Visto che in questo forum i libri di ciclismo e non occupano un discreto spazio e riscuotono un ottimo interesse, certamente è il caso di aprire un 3d dove riportare titoli di interesse o da suggerire, nel caso siano già stati letti.
Mi piace l'idea di aprire il 3d con un libro che riporta luce su una vicenda che quasi allo scadere dei dieci anni non ha ancora per molti trovato una spiegazione e la verità.
Parliamo del libro scritto dal giornalista della Gazzetta Francesco Ceniti e dalla mamma di Marco Pantani, Tonina Belletti Pantani. Come affermato dalla signora Tonina è un libro che parte da una maggiore conoscenza del ciclismo, della sua storia e dei suoi personaggi da parte di Tonina. Per stessa ammissione di mamma Pantani, quando Marco visse quei suoi cinque anni terribili, Tonina non conosceva, se non superficialmente il ciclismo ed il suo mondo.
Dopo dieci anni tutte le ipotesi (che qualche, troppi, cretini definivano complottiste) sul vertice corrotto di questo sport si rivelate fondate ed in larga parte anche dimostrate.
Questo consente ad un giornalista non di settore, dichiaratamente semplice tifoso, e ad una mamma in cerca di verità terrena, processuale di dialogare sulle tante, ancora troppe ombre sugli ultimi giorni di Marco a partire da quel maledetto mattino di Madonna di Campiglio.
L'auspicio di mamma Tonina per la riapertura del processo è quello di larga parte degli appassionati di questo sport.
A questo auspicio si aggiunge anche la richiesta che chi sa adesso parli e dica tutto, a cominciare dai tre tecnici dell'Ospedale Sant'Anna di Como che coordinati dal giudice internazionale Antonio Coccioni (deceduto qualche anno fa) eseguirono gli esami.
Ciò che si sa di quel Giro 1999 è che:
- Hein Verbruggen ed altri del suo cerchio quella mattina si presentarono nella hall del hotel senza i bagagli, come se la mattinata dovesse proseguire a Madonna di Campiglio e non secondo il programma del Giro;
- il presidente Fci Ceruti, che aveva contatti sindacali con la Mapei, voleva dimostrare di non guardare in faccia a nessuno nella lotta al doping ed allora aveva malcelate ambizioni politiche nel centrosinistra.
Chi sa parli.
Di recente Giorgio Squinzi ha parlato dei ricatti subiti da Hein Verbruggen, dopo la caduta dell'olandese. Ciò che in molti si chiedono è perché la Mapei abbia poi continuato a sponsorizzare l'Uci ed i suoi mondiali.
Il libro è stato presentato il 27 novembre nella Sala "Indro Montanelli" della sede Rcs in Via Solferino.
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