mission and intentions were because (a) Mr. Cookson had nominated the CIRC Members in close cooperation with WADA (remember: Pat McQuaid was not allowed to nominate the Members of the first IC) and (b) the CIRC's Terms of References were written with the help of WADA's lawyers.¿That was enough for me to be very suspicious about this CIRC, as I have written several times to Mr. Cookson and to the CIRC itself. I was unfortunately wrong to believe that the CIRC would be neutral and objective; they were not. As I will soon prove, it has resulted in a CIRC report that could have been written by WADA itself, more particularly Mr. Dick Pound. It is a long litany of highly subjective accusations against me (my name is mentioned 115 times) and against UCI's antidoping policy - with the cheap accusation that we were more in favour of riders' health than anti-doping, totally ignoring the fact that you can do both at the same time. But the report is even blatantly unfair towards our sport and - in particular - towards our professional riders.¿How can you put in a report, based upon the declaration of one "respected" witness, that "90% of riders are still doping"? How can you state without thorough research that 90% of the TUE's are still being used for doping? This is insulting demagogy that would never be found in any serious reports!¿It is flabbergasting that Mr. Cookson allows his sport and his athletes to be attacked like this. He should stand up to defend his sport and his athletes against these cheap attacks, as indeed I did when I took people such as Messrs. Pound, Voet, Landis and Kimmage to court and lodged an appeal in the Festina-case (and, incidentally, won all court cases to date!). Even this defence of our sport is now being used against me by the CIRC and Mr. Cookson. But make no mistake, I am proud of it. I defended our sport (not doping!) when we were being unfairly treated and receiving undeserved criticism. In doing so, I defended also the reputation and the integrity of the UCI anti-doping workers, be it staff or volunteers! Instead of taking away honorary titles, Mr. Cookson should rather follow the example of this "dictator" and defend his sport and his athletes in the same way as I did.¿It is totally unacceptable that a President of the UCI should accept these unproven accusations. His acceptance demonstrates that the only thing he is interested in is his personal, self-proclaimed war against me and my presidency.

4. Last but not least, dear Members of the Board, you as insiders know very well that there is very little reason for Messrs. Cookson and Gibbs to be very proud of their presidency to date. Before they start attacking others for "mistakes" made, these gentleman should analyse what exactly they have "achieved" over the past 19 months. Reading all their "roaring" media statements and press releases (apparently, huge sums are still being spent on PR and spin doctors) one sees a great many "promises and plans" and lots of "we are working hard" and even more about "commissions are installed". What you don't read about is any tangible action or decisions and even fewer results. What's more, the results you do see are negative! It is well known that the atmosphere in the UCI offices is at an all-time low; that there is a climate of fear. People are afraid they will be fired if they speak out, or voice any form of dissent or criticism and that any contact with either Pat or me is strictly forbidden.

But worse than that: Messrs. Cookson and Gibbs have fired or harassed out a great many excellent and long-time people for no other reason that they had previously worked with either Pat or me. These include Messrs. Rumpf, Chevallier, Middag, Verbiest, Siegrist ... Messrs. Cookson and Gibbs have totally ignored the interests of the UCI by firing people with such a treasure of know-how and experience, just because they have prioritised their personal revenge "obsession". They have, sadly enough, unnecessarily created undeserved personal misery for a great many people. This is totally unacceptable. Whatever the CIRC (or rather people like Mrs. Sylvia Schenk and Mr. Jean Pitallier) says about my "dictatorial" management style, I would NEVER have done the sort of things that Messrs. Cookson and Gibbs have done. I challenge the CIRC to carry out some proper research among the UCI staff during my Presidency and compare that with Mr. Cookson's Presidency and let them say which one they preferred!

Perhaps one should give Mr Cookson a copy of the book that was offered to me by the UCI when I stepped down from the Presidency in 2005! Do it and let Mr. Cookson read the comments of many people (yes, also Messrs. Armstrong and Pound) and then let him aim to receive similar kind comments at the end of his term in office. I can tell you, he still has a long way to go.

I will stop here talking about the Presidency of Messrs. Cookson and Gibbs, but not without adding that the UCI's image at the level of the Professional Teams and Organizers has seriously been damaged over the past 19 months as a result of a Cookson policy that drifts from left to right and is characterized by a total lack of decisions. I have been told by a number of you that also the Board is only too aware of this. Not taking decisions was also something that did not happen in the Verbruggen-era as most of you know well. But taking decisions is what is now referred to as being "dictatorial".

Dear Members of the UCI-Board, I do realize that this letter is probably over-long and taken a great deal of your time to read. But I hope you will understand that I had to get these messages to you in order to tell you MY side of the story, as well as inform you of the actions that I will be taking. I remain very open to be contacted by any and all of you.

I wish you lots of wisdom in these difficult times for the UCI organization. I also hope we will find consolation and joy in the beauty of cycling as we see it performed during the annual April high point of our sport.

Kind regards,
Hein Verbruggen
______________________________________________

Renato di Rocco, è il nuovo Presidente della Commissione dei Commissari UCI proposto dal Presidente Cookson.