Le immagini ed il bianco e nero hanno il potere di scandire il tempo, ma anche di esprimere chiaro e scuro, perché la vita è un chiaroscuro fra vittoria e sconfitta. Alfredo ha avuto la fortuna e la saggezza per vivere una vita di tanto chiarore.
Dalla Gazzetta una videogallery bellissima.
ALFREDO MARTINI - CICLISTA
1945, Alfredo Martini e Ubaldo Pugnaloni al Velodromo Appio di Roma
Giro d'Italia 1949:Bartali, Coppi e Martini a Ghisallo
La maglia rosa dopo la settima tappa del Giro del 31 maggio 1950, la Locarno Brescia
Tour de France 1952, Alfredo Martini in basso con gli occhiali scuri con Gino Bartali e Giovannino Corrieri.
Giro d'Italia 1953, settima tappa: lo sprint vincente di Giovanni Corrieri su Alfredo Martini
Alfredo Martini e Fiorenzo Magni
Il rosso e il nero. Due toscanacci, due modi di vivere, due personaggi di una Italia che non c'è più.
Il rosso e il nero in canotta
Giro del 1955 davanti a Fausto Coppi sul Falzarego
Giro d'Italia 1956, da sinistra Baroni, Magni e Martini
Giro del Piemonte 1965, rifornimento
ALFREDO MARTINI - DIRETTORE SPORTIVO
In questi anni abbiamo celebrato i fasti della Sky e del percorso di crescita del passista inseguitore Bradley Wiggins dai mondiali pista alla vittoria al Tour. A molti sarà sembrato un lavoro innovativo ed unico del team inglese e dello stratega Dave Brailsford.
Ma unico non è. C'è un precedente degli anni '70 ben chiaro a storici e tifosi armati di tanti "anta": Gösta Pettersson, uno dei mitici fratelli Pettersson (Erik, Gösta, Sture e Tomas), tre volte campioni mondiale della 100 km, ed argento alle Olimpiadi nella 100 km dove Gösta vinse pure il bronzo nella prova in linea degli stessi Giochi di Città del Messico.
Bene, Gösta passò prof nella Ferretti di Alfredo Martini e vinse il Giro del 1971 al secondo anno di professionismo. Nello stesso anno vinse il Trofeo Baracchi in coppia col fratello.
ALFREDO MARTINI - CITTI' COMMISSARIO TECNICO DELLA NAZIONALE
1983. Eccolo commissario tecnico della nazionale.
Una foto che sembra un inconsapevole passaggio del testimone. "W Cassani Azzurro"
Un cartello veramente predittivo, perché Cassani era solo neoprof della Termolan, la squadra progenitrice dell'attuale Bardiani CSF (forse il team più antico del ciclismo professionistico).
1984. Martini durante la Coppa Agostoni
Con Francesco Moser nel 1986
Con Giuseppe Saronni nel 1991
Nel 2007 ''foto di famiglia'' della formazione quasi completa dei Mondiali del 1977 a San Cristobal in cui trionfò Moser, nella foto accanto al c.t. Martini
Con Beppe Saronni nel 1983
1986. A Malpensa assieme a Moreno Argentin con la maglia iridata conquistata a Colorado Springs
Con Maurizio Fondriest alla Coppa Bernocchi nel 1990
Quando per fare la nazionale si discuteva ancora (1989)
Con Claudio Chiappucci nel 1991. Riguardo a Claudio Chiappucci c'è un aneddoto importante da ricordare. Nel 1997 ai mondiali di San Sebastian vi fu la prima pagina nera dell'uso politico dell'antidoping da parte della Fci. Il presidente federale Ceruti utilizzò meschinamente la vicenda di Chiappucci, come poi fece ancora in seguito. Alfredo Martini in quella occasione difese il suo corridore pregiudicando il rapporto con la federazione ed il presidente, tanto che a fine anno venne sostituito. Spesso si ricordano le doti mansuete di Martini, quasi confondendole con un carattere imbelle sul piano politico. Tutt'altro, quando serviva (ma solo quando serviva) il buon Alfredo sapeva estrarre gli artigli. Con Ceruti lo fece, pagando quella azione con la rimozione dall'incarico di CT.
La storia gli diede poi ragione e mentre dell'ex presidente Fci si sono almeno mediaticamente perse le tracce (per fortuna!), di Alfredo il ciclismo si ricorderà sempre.
MARTINI PADRE NOBILE E PRESIDENTE ONORARIO FCI
Le prime rimpatriate, quando l'unico un po' grigio era Francesco Moser (Ansa)
Ma gli anni passano e i "grigi" aumentano. Alfredo è invece sempre il solito.
Anche le rimpatriate restano.
A volte uno scatto rappresenta una storia o più storie. Una smorfia, una mano sulla spalla del giovane nipote orgoglioso, una formale stretta di mano al potere.
Martini appoggia paternamente la mano sulla spalle di Marco Pantani, mentre stringe la mano all'uomo del potere, all'uomo del Coni (Pescante), quel Coni che userà Pantani ed il ciclismo per i suoi pòrci comodi e come cortina fumogena per nascondere i suoi scandali. La smorfia di Pantani è tutta un programma
In quel giorno che valeva un anno
Le rimpatriate. Qua con "cuore matto" Bitossi e i Moser (da L'Adige)
Con Mario Cipollini campione iridato a Zolder nel 2002
Come perdere il figlio ...
Nonno e nipote. Il primo meno bravo sulla bici e quasi perfetto giù, il nipote l'inverso.
Alfredo uno di noi. Alla Coppi e Bartali 2011, modestamente dietro le transenne (da Pedale Tricolore).
Questa foto mi ha fatto particolare tenerezza.
L'ultima nazionale di Alfredo
L'ultimo passaggio di testimone. E ... in bocca al lupo a Davide
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Infine permettetemi di scherzare. Il buon Alfredo mi perdonerà.
Volevo dire questo: E' PROPRIO VERO CHE SONO SEMPRE I MIGLIORI AD ANDARSENE
La gramigna resiste anche al diserbante!
CIAO ALFREDO!