eliacodogno ha scritto: Raich (che si è quasi defilato in silenzio, dato il fenomeno che è stato)
Come dicevo qualche parola va detta, anche se con quella faccia da primo della classe mi è sempre un po' stato sulle scatole, con il suo stile impeccabile nella sciata, ma anche lontano dalle competizioni.
Esploso giovanissimo, fa un triennio (99-2001) di altissimo profilo, anche se all'epoca al vertice dello sci austriaco c'è Herminator. Tra le istantanee di quel primo periodo spicca il mondiale di Sankt Anton, perso dal gemello Matt, simbolo del nuovo che avanza in casa Austria, e che manda in pensione Stangassinger e Sykora.
In realtà per entrambi si apre di lì a poco un lungo periodo senza successi, segnato in slalom dall'esplosione dei vari Kostelic, Rocca, Palander...
In mezzo a questo periodo Benny riesce comunque a cogliere due bronzi olimpici a Salt Lake City.
Nel 2004 il ritorno alla vittoria in slalom dopo quasi 3 anni, prima a Wengen, poi nella Night Race di Schladming. Purtroppo il rendimento nelle ultime gare non è all'altezza: con due uscite in slalom e un rendimento opaco in gigante, non bastano le ottime prove in super-g per aggiudicarsi la Coppa, che in una delle edizioni più combattute, segnata da una lotta a 4, va a Maier per la quarta volta. Sicuramente nel bilancio finale pesa anche l'annullamento della seconda manche dell'ultimo gigante a Sestriere.
Nella stagione successiva il suo rendimento è estremamente continuo, ma meno ricco di acuti rispetto a quello del rivale Miller (che nel giro di 2 settimane vince gare nelle 4 specialità dello sci alpino), che alla fine lo precede in Coppa, relegandolo ancora al secondo posto. In compenso nei mondiali di Bormio arriva l'oro in slalom e quello in combinata (ultima edizione con le due manche di slalom), inevitabile dopo che Miller perde uno sci dopo nemmeno 10 secondi di gara nella manche di discesa.
Il 2006 è finalmente il suo anno, Miller getta gare a destra e a manca, mentre lui centra ben 7 successi, oltre ad una marea di altri piazzamenti. Alle Olimpiadi di Torino non ha avversari, vince il gigante e lo slalom, fallendo la combinata con un errore mentre era in testa.
L'anno successivo l'avversario si chiama Svindal, ma l'ipotesi che il norvegese, recente dominatore dei Mondiali di Are, possa riaprire la Coppa appare remota avvicinandosi alle finali. Eppure in quella settimana Svindal vince quasi più gare che nel resto della sua vita (discesa, superg e gigante), mentre Raich, con l'uscita in gigante schiude la porta alla rimonta. E nello slalom accade l'incredibile, Svindal riesce a piazzarsi nei 15 (quelli che prendono punti) e a soffiare la coppa a Raich (che vince l'ultima prova) per soli 13 punti.
Nel 2008 è un Miller stratosferico da gennaio in poi a togliergli la Coppa, con un margine più netto.
Nel 2009 altra serie di uscite balorde che rendono decisiva l'ultima gara, uno slalom in cui causa uscita cede la Coppa al solito Svindal, stavolta per appena 2 punti. Nel 2009 arriva anche l'ultima medaglia iridata individuale, in gigante.
Con l'ultima medaglia mondiale, nel team Event di Garmisch, arriva anche un grave infortunio che potrebbe mettere fine alla sua carriera.
E invece fa ancora in tempo a scrivere il suo nome in testa alla classifica di una prova veloce, per la prima volta in carriera, nel super g di Crans Montana
E' l'ultima vittoria (la 36a) di una carriera che seppur declinante, si mantiene su ottimi livelli, specialmente nei giganti più tecnici, dove a 37 anni suonati, in una delle ultime gare della carriera, è ancora capace di salire sul podio.
La cosa più strana, ripercorrendo la carriera di questo fenomeno, è dover sottolineare la quantità di sconfitte sul filo di lana. Rimane una carriera quasi ventennale, in cui ha vinto (tra i contemporanei) solo meno di un certo Hermann Maier, restando quasi costantemente tra i primi 10 della coppa del mondo generale.
Numeri da spavento:
92 podi in CdM
36 vittorie
1 coppa generale (5 volte secondo)
7 coppe di specialità
2 titoli olimpici (4 medaglie in totale)
2 titoli mondiali (7 medaglie in totale)
Chiusa la carriera, sempre tenendo fede a quanto previsto, ha fatto il grande passo con Marlies Schild e annunciato che metterà su famiglia