Da El Paìs si è venuti a conoscenza che l'11 ottobre il TAS presieduto da Haas ha accolto il ricorso di Riis e Abarta Sport (Movistar) riguardante il mancato riconoscimento dei punti ottenuti da Contador e Valverde dopo il rientro.
La controversa norma del 29 giugno 2011, che prevede la neutralizzazione per due anni dei punti ottenuti dai corridori al rientro da una squalifica, è stata dunque applicata retroattivamente ai due forti spagnoli. Nel pronunciamento del tribunale, per certi versi eclatante, si usa addirittura la parola "boicottaggio" il che lascia intendere che la condotta dell'uci sia stata tenuta intenzionalmente.
La cosa avrebbe potuto costar cara soprattutto alla Saxo di nonno Bjarne e Alberto Contador in quanto al momento del rinnovo della licenza world tour c'era il concreto rischio che la squadra danese rimanesse esclusa dal ciclismo che conta, con tutti i danni del caso.
La notizia data dal quotidiano di Madrid fa sorgere spontaneamente degli interrogativi sull'operato della federazione internazionale e del suo ex presidente Mc Quaglia ora sostituito dal figlio del cuoco Cookson: un nome una garanzia. Saprà il nostro prode a migliorare la situazione, cominciando dal difendere meglio l'immagine di uno sport costantemente alla berlina dei media, dal giornale locale fino ai circuiti internazionali? Questa sentenza del Tas può esser un punto di inizio per metter fine alle pratiche truffaldine delle precedenti presidenze UCI? Come mai in 12 giorni nessuno ha detto mezza parola sulla questione? Se come dice il tribunale di Losanna, Saxo e Movistar sono state boicottate, in favore di chi è stato fatto? qual'è stato il motivo di tale boicottaggio?
Dato che, come dice Charles Bukowski, "eterna risorge sempre la speranza, come un fungo velenoso", anche noi speriamo!
La controversa norma del 29 giugno 2011, che prevede la neutralizzazione per due anni dei punti ottenuti dai corridori al rientro da una squalifica, è stata dunque applicata retroattivamente ai due forti spagnoli. Nel pronunciamento del tribunale, per certi versi eclatante, si usa addirittura la parola "boicottaggio" il che lascia intendere che la condotta dell'uci sia stata tenuta intenzionalmente.
La cosa avrebbe potuto costar cara soprattutto alla Saxo di nonno Bjarne e Alberto Contador in quanto al momento del rinnovo della licenza world tour c'era il concreto rischio che la squadra danese rimanesse esclusa dal ciclismo che conta, con tutti i danni del caso.
La notizia data dal quotidiano di Madrid fa sorgere spontaneamente degli interrogativi sull'operato della federazione internazionale e del suo ex presidente Mc Quaglia ora sostituito dal figlio del cuoco Cookson: un nome una garanzia. Saprà il nostro prode a migliorare la situazione, cominciando dal difendere meglio l'immagine di uno sport costantemente alla berlina dei media, dal giornale locale fino ai circuiti internazionali? Questa sentenza del Tas può esser un punto di inizio per metter fine alle pratiche truffaldine delle precedenti presidenze UCI? Come mai in 12 giorni nessuno ha detto mezza parola sulla questione? Se come dice il tribunale di Losanna, Saxo e Movistar sono state boicottate, in favore di chi è stato fatto? qual'è stato il motivo di tale boicottaggio?
Dato che, come dice Charles Bukowski, "eterna risorge sempre la speranza, come un fungo velenoso", anche noi speriamo!