Tour de Suisse (Giro di Svizzera) 2014 (14-22 giugno 2014)

Promemoria primo messaggio :

Tour de Suisse
Intanto stamattina non è partito Pozzovivo!

BenoixRoberti ha scritto:

Bugno ha scritto:Al TDS, per adesso, si stanno mettendo in evidenza due giovani italiani: Cattaneo e Formolo. Devo ammettere che non li conoscevo molto fino a quest'anno. Domanda per gli esperti: sono esclusivamente da corse a tappe o potrebbero dire la loro (in futuro si intende) anche per le corse di un giorno? In quest'ultimo caso dovrebbero avere anche doti da finisseur ed essere dotati di uno spunto veloce.

Io li ho seguiti un po' nelle loro esperienze da dilettanti.
Cattaneo potrebbe diventare anche un corridore da Liegi e da San Sebastian, oltre che per le gare a tappe.
Formolo lo vedo invece mirato molto sulle gare a tappe.
Per loro il Suisse è un passaggio fondamentale della stagione.
E se li vedessimo a Saas Fee messi bene avremmo di che rallegrarci in prospettiva.
Il percorso è molto adatto a Formolo e Saas Fee sarà una gara vera con vere salite. Discorso diverso per Verbier che è una salita per Rui Costa, a meno di una battaglia partita presto.

Grazie. Nell'ottica corridore GG+Classiche, Villella potrebbe dare più garanzie? Scusate l'OT 

Sui GG, sulle 3 settimane, ho dei dubbi sulle possibilità di Villella. Parere personale però.
Sulle classiche invece ... concordo in pieno.

Anche per oggi giornata no per Wiggo. E' caduto in coda al gruppo?

Bussolotto Express.
Povero Lemond, oggi il vino gli va pure di traverso.
Però diciamolo, questo Tour de Suisse è disegnato col ... q

...poi anche Peterone col suo terzo posto.

BenoixRoberti ha scritto:Bussolotto Express.
Povero Lemond, oggi il vino gli va pure di traverso.
Però diciamolo, questo Tour de Suisse è disegnato col ... q

"q" stà per quoziente?  
Comunque sono d'accordo. Basso quoziente intellettivo   degli organizzatori ed è anche un peccato perchè la Svizzera ha tante di quelle belle salite e strade strette...

A proposito di Tour de Suisse.....

Innanzi tutto: Buon Compleanno a Eddy Merckx, che oggi compie 69 anni! 

 
In questi giorni si corre il Giro di Svizzera, un evento che si lega a Merckx, per la sua vittoria, proprio nell’intorno del suo ventinovesimo compleanno. Ma ci sono un paio di particolari che molti dimenticano e che rendono il belga, ancora una volta, unico nella storia del pedale. Egli vinse nel 1974 il Giro d’Italia, il Giro di Svizzera, il Tour de France ed il Campionato del Mondo, inserendo così un distinguo nel confronto con l’irlandese Stephen Roche (il più scarso dei 9 ciclisti che, fra uomini e donne, han fatto la storica doppietta dei GT….), il quale, come il belga, nel 1987 vinse Giro, Tour e Mondiale. Inoltre, nessuno dei colleghi di Eddy nell’olimpo di questi leggendari, ha mai vinto il Tour de Suisse.
Perché?
Si è sempre pensato che la tripletta Giro, Svizzera e Tour fosse umanamente impossibile, proprio per la vicinanza delle tre corse, che imponeva un tour de force di gara asfissiante.
Nel dettaglio, l’impresa di Merckx ci evidenzia un’intensità che mortifica le odierne concezioni dei preparatori del ciclismo e, di conseguenza, dei loro figli-sudditi corridori. Quelli, per intenderci, che rappresentano, nel nuovo millennio fin qui consumato, la più scarsa generazione di ciclisti da GT dell’intera storia ciclistica.

Ecco i numeri di Eddy nel 1974:
 
Giro d’Italia – dal 16 maggio all’8 giugno (due vittorie di tappa e classifica finale)
Tour de Suisse - dal 12 giugno al 21 giugno (tre vittorie di tappa e classifica finale)
Tour de France – dal 27 giugno al 21 luglio (otto vittorie di tappa e classifica finale)
Campionati del Mondo il 25 agosto a Montreal (iridato)
 
Alla faccia della esaltazione dei picchi di forma dei santoni (o, più propriamente, degli “zambottini”) del pedale, dei ciclisti programmatori, di un ambiente che concepisce i tempi cambiati solo per nascondere insipienza, sudditanza e ruffianismi e di un osservatorio sempre più vinto dall’ipocrisia e dalle regole, anche mal interpretate, del business!

Saluti!

Maurizio Ricci detto Morris

BenoixRoberti ha scritto:Bussolotto Express.
Povero Lemond, oggi il vino gli va pure di traverso.
Però diciamolo, questo Tour de Suisse è disegnato col ... q

Q.S. troppo forte, con gli altri ridotti a fare a spallate per prendere la ruota del Bussolotto e poi, visto che in due non si poteva stare, hanno dovuto anticipare la volata che tirava in su e quindi, più tardi si sprintava, meglio era. La riforma che ho in mente io per tutte le corse a tappe di almeno una settimana sarebbe la possibilità di far iscrivere tutte le quadre W.T. e professional e far correre un prologo qualificativo su 10 km di cronoscalata e alla seconda tappa, partono i primi ... a prescindere dal numero minimo di concorrenti per squadra, il massimo dovrebbe essere di sei, appunto quelli al via nel prologo.

Mi piace la tua proposta Carlo, pero' temo che sui 10 km il Cav avrebbe serie possibilità di rientrare nei qualificati, se ipotizziamo un gruppo di 160/80. A meno di prevedere max 100 corridori.

Agganciandomi al ricordo di Morris mi verrebbe da sottolineare che negli anni '70 il Giro di Svizzera aveva anche (forse) un'importanza superiore a quella attuale.

galliano ha scritto:Mi piace la tua proposta Carlo, pero' temo che sui 10 km il Cav avrebbe serie possibilità di rientrare nei qualificati, se ipotizziamo un gruppo di 160/80. A meno di prevedere max 100 corridori.

Ma hai letto bene? Se il Bussolotto arriva fra i primi 180 su 300 partenti circa, in una cronoscalata, allora ha il diritto di correre.

galliano ha scritto:...
ganciandomi al ricordo di Morris mi verrebbe da sottolineare che negli anni '70 il Giro di Svizzera aveva anche (forse) un'importanza superiore a quella attuale.

Oh si', veniva quasi prima della Vuelta, che in verità non è mai stata molto considerata. Tant'è che ancor oggi, tendo automaticamente a disinteressarmi completamente della corsa in Spagna che, da quel che vedo, continua a non meritare la mia considerazione.

Chi parla di ciclismo moderno per contrapporlo a quello di Merckx e per conferirgli caratteristiche o prerogative speciali è uno che non capisce una mazza di ciclismo: al piu' si può parlare di corridori forti, che uscivano da duri processi di selezione e di corridori farlocchi, per i quali non esiste piu' selezione alcuna e che sono quelli che offre oggi la piazza.
Da notare che sia quel Giro che quel Tour eccedevano i 4000 km (contro i 3500 scarsi attuali).

Questa informazione che ci ha passato il nostro Maurizio dovrebbe fare aprire gli occhi a tutti gli appassionati di ciclismo !

Questi arrivi con curva e contro curva, non dovrebbero farli, vista la velocità del gruppo.
Naturalmente c'è stata la caduta, non so con che conseguenze per Cav e qualcun altro.
Oggi era la giornata di Modolo, bella vittoria.

Lemond ha scritto:

galliano ha scritto:Mi piace la tua proposta Carlo, pero' temo che sui 10 km il Cav avrebbe serie possibilità di rientrare nei qualificati, se ipotizziamo un gruppo di 160/80. A meno di prevedere max 100 corridori.

Ma hai letto bene? Se il Bussolotto arriva fra i primi 180 su 300 partenti circa, in una cronoscalata, allora ha il diritto di correre.

Si' Carlo ho letto bene, ma ho dato per scontato che per "cronoscalata" tu intendessi una crono con una parte di salita, non una interamente in salita magari all'otto per cento.
E comunque prendendo trecento professionisti (nb: non i 300 migliori scalatori) non darei per scontato che Cavendish finirebbe oltre la centottantesima posizione, sopratutto se la salita avesse pendenze dolci tipo Poggio. Quando Cavendish è in palla (quello di un paio d'anni fa) in salita non è così scarso come potrebbe sembrare.
Detto da uno che abolirebbe le tappe di "trasferimento".

No, no, io intendevo una cronoscalata vera, con media come dici: in dieci km, salire di quasi un chilometro. Per il resto, quando il Bussolotto è informa è bravo "a stare a ruota" su pendenze in cui, appunto, si sta bene dietro. Spingere per prorio conto è un altro discorso, specie per chi non è abituato a prendere il vento, e sono convinto che lui "prenderebbe le paghe" da quasi tutti. Però trecento corridori fra cui selezionarne la metà non si troverebbero, perché non ci sono 50 squadre e ci dovremmo accontentare di un gruppo con massimo 120 partenti (credo), il che porterebbe però ad una maggiore sicurezza. Inoltre le "tappe di trasferimento" se mai ci dovessero sempre essere, sarebbero molto più combattute e incerte, senza due o tre "corrazzate" che hanno il solo scopo di far arrivare "tutti in gruppo".

Mi sbaglierò, ma credo che l'avversario più ostico per Rui Costa in questo Tour sia Tony Martin, anche se devo confessare che non conosco le difficoltà vere degli arrivi in salita negli ultimi due giorni. Ma ho visto come il tedesco fa lavorare la squadra e, avendo a disposizione anche una crono per fare una bella differenza, penso che il portoghese avrà vita dura.

Ho voluto cercare l'evoluzione della data di svolgimento dei Grandi Giri (Tour/Giro/Vuelta e Svizzera) nel calendario nel solo dopoguerra.
Vediamo che vi sono stati anni in cui il Giro si sovrapponeva alla Vuelta.
Con riferimento alle proposte che leggo sopra. Tutto bello, ma pensate che:
- coloro che organizzano rischiando di tasca loro, perché mica tutti sono dipendenti del RCS o del Tour che a fine mese ricevono il bonifico dello stipendio, sarebbero disposti a questa sorta di lotteria?
- stesso discorso per gli atleti che devono programmare una stagione.

Sugli organizzatori non saprei, però non credo che "a gioco lungo" una corsa ben più spettacolare li danneggerebbe. Per quanto riguarda i corridori, ma forse tu ti riferivi alle squadre, dovrebbero di sicuro "cambiare registro" e sarebbero spinti a pagare meno gli specialisti e di più i corridori completi, come credo sia giusto, perché il ciclismo nasce come sport duro e, ancorché sia molto cambiato, credo che nessuno voglia (a parte Beppo Conti) che diventi una passerella di x chilometri, aspettando la volata di gruppo. 

Ma non é che forse Conti, quando é a casa, il ciclismo lo vede così !!!

Oggi,il ciclismo italiano sugli scudi: primo secondo e terzo, con un grazie enorme da parte di Trentin a Tony Martin. D'altra parte il trentino se lo meritava.

Come ha detto Matteo nell'intervista, se parto prima dei 200 mi pianto, dopo i 200 non ce la faccio a sprintare per primo, quando parto ai 200 non ce n'è più per  nessuno ed io vinco. 
Buon secondo Bennati, F. Gavazzi terzo è andato subito a complimentarsi col vincitore.

Cancellara oggi sarà il secondo a partire, dopo Palini, il che significa che le cadute ti marcano per diversi giorni, salvo che uno proprio non si faccia nulla.

Cancellara solo 4°, vittoria di Martin su Dumoulin, 3° Rui Costa, 10° Cattaneo.

Da domani si fa sul serio in salita e vedremo se Tony Martin saprà resistere, altrimenti credo che Rui Costa farà il record di tre vittorie, cosa che mi pare non sia riuscita a nessuno.

Buona prova di Cattaneo e Formolo oggi nella crono. Forse potranno avere un futuro nelle Corse a tappe.

Bugno ha scritto:Buona prova di Cattaneo e Formolo oggi nella crono. Forse potranno avere un futuro nelle Corse a tappe.

Sembra proprio di sì, magari non da vincenti ma da buoni piazzati, sì.